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Come guadagna Facebook

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Facebook è uno dei social network più famosi al mondo e, ogni giorno, oltre due miliardi di utenti si collegano alle sue pagine per condividere esperienze di vita e parlare con i propri amici. Il fatto interessante è che, di base, non è necessario pagare nulla per accedere alla piattaforma. E allora com'è possibile che il sito di Mark Zuckerberg riesca a ottenere fatturati da capogiro arrivando a valutazioni stimate in decine di miliardi di dollari?

La risposta principale a questa domanda riguarda la pubblicità, ma c'è molto di più. Il vero oro di Facebook sono i suoi utenti e le informazioni personali che questi pubblicano spontaneamente sui propri profili. Ma analizziamo più a fondo l'argomento e cerchiamo di scoprire insieme come guadagna Facebook. Nella seconda parte della guida, poi, avrò anche modo di spiegarti come poter trasformare il social network in un'opportunità di guadagno. Hai capito bene! Grazie a Facebook è possibile guadagnare dei soldi, direttamente o indirettamente (tra poco vedremo in che modo).

Allora, ti va di approfondire l'argomento? Sì? Fantastico! Mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti serve per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e vedrai che al termine di questa lettura avrai le idee più chiare circa il core business del colosso di Menlo Park. A me non resta altro da fare che augurarti buona lettura!

Indice

Come fa Facebook a guadagnare

Se anche tu ti sei chiesto come guadagna Facebook, sappi che in realtà la risposta a questa domanda è molto più vicina a te di quanto immagini, anzi… la risposta sei proprio tu! Cosa voglio dire con questo? Che i guadagni ottenuti dal social network derivano in gran parte dai dati personali che utenti (come te) rilasciano volontariamente iscrivendosi e utilizzando la piattaforma.

Fornendo dati circa la propria età, i propri hobby e le proprie aspirazioni, infatti, gli utenti non fanno altro che dare a Facebook un quadro completo dei propri interessi, il che consente al social network di vendere spazi pubblicitari (quelli che vedi scorrendo il news feed) ad aziende di vario genere, che in questo modo possono essere sicure di comunicare solo al pubblico a cui sono interessate, facendo delle campagne pubblicitarie mirate. Come puoi ben capire, queste campagne statisticamente risultano più efficaci di quelle che si rivolgono alla massa, in quanto sono strutturate tenendo conto delle esigenze e degli interessi di un target ben definito.

Ti faccio un esempio pratico, così che tu possa prendere meglio il punto. Mettiamo il caso che l'azienda di “Tizio” produca gadget tecnologici e che voglia venderli a un pubblico maschile relativamente giovane. Tizio può decidere tranquillamente di far visualizzare la pubblicità del suo negozio a una fascia di utenti di età compresa tra i 15 e i 40 anni, che abbiano tra le loro passioni la tecnologia e l'informatica e che vivano nel Nord Italia (ti ho dato una dimostrazione pratica di come fare ciò nell'approfondimento su come sponsorizzare su Facebook, ricordi?).

Il sistema che ti ho appena descritto non è né illegale né truffaldino, in quanto le informazioni utilizzate per mostrare le pubblicità non vengono svelate a nessuno. È semplicemente un modo piuttosto intelligente di sfruttare al meglio le informazioni che gli utenti hanno messo online in maniera del tutto volontaria. Non bisogna dimenticare, infatti, che quando ci si iscrive a Facebook con un account gratuito, gli utenti accettano la normativa sui dati del social network, che contempla le possibilità indicate sopra.

Molta gente crede che Facebook venda i dati degli utenti ma, come spiegato da Mark Zuckerberg durante un'audizione davanti alla commissione di Giustizia e Commercio congiunta al Senato degli USA, le cose non stanno così. Ecco quanto dichiarato dal CEO di Facebook: “C'è una falsa percezione molto comune su Facebook, ovvero che vendiamo dati agli inserzionisti. Noi non vendiamo dati agli inserzionisti, non vendiamo dati a nessuno. Ciò che lasciamo è che gli inserzionisti ci dicano chi vogliono raggiungere, quindi facciamo in modo che ci riescano. Pertanto, se un inserzionista viene da noi e dice: “Sono un negozio di sci e voglio vendere gli sci a un pubblico di soli donne”, possiamo farlo perché le persone hanno condiviso contenuti relativi allo sci, o comunque hanno dichiarato di essere interessati all'argomento, hanno condiviso di essere 'donna', e quindi possiamo mostrare gli annunci alle persone giuste” (tratto da un articolo del Business Insider).

Ma come fa Facebook a trarre profitto dalle pubblicità che ospita sulla sua enorme piattaforma sociale? Per farla breve, le inserzioni vengono pagate dalle aziende in base al numero di impression (ossia per numero di visualizzazioni) o per clic. Trovi maggiori informazioni sul sistema pubblicitario di Facebook sulla pagina ufficiale del social network dedicata a questa tematica e sul mio articolo dedicato a come fare pubblicità su Facebook.

Anche se la vendita di pubblicità costituisce un'importante fonte di guadagno per Facebook, questa non è ovviamente l'unica. In particolare, devi sapere che a partire dalla fine del 2023, al fine di uniformarsi alle normative europee in tema di protezione dei dati, il colosso fondato da Mark Zuckerberg ha introdotto dei piani in abbonamento che consentono all'utente di navigare all'interno del social senza visualizzare inserzioni.

Gli utenti che scelgono di aderire a questa formula corrispondono una quota base di 9,99 euro al mese: in questo caso, dunque, gli introiti derivano esclusivamente dalle sottoscrizioni, in quanto i dati degli iscritti paganti non possono essere utilizzati per finalità di marketing. Se la cosa ti interessa, puoi approfondire l'argomento leggendo la mia guida su come funziona l'abbonamento a Facebook.

Oltre a ciò, c'è una parte di guadagni che deriva anche dalle applicazioni e dai giochi che hanno reso celebre il social network. Hai presente videogame come Farmville, Ruzzle e simili? Bene, le aziende che li producono stringono degli accordi commerciali con Facebook che permettono a entrambe le società di guadagnare del denaro.

In questo settore, un ruolo fondamentale lo svolgono i crediti di Facebook: si tratta di una valuta virtuale (acquistabile con denaro vero) tramite la quale è possibile acquistare oggetti nei giochi, fare regali e compiere altre operazioni nelle applicazioni di Facebook.

Non va dimenticato, poi, che Instagram ha acquisito numerose realtà e applicazioni di successo, come ad esempio Instagram e WhatsApp, e quindi trae profitti anche tramite queste ultime (ad esempio con le pubblicità visualizzate nelle storie).

Questi sono solo alcuni esempi di come un colosso del Web, come Facebook, può macinare soldi rimanendo totalmente gratuito (almeno all'apparenza) per l'utente finale. Davvero affascinante, non trovi?

Come guadagnare con Facebook

Dopo aver scoperto quali sono le principali fonti di guadagno di Facebook, forse ti starai chiedendo se è possibile guadagnare a propria volta, da utenti, sfruttando il celebre social network. Ebbene: la risposta al tuo quesito è affermativa. Si può guadagnare con Facebook e di seguito puoi trovare alcuni dei principali modi tramite i quali riuscirci.

  • Partecipare a un programma di affiliazione — uno dei principali metodi per guadagnare su Facebook è quello relativo all'utilizzo di strumenti di affiliazione. In altre parole, ci si iscrive a un programma di affiliazione (come quello di Amazon) e, mediante l'inserimento di link sponsorizzati nei post pubblicati su Facebook, è possibile generare dei guadagni sulla base degli acquisti che vengono effettuati tramite i collegamenti in questione. Nel caso di Amazon, ad esempio, è possibile ottenere percentuali di guadagno che possono arrivare fino al 10%, in base alla categoria di prodotto che l'utente acquista dopo aver cliccato sul link (purché ciò avvenga entro 24 ore dalla sua apertura).
  • Vendere dei prodotti su Facebook — si tratta di un'altra opportunità di guadagno che è potenzialmente più redditizia di quella di cui ti ho prato poc'anzi. Ci sono vari modi per vendere su Facebook. Uno di questi riguarda l'utilizzo della funzione Marketplace integrata nel social network, tramite la quale è possibile acquistare e vendere prodotti di qualsiasi genere (purché si abbia compiuto la maggiore età) oppure è possibile realizzare una vetrina su una pagina Facebook aziendale. Un'altra alternativa è quella di aprire un negozio online e usare il social network come strumento di vendita diretta dei prodotti presenti su quest'ultimo. Per riuscirci è possibile rivolgersi a servizi del calibro di Blomming, che offre la possibilità di aprire un e-commerce in pochi minuti e mettere in vendita i prodotti su Facebook previa la sottoscrizione di un piano di abbonamento, che parte da 8,19 euro/mese + IVA (maggiori info qui).
  • Diventare un influencer — la figura dell'influencer viene spesso legata a Instagram (che, come già detto, è di proprietà di Facebook), ma in realtà anche su Facebook è possibile provare a guadagnare sponsorizzando prodotti e/o servizi per conto di altre aziende. Per poter fare ciò, però, è necessario avere un elevato numero di utenti al proprio seguito e, soprattutto, bisogna avere rispetto di questi ultimi promuovendo esclusivamente prodotti e servizi che possono avere una reale utilità.
  • Pubblicizzare la propria attività — come avrai notato, nei punti precedenti ti ho parlato di alcune fonti di guadagno dirette, ma su Facebook è possibile anche guadagnare in maniera indiretta, ad esempio pubblicizzando la propria attività creando una pagina di successo e diffondendola. Così facendo è possibile raggiungere un pubblico più o meno ampio e, di conseguenza, avere più probabilità di aumentare la propria clientela e il proprio fatturato.

Desideri approfondire l'argomento e avere maggiori informazioni su come guadagnare con Facebook? In tal caso, ti suggerisco di dare un'occhiata alla guida che ti ho linkato poc'anzi: lì troverai maggiori informazioni e dettagli su come sfruttare a tuo vantaggio le opportunità di guadagno che ho provveduto a elencarti nelle righe precedenti.

In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.