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Come posizionare le casse acustiche

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Sei alle prese con la sistemazione del tuo nuovo impianto Home Theatre, ma sei profondamente indeciso su quale sia la soluzione migliore per ottenere il massimo delle performance audio. Il manuale di istruzioni non è molto chiaro su questo aspetto e non vorresti agire in maniera superficiale in questa delicata fase.

Ti capisco e sono perfettamente d’accordo con te: è estremamente importante apprendere bene come posizionare casse acustiche, adattandole all’ambiente circostante per ottenere una diffusione del sonoro ottimale, ed evitare che la riproduzione risulti insoddisfacente, caotica o “sfasata”.

Devi sapere, sotto questo punto di vista, che sono molti i fattori che entrano in gioco quando si vuole ottenere un’esperienza multimediale appagante con il proprio impianto Home Cinema, ma se vorrai dedicare qualche minuto alla lettura dei prossimi paragrafi sono certo che troverai una risposta a tutte le tue perplessità e anche diversi spunti interessanti che ti aiuteranno a realizzare un collocamento ideale dei diffusori. Allora sei pronto? Perfetto! Non mi rimane che augurarti buona lettura e buon divertimento!

Indice

Informazioni preliminari

home theatre 5.1

Prima di procedere alla spiegazione pratica del posizionamento degli speaker, credo sia indispensabile fare alcune premesse che ti consentiranno di adeguare le istruzioni che ti fornirò più avanti alle tue esigenze specifiche.

Lo scopo principale di questa guida è quello di realizzare una configurazione audio in grado di eliminare il più possibile le cosiddette riflessioni, ovvero il rimbalzo delle onde sonore su pareti, superfici e oggetti: questo fenomeno, infatti, spesso genera degli effetti acustici fastidiosi che possono disturbare in maniera evidente l’ascolto.

La corretta sistemazione dell’impianto Home Theatre, invece, deve essere tesa a favorire un ascolto diretto e lineare del flusso sonoro prodotto dai diffusori che, in questo modo, risulterà più conforme all’originale, più facilmente distinguibile dall’orecchio umano e, nel contempo, più immersivo e avvolgente.

Si parla, in questo senso, di effetto surround, proprio per identificare un sistema multicanale in grado di mettere l’ascoltatore al centro della scena e garantire un’esperienza coinvolgente, del tutto simile a quella di una sala cinematografica, attraverso dei sistemi di codifica audio studiati ad arte.

La tecnologia in questione si sta evolvendo alla velocità della luce e in commercio sono presenti impianti dotati di standard audio di molteplici tipologie. Uno dei più diffusi è sicuramente il Dolby Surround il quale, attraverso l’elaborazione dell’audio stereofonico, è in grado di distribuire il suono ai vari speaker presenti in base alle frequenze rilevate.

Con l’avvento dell’audio digitale, quindi, sono stati introdotti il Dolby Digital (che si è evoluto successivamente in Dolby Digital Plus) e il DTS, i quali elaborano il suono utilizzando una codifica di tipo lossy, capace di realizzare una perdita minima di dati in fase di compressione attraverso dei particolari algoritmi proprietari.

Se, poi, sei in possesso di un impianto di ultima generazione, dotato di Dolby Atmos o DTS:X, potrai godere di una diffusione dell’audio innovativa ed estremamente particolare, basata su oggetti sonori: non si tratta, in effetti, di un codec, ma di un sistema capace di definire la posizione di determinati suoni in maniera estremamente precisa all’interno di uno spazio, aumentando la sensazione illusoria dell’ascoltatore di trovarsi al centro della scena.

Infine, è molto importante determinare la tipologia di Home Theatre, considerando anche l’eventuale presenza di un amplificatore e la quantità di diffusori acustici di cui è composto per poterli posizionare al meglio e realizzare un palcoscenico sonoro ideale. Come probabilmente già saprai, gli impianti si differenziano in base al numero di altoparlanti: attualmente, in commercio sono presenti sistemi di tipo 2.1, 5.1 e 7.1.

Il primo numero rappresenta la quantità di speaker a cui compete la riproduzione delle frequenze medio/alte e possono a loro volta essere da pavimento (o a torre) o da scaffale (bookshelf). Il secondo numero, quello seguente al “.”, invece, identifica il subwoofer, elemento estremamente importante che si occupa di gestire il canale a basse frequenze (LFE) presente in tantissime produzioni cinematografiche e televisive.

Ora che abbiamo determinato con certezza la tipologia di Home Theatre, dunque, è venuto il momento di adattarlo all’ambiente: a questo scopo, nel prossimo capitolo ti fornirò alcuni suggerimenti utili a definire la posizione ideale casse acustiche nella stanza che hai dedicato all’intrattenimento multimediale.

Come posizionare casse acustiche in una stanza

Come posizionare casse acustiche in una stanza

Uno dei punti cruciali da valutare nella sistemazione degli speaker è quello relativo alla conformazione dello spazio nel quale si desidera allestire l’Home Cinema.

La condizione migliore sarebbe quella di poter disporre di una stanza di forma regolare e ben proporzionata, in modo da sistemare il televisore al centro di una delle pareti, collocando quindi le casse acustiche deputate alle frequenze alte (tweeter) ai lati, direzionandole in modo che formino un triangolo nel quale la posizione di ascolto ne rappresenta il vertice.

In questo modo, infatti, si favorisce il suono diretto proveniente dai diffusori, che giunge così puro e bilanciato al sistema uditivo dello spettatore. L’altezza delle casse, di norma, deve il più possibile combaciare con quella delle orecchie, ed è consigliabile allo stesso tempo allontanarle dal muro di almeno mezzo metro, in modo da ammorbidire l’effetto di riflessione del suono che, in particolare negli speaker dotati di bass reflex posteriore o laterale, può assumere connotati particolarmente insidiosi.

Se hai a disposizione delle mensole, ma queste risultano troppo alte rispetto al punto di ascolto, puoi anche considerare un posizionamento casse acustiche in orizzontale, ma ti suggerisco di verificare le specifiche del prodotto per assicurarti che questa modalità sia contemplata.

Per quanto riguarda la posizione di ascolto, è opportuno fare in modo che disti almeno un metro e mezzo dallo schermo: una misura inferiore potrebbe causare una confluenza delle onde sonore tale da rendere difficile l’identificazione della provenienza, annullando l’effetto stereo. Se dietro è presente anche una parete, il consiglio è di assicurarsi che la testa sia lontana almeno 60/90 centimetri da essa, al fine di limitarne il suono riflesso.

Come dici? Disponi di uno spazio particolarmente grande e temi che gli effetti acustici di eco e riverbero possano compromettere fatalmente l’esperienza multimediale? In questo caso ti suggerisco di considerare l’utilizzo di pannelli fonoassorbenti: ne esistono diverse tipologie, molte delle quali studiate appositamente per adattarsi all’arredamento di un ambiente.

Quelle appena illustrate sono regole fondamentali che, ovviamente, riguardano la configurazione base di un impianto Home Theatre e, come è facilmente intuibile, sono soggette a una quantità pressoché infinita di variabili. Se, dunque, hai posizionato correttamente i diffusori ma ritieni che il suono sia ancora insoddisfacente, occorre riconsiderare il tutto eseguendo piccole ma continue regolazioni. Ti consiglio, pertanto, di sperimentare differenti sistemazioni, anche leggermente asimmetriche, prendendo in considerazione, ad esempio, l’arredamento o la particolare conformazione della stanza prescelta.

Considera, in questa fase, che le superfici lisce, ampie, spigolose (ad esempio porte e finestre) non sono ideali per una corretta diffusione del suono. Al contrario, quelle morbide ne agevolano la dispersione nella varie direzioni, favorendo la creazione di un palcoscenico sonoro più neutrale.

Per migliorare ulteriormente l’acustica, quindi, potresti ad esempio utilizzare delle tende, magari spesse e un tappeto robusto, in particolare laddove il pavimento sia in pietra. D’altra parte, invece, librerie, divani, poltrone e oggetti arrotondati possono essere di grande aiuto nel contenimento del suono riflesso.

Come posizionare casse acustiche impianto 2.1

Come posizionare casse acustiche impianto 2.1

Se hai a disposizione un impianto Home Theatre 2.1, ti farà piacere sapere che la presenza di un numero limitato di speaker non comporta necessariamente una qualità di riproduzione inferiore. Anzi: in base alla qualità dell’impianto stesso e alle dimensioni della stanza, sono molte le situazioni nelle quali potrebbe essere preferibile un sistema di questo tipo.

Detto questo, è particolarmente facile capire come posizionare casse acustiche impianto 2.1: nel capitolo precedente, infatti, ti ho già fornito molte indicazioni riguardo alla sistemazione tipica di due casse le quali, dunque, vanno di norma collocate ai lati del televisore, direzionate verso il punto centrale di ascolto con un’angolazione ideale di 60° gradi, ad altezza testa.

In aggiunta, il sistema 2.1 mette a disposizione anche il subwoofer: si tratta di un diffusore dedicato alle frequenze medio/basse omnidirezionale: esso, quindi, può essere collocato ovunque, ma comunque è bene accertarsi che si trovi lontano dalle pareti e non incassato in un mobile, per evitare che rimbombi al suo interno. Il consiglio è di sistemarlo in modo tale che sia facile collegarlo alla sorgente audio.

Come posizionare casse acustiche impianto 5.1

Come posizionare casse acustiche impianto 5.1

La configurazione a 5.1 canali è una delle più diffuse: si adatta a moltissime situazioni ordinarie, grazie in particolare alla presenza di una cassa aggiuntiva nella quale vengono convogliati i dialoghi e di altri due diffusori satellite che concorrono a creare il tanto ambito effetto surround.

Considerando la disposizione di base del sistema 2.1, dunque, non è difficile intuire come posizionare casse acustiche impianto 5.1: la cassa centrale accennata poc’anzi, che spesso ha una conformazione orizzontale, dovrà essere collocata sopra o sotto lo schermo, priva di inclinazione, in modo che si trovi alla stessa altezza dell’orecchio dello spettatore. Così facendo si otterrà una sensazione di maggiore coerenza durante l’ascolto delle voci, che risulteranno provenire dagli attori presenti nella scena.

Per quanto riguarda le casse surround, invece, la posizione ideale è laterale alla posizione di ascolto, quindi sia a destra che a sinistra, leggermente posteriore e poco al di sopra rispetto alla testa dello spettatore. Dovranno essere indirizzate verso le orecchie, con un’angolazione ideale di circa 100°, in quanto il loro compito è quello di riprodurre i suoni ambientali e ricreare la sensazione di trovarsi al centro della scena. Ti consiglio, invece, di non sistemarle mai frontalmente, in quanto il loro effetto potrebbe confondersi con altri flussi sonori e creare un mix acustico a dir poco controproducente.

Come posizionare casse acustiche impianto 7.1

Come posizionare casse acustiche impianto 7.1

Stai cercando di ricreare un soundstage sonoro di altissima qualità e, potendo disporre anche di una stanza dalla conformazione ideale, hai optato per una configurazione 7.1 la quale, in combinazione ad esempio con la riproduzione di contenuti dotati di codifica Dolby Digital e sistema Dolby Atmos, può rendere l’esperienza visiva e acustica particolarmente avvincente e appagante.

Anche in questo caso, una volta appreso il funzionamento della configurazione 5.1, non troverai nessuna difficoltà nel realizzare come posizionare casse acustiche impianto 7.1. In questa modalità, infatti, dovrai solamente aggiungere due ulteriori diffusori satellite surround i quali, stavolta, andranno posizionati alle spalle della posizione d’ascolto, orientati verso le spettatore in maniera complementare agli altri due: ti suggerisco di sperimentare diverse distanze, in modo da ottenere la migliore interazione ambientale possibile.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.