Come scoprire gli anonimi su Ask
Dopo averne sentito parlare da quasi tutti i tuoi amici, colleghi e compagni di scuola e dopo aver letto il mio articolo sull’argomento, ti sei finalmente deciso ad aprire il tuo account Ask. All’inizio utilizzare questo particolare social network è stato davvero divertente, ma con il passare delle settimane il numero di utenti che ti hanno rivolto domande sempre più personali (e talvolta inappropriate) è aumentato a dismisura e, per tale ragione, hai deciso di cercare su Internet come scoprire gli anonimi su Ask. Ho indovinato? Beh, se vuoi posso provare a darti una mano offrendoti alcune “dritte” sull’argomento, ma prima di iniziare è mio dovere fare una precisazione: dato che Ask offre un anonimato quasi completo, scovare chi si nasconde dietro le domande che ti vengono rivolte non sarà un’impresa facile da portare a termine, anzi (altrimenti questa funzione del sito non avrebbe senso di esistere). Nonostante ciò, nessuno può vietarti di provarci!
In primo luogo ti parlerò di alcuni bug che, di tanto in tanto, vengono scovati su Ask e grazie ai quali è possibile risalire all’account di chi ti ha inviato una domanda in forma anonima. Dato che, molto spesso, i bug in questione vengono risolti tempestivamente dal team di sviluppo di questa piattaforma, ti fornirò anche alcuni consigli grazie ai quali puoi risalire agli amici che ti fanno una domanda anonima su Ask. In ultimo, ma non certo per ordine di importanza, ti metterò in guardia contro alcuni servizi online che promettono di scoprire gli anonimi su Ask, ma dietro ai quali molto spesso si celano delle vere e proprie truffe informatiche!
Tutto chiaro? Bene, allora direi di non perdere ulteriore tempo prezioso in chiacchiere e di addentrarci subito nel cuore di questo post. Mettiti bello comodo, prenditi il tempo necessario per leggere questo articolo e, con un po’ di fortuna, potresti riuscire a capire chi si nasconde dietro le domande anonime che ti vengono rivolte. Buona lettura e in bocca al lupo per tutto!
Indice
Sfruttare i bug di Ask
Sfruttare gli eventuali bug presenti su Ask è l’unico metodo sicuro per svelare l’identità degli utenti anonimi. Non esistono altri metodi altrettanto validi e, come ti ho già accennato poc’anzi, i servizi-esca che promettono di far ciò con apparente facilità non sono altro che opera di ciarlatani da cui è meglio stare alla larga… come ti spiegherò più avanti, sempre in questo articolo.
Solitamente i bug presenti su Ask vengono risolti piuttosto tempestivamente e per tale ragione non è un’impresa semplice scoprire l’identità degli utenti anonimi, ma se riesci a scovarne uno, potresti effettivamente riuscire a individuare con esattezza l’identità degli utenti anonimi.
Fino a qualche tempo fa, ad esempio, era possibile svelare l’identità di un utente anonimo semplicemente bloccandolo. Bastava accedere alla sezione Domande contenente la lista di tutti i quesiti posti dagli utenti, bloccare l’utente anonimo che aveva posto una determinata domanda cliccando sul simbolo (…), facendo clic sulla voce Blocca un Utente e confermando l’operazione selezionando la voce Sì, voglio bloccare questo utente. Dopodiché, bastava cliccare sull’icona dell’ingranaggio, selezionare la voce Impostazioni > Account e cliccare sulla voce Visualizza elenco degli utenti bloccati per risalire all’identità dell’utente anonimo che aveva posto la domanda.
Oggi, purtroppo (o per fortuna, dipende tutto dai punti di vista!), il bug descritto poc’anzi è stato risolto e pertanto non è più possibile sfruttarlo per scoprire gli anonimi su Ask. Tuttavia, ti invito a stare sempre all’erta perché su Ask, come su qualsiasi altra piattaforma informatica, possono essere presenti vari bug nascosti: basta trovarli e “piegarli” al proprio volere.
A tal proposito, potresti seguire alcuni siti Web, blog e forum di tecnologia che si occupano di tematiche legate alla sicurezza informatica che riportano con tempestività notizie e segnalazioni inerenti proprio il ritrovamento di bug e falle di sicurezza nelle principali piattaforme di social networking.
Analizzare le domande ricevute
Se hai il sospetto che una domanda anonima sia stata formulata da un tuo amico, puoi fare appello alle tue abilità da “detective” e scoprire chi potrebbe averla fatta. Pertanto, analizza la domanda che ti è stata posta e cerca di isolare alcune espressioni che solitamente vengono utilizzate da uno dei tuoi amici.
Ad esempio, la domanda contiene un’espressione dialettale tipica della zona in cui vivi? Contiene un linguaggio molto tecnico che potrebbe rivelare l’identità di un tuo collega di lavoro o di un tuo compagno di studi? La domanda in questione contiene riferimenti a persone, luoghi, situazioni di cui sono a conoscenza soltanto un ristretto numero di persone? Beh, raccogliere queste informazioni potrebbe aiutarti ad avere un’idea di chi potrebbe averti posto la domanda. Ovviamente, facendo così, non avrai modo di risalire con “precisione chirurgica” all’identità della persona che ti ha posto il quesito, ma potrebbe comunque darti una vaga idea di chi potrebbe essere stato a farlo.
Se sei riuscito a individuare chi potrebbe averti fatto la domanda, ora non devi fare altro che contattare l’amico in questione e chiedergli se effettivamente è lui l’autore del quesito (sperando che sia sincero nel risponderti!).
Attenzione ai servizi-esca!
Come ti ho accennato poc’anzi, ci sono vari servizi online che promettono di scoprire con una certa “facilità” gli anonimi su Ask e, molti di questi servizi-esca, godono anche di alcune recensioni positive (provenienti da profili falsi creati con l’intento di convincere l’utente dell’attendibilità del servizio preso in considerazione). Vuoi un consiglio da amico? Stai alla larga da simili servizi!
Molti di questi siti Internet, infatti, nascondono delle vere e proprie trappole tese agli utenti meno cauti. Se tu provassi a collegarti a uno di questi servizi, ti verrebbe chiesto di copia-incollare il link della domanda all’interno di un box e di seguire una procedura guidata che, molto spesso, ti rimanda a siti esterni nei quali viene chiesto di fornire il proprio numero di telefono per attivare servizi in abbonamento sul cellulare o di rivelare altri dati sensibili.
Devi sapere, inoltre, che anche nel qual caso tu decida di “rischiare il tutto per tutto” provando uno di questi servizi-esca, ti ritroveresti con un pugno di mosche in mano. I servizi in questione, infatti, non dispongono degli strumenti necessari per fornirti l’identità degli anonimi che ti pongono domande su Ask. Per tale ragione, ti invito ancora una volta a starne alla larga!

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.