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Come aggiustare un caricabatterie che non carica

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Dopo una lunga giornata sei tornato a casa e hai messo sotto carica il tuo smartphone o il tuo computer come fai quasi ogni giorno. Oggi, però, è arrivata una brutta sorpresa: il caricabatterie non funziona più! Un po' in preda al panico, perché hai davvero bisogno di caricare il tuo dispositivo, ti sei messo alla ricerca di consigli sul Web su come aggiustare un caricabatterie che non carica e sei finito così sul mio sito, dico bene?

Beh, se la situazione appena descritta è esattamente quella in cui ti ritrovi tu e il tuo caricabatterie è ormai fuori da garanzia, allora lasciami dire che sei finito nel posto giusto al momento giusto, perché in questo mio articolo ti illustrerò come procedere sia nel caso in cui il problema dovesse essere imputabile al cavo, sia nel caso in cui il problema dovesse essere relativo al caricabatterie stesso. Spero che tu riesca a riparare il tuo caricabatterie, in modo che non dovrai spendere dei soldi per acquistarne un altro. Arrivati a questo punto, a me non resta altro che augurarti una buona continuazione e in bocca al lupo per tutto!

ATTENZIONE: una cattiva esecuzione delle operazioni riportate qui di seguito potrebbe portare a seri danni, in quanto si ha che fare con la corrente elettrica e con temperature elevate. Ti consiglio fortemente di procedere solo se sai bene dove mettere le mani o se c'è qualche altra persona competente con te. Io non mi assumo alcuna responsabilità di eventuali danni che potrebbero derivare dalle operazioni che eseguirai. Tutto chiaro? Sì? Allora possiamo procedere.

Indice

Come aggiustare un caricabatterie guasto

Ora andremo a vedere assieme come aggiustare un caricabatterie guasto. Nel primo capitolo ti mostrerò cosa fare se il problema è il cavo, mentre nel secondo ti parlerò di come agire se il problema è invece legato al caricabatterie. Buon proseguimento.

Se il problema è il cavo

Come stampare da tablet con cavo USB

Hai notato che il cavo del tuo caricabatterie è strappato e in alcuni punti sono addirittura visibili i cavi interni? Beh, allora è molto probabile che il problema sia proprio legato al cavo stesso e ora ti do qualche indicazione utile su come puoi procedere per ripararlo.

Anzitutto, procurati delle forbici da elettricista e procedi tagliando via tutta la parte danneggiata, facendo un taglio netto sul cavo sia alla destra che alla sinistra del punto in questione. A questo punto dovresti ritrovarti con due parti di cavo completamente coperte dalla guaina protettiva.

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Ora è arrivato il momento di spellare le due guaine del cavo che dovresti avere davanti a te. Per farlo puoi usare sempre delle forbici da elettricista, stando attento a non esercitare troppa pressione oppure in alternativa potresti usare una spellacavi. Una volta che hai spellato le guaine, in genere all'interno dovresti trovare altri cavi. Per quanto riguarda i cavi USB, ad esempio, troverai all'interno altri quattro cavi, ognuno di colore diverso.

Procedi ora spellando leggermente ogni cavo che trovi all'interno della guaina, facendo in modo di lasciare fuori una piccola parte di rame. A questo punto, come facilmente intuibile, unisci le parti di rame di ogni cavo con la parte di rame del cavo corrispondente. Per chiarire meglio, unisci, ad esempio, la parte di rame del cavo verde con la parte di rame dell'altro cavo verde.

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Per unire i due fili di rame, potresti intrecciarli tra loro e usare un saldatore a stagno. Dopodiché potresti prendere delle piccole guaine termorestringenti, posizionarle sopra alla parte di giunzione e scaldare poi la guaina con una pistola ad aria calda. Mi raccomando, stai molto attento mentre usi sia il saldatore che la pistola ad aria calda a non scottarti, inoltre, soprattutto per quanto riguarda la pistola ad aria calda, mantieni una debita distanza dal cavo, altrimenti potresti danneggiarlo irreparabilmente. Tuttavia, una soluzione decisamente più economica, ma al contempo molto meno professionale, è quella di intrecciare i fili di rame uno con l'altro e di legarli poi con del nastro isolante.

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Una volta finita questa operazione, inserisci una guaina termorestringente più grossa che copra tutta la parte sulla quale hai operato. Dopo che l'hai posizionata, utilizza sempre una pistola ad aria calda per restringere la guaina. Naturalmente, anche in questo caso potresti optare per l'utilizzo di un nastro isolante, ma come sempre si tratta di una soluzione meno professionale e talvolta meno sicura.

Quelle che ti ho appena dato sono chiaramente delle indicazioni generali, che però sono comunque più o meno valide per la riparazione della maggior parte dei cavi di ricarica in circolazione. Se vuoi avere anche un ausilio visivo per eseguire al meglio le operazioni, ti posso allora segnalare questo video YouTube del canale di Daniele Tartaglia, nel quale puoi ben vedere come eseguire la riparazione di un cavo USB di ricarica per smartphone/tablet guasto.

Nel peggiore dei casi, se non dovessi proprio riuscire a riparare il cavo, puoi ovviamente procedere con la sostituzione. Se si tratta del cavo di ricarica dello smartphone o del tablet, molti dispositivi hanno un cavo che ha un'estremità con l'attacco USB Tipo-A e l'altra con l'attacco USB Tipo-C, ma dipende chiaramente dal tuo dispositivo. Se invece si tratta del caricabatterie del tuo computer portatile, assicurati che quello che hai in mente di comprare sia compatibile con l'attacco presente sul tuo laptop.

Se il problema è il caricabatterie

Caricabatterie telefono

Il cavo ti sembra in perfette condizioni e hai quindi appurato che si tratta di un problema legato al caricabatterie? Beh, allora ti anticipo già che la situazione potrebbe essere un po' più complessa in questo caso, dato che quasi sicuramente è un problema che risale a qualche componente elettronico interno che ha smesso di funzionare.

Come prima cosa, dunque, scollega dall'alimentazione il caricabatterie e aprilo per accedere alla scheda elettronica al suo interno. Già in questa fase potresti riscontrare delle difficoltà, perché in genere un caricabatterie non è dotato di un pulsante o di un gancio che ne consente l'apertura. Cerca quindi una fessura su cui fare leva tramite un cacciavite a taglio e prova così ad aprire il caricabatterie. Mi raccomando, non esercitare troppa forza, altrimenti potresti fare danni ancora più grossi.

Una volta che sei riuscito ad aprire il caricabatterie, dovresti ora vedere la scheda elettronica al suo interno. Prendila pure in mano, senza staccare il cavo che la collega alla spina elettrica, ed esaminala attentamente con l'obiettivo di verificare se ci sono delle bruciature oppure se ci sono dei componenti che hanno perso la saldatura.

Se hai notato che un componente presenta delle bruciature, allora potrebbe darsi che sia il caso di cambiarlo. Per capire se quel pezzo sta funzionando, potresti ora procurarti un multimetro (chiamato anche tester digitale) e puntarlo sulle saldature, in corrispondenza del componente in questione, presenti nella parte inferiore della scheda elettronica.

Se il multimetro presenta una tensione (che spesso, soprattutto nei caricatori per smartphone, può essere di 5V), allora significa che il componente sta funzionando. Se, invece, il multimetro non presenta alcun valore o il valore è prossimo allo zero, allora vuol dire che il pezzo potrebbe essere effettivamente da sostituire.

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Per procedere quindi alla sostituzione di un pezzo dovrai dapprima dissaldarlo con un saldatore a stagno, puntando quest'ultimo sui punti di saldatura del componente elettronico nella parte inferiore della scheda elettronica. Poi, proprio mentre stai eseguendo questa operazione, utilizza una pinzetta per estrarre il componente mentre lo stagno è ancora caldo. Fatto ciò, devi ora eliminare lo stagno rimasto tramite un aspiratore a pompa.

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Una volta eliminato lo stagno residuo, puoi procedere infilando negli appositi fori sulla scheda elettronica il nuovo componente elettronico. Chiaramente, dovrai inserire un componente elettronico con gli stessi valori di quello precedente. Se, ad esempio, stai cambiando una resistenza, leggi il valore espresso in ohm presente sulla resistenza stessa che hai estratto e reperisci poi di conseguenza un'altra resistenza del medesimo valore. In genere puoi trovare molto facilmente in negozi di elettronica o anche online tutti questi componenti.

Ora che hai infilato il nuovo componente elettronico (per quanto riguarda alcuni componenti, come ad esempio i diodi, assicurati di inserirli nel verso giusto), puoi prendere il saldatore a stagno e procedere con la saldatura del componente. Finita questa fase, taglia poi via i fili in eccesso tramite delle forbici. A questo punto, ricollega l'alimentazione elettrica e prova a verificare il funzionamento del dispositivo.

Se l'operazione ha avuto successo, puoi allora procedere rimontando la scocca del caricabatterie e puoi subito provare a verificare se ora il caricabatterie funziona correttamente. Nella fase di montaggio della scocca del caricabatterie, prova a verificare se riesci a rimontarlo a incastro, altrimenti, potresti usare qualche materiale collante come ad esempio il silicone.

Ci tengo infine a dirti che in alcuni casi i componenti elettronici sulla scheda elettronica non presentano alcuna bruciatura o segno di altro tipo, ma comunque non funzionano. In queste situazioni, dovrai probabilmente usare il multimetro su tutti i componenti prima di capire qual è quello che non funziona.

Comunque sia, comprendo che un aiuto visivo potrebbe esserti di grande beneficio in questo tipo di lavori. Ci tengo quindi a segnalarti questo video su YouTube del canale di Alfred73, che ti illustra in modo molto dettagliato come aggiustare un caricabatterie che non carica. Sono certo che lo troverai molto utile e formativo.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.