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Come creare una startup

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Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, avrà pensato a un'idea imprenditoriale avveniristica capace di cambiare la vita delle persone. Una startup, infatti, non è solo un modo per guadagnare e fare soldi, ma anche il punto di partenza di un'idea brillante che potrebbe rendere il mondo un posto migliore.

Fondare una startup può essere alla portata di tutti ma è anche vero che sono tante le imprese emergenti che falliscono non solo per mancate esigenze del mercato ma anche a causa di incompetenza e inesperienza. Non basta avere una visione innovativa, ma occorre anche sapere cosa serve per creare una startup e farla crescere bene e il più possibile.

Ecco perché nella guida di oggi vedremo insieme come creare una startup approfondendo i requisiti e gli aspetti legali che sono alla base di questa nuova forma di impresa. Coraggio allora, prenditi un po' di tempo per studiare la materia e mettiti subito all'opera. Io ti auguro una buona lettura e ti faccio un grande in bocca al lupo per tutto!

Indice

Informazioni preliminari

Informazioni preliminari

Prima di spiegarti dettagliatamente come creare una startup da zero, lascia che ti illustri brevemente alcune informazioni preliminari su cos'è una startup e in cosa differisce da un'azienda tradizionale.

Partiamo sùbito col dire che il termine startup inizialmente definiva solo le imprese innovative del settore dell'informazione e di Internet. Oggi, invece, con il termine startup si può identificare le nuove imprese in qualsiasi ambito. A differenza, infatti, di un'impresa classica, una startup è un'impresa che propone un'idea non ancora presente sul mercato con un business scalabile, vale a dire che può aumentare i suoi clienti e il suo volume d'affari in modo esponenziale, e replicabile, ossia ripetuto, apportando eventualmente piccole modifiche, in diversi luoghi e periodi.

In parole semplici, una startup per definirsi tale deve essere, dunque, un'organizzazione innovativa e nuova con l'obiettivo di diventare una grande impresa. Mentre un'azienda classica nasce con l'obiettivo principale di generare profitto, una startup nasce invece con l'idea di stupire con un prodotto o servizio innovativo.

Un'altra differenza con un'impresa tradizionale è che mentre quest'ultima si basa sul capitale sociale, una startup si poggia su un capitale di rischio ottenuto grazie a investitori privati (detti Business Angel), fondi di investimento (Venture capital) oppure operazioni di autofinanziamento (bootstrapping), crowdfunding (raccolta fondi, principalmente via Internet), incubatori, che non investono in una startup ma la proteggono nella sua fase iniziale, prestiti bancari e finanziamenti pubblici, erogati periodicamente dalle Regioni tramite bandi per sostenere le nuove imprese, di norma si tratta di prestiti a tasso agevolato o addirittura, anche se più rari, di incentivi a fondo perduto.

Inoltre un'impresa tradizionale è formata da soci e dipendenti, in una startup invece si parla di founder (fondatori), co-founder (co-fondatori) ed eventuali partner.

Un'altra peculiarità è la temporaneità: una startup non può essere un startup per sempre ma deve essere considerata una prima fase del ciclo di vita di un'azienda. Dopo questo periodo transitorio, l'impresa innovativa e nuova dovrà diventare — o almeno si spera — una grande azienda.

Infine un'ultima precisazione che ci tengo a fare, prima di entrare nel merito del discorso di come si crea una startup, riguarda le agevolazioni fiscali riconosciute alle startup innovative.

Innanzitutto, una “startup innovativa” al momento dell'iscrizione nel Registro delle Imprese è esonerata al pagamento sia delle imposte di bollo che dei diritti di segreteria oltre al pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio, cioè il tributo che ogni impresa iscritta nel Registro delle Imprese deve versare ogni anno. Questa esenzione è valida fino al quinto anno di iscrizione al suddetto Registro. Vanno pagate invece l'imposta di registro di 200 euro e la tassa di archivio notarile di 27,50 euro, il che si traduce in circa 400 euro di risparmio rispetto la costituzione di un'impresa tradizionale.

Poi i soci che costituiscono e investono in una startup possono beneficiare di una detrazione fiscale del 30% sul capitale investito fino a un limite massimo di 1 milione di euro se si tratta di persona fisica o di 1,8 milioni di euro se è una società. Al fine di poter ottenere questa detrazione, l'investimento dev'essere mantenuto obbligatoriamente per almeno 3 anni.

Inoltre, se la startup sostiene spese in ricerca e sviluppo potrà godere di un credito di imposta pari al 20% delle spese sostenute per un limite complessivo di 2 milioni di euro. Chiarisco che queste condizioni sono valide nel momento in cui scrivo e che potrebbero essere soggette a variazioni, dunque ti invito a verificare presso fonti ufficiali, in primis il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e chiedere sempre un parere professionale a un commercialista prima di procedere in qualsivoglia modo nel mondo delle startup.

Come creare una startup innovativa

Ora che hai una panoramica completa in merito a cos'è una startup e alle sue principali caratteristiche, passiamo, dunque, al nocciolo della questione e vediamo subito come creare una startup innovativa in Italia (sebbene alcune indicazioni valgano un po' per tutti i mercati, ovviamente mi focalizzerò su quello del nostro Paese).

Come potrai capire si tratta di una tematica abbastanza complessa e di natura tecnica, il mio consiglio è dunque di farti seguire da un professionista nella preparazione della domanda e nella sua successiva presentazione. Io ti fornirò le conoscenze di base per valutare se la tua impresa rientra nei requisiti richiesti e per impostare la procedura di iscrizione al Registro delle Imprese. Non mi assumo alcuna responsabilità in merito a eventuali modifiche della disciplina e questa guida non vuole sostituirsi alla consultazione dei documenti ufficiali rilasciati da InfoCamere.

Requisiti startup innovativa

Requisiti startup innovativa

La prima cosa da fare è, innanzitutto, verificare quali sono i requisiti startup innovativa, anche qualora tu avessi già un'impresa e magari intendi trasformarla in una startup. I requisiti necessari per creare una startup innovativa sono i seguenti.

  • Attività di impresa inferiore a 60 mesi — vale a dire che l'attività economica deve essere nata e svolta da non più di 5 anni dalla data di presentazione della domanda.
  • Attività di impresa in Italia — ossia la sede principale deve essere in Italia o in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia.
  • Ultimo bilancio inferiore ai 5 milioni di euro — vale a dire che la produzione annua (a partire dal secondo anno di vita) non deve essere superiore a 5 milioni di euro.
  • Non deve distribuire utili — e non deve averli distribuiti in passato.
  • Innovazione tecnologia come oggetto sociale — una startup come oggetto esclusivo o prevalente deve avere lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di servizi o prodotti innovativi e ad alto valore tecnologico.
  • Nessuna fusione, scissione o cessione — ossia una startup non deve essere costituita in seguito a fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.

Ai suddetti requisiti, inoltre, se ne deve aggiungere almeno uno tra i seguenti.

  • Ricerca sviluppo ≥ 15% — ossia una startup deve spendere almeno il 15% del rapporto tra fatturato e costi di produzione in ricerca e sviluppo.
  • Laureati magistrali ≥ 2/3 della forza lavoro — almeno un terzo dei dipendenti o collaboratori deve aver conseguito una laurea magistrale o un dottorato di ricerca presso un'università italiana o straniera e deve aver svolto, da almeno 3 anni, attività di ricerca presso istituti di ricerca pubblici o privati.
  • Brevetti — una startup deve essere titolare della proprietà industriale o della licenza di un'invenzione o di un brevetto registrato, pertinente all'oggetto sociale e all'attività di impresa.

Per ulteriori informazioni, ti consiglio di consultare le linee guida ufficiali di Registro Imprese e del sito Startup innovative del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Avviare una startup innovativa

Avviare una startup innovativa

Una volta verificati i requisiti per essere una startup, vediamo ora quali sono i passi necessari per avviare una startup innovativa.

Innanzitutto occorre sancire la costituzione di una società di capitali, anche in forma cooperativa, tramite l'atto costitutivo (un vero e proprio contratto), che viene firmato da tutti i soci fondatori. L'atto costitutivo include anche lo Statuto, che regola il funzionamento della società, l'Accordo di investimento, che regola la partnership tra i futuri soci e gli investitori, e gli eventuali patti parasociali, ossia gli accordi interni tra i co-founder.

Così come le imprese tradizionali, anche una startup può scegliere tra le seguenti tipologie di società di capitali.

  • Società a Responsabilità Limitata (S.r.l.) — la tipologia di società più comune e flessibile. Il capitale minimo richiesto è di 10.000 euro, ma è possibile versare solo il 25% alla stipula dell'atto costitutivo e il rimanente anche in un secondo momento.
  • Società a Responsabilità Limitata Semplificata (S.r.l.s) — con costi iniziali ridotti, nessuna spesa notarile e di marca da bollo. Una Srls si costituisce seguendo un modello standard imposto dalla legge e risulta dunque più rigida e limitata.
  • Società per Azioni (S.p.A.) — con categoria di azioni speciali non riconducibili ai soci. È la tipologia di società più complessa, sia per impegno che per capitale sociale da versare (minimo 50.000 euro).

La costituzione di una società di capitali, tramite contratto che ricordo va stipulato alla presenza di un notaio, si perfeziona dichiarando l'inizio dell'attività e iscrivendo la startup al Registro delle Imprese, nell'apposita sezione dedicata alle startup innovative.

Questi adempimenti devono essere presentati (contestualmente o in momenti separati) esclusivamente in forma telematica con firma digitale, inviando la Comunicazione Unica al Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente entro 60 giorni dalla costituzione della società.

Si tratta quindi di compilare, per l'iscrizione alla sezione speciale, il modello informatico S5, indicando le informazioni richieste, quali l'elenco dei soci e delle società partecipate, l'attività svolta prevalente (incluse le attività e le spese di ricerca e sviluppo), i titoli di studio e le esperienze professionali dei co-founder e dei partner, l'eventuale esistenza di collaborazione con incubatori certificati, investitori istituzionali e professionali, università e centri di ricerca, l'elenco dei diritti su proprietà industriale e intellettuale.

Le suddette informazioni dovranno poi essere aggiornate in continuo tramite autocertificazione, pena la cancellazione d'ufficio dalla sezione speciale del Registro delle Imprese.

La reperibilità dei modelli informatici da compilare con le relative istruzioni di redazione e invio sono disponibili nell'area dedicata del Registro delle Imprese nei siti ufficiali delle Camere di Commercio della tua città. Come ad esempio la pagina dedicata al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Roma oppure sulla pagina delle domande frequenti della Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi.

Infine, per agevolare la nascita e il sostegno delle startup, esistono molte iniziative nazionali: dai finanziamenti agevolati fino ai contributi a fondo perduto. Nel momento in cui scrivo, tra gli incentivi più importanti troviamo Smart&Start Italia che finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro e il Fondo impresa femminile, che sostiene la nascita delle imprese guidate da donne, di Invitalia. Puoi trovare l'elenco delle misure di agevolazione e sostegno nella sezione Incentivi del sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Consigli su come creare una startup di successo

Consigli su come creare una startup di successo

Di sicuro avviare una startup può essere un'impresa entusiasmante, ma anche molto impegnativa. Di seguito, quindi, ecco una serie di consigli su come creare una startup di successo che ti daranno maggiori possibilità di riuscita per la tua impresa.

  • Fai una ricerca di mercato — in giro esiste già qualcosa di simile all'idea che hai avuto? Cerca di approfondire il potenziale del mercato, la concorrenza e il pubblico di riferimento.
  • Seleziona i partner — che siano i soci con cui lavorare ogni giorno, fino agli investitori, è importante scegliere con cura i partner della tua startup al fine di creare un ambiente di lavoro quanto più positivo possibile. Definisci i ruoli e le responsabilità di ciascun membro del team.
  • Crea una strategia di marketing — per far conoscere la tua startup al tuo target di pubblico, anche tramite canali di marketing online, organizzazione di eventi e partnership.
  • Redigi un business plan — ovvero quel documento che descrive il tuo progetto imprenditoriale, gli obiettivi, le strategie di marketing e le previsioni finanziarie. Ti sarà di sicuro supporto per definire tutta la fase di avvio della tua nuova attività, nella quale dovrai determinare anche tutti gli adempimenti burocratici del caso e avvalendoti dell'eventuale supporto di un esperto del settore.
  • Fai affidamento su un incubatore — che protegga e supporti la tua startup nella sua fase iniziale fornendoti tutti gli strumenti operativi, consulenza nonché i luoghi di lavoro per sviluppare il tuo business. Puoi consultare l'elenco degli incubatori italiani certificati, divisi per Regione, disponibile sul sito del Registro delle Imprese.

Inoltre cerca di stare attento a non affidarti a tutta la “fuffa” che viene spacciata per oro colato dai para-guru delle startup. A tal proposito ti consiglio di guardare video e seguire alcuni canali su YouTube di professionisti del settore seri, che sicuramente sapranno condurti sulla strada giusta, come ad esempio quello di Marco Montemagno, ma anche la lettura di alcuni libri sull'argomento.

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Infine, ti invito caldamente a seguire corsi specifici (anche online) per muovere i primi passi nel mondo delle startup, tipo quelli erogati dalla piattaforma di e-learning Udemy.

Restando in tema, se l'argomento è di tuo interesse e, dunque, vorresti saperne di più, ti invito a leggere anche la mia guida sulle migliori startup italiane.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.