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Come caricare un portatile senza caricatore

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Mentre mettevi ordine in camera tua, hai ritrovato un vecchio portatile che non utilizzavi ormai da anni, abbandonato a sé stesso e senza alcuna traccia del suo caricatore. Hai deciso quindi di ridargli una nuova vita (magari usandolo come “media center” da collegare al televisore o come computer da sfruttare per lo scambio dei file in rete), ma sei perfettamente consapevole che, senza il suo prezioso caricabatterie, non potrai fornirgli energia elettrica per farlo funzionare (o anche solo per caricare la batteria ancora installata nel portatile). O magari, molto più semplicemente, sei uscito per lavoro o da amici e hai sopravvalutato quanto potesse resistere la batteria? Le situazioni in cui ti puoi trovare a dover ricaricare un portatile ma non hai gli strumenti necessari per farlo con te sono molte.

Se è una di queste la situazione in cui ti ritrovi, non devi aver nessun timore: nelle seguenti righe, infatti, ti mostrerò per filo e per segno come caricare un portatile senza caricatore. Per riuscire in questo intento, è sufficiente recuperare alcune informazioni riguardo l’alimentazione del portatile: posso garantirti che, fatto ciò, ti diventerà semplicissimo rimpiazzare nella maniera appropriata il caricabatterie originale, scegliendo tra almeno due validissime soluzioni: un caricabatterie compatibile o una sorgente di alimentazione esterna, come un powerbank, e sostenendo una spesa estremamente contenuta.

Come dici? Sono riuscito a rincuorarti e ora non vedi l’ora di capire come raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato? Non potevi darmi notizia migliore! Senza esitare oltre, dunque, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione i consigli che mi appresto a fornirti nel corso di questa mia guida: vedrai, riuscirai a capire come risolvere brillantemente il tuo problema nel giro di pochi minuti. A questo punto, non mi resta altro da fare che augurarti buona lettura e, perché no, buona fortuna!

Indice

Identificare voltaggio e amperaggio

Voltaggio e amperaggio

Prima di capire come caricare concretamente un computer portatile a cui manca il caricatore, è necessario ottenere informazioni sul voltaggio (la tensione elettrica in grado di far funzionare il dispositivo in questione) e sull’amperaggio (la quantità di corrente che il dispositivo è in grado di gestire correttamente) supportati dalla batteria e dall’hardware del notebook stesso. Un errore da questo punto di vista può essere molto pericoloso e condurre a un devastante corto circuito, che potrebbe danneggiare il computer, far saltare l’impianto elettrico o, peggio ancora, arrecare un danno fisico a chi maneggia il notebook: dunque, fai molta attenzione a quanto leggerai di seguito e, se non sei sicuro sul da farsi, richiedi inoltre il parere di una persona più esperta.

Normalmente, le informazioni sul voltaggio e l’amperaggio sono riportate a chiare lettere sul caricabatterie originale del notebook, tuttavia esse possono essere recuperate anche dall’etichetta incollata nella parte inferiore del computer, quella contenente anche le informazioni quali indirizzo MAC e numero di serie, oppure dall’etichetta apposta sulla batteria collegata al dispositivo (ammesso che tu l’abbia ancora a disposizione).

Una volta identificata l’etichetta, controlla il voltaggio e l’amperaggio necessari per alimentare il computer/la batteria: di solito, sui portatili, il voltaggio può oscillare dai 15V ai 24V in corrente continua (o DC), mentre l’amperaggio potrebbe oscillare tra i 3A e i 5A (in base alla potenza del portatile). Nel momento in cui dovrai effettuare materialmente la scelta, come ti spiegherò più avanti in questa guida, assicurati che il voltaggio in uscita (o in output) sia identico a quello indicato sul portatile (onde evitare problemi di sovraccarico) e che l’amperaggio in uscita sia almeno pari a quello indicato sul portatile: un caricatore compatibile da 5A va bene anche per caricare un portatile da 3A, mentre non devi assolutamente collegare un caricatore con amperaggio inferiore rispetto a quello richiesto dal portatile, poiché corri il rischio di provocare seri danni, bruciando l’alimentatore (che, in questo caso, dovrebbe generare una quantità di corrente eccessiva per alimentare correttamente il dispositivo).

Inoltre, devi prestare molta attenzione alla tipologia di voltaggio in entrata (o input) supportato dall’apparecchio di ricarica che ti appresti a scegliere, verificando che quest’ultimo sia compatibile anche con la rete elettrica italiana: il valore di riferimento dev’essere pari a 100-240V (in corrente alternata o AC) e supportare la doppia frequenza elettrica, ossia 50-60 Hz; l’amperaggio in entrata, invece, si assesta di solito sui 2A.

Identificare il connettore adatto

Tipi di connettori

Ora che disponi delle informazioni necessarie riguardo voltaggi e amperaggi richiesti, devi tenere in considerazione un ultimo dettaglio fondamentale: la tipologia di connettore di alimentazione supportata dal portatile in tuo possesso. Solitamente, l’alloggiamento dedicato all’alimentatore si trova su una delle scocche laterali del notebook: per tua informazione, non tutti gli “spinotti” sono uguali, ma ogni produttore dispone di un connettore differente (con lunghezza e spessore specifici) e non è raro trovare connettori di alimentazioni differenti per portatili della stessa casa produttrice.

Dunque, in fase di scelta, accertati che il dispositivo di ricarica non disponga di un unico connettore (dedicato, per esempio, a uno specifico modello di portatile): fortunatamente, la maggior parte dei caricatori compatibili include quasi tutti gli “spinotti” disponibili in circolazione, che possono essere installati facilmente alla parte finale del cavo di ricarica.

Connettori Mac

Per quanto riguarda, invece, i portatili Apple, il discorso è leggermente diverso: per i MacBook (compresi gli Air e i Pro) più recenti sono disponibili tre tipologie di connettori specifici, che ti illustro di seguito.

  • Sui MacBook prodotti dal 2009 al 2012 è possibile trovare il connettore a “L” chiamato MagSafe;
  • Sui MacBook prodotti dal 2012 al 2015 è possibile trovare il connettore a “T” chiamato MagSafe 2;
  • Sui Macbook prodotti dal 2016 in poi è possibile trovare, invece, il connettore USB Type-C.

Da alcuni anni anche i portatili Windows supportano la ricarica tramite porta USB-C, e questo rende il trovare caricatori di fortuna molto più semplice, come ti spiegherò più approfonditamente nei prossimi capitoli della guida.

Come caricare il computer portatile senza caricatore

Conclusa la parte teorica di questa guida, è il momento di passare all’azione e di spiegarti come caricare un portatile senza caricatore: all’atto pratico, puoi scegliere di acquistare un powerbank ricaricabile, utile per fornire alimentazione alla batteria inclusa con il portatile, oppure di dotarti di un alimentatore compatibile, da sfruttare sia per le operazioni di ricarica che per fornire energia al computer direttamente da rete elettrica.

Batteria esterna/powerbank

Powerbank

Se vuoi utilizzare una batteria esterna (powerbank) per caricare la batteria del computer, devi valutare l’acquisto di un dispositivo con un amperaggio sufficiente a fornire l’energia necessaria per le operazioni di ricarica. Personalmente, ti consiglio di optare per un dispositivo che disponga di capienza pari o superiore a 20.000 mAh, in modo da poter ricaricare senza problemi anche le batterie per portatili di capienza più elevata.

Inoltre, fai bene attenzione al parco connettori incluso nella confezione di vendita: ti ritroverai a usare il power bank in questione per ricaricare la batteria di un notebook, pertanto la sola presenza del “classico” cavo USB è alquanto limitante, a meno che naturalmente il tuo portatile non abbia proprio la possibilità di ricaricarsi tramite USB-C. Dunque, leggi attentamente le caratteristiche del prodotto in questione e accertati della presenza dei vari connettori di alimentazione da utilizzare con il portatile (ad es. i MagSafe per i vecchi Mac, gli spinotti intercambiabili per i notebook “comuni” e/o i connettori USB Type-C per i laptop moderni).

Ad ogni modo, di seguito ti propongo alcuni dei dispositivi di ricarica che puoi utilizzare per questo scopo.

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Personalmente, ti sconsiglio di utilizzare l’alimentazione da powerbank laddove avessi bisogno di potenza di calcolo estremamente elevata: trattandosi di una sorgente di alimentazione con capienza limitata, infatti, potresti prosciugarla rapidamente e ritrovarti “a secco” quando meno te lo aspetti. Dunque, se intendi utilizzare il notebook in tuo possesso in sessioni lunghe o impegnative dal punto di vista del dispendio energetico, ti consiglio di optare per l’acquisto di un alimentatore compatibile.

Esistono poi dei powerbank dotati di grande capienza e di una presa di corrente (italiana, Schuko, o a volte straniera ma hanno in dotazione un adattatore) a cui puoi collegare normalmente il tuo portatile. Hanno un costo più elevato rispetto ai prodotti che ti ho consigliato poco fa ma potrebbero servirti nei casi in cui hai effettivamente il caricatore del portatile a disposizione ma ti manca una presa a cui collegarlo.

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Alimentatore compatibile

Alimentatore compatibile

Se è tua intenzione alimentare il portatile (o ricaricare la batteria) direttamente da rete elettrica, puoi affidarti a un alimentatore compatibile, cioè a un dispositivo di ricarica che, grazie ai connettori in dotazione e all’apposito trasformatore personalizzabile, può adattarsi ai voltaggi/amperaggi richiesti dalle differenti di tipologie di portatili, e di farlo in tutta sicurezza. Ad ogni modo, presta sempre attenzione alle informazioni sull’elettricità richiesta ed erogata e, in fase di scelta, attieniti alle dritte che ti ho fornito nella sezione precedente.

Infine, prima di procedere con l’acquisto, accertati che l’alimentatore che ti appresti a scegliere sia dotato del giusto connettore richiesto dal tuo computer (“spinotto”, USB Type-C o MagSafe). Di seguito ti segnalo alcuni prodotti di cui puoi servirti per sostituire l’alimentatore “di serie” che, ahimè, non possiedi più.

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In genere, sfruttare questi alimentatori è estremamente semplice: tutto ciò che devi fare è identificare il connettore più adatto al notebook in tuo possesso, agganciarlo alla parte finale del cavo di alimentazione e utilizzare l’apparecchio esattamente come faresti con l’originale.

Se hai un portatile che è in grado di ricaricarsi tramite USB-C sei comunque fortunato, perché in realtà puoi utilizzare qualsiasi caricabatterie per smartphone che rispetti gli standard Power Delivery. In generale ti consiglio comunque di usare solo caricabatterie prodotti da aziende rispettabili ma soddisfatto questo requisito puoi utilizzarli a piacere. L’unica cosa che devi tenere presente è che molto probabilmente il tuo portatile si caricherà più lentamente e se lo stai utilizzando per carichi di lavoro complessi potresti addirittura notare che la batteria si scarica comunque, anche se più lentamente.

Per quanto riguarda i notebook Apple, onde evitare danni e sgradite sorprese in fase di accensione, ti consiglio di acquistare cavi e caricabatterie originali: li puoi trovare facilmente anche su Amazon.

Come dici? Insieme al computer hai ritrovato anche un vecchio cellulare e, anche in questo caso, ti manca il caricatore? Allora credo proprio di avere ciò che fa per te: nella mia guida su come caricare il cellulare senza caricabatterie, infatti, ti ho spiegato alla perfezione come comportarti in caso di una simile eventualità.

In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.