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Come caricare il telefono velocemente

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Ormai la tua routine è particolarmente frenetica e purtroppo sempre più frequentemente fatichi a trovare tempo per caricare il tuo smartphone. Avresti dunque bisogno di fare tutto rapidamente, con pochi minuti di collegamento alla presa di corrente che garantiscono ore di utilizzo.

Le cose stanno così ed è proprio per questo motivo che ti stai chiedendo come caricare il telefono velocemente, vero? Lo capisco e infatti sono qui per aiutarti. Ebbene, devi sapere che al giorno d'oggi esistono molteplici possibilità da questo punto di vista, che potrebbero sicuramente tornati utili nel quotidiano.

Di seguito puoi dunque trovare tutte le rapide indicazioni del caso, anche se ovviamente ti ricordo che non esistono metodi “miracolosi” in grado di migliorare la velocità di ricarica supportata dal tuo smartphone. Risulta dunque importante avere già di base il giusto modello, ma per il resto in questa sede illustrerò tutti i dettagli del caso per consentirti di sfruttare al massimo il tuo dispositivo. Buona lettura!

Indice

Usare un caricabatterie adatto

Ricarica 120W Come caricare il telefono velocemente

Dato che ti stai chiedendo come caricare il telefono velocemente, direi che risulta impossibile non partire dalla questione del caricabatterie.

Hai sentito dire in giro che un caricabatterie vale l'altro? Voglio dirti fin da subito che questa affermazione è assolutamente falsa. Per caricare in modo rapido il telefono che possiedi, faresti infatti bene a usare il caricabatterie originale fornito con lo stesso: in tal modo, avresti la sicurezza di utilizzare un dispositivo di ricarica progettato appositamente per lo smartphone in questione, ottimizzando dunque i tempi di ricarica (che si stazioneranno a valori ottimali) e abbassando drasticamente il rischio di surriscaldamento della batteria stessa.

Qualora non avessi la possibilità di usare il caricatore fornito originariamente con il tuo smartphone, ti consiglio comunque di procurarti un caricabatterie di buona qualità, sufficientemente potente e con l'amperaggio previsto dalla batteria (generalmente ti basta dare un'occhiata alle indicazioni scritte direttamente sul vecchio caricabatterie o comunque su un caricabatterie originale): a tal proposito, spesso si tratta di un valore compreso tra 1 e 3A.

Presta poi attenzione a input e output. Il primo indica i valori di tensione (ad esempio, 100-240V) e di corrente in entrata (ad esempio, 50/60Hz) e varia a seconda della nazione (e dunque all'impianto elettrico) per cui il caricabatterie è progettato. L'output, invece, è il valore della tensione fornita dal caricabatterie; in genere, tale valore è pari a 5V. Devi in ogni caso sapere che nei caricabatterie presenti in commercio sono implementati dei meccanismi di sicurezza per salvaguardare l'efficienza e la salute della batteria e dello stesso caricatore.

Caricabatterie smartphone

Al netto di questo, non preoccuparti troppo se non hai ben compreso le “questioni elettrotecniche”, in quanto non serve in realtà essere esperti per sostituire un caricabatterie. Certo, quelle indicazioni possono tornarti utili per non sbagliare, ma sarai ben felice di sapere che al giorno d'oggi su negozi come Amazon è possibile trovare indicazioni specifiche in merito agli smartphone “compatibili” col caricabatterie proposto.

Il consiglio è dunque quello di effettuare una ricerca a tal proposito, ad esempio “[nome modello] caricabatterie” (una possibile ricerca è dunque “Xiaomi Mi 10 caricabatterie”, per intenderci). In questo modo, generalmente nella descrizione o nelle recensioni troverai specifici riferimenti al modello di smartphone in tuo possesso.

Va inoltre detto che al giorno d'oggi è possibile andare tutto sommato tranquilli, tanto che alcuni brand popolari vendono caricabatterie generici utili per un po' tutti i modelli (e magari sfruttabili in aggiunta per caricare i notebook), anche magari direttamente mediante il sito Web ufficiale. Insomma, ormai è tutto molto semplice e sono sicuro che non avrai troppi problemi a trovare un caricabatterie adatto al tuo dispositivo di fiducia.

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Ci sono però due questioni che ti consiglio di tenere bene a mente in termini di velocità di ricarica: l'indicazione relativa ai watt (W) e l'eventuale presenza della tecnologia GaN. Nel primo caso, più elevato è il valore e più rapidamente si caricherà lo smartphone, dunque tieni d'occhio la questione (ormai si è arrivati a offrire senza problemi una ricarica anche a 120W).

Per quel che riguarda GaN, si tratta di una tipologia di caricabatterie che ha preso piede nel corso degli ultimi anni. Questi caricatori fanno uso di un materiale semiconduttore sfruttato anche nell'industria aerospaziale, ovvero il nitruro di gallio, che permette di realizzare caricatori leggeri e compatti, nonché avere vantaggi in termini di conversione di potenza.

Per il resto, chiaramente è importante consultare la scheda tecnica dello smartphone (generalmente disponibile sul portale ufficiale del produttore). In quest'ultima vengono infatti usualmente indicati sia i watt del caricabatterie presente in confezione che i watt massimi supportati dal dispositivo. I due dati potrebbero non corrispondere e questo significa che potenzialmente, acquistando il giusto caricabatterie, potresti effettivamente riuscire a caricare lo smartphone più velocemente. Potrebbe interessarti dare un'occhiata alla mia guida ai migliori caricabatterie.

In ogni caso, puoi stare sicuro del fatto che il produttore metterà in evidenza nella descrizione eventuali benefici relativi alla ricarica rapida (potresti trovare l'indicazione relativa ai minuti necessari per passare dallo 0% al 100%), dunque puoi informarti anche in questo modo, soprattutto se stai valutando l'acquisto di un nuovo smartphone basandoti proprio sulla velocità di ricarica.

Nota: puoi estendere il discorso su voltaggio e amperaggio anche alle power bank, i dispositivi di ricarica portatili dedicati a smartphone, tablet e non solo, velocizzando le tempistiche di ricarica utilizzandone una con amperaggio adatto al dispositivo che possiedi. Se non sai quale scegliere, ti invito a leggere attentamente i consigli che ho fornito nella mia guida alle migliori power bank.

Caricare il telefono da spento

Caricare il telefono da spento

Al netto della scelta del giusto caricabatterie (che ritengo sia la questione più importante per il tuo obiettivo), ci tengo a fornirti anche altre indicazioni. A tal proposito, una vecchia leggenda metropolitana pretende che ricaricare la batteria di uno smartphone, senza spegnerlo, sia nocivo per la salute della batteria: lascia che ti dica, a scanso di equivoci, che si tratta di un'affermazione falsa e assolutamente priva di fondamento!

Ciò che corrisponde a verità, però, è che ricaricare la batteria a telefono spento può incidere sul tempo che tale operazione impiega. Il motivo è presto detto: tenere il telefono spento significa non usare energia, pertanto tutto ciò che arriva dal caricabatterie viene immagazzinato nella batteria dello stesso (e non usato, seppur in minima parte, per tenere attivo il telefono).

In altre parole, un “trucchetto” per cercare di caricare il telefono velocemente è quello di spegnerlo prima di iniziare, per poi riaccenderlo al termine della ricarica.

Caricare il telefono in modalità aereo

Caricare il telefono in modalità aereo

Se proprio non hai intenzione di spegnere lo smartphone durante la ricarica, o se il sistema operativo da te in uso non permette di alimentare la batteria a terminale spento, puoi velocizzare i tempi effettuando tale operazione in modalità aereo.

Se non ne avessi mai sentito parlare, la modalità aereo è uno speciale “stato” del sistema operativo, che prevede la disattivazione di tutte le tipologie di connettività previste dallo stesso: rete cellulare, rete dati 4G/5G, Wi-Fi, Bluetooth e infrarossi. Un telefono così impostato non è più in grado di effettuare e ricevere chiamate o SMS, di utilizzare Internet, né di interagire con i dispositivi Bluetooth abbinati.

Impostando lo smartphone in modalità aereo durante la ricarica, verrà risparmiata l'energia altrimenti impiegata dai moduli di rete del dispositivo, oltre che da tutte le app che si collegano a Internet in background (cioè in modo "silenzioso): tale risparmio comporterà, in modo diretto, la diminuzione del tempo di ricarica del telefono.

Come dici? Non hai la più pallida idea di come impostare il tuo dispositivo in modalità aereo? Ti spiego subito come fare: se possiedi un telefono Android, richiama l'area di notifica di sistema, fai tap sul pulsante Modalità aereo e attendi che la relativa icona si illumini.

Telefono in modalità aereo

Se hai a disposizione un iPhone, devi praticamente seguire la stessa procedura: l'icona della modalità aereo, però, si trova questa volta nel Centro di controllo (richiamabile con uno swipe dall'angolo in alto a destra verso il basso sui modelli con Face ID, o con uno swipe dal fondo dello schermo verso l'alto, se usi un modello con tasto Home fisico).

Per disattivare la modalità aereo, devi ripetere i passaggi descritti poc'anzi e attendere che la relativa icona ritorni “opaca”. Se hai bisogno di una mano in tal senso, puoi fare affidamento alla mia guida su come togliere la modalità offline dal cellulare.

Evitare le porte USB del computer

Evitare le porte USB del computer

La quasi totalità degli smartphone moderni prevede la possibilità di ricaricare la batteria tramite le porte USB del computer: senza ombra di dubbio, si tratta di un metodo estremamente comodo di tenere a portata di mano il proprio telefono mentre si lavora, tuttavia non è esattamente una soluzione ottimale per quanto riguarda la velocità di ricarica della batteria.

Prestando un po' di attenzione, infatti, potresti renderti conto ben presto che la ricarica tramite le porte USB del computer è, nella maggior parte dei casi, estremamente lenta: questo succede perché, in genere, tali porte riescono a erogare una quantità di corrente minore rispetto a quanto possa fare un comune caricabatterie da muro.

Per esempio, le porte USB 1.0 e le porte USB 2.0 possono arrivare al massimo a 0.5A di corrente erogata, valore che si alza a “soli” 0.9A se si prendono in considerazione le porte USB 3.0; tanto per darti un termine di paragone, sappi che il più banale caricabatterie classico può erogare una corrente da almeno 1A.

Discorso differente vale, invece, per le porte USB 3.1 (quelle dotate di ingresso Type-C, in pratica adatte ai moderni connettori USB più piccoli e che possono essere inseriti in entrambi i versi): queste ultime, infatti, possono generare una corrente che può arrivare fino a 5A. Se il tuo computer è dotato di tale connettore, non esitare a utilizzarlo per ricaricare lo smartphone, avendo sempre cura di utilizzare un cavo di buona qualità: così facendo, riuscirai a caricare il telefono velocemente, preservando comunque l'integrità e la longevità della sua batteria.

Tenere il telefono lontano da fonti di calore

Tenere il telefono lontano da fonti di calore

Normalmente, i produttori di smartphone consigliano di non esporre il telefono a temperature molto alte per preservare la durata della batteria: questo perché, senza scendere in tecnicismi, le moderne batterie agli ioni di litio offrono una resa migliore a temperature relativamente basse.

Un discorso piuttosto simile può essere fatto anche per quanto riguarda la procedura di ricarica: per velocizzare i tempi, infatti, è consigliabile tenere il telefono in un luogo fresco e al riparo da fonti di calore. Per esempio, non dovresti caricare il telefono alla luce diretta del sole, su una superficie riscaldata (una stufa coperta da un plaid, tanto per dirne una) o in situazioni simili: il calore eccessivo, infatti, potrebbe provocare dispersione dell'energia accumulata dalla batteria stessa, allungandone dunque il tempo di ricarica.

Rimuovere la custodia

Rimuovere la custodia Caricare il telefono velocemente

Riprendendo il discorso affrontato nel capitolo precedente, potresti provare a velocizzare la ricarica del tuo smartphone rimuovendolo provvisoriamente dalla sua custodia. Alcune cover dedicate ai telefoni, infatti, potrebbero involontariamente fare da “barriera” e impedire al dispositivo di dissipare il calore in eccesso generato dalla ricarica, influendo dunque sulle tempistiche della stessa.

Pertanto, prima ancora di collegare il telefono al suo caricabatterie, ricorda di tirarlo fuori dalla sua custodia: potresti sperimentare una piacevole e inaspettata sorpresa!

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.