Come applicare la pasta termica
La pasta termica, o pasta termoconduttiva, è un materiale che serve a migliorare la dissipazione del calore generato dai processori (CPU, ma anche GPU) e, nei computer, si trova solitamente tra il dissipatore di calore integrato sul processore e quello appartenente al circuito di raffreddamento del PC. Dopo un lungo periodo d’uso del computer, la pasta termica potrebbe deteriorarsi o essiccarsi, andando quindi a peggiorare la dispersione del calore, aumentare il surriscaldamento e, di conseguenza, peggiorare le prestazioni dell’intero computer.
Dunque, se ritieni che sia giunto il momento di agire sul tuo computer e ti stai chiedendo come applicare la pasta termica, questa è proprio la guida che fa al caso tuo! Nel corso delle prossime righe, infatti, intendo spiegarti per filo e per segno tutti i dettagli della procedura e i passaggi da compiere per portarla a termine.
Allora, cos’altro aspetti a iniziare? Mettiti bello comodo, ritaglia qualche minuto di tempo libero per te e leggi attentamente tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, sarai perfettamente in grado di valutare se andare comunque avanti nella tua impresa, oppure attendere un altro po’. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buona fortuna!
Indice
- Informazioni generali
- Operazioni preliminari
- Come applicare la pasta termica sulla CPU
- Come mettere la pasta termica sulla scheda video
Informazioni generali
Prima di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti, nel concreto, come applicare la pasta termica sul processore del computer, lascia che ti dia qualche indicazione su questa procedura.
In primo luogo, la sostituzione della pasta termica dovrebbe avvenire soltanto se il computer inizia a riscaldarsi in maniera eccessiva, con conseguente perdita di prestazioni e se il problema continua a persistere anche dopo una pulizia accurata del computer.
Dunque, prima di procedere, assicurati di aver eliminato tutti i residui di polvere e di sporcizia dal computer e, a pulizia effettuata, accendilo ed effettua un monitoraggio della temperatura in situazioni di carico basso, medio e alto, mediante uno dei tanti programmi per controllare la temperatura disponibili. Se hai bisogno d’aiuto, ti rimando alla lettura delle mie guide su come pulire il computer dallo sporco e come monitorare la temperatura della CPU.
Qualora i risultati dovessero essere buoni, ti sconsiglio di andare avanti e ti invito a lasciare tutto così come è; come scoprirai tra non molto, la procedura in questione non è del tutto esente da rischi. Laddove i risultati non fossero invece soddisfacenti e la sostituzione della pasta termica si rivelasse necessaria, dovrai procurarti innanzitutto un prodotto di buona qualità e aver cura di agire su una superficie adeguata, possibilmente al chiuso e lontana da particelle “volanti” di qualsivoglia tipo.
Se effettuata sulla CPU di un PC desktop, l’applicazione della pasta termica non è particolarmente difficile da portare a termine, ma richiede comunque una certa dose di calma, precisione e pazienza: usare una pasta con particelle di metallo e spargere involontariamente il prodotto su altri componenti, per esempio, potrebbe comportarne la rottura (di questo parleremo a breve).
In secondo luogo, applicare una quantità eccessiva di pasta termica potrebbe essere controproducente e condurti a un ulteriore surriscaldamento del computer, sortendo l’effetto diametralmente contrario.
Alla luce di quanto detto, se è la prima volta che ti appresti a effettuare una simile operazione, non esitare a chiedere l’aiuto e l’assistenza di un amico o di un conoscente più ferrato in materia, almeno all’inizio.
Purtroppo la CPU è un componente delicatissimo e l’errore si nasconde spesso dietro l’angolo: personalmente, non mi assumerò responsabilità alcuna in merito a eventuali danni o circostanze avverse che potrebbero svilupparsi applicando le procedure che mi appresto a illustrarti: io ti ho avvisato!
Operazioni preliminari
Se hai notato un aumento sensibile delle temperature interne e, a seguito di un’approfondita pulizia del computer, la situazione non migliora, la sostituzione della pasta termica potrebbe rivelarsi risolutiva.
Per ottenere risultati apprezzabili, bisogna comunque scegliere una pasta termica di buona qualità e consona con il risultato che si intende ottenere: di seguito ti elenco le più note tipologie di pasta termoconduttiva.
- Ceramiche: sono solitamente a base di ceramica, offrono buone prestazioni (grazie alla natura isolante della ceramica) e rappresentano il miglior compromesso tra costo e resa finale.
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- Metalliche: contengono particelle solide di metallo unite da una sostanza a base siliconica e offrono un’elevata conducibilità termica, il che posiziona questo tipo di composto tra i migliori della categoria. Tuttavia, le paste a base metallica conducono anche l’elettricità, quindi sono indicate per l’impiego da parte di mani esperte (poiché il contatto con altri componenti elettronici potrebbe provocare corto circuiti e altri malfunzionamenti, anche irreversibili).
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- A metallo liquido: queste paste termoconduttive eliminano completamente la base siliconica e sono composte di una lega metallica liquida, generalmente a base di Gallio. Le prestazioni sono estremamente elevate ma, oltre ai rischi connessi alla conduzione dell’elettricità, sono particolarmente corrosive se usate sull’alluminio (materiale costruttivo impiegato per alcuni dissipatori economici o di vecchia generazione).
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- Carboniche: sono paste caratterizzate da elementi a base carbonica e offrono prestazioni elevatissime, a fronte di rischi pressoché nulli. Sono le migliori della categoria, ma anche le più costose.
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Inoltre, per completare la pulizia, avrai probabilmente bisogno alcuni panni in microfibra (o, in generale, una stoffa che non produca pelucchi o residui) puliti, utili a eliminare eventuali residui dalle parti coinvolte.
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Affinché il tutto vada a buon fine, è necessario applicare una piccola quantità di alcol isopropilico sul panno in microfibra, per far sì che la parte residua della pasta termica precedente venga via senza problemi.
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Una volta scelta e ottenuta la pasta termica più adatta alle proprie necessità, bisogna accedere direttamente al processore installato sul computer, ripulirlo e provvedere alla sostituzione della pasta termica: tra un istante ti spiegherò come fare. Prima di passare all’opera, assicurati che il computer sia spento da almeno un’ora e che i componenti interni abbiano quantomeno raggiunto la temperatura ambiente, onde evitare di danneggiare l’hardware a causa del calore o, peggio ancora, di farti male.
Come applicare la pasta termica sulla CPU
La prima cosa da fare per applicare la pasta termica sul processore del computer è accedere direttamente al suo dissipatore di calore integrato (o IHS), cioè al coperchio metallico che sovrasta il chip di elaborazione ed entra in diretto contatto con il sistema di raffreddamento.
Dunque, per prima cosa, scollega tutti i cavi dal case del computer (se è la prima volta che esegui questa operazione, ti consiglio di realizzare un piccolo schema, per poterli rimettere a posto una volta completata l’operazione) e posiziona quest’ultimo in orizzontale, su un piano liscio, dritto e non metallico, rivolgendo verso il basso il pannello contenente la scheda madre.
Ora, individua le viti di fissaggio (oppure gli appositi meccanismi di sgancio) poste sul retro del computer, in corrispondenza del pannello del case rivolto verso l’alto, rimuovili oppure sganciali; fatto ciò, sfila delicatamente il pannello del case, in modo da avere accesso ai componenti interni del computer.
Adesso, se il tuo computer è dotato di sistema di raffreddamento ad aria, individua la ventola del processore con la relativa piastra base, rimuovi con delicatezza il relativo connettore dall’alloggiamento posto sulla scheda madre e intervieni sui ganci di blocco oppure sulle viti di fissaggio, così da sganciare piastra e ventola.
Per estrarli, afferra la piastra di base e tirala con prudenza verso l’alto, effettuando dei piccoli movimenti laterali, finché non esce dal suo alloggiamento; potresti incontrare una piccola resistenza, a causa della pasta termica essiccata (soprattutto se questa è stata applicata in modo errato).
Se, invece, il tuo computer è dotato di raffreddamento a liquido, individua l’idroblocco dell’impianto (cioè quello collegato direttamente all’IHS del processore), agisci sulla levetta di sgancio oppure rimuovi le viti di fissaggio e, infine, estrailo delicatamente dal suo alloggiamento. Presta molta attenzione, in questa fase: movimenti troppo rapidi o decisi potrebbero far sganciare i tubi del liquido.
A seguito di questa operazione, l’IHS del processore e la parte della piastra base/idroblocco di raffreddamento a diretto contatto con esso dovrebbero essere ben visibili. A questo punto, versa una piccola quantità di alcol isopropilico sul panno di microfibra e ripulisci sia il componente di raffreddamento che l’IHS dalla pasta termica precedente, effettuando dei piccoli movimenti circolari, fino a eliminare completamente tutti i residui.
Mi raccomando, cerca sempre di prestare massima attenzione e di non toccare parti del processore o del sistema di raffreddamento diverse da quelle che ti ho citato, altrimenti potresti danneggiare irrimediabilmente l’hardware.
Ad ogni modo, una volta terminata l’operazione di pulizia, accertati che i componenti coinvolti siano completamente asciutti e applica una piccola quantità di pasta termica, dalle dimensioni di un chicco di riso o poco più, direttamente al centro dell’IHS del processore. Esercita una pressione bassa sul tubetto di pasta termica, altrimenti rischi di applicare troppo prodotto — e, ahimè, di ottenere poi l’effetto diametralmente contrario.
A questo punto, riprendi la piastra di raffreddamento/idroblocco e riposizionali a diretto contatto con l’IHS del processore, nell’alloggiamento originale, effettuando un unico movimento deciso e delicato: sarà la pressione esercitata sul sistema di raffreddamento a ultimare l’applicazione della pasta termica, spargendola per l’intera superficie dell’IHS.
Finalmente ci siamo: non ti resta, adesso, che assicurare la piastra/idroblocco alla scheda madre mediante le viti o i ganci di fissaggio (verifica che il componente resti ben saldo e non “balli”), per poi rimettere il pannello del case al suo posto e riportare il case nella sua posizione originale, collegando tutti i cavi rimossi in precedenza.
Per finire, accendi il computer, attendi l’avvio del sistema operativo ed effettua un nuovo monitoraggio delle temperature: se tutto è andato per il verso giusto, dovresti ottenere dei miglioramenti apprezzabili.
Come applicare pasta termica: notebook
E sui notebook? In teoria, i passaggi da seguire sono pressappoco gli stessi visti per i computer desktop, ma in pratica la questione è molto più complicata: per accedere all’IHS del processore (per altro molto più piccolo rispetto a quello di una CPU per computer desktop), bisogna smontare completamente il portatile; per altro, l’intera procedura richiede sicurezza ed esperienza, in quanto l’errore è davvero dietro l’angolo.
Per questo motivo, a meno che tu non sia estremamente ferrato sull’argomento, ti sconsiglio di tentare una procedura così invasiva, rischieresti di danneggiare irrimediabilmente il notebook. In alternativa, potresti provare a effettuare una pulizia superficiale delle ventole e delle prese d’aria, per tentare di migliorare la situazione: ti ho spiegato come fare nella mia guida su come raffreddare un notebook.
Come mettere la pasta termica sulla scheda video
Hai letto su Internet che “rinnovare” la pasta termica sulla scheda video potrebbe incrementarne le prestazioni e diminuire eventuali problemi di surriscaldamento? In parte ciò corrisponde a verità, ma c’è un risvolto della medaglia che non va affatto trascurato.
Le schede grafiche moderne, infatti, non sono composte dalla sola unità di elaborazione (denominata GPU), ma da tanti altri componenti (come le ventole e i chip per la dissipazione, per esempio), che dovrebbero essere rimossi prima di poter accedere al processore grafico.
Questa operazione dovrebbe essere sempre effettuata da un esperto in materia, meglio ancora se si tratta di un tecnico specializzato, in quanto richiede estrema precisione e consapevolezza di ciò che si sta andando a fare. Nella maggior parte dei casi, non è necessario sostituire la pasta termica della scheda video, in quanto la resa termica di quella originale dovrebbe essere comunque accettabile anche dopo un lungo utilizzo dell’hardware.
Qualora ritenessi comunque opportuno effettuare questa operazione, rivolgiti a un tecnico informatico ed evita tassativamente il fai da te: il risultato potrebbe essere deludente, se non addirittura disastroso. Io ti ho avvisato!
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.