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Come navigare in privato nell’era della verifica dell’età online con ExpressVPN

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Negli ultimi tempi, sempre più servizi digitali stanno introducendo procedure di verifica dell’età per accertare che chi accede sia maggiorenne o, in alcuni casi, abbia il consenso necessario. Questa evoluzione normativa riflette un’esigenza chiara: impedire l’accesso non autorizzato di minorenni a contenuti non adatti e garantire un ambiente online più sicuro e responsabile. Con normative europee e nazionali che si fanno sempre più stringenti, piattaforme e provider si preparano a un nuovo standard di autenticazione digitale.

Tuttavia, la parte operativa della verifica dell’età non è affatto banale: richiede l’intervento di soggetti terzi, processi che tutelino l’anonimato e sistemi che non compromettano la riservatezza dell’utente. In questo contesto emerge il principio del “doppio anonimato”: un soggetto certificatore attesta l’età senza conoscere il servizio a cui l’utente accede, e la piattaforma riceve solo la conferma dell’età, non i dati personali. Un modello pensato per bilanciare tutela dei minori e diritto alla privacy degli adulti.

Ma la verifica dell’età non risolve tutto da sola: non protegge la connessione dall’intercettazione, non impedisce che i propri dati finiscano in database esterni o non autorizzati, non limita il tracciamento degli utenti da parte di terzi. È quindi fondamentale integrare la propria “cassetta degli attrezzi digitale” con strumenti efficaci di privacy e sicurezza: tra questi, le VPN, gli antivirus, il controllo degli account compromessi e la gestione attiva dei permessi digitali. In questa guida vedremo prima come funziona la verifica dell’età, poi come ExpressVPN può diventare un pilastro della protezione digitale.

Indice

Verifica dell’età online: come funziona, rischi e limiti

VPN

Le piattaforme che trattano contenuti o servizi riservati a una fascia d’età (ad es. maggiorenni) sono soggette a normative che richiedono di accertare che l’utente sia effettivamente nella fascia corretta. Questo riguarda non solo contenuti “sensibili”, ma anche aree come gambling, social network, giochi online, acquisti digitali. L’idea è proteggere i minori, ma è anche una misura che impone un carico operativo alle piattaforme e agli utenti.

In molti Paesi il modello adottato prevede che la piattaforma non faccia da sé la verifica, ma si affidi a un soggetto terzo certificato. Questo soggetto ha la possibilità di validare che l’utente è maggiorenne — tramite dati già in suo possesso — e rilascia un token/codice che l’utente presenta al servizio. Il servizio riceve solo la conferma dell’età, senza altri dati personali. Questo schema protegge l’identità ma pone alcune sfide operative.

Difatti, l’utente deve ripetere il processo ogni volta che accede (o secondo quanto previsto dalla piattaforma), l’interfaccia utente deve essere semplice, altrimenti l’esperienza diventa frustrante e, anche se “anonimo”, resta l’interazione con un soggetto esterno che potrebbe conservare dati, sollevando dubbi su chi e come gestisce queste informazioni.

Esiste poi il rischio che, col tempo, questi sistemi si espandano a servizi meno “sensibili”, generando un modello di tracciamento sempre più invasivo.

Infine, c’è l’aspetto tecnico: se la verifica avviene sulla rete locale o tramite connessione lenta, possono esserci problemi di accesso o incompatibilità con dispositivi mobili o reti pubbliche.

Alla luce di queste criticità, è utile non limitarsi a “subire” la verifica dell’età, ma affiancare a questa misura un approccio attivo alla propria sicurezza e privacy digitale.

Proteggersi online: dal controllo dell’età alla VPN con ExpressVPN

ExpressVPN

Una VPN (Virtual Private Network) è uno dei pilastri della protezione digitale personale. Crea un tunnel criptato tra il dispositivo e Internet, nascondendo l’indirizzo IP, rendendo difficile che terzi — come provider, rete Wi-Fi pubblica o inserzionisti — monitorino la tua attività. Una VPN non sostituisce la verifica dell’età né elimina l’obbligo di rispettare leggi e regolamenti, ma protegge la tua connessione, la tua identità digitale e la tua privacy.

In un contesto in cui la verifica dell’età può richiedere interazioni con soggetti terzi, l’utilizzo di una VPN può ridurre la “finestra” di esposizione delle proprie abitudini e del proprio IP, migliorando la riservatezza. Una VPN inoltre è utile in molti scenari: connessioni Wi-Fi pubbliche, streaming, lavoro da remoto, evitare tracciamenti indesiderati.

Qui entra in gioco ExpressVPN con cui la connessione viene protetta tramite crittografia AES-256, considerata lo standard più affidabile nell’ambito della sicurezza informatica. La tecnologia TrustedServer, inoltre, fa in modo che i server funzionino interamente su memoria RAM, senza salvare dati su disco, così da ridurre ulteriormente la possibilità che le informazioni vengano archiviate. La politica di no-log garantisce che il servizio non memorizzi attività che possano collegarti alle tue operazioni online e questo, unito alla velocità dei server distribuiti in più di 100 paesi, è uno dei motivi per cui molte testate specializzate hanno definito ExpressVPN una delle migliori soluzioni disponibili.

Usare una VPN come questa significa anche mantenere un maggior livello di privacy durante la navigazione: cambiando il tuo indirizzo IP, i siti e le app hanno molte più difficoltà a identificare la tua posizione reale. La connessione cifrata, invece, ti protegge da tentativi di sniffing o intercettazioni, un vantaggio importante se lavori da remoto o ti connetti spesso tramite Wi-Fi di hotel, aeroporti e locali pubblici. Anche chi utilizza servizi bancari online o gestisce informazioni sensibili trova utile mantenere attiva la VPN, perché aggiunge un ulteriore livello di sicurezza a prescindere dal tipo di rete su cui ti trovi. Nel caso in cui avessi bisogno di assistenza, ExpressVPN mette a disposizione una chat di supporto attiva 24 ore su 24, anche in italiano, utile per configurare il servizio su qualsiasi piattaforma o risolvere eventuali problemi.

Per utilizzare ExpressVPN devi prima andare sul sito e creare un account scegliendo l’abbonamento che preferisci, con piani mensili, annuali e bimestrali che includono tutti una garanzia soddisfatti o rimborsati di 30 giorni, così puoi provarla senza rischi.
A tal proposito, ti segnalo che ExpressVPN propone una promozione che prevede uno sconto del 73% sul costo del piano scelto, a cui si aggiungono 4 mesi extra senza costi aggiuntivi!

Subito dopo la registrazione puoi scaricare l’app sul dispositivo che stai usando e, se vuoi, installarla anche su altri: il servizio mette a disposizione software dedicati per iOS/iPadOS, Android, Mac, Windows, Linux, Apple TV, Fire Stick, Android TV, router compatibili e persino un’estensione per Chrome.

Una volta aperta l’app, la procedura è molto semplice: ti basta premere il pulsante On per collegarti alla posizione migliore in base alla tua rete, oppure puoi scegliere tu il Paese tra oltre 100 località disponibili, come Italia, UK o Stati Uniti. Maggiori info qui.

Articolo realizzato in collaborazione con ExpressVPN.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.