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Verifica età e privacy online: come proteggersi al meglio

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Negli ultimi mesi si parla sempre più spesso di verifica dell’età online, un sistema destinato a cambiare in modo profondo il modo in cui accediamo ai contenuti e ai servizi digitali. A partire dal 12 novembre, infatti, entreranno in vigore in Italia nuove regole che impongono si siti per adulti di controllare realmente l’età degli utenti, in linea con quanto previsto dal Digital Services Act europeo. Lo scopo è rendere Internet uno spazio più sicuro, garantendo che determinati contenuti o servizi siano accessibili solo a chi ha i requisiti anagrafici necessari.

L’Autorità garante per le comunicazioni (AGCOM) ha definito un meccanismo che si basa su un principio di doppio anonimato: l’identità dell’utente non viene rivelata al sito a cui si accede, e chi effettua la verifica non conosce per quale servizio la sta rilasciando. È un passo importante verso una rete più controllata, ma anche più complessa, dove ogni accesso richiederà nuovi passaggi di autenticazione e dove la gestione dei dati personali diventa un tema sempre più delicato.

In questo contesto, diventa essenziale imparare a proteggere la propria privacy digitale con strumenti adeguati. Da un lato ci sono i sistemi ufficiali di verifica dell’età, che mirano a garantire sicurezza e conformità legale; dall’altro esistono soluzioni individuali come le VPN e i pacchetti di sicurezza integrata, che aiutano a difendere i propri dati da tracciamenti, furti di identità e minacce online. In altre parole, la sicurezza non passa più da un solo strumento, ma da un insieme di pratiche e tecnologie che lavorano insieme per rendere la navigazione davvero privata e consapevole. Cerchiamo di capirne di più insieme.

Indice

La verifica dell’età: come funziona e perché è importante

Età

La verifica dell’età sui siti per adulti rappresenta una delle principali novità nel panorama digitale europeo. È una misura pensata per garantire maggiore responsabilità nell’accesso ai contenuti online, assicurando che determinati servizi vengano fruiti solo da utenti maggiorenni o con il consenso dei genitori.
L’Italia, attraverso l’AGCOM, ha deciso di anticipare molti Paesi europei adottando un modello che si fonda su tecnologie di certificazione esterne, in modo da rendere il processo più sicuro e rispettoso della privacy.

Il funzionamento del sistema è basato su una logica di separazione dei ruoli. Quando un utente tenta di accedere a un servizio che richiede la verifica dell’età, non deve fornire direttamente il proprio documento o i dati sensibili al sito in questione.
Deve invece rivolgersi a un soggetto terzo certificato, come una banca, un operatore telefonico o un gestore di identità digitale, che possiede già le informazioni necessarie per attestare che la persona è maggiorenne. Questo soggetto rilascia un codice anonimo temporaneo che certifica l’età dell’utente, ma non contiene alcun dato personale. Il codice viene poi utilizzato per accedere al servizio richiesto.

In teoria, questo approccio garantisce un equilibrio tra protezione dei minori e riservatezza dei dati personali, perché nessuno dei soggetti coinvolti conosce contemporaneamente l’identità dell’utente e il tipo di servizio a cui vuole accedere.

Nonostante i buoni propositi, la verifica dell’età porta con sé alcuni nodi da sciogliere. Il primo riguarda la gestione tecnica: la procedura dovrà essere ripetuta per ogni accesso e per ogni piattaforma, con un sistema ancora poco definito e che potrebbe risultare lento o macchinoso. Il secondo riguarda la fiducia negli intermediari: anche se l’anonimato è garantito, il fatto di coinvolgere aziende private o operatori terzi nella certificazione dell’età solleva domande su come verranno conservati i dati e per quanto tempo.

Infine, c’è il tema dell’educazione digitale: la verifica dell’età, da sola, non è sufficiente a garantire una rete più sicura. Serve maggiore consapevolezza da parte degli utenti, che devono imparare a gestire i propri dati e a utilizzare strumenti di protezione efficaci. Ed è qui che entra in gioco il secondo pilastro della sicurezza online: la protezione personale della connessione e dell’identità digitale.

Oltre la verifica: le altre misure per proteggere la privacy

Surfshark

Una delle soluzioni più efficaci per migliorare la sicurezza e la riservatezza delle proprie attività online è l’uso di una VPN (Virtual Private Network). Questo strumento crea un canale criptato tra il dispositivo dell’utente e Internet, nascondendo l’indirizzo IP e impedendo a terzi — come provider, inserzionisti o reti pubbliche — di monitorare la navigazione. È un modo semplice e legale per difendersi da tracciamenti indesiderati, furti di dati e violazioni di sicurezza, senza interferire con le normative di verifica dell’età.

Usare una VPN non significa nascondersi dalla legge, ma proteggere la propria identità digitale da accessi non autorizzati. È particolarmente utile in contesti come il lavoro remoto, i pagamenti online o la connessione a reti Wi-Fi pubbliche, dove il rischio di intercettazione è maggiore.

Tra le soluzioni più affidabili spicca Surfshark One, una piattaforma che integra VPN, antivirus, monitoraggio del dark web e strumenti per la gestione della privacy online. Il servizio si distingue per la sua politica no-log, che assicura che nessuna attività dell’utente venga registrata o conservata, e per la protezione tramite crittografia AES-256, lo standard di sicurezza più elevato oggi disponibile.

Grazie alla funzione Kill Switch, la connessione a Internet viene automaticamente interrotta se la VPN si disattiva improvvisamente, evitando che i dati vengano esposti accidentalmente. La tecnologia RAM-only garantisce che ogni server cancelli automaticamente le informazioni temporanee a ogni riavvio, mentre l’opzione CleanWeb blocca annunci, tracciatori e siti potenzialmente pericolosi.

Surfshark One include anche Alternative ID, una funzione che permette di creare identità digitali alternative e sicure, utili per iscriversi a servizi o newsletter senza condividere i propri dati reali.
Completano la suite un antivirus integrato e un monitoraggio del dark Web, che avvisa l’utente nel caso in cui le sue informazioni personali vengano trovate in database compromessi.

Uno dei punti di forza di Surfshark è la sua accessibilità. L’app è disponibile su Windows, macOS, Android, iOS/iPadOS, Linux e persino su Smart TV, e può essere utilizzata su un numero illimitato di dispositivi con un solo account.

Tutti i servizi inclusi sono accessibili tramite un’unica sottoscrizione dal costo a partire da 2,19 euro al mese, con una garanzia di 30 giorni soddisfatti o rimborsati che permette di provare liberamente la suite senza alcun vincolo. L’intera piattaforma è sviluppata per garantire un equilibrio ottimale tra sicurezza, velocità e leggerezza, così da funzionare senza problemi anche su computer datati o dispositivi con risorse limitate, assicurando prestazioni costanti e un utilizzo fluido in ogni circostanza.

Per iniziare, visita il sito ufficiale di Surfshark e seleziona l’opzione dedicata al download del programma. Ti verrà mostrata una schermata dove potrai scegliere il piano di abbonamento che meglio si adatta alle tue necessità, creare un nuovo account inserendo la tua email o accedere rapidamente con il tuo account Google o Apple. L’acquisto può essere completato in tutta sicurezza tramite carta di credito, PayPal, Google Pay o anche con criptovalute, seguendo le istruzioni a schermo fino alla conferma finale del pagamento.

Una volta completata la registrazione, puoi procedere con il download dell’applicazione e la sua installazione dal negozio digitale del tuo dispositivo o dal sito ufficiale.

Al primo avvio del programma ti verrà mostrata la schermata di benvenuto con la richiesta di accettare le condizioni d’uso: per proseguire devi premere sul pulsante Accetta e continua. Subito dopo, ti verrà data la possibilità di entrare nel tuo profilo personale selezionando Accedi e digitando le tue credenziali di accesso, ovvero l’indirizzo email e la password associata all’abbonamento. Una volta effettuato l’accesso, potrai scegliere con un solo clic il server VPN a cui collegarti e stabilire così una connessione sicura e crittografata, utile per proteggere la tua privacy online e mascherare la posizione reale del dispositivo.

Se desideri invece configurare la parte dedicata alla sicurezza locale, puoi farlo cliccando sull’icona dell’insetto situata nella barra laterale dell’interfaccia. Da lì potrai selezionare la voce Installa l’antivirus/Avvia configurazione e attendere che il programma provveda a scaricare e installare i moduli necessari per il corretto funzionamento del motore di protezione. Quando comparirà la finestra di conferma, è importante scegliere per autorizzare l’installazione e permettere al sistema di completare la procedura senza interruzioni.

A installazione completata, il tuo computer sarà già sotto la protezione attiva del servizio contro virus, spyware, trojan e altre minacce informatiche. È consigliabile lanciare immediatamente una scansione rapida del sistema, così da verificare l’eventuale presenza di elementi sospetti o file dannosi. Per un livello di riservatezza ancora maggiore durante la navigazione quotidiana, puoi utilizzare la lente d’ingrandimento corrispondente alla funzione Surfshark Search, un motore di ricerca interno che non traccia le ricerche e non conserva cronologie o dati personali.

Se vuoi approfondire e conoscere nel dettaglio ogni funzione offerta dalla suite, ti consiglio di consultare le guide dedicate su come funziona Surfshark ONE e su come funziona Surfshark Antivirus, dove troverai spiegazioni chiare, esempi pratici e consigli per sfruttare al meglio tutti gli strumenti inclusi.

Articolo realizzato in collaborazione con Surfshark.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.