Come ripulire lo smartphone
Sei spesso in giro per lavoro e, irrimediabilmente, finisci per poggiare il tuo fidato smartphone su qualsiasi superficie tu abbia a disposizione, in modo da averlo sempre sott’occhio. Con il passare del tempo, però, hai notato che lo schermo e il retro del dispositivo hanno assunto un aspetto opaco e disomogeneo, dovuto allo sporco accumulatosi su di esso.
Purtroppo capita, ma non preoccuparti: per risolvere il problema e igienizzare in maniera efficace lo smartphone sono sufficienti un po’ di pazienza e degli strumenti facilmente reperibili. Quali? Se mi concedi qualche minuto del tuo prezioso tempo libero, te lo spiego in dettaglio e ti illustro anche come ripulire lo smartphone avvalendoti di questi ultimi.
Inoltre, per completezza d’informazione, sarà mia cura illustrarti gli step da compiere per effettuare la stessa operazione sul software del telefono, andando dunque a eliminare virus, malware e altri tipi di “sporcizia” informatica. Allora, cos’altro aspetti a iniziare? Non perdere un solo secondo in più e mettiti subito a lavoro: il tuo telefono ti ringrazierà!
Indice
Come pulire lo smartphone senza rovinarlo
Pulire lo smartphone senza rovinarlo non richiede molto tempo e, soprattutto, non è difficile: basta avere a disposizione l’occorrente giusto.
Per iniziare, dunque, ti serve un panno in microfibra antistatico (come quelli che si usano per pulire gli occhiali o togliere la polvere, per intenderci), in pelle di daino oppure in camoscio: si tratta di tessuti particolarmente delicati e adatti anche a superfici che si graffiano con facilità, come lo schermo e le altri parti in vetro dei cellulari. È indispensabile che il panno in questione non abbia in superficie pelucchi o residui simili (l’ideale sarebbe usarne uno nuovo): in caso contrario, rischieresti di sporcare ulteriormente il telefono!
Se non hai panni di questo tipo già in casa, puoi reperirli nei negozi di ottica, nei supermercati più forniti, nei negozi di casalinghi, oppure online, sempre a prezzi contenuti.
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Qualora il tuo telefono fosse particolarmente sporco, potresti dover inumidire leggermente il panno usando dell’acqua o, meglio ancora, un detergente specifico per la pulizia degli schermi privo di solventi. Puoi reperire facilmente questo tipo di prodotto nei negozi fisici di elettronica oppure online.
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In linea di massima, questo è tutto il materiale necessario per ottenere una pulizia dello smartphone che sia soddisfacente e che non danneggi in alcun modo il dispositivo.
Non usare, per nessun motivo, prodotti che contengono solventi o altre sostanze chimiche, oppure oggetti che possano ledere in qualsiasi modo l’integrità dello smartphone: da evitare dunque detergenti contenenti acqua ossigenata, candeggina o cloro/clorexidina (come l’Amuchina o qualsiasi altro igienizzante per mani o superfici generiche), così come gli spray e i prodotti ad aria compressa, i quali potrebbero provocare danni irreparabili allo smartphone. Poi non dirmi che non ti avevo avvisato!
Fatte le dovute precisazioni del caso, è arrivato il momento di spiegarti come trattare le singole parti del telefono, così da ripulirle in modo soddisfacente, senza scalfirle o rovinarle in alcun modo.
Come pulire lo schermo dello smartphone
Per pulire lo schermo degli smartphone, inizia dal trattamento più semplice: quello con il panno in microfibra, daino o camoscio. Prendi dunque il panno e, con delicatezza, esegui dei movimenti circolari sul display finché le impronte e gli eventuali residui di sporcizia non scompaiono.
Qualora fossero presenti incrostazioni o altri tipi di sporco ostinato, ripeti più volte la procedura; se necessario, inumidisci leggermente una parte del panno con dell’acqua o la soluzione per la pulizia degli schermi di cui ti ho parlato poco fa. Poi, facendo bene attenzione alle aree “sensibili” del dispositivo (ad es. la fotocamera anteriore, l’altoparlante, la zona dei sensori e così via), provvedi a eliminare macchie e sporcizia agendo delicatamente sulle zone interessate. Quando hai finito, non ti resta che passare la parte asciutta del panno, per asciugare lo schermo (laddove questo rimanesse umido).
Se lo desideri, ultimata la pulizia dello schermo, puoi provvedere alla sua disinfezione: in questo caso, ti consiglio di usare una salvietta a base di alcol isopropilico al 70% (consigliata anche da Apple sul suo sito ufficiale). Questa sostanza, in particolare, è indicata per la rimozione di germi, batteri e virus, senza però arrecare danni alle superfici. Puoi reperire il prodotto in questione nei più forniti negozi di articoli sanitari oppure online.
Per disinfettare lo schermo, estrai la salvietta dalla sua confezione e, facendo particolare attenzione alle aree “sensibili” del display, passala delicatamente sull’area interessata. Quando hai finito, se il display è ancora umido, utilizza il panno in microfibra, daino o camoscio per asciugarlo.
Come pulire il retro dello smartphone
I passaggi da compiere per ripulire il retro dello smartphone ricalcano quasi del tutto quelli già analizzati per pulire lo schermo dello smartphone: per prima cosa, posiziona il telefono con lo schermo rivolto verso il basso, su una superficie liscia e pulita (meglio ancora se coperta da un panno di lana).
Successivamente, prendi il panno in microfibra, daino o camoscio e passalo delicatamente su tutto il lato posteriore del dispositivo, sensori e fotocamere incluse, effettuando dei movimenti circolari e senza esercitare troppa pressione. Qualora la prima “passata” non rimuovesse efficacemente tutto lo sporco, ripeti più volte la procedura, fino a ottenere un risultato accettabile.
Ora, se vuoi procedere con la disinfezione del retro dello smartphone, prendi una salvietta a base di alcool isopropilico e strofinala delicatamente sulla parte interessata del dispositivo, prestando questa volta attenzione alle parti “delicate” esposte: fotocamera posteriore, eventuale sensore d’impronte, altoparlanti, microfono e così via. Ricorda sempre che la salvietta è umida. Completato anche questo lavoro, se lo smartphone è ancora umido, provvedi ad asciugarlo delicatamente usando il panno di microfibra, daino o camoscio.
Infine, se il tuo smartphone è protetto da una cover posteriore in TPU, in silicone o in altro materiale simil-plastico, dopo averla rimossa, lavala usando un sapone neutro (anche con l’aiuto di uno spazzolino da denti o un piccolo bruschino, se questa presenta incrostazioni particolarmente resistenti) e risciacquala, in modo da eliminare eventuali residui. Asciuga quindi la cover con molta attenzione e verifica che essa sia priva di liquidi, prima ancora di reinserirvi lo smartphone.
Se, invece, possiedi una cover in pelle o similpelle, utilizza un panno umido per ripulirne la parte esterna (se la cover è particolarmente sporca, puoi inumidire il panno in una soluzione composta da acqua e poco sapone per le mani).
Come pulire gli ingressi dello smartphone
Ti ritieni soddisfatto del livello di pulizia raggiunto dal tuo smartphone e, a questo punto, vorresti eliminare anche i residui di sporco accumulatisi negli ingressi dello stesso (ad es. la porta USB/Lightning o l’alloggiamento per le cuffie)?
Sappi che si tratta di un’operazione fattibile, a patto di agire con prudenza: bisogna innanzitutto evitare tassativamente l’utilizzo di oggetti “comuni” quali aghi, stuzzicadenti, graffette o cotton fioc, che potrebbero danneggiare i connettori o lasciare residui di cotone difficilmente eliminabili.
Se gli ingressi sono ostruiti da materiale visibile a occhio nudo, potrebbe essere sufficiente soffiare delicatamente al loro interno, per espellere gli “ospiti”. In caso contrario, puoi valutare l’impiego di un apposito kit di pulizia composto da pennelli di piccola taglia e tamponi con estremità in materiale poliuretanico.
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Una volta ottenuto il kit, utilizza il pennellino per spolverare i fori dello smartphone e, in seguito, inserisci con molta attenzione il tampone in poliuretano nell’ingresso che intendi pulire; esercita dunque un leggero movimento per attirare lo sporco e, infine, estrai il tampone.
Come sanificare lo smartphone
Oltre all’alcol isopropilico, un secondo metodo per sanificare lo smartphone dopo averlo ripulito consiste nell’utilizzare i raggi ultravioletti (o raggi UV): secondo diversi studi, tali raggi, se emanati da un apposito sterilizzatore UV, inattivano i microrganismi innescando un processo fisico in grado di bloccarne la riproduzione.
In commercio, si trovano diverse tipologie di sterilizzatori di questo tipo, anche a prezzi modici (i più economici si aggirano intorno ai 40-50€): il vantaggio di apparecchi di questo tipo è che possono essere usati per sterilizzare sia smartphone che altri oggetti, tecnologici e non, con la certezza di non arrecare danno alcuno.
Usare uno sterilizzatore UV è semplicissimo: dopo averlo collegato all’alimentazione, è sufficiente inserire al suo interno l’oggetto da sterilizzare, richiuderlo e premere il pulsante per attivare la fase di sanificazione. Il processo può durare diversi minuti e il suo completamento è segnalato da un indicatore luminoso, o sonoro.
Come pulire lo smartphone dai virus
Hai trovato interessante il contenuto di questa guida ma, in realtà, eri alla ricerca di un tutorial che ti spiegasse come pulire lo smartphone dai virus informatici? Anche in questo caso, credo di aver qualche utile dritta da fornirti. Se impieghi un dispositivo animato da Android, puoi ottenere protezione dai virus avvalendoti di Play Protect, l’antimalware di Google integrato “di serie” nel Play Store, oppure di un’app specifica per lo scopo, quale potrebbe essere Avast Mobile Security.
Su iPhone, invece, la questione è molto più semplice: a meno che tu non abbia effettuato il jailbreak o applicato altri tipi di sblocco al dispositivo, i sistemi di protezione di iOS sono sufficienti a evitare l’infezione da virus e malware informatici di vario tipo.
Ad ogni modo, se vuoi approfondire questo argomento, ti rimando alla lettura dei miei tutorial su come eliminare i virus da Android e come eliminare i virus da iPhone: sono sicuro che ti aiuteranno a raggiungere il livello di “sicurezza” che hai sempre desiderato. Mi raccomando, da’ loro almeno un’occhiata!
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.