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Dichiarazione dei Redditi sulle Criptovalute: come funziona

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Con la scadenza del 30 giugno 2025 che si avvicina, è fondamentale iniziare i preparativi per la dichiarazione dei redditi sulle criptovalute. Quest'ultima riguarda principalmente due aspetti: il possesso di cripto-attività e gli eventuali redditi generati. Questo obbligo emerge dalla Legge di bilancio 2025. La normativa fornisce una definizione molto ampia di “cripto-attività”, includendo una varietà di asset come Bitcoin, NFT, token e le operazioni connesse come mining, staking, airdrop, lending e yield farming.

Il solo fatto di possedere delle cripto-attività rende obbligatorio dichiararle. Questo obbligo fa parte del monitoraggio fiscale e si applica indipendentemente dal wallet o exchange utilizzato. A questo possesso è associata una specifica imposta patrimoniale chiamata IVACA (Imposta sul Valore delle Cripto-Attività). Inoltre, qualsiasi profitto derivante da cripto-attività va dichiarato ed è soggetto a imposta se supera una determinata soglia. Anche la conversione in stablecoin di tipo EMT (Electronic Money Token) è considerata un evento fiscalmente rilevante, mentre lo scambio tra criptovalute con le stesse caratteristiche e funzioni non lo è.

Detto questo, lascia che ti spieghi più in dettaglio come funziona la Dichiarazione dei Redditi sulle Criptovalute: nelle prossime righe, ti guiderò attraverso i passaggi necessari per una dichiarazione corretta e tempestiva. Esploreremo insieme cosa si deve dichiarare e il motivo dietro l’obbligo, i metodi per il calcolo delle plusvalenze e delle minusvalenze, il calcolo dell’imposta dovuta e la documentazione necessaria. Buona lettura!

Indice

Dichiarazione dei Redditi sulle Criptovalute 2025: come funziona e perché è necessario farla

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Innanzitutto, vediamo cosa si deve dichiarare e perché. La dichiarazione dei redditi sulle criptovalute riguarda principalmente due aspetti: il possesso di cripto-attività e gli eventuali  redditi generati dalla loro vendita. Questo obbligo emerge dalla Legge di bilancio 2025. La normativa fornisce una definizione molto ampia di “cripto-attività”, includendo asset come Bitcoin, NFT, token, e le operazioni ad essi connesse (mining, staking, airdrop, lending, yield farming).
La dichiarazione delle cripto-attività è obbligatoria per soddisfare i requisiti normativi per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo, oltre a determinare l’imposta patrimoniale dovuta.. La dichiarazione va fatta indipendentemente dal wallet o dall’exchange su cui si detengono le crypto e  indipendentemente dal fatto che generino o meno un reddito. A questo possesso è associata un’imposta specifica, comunemente nota come IVACA (Imposta sul Valore delle Cripto-Attività).
Nel caso in cui i crypto-asset siano custoditi su exchange o piattaforme con sede in Italia, l’imposta viene applicata automaticamente, in modo simile all’imposta di bollo sui conti correnti o depositi titoli. Proprio per questo, l’IVACA viene spesso definita come una “imposta di bollo sulle criptovalute”.

Ciò che è importante, però, è il risvolto pratico.

  • Se si detengono criptovalute su exchange italiani, questi trattengono automaticamente l’imposta dal saldo dell’utente e la versano al fisco. In questo caso, l’utente non dovrà effettuare alcun pagamento, ma sarà comunque tenuto a dichiarare il possesso delle cripto-attività nel quadro RW (oppure W) della dichiarazione dei redditi.
  • Se invece le criptovalute sono detenute su piattaforme con sede all’estero, sarà il contribuente a dover calcolare, dichiarare e versare l’imposta autonomamente.

Tale imposta equivale allo 0,2% del valore delle criptovalute detenute dall’utente al 31 dicembre dell’anno soggetto a imposta. Come detto, gli exchange con sede in Italia, come Young Platform, calcolano e pagano automaticamente l’imposta su ciò che si possiede sull’exchange.

Ora vediamo le imposte sugli eventuali  redditi generati con le criptovalute. 

Quando vendiamo una criptovaluta a un prezzo superiore rispetto a quando l’abbiamo acquistata, generiamo un guadagno, ovvero una plusvalenza. Se questo guadagno supera i 2.000 euro, è soggetto a un’imposta del 26%. Ciò significa che la vendita di criptovalute in cambio di valuta a corso legale come euro o dollaro è un evento fiscalmente rilevante. 

Tuttavia non è solo la conversione in valuta fiat ad essere considerata dall’Agenzia delle Entrate un evento fiscalmente rilevante. . Un aspetto importante da capire è che anche la conversione di una criptovaluta in una stablecoin di tipo EMT (Electronic Money Token), come ad esempio Tether (USDT) o USD Coin (USDC), viene considerata fiscalmente rilevante.
In parole semplici, quando si scambia una criptovaluta con una di queste stablecoin, che hanno un valore ancorato a una valuta fiat (come l’euro o il dollaro), si genera comunque un’operazione tassabile.

Questo accade perché i token EMT sono pensati per funzionare in modo molto simile al denaro elettronico tradizionale, e infatti il fisco li considera alla pari della valuta fiat. Di conseguenza, qualsiasi plusvalenza realizzata in quel momento (cioè la differenza tra il valore di acquisto della crypto e quello al momento della conversione in stablecoin) può essere soggetta a imposta se supera i 2.000 euro.

Tuttavia, esiste un’eccezione importante: lo scambio tra criptovalute. Quando si effettua uno scambio tra crypto con le stesse caratteristiche e funzioni, come passare da Bitcoin a Ethereum, questa operazione non è considerata tassabile, poiché non genera plusvalenze o minusvalenze realizzate. Per il fisco è come se stessimo scambiando Euro per Dollari e su questo genere di scambi non sono applicate imposte.

Ora, vediamo come si calcolano le plusvalenze. Il calcolo è semplice: è la differenza tra il valore di vendita e quello di acquisto delle criptovalute. Ad esempio, se acquisti Bitcoin per 10.000 euro e li vendi per 15.000 euro, hai realizzato una plusvalenza di 5.000 euro. Questo guadagno deve essere dichiarato ai fini fiscali. Se invece li vendi per 5.000 euro, subisci una minusvalenza di 5.000 euro, che può essere compensata con eventuali plusvalenze future, alleggerendo l’onere fiscale per cinque anni: dall’anno in cui hai realizzato le perdite e per quattro anni successivi.

Le plusvalenze sono soggette a tassazione solo quando eccedono la soglia di 2.000 euro all’interno dell’anno fiscale. Sebbene la circolare suggerisca che le plusvalenze siano tassabili solo per l’importo che supera la franchigia di 2.000 euro, le specifiche tecniche fornite dall’Agenzia delle Entrate interpretano tale franchigia come una soglia. Pertanto, se questa soglia viene superata, il 26% di tassa sarà applicato sull’intero importo della plusvalenza. Le minusvalenze, invece, possono essere utilizzate per compensare le plusvalenze future, purché anche queste superino i 2.000 euro. Questa possibilità di compensazione permette di ottimizzare la posizione fiscale.

Le attività di staking e mining sono considerate fiscalmente rilevanti. Le ricompense ottenute tramite staking e mining sono soggette a imposizione come reddito diverso. In Italia, vanno dichiarate e tassate al 26% l’anno successivo alla loro ricezione, calcolando l’imposta sul loro valore di mercato al momento dell’accredito. Se in seguito si decide di vendere queste criptovalute e il loro valore è aumentato, si paga un’ulteriore imposta del 26% sulla plusvalenza, cioè sulla differenza tra il valore di vendita e quello che avevano quando sono state ricevute. In pratica, ci sono due momenti di imposizione fiscale: uno quando ricevi le crypto dallo staking, e uno (eventuale) se e quando le vendi con profitto. Attenzione: se il mining è esercitato nell’ambito di un’attività di lavoro autonomo o d’impresa, segue le regole fiscali applicabili a quelle categorie di reddito.

Per quanto riguarda le cripto-attività ricevute tramite eredità o donazione, il valore di acquisto è definito dal valore dichiarato per l’imposta di successione o dal costo sostenuto dal donante. Queste generano plusvalenza solo nel caso in cui chi le riceve le converta in stablecoin di tipo EMT o le venda in cambio di valuta fiat.

Affrontare la dichiarazione dei redditi sulle criptovalute richiede l’uso di due moduli fiscali: il Quadro RW (Modelli Redditi) se possiedi la Partita Iva (o rientri in casi eccezionali) oppure Quadro W (Modello 730) se sei un lavoratore dipendente o pensionato, per dichiarare il possesso di criptovalute e il Quadro RT (Modello Redditi) o Quadro T (Modello 730) per le operazioni che generano plusvalenze o minusvalenze che superano i 2.000 euro all’interno dell’anno fiscale.

Insomma, per evitare errori è essenziale analizzare con cura la propria situazione finanziaria, raccogliere tutta la documentazione necessaria e, se possibile, consultare un commercialista esperto in criptovalute. Alcuni exchange di criptovalute, come Young Platform, offrono servizi che facilitano enormemente la dichiarazione fiscale.
Non solo: Young Platform ha un Report Fiscale che si rivolge a tutti gli investitori crypto che non utilizzano Young Platform, o utilizzano anche altri exchange o wallet.

Accedendo alla sezione Tasse & Report (tramite la versione desktop di Young Platform) puoi richiedere il Report Fiscale Young Platform (con tutte le informazioni relative alle tue transazioni in criptovalute effettuate su Young Platform), oppure il  Report Fiscale Okipo (sviluppato in collaborazione con Okipo) che permette di ottenere i dati sulle transazioni crypto effettuate su più exchange, wallet e blockchain, anche diversi da Young Platform).
Infine, sempre su Young Platform, è possibile ottenere consulenza con commercialisti esperti di crypto. Continua a leggere per saperne di più.

Report fiscale Young Platform

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Se sei un utilizzatore di Young Platform, sia nella versione Base che Pro, il report fiscale è uno strumento essenziale che ti aiuterà a gestire facilmente la tua dichiarazione dei redditi. Vediamo di cosa si tratta e quali vantaggi offre.

Il report fiscale di Young Platform è un documento PDF che raccoglie in modo chiaro e dettagliato tutte le informazioni relative alle tue criptovalute fornendoti una panoramica completa del tuo portafoglio, includendo tutte le transazioni che hai effettuato sulla piattaforma.

Uno degli aspetti più utili di questo report è che include modelli fac-simile del Quadro RW e W e del Quadro RT e T. Questi quadri sono essenziali per la dichiarazione dei redditi: il Quadro RW (Modello Redditi) o Quadro W (Modello 730) servono per dichiarare l’imposta di bollo sulle tue criptovalute, mentre il Quadro RT (Modello Redditi) o Quadro T (Modello 730)  sono necessari se hai realizzato guadagni superiori ai 2.000 euro durante l'anno fiscale. Inoltre, se hai avuto delle perdite, puoi riportarle nei prossimi quattro anni inserendole sempre nel Quadro RT o T.

Un vantaggio significativo del report fiscale di Young Platform è che è retroattivo. Questo significa che se hai iniziato a investire in criptovalute su Young Platform da prima dell’ultimo anno, non ci sono problemi: il PDF includerà tutti i dati necessari per la tua dichiarazione fiscale a partire dall’anno in cui hai iniziato fino a oggi. Questo ti permette di regolarizzare la tua posizione fiscale tramite Ravvedimento Operoso senza dover acquistare report separati per ogni anno.

Un altro punto di forza è la modalità di calcolo del prezzo del report, che si basa sul numero di transazioni che hai effettuato. Questo sistema di tariffazione personalizzato ti consente di pagare solo per la tua reale attività sulla piattaforma, laddove altre piattaforme richiedono prezzi forfettari generalmente alti. Per farti comprendere meglio ciò di cui stiamo parlando, piano base ha un costo molto accessibile, pari a 3,99 euro se si fa parte di un Club di Young, altrimenti 19,99€.
Questo permette a tutti gli utenti di Young Platform di mettersi in regola con il fisco in modo semplice e conveniente.

Se utilizzi solo Young Platform per le tue crypto, puoi ottenere il tuo report fiscale accedendoal tuo account Young Platform dal sito ufficiale, navigare nella sezione dedicata ai report fiscali “Tasse & Report”(in alto) e cliccare sulla voce relativa a Young Platform Report, clicca dunque sul pulsante per andare al pagamento e segui le semplici istruzioni su schermo. Una volta effettuato il pagamento, riceverai il PDF contenente tutti i dati (saldi di inizio e fine anno, ordini, controvalore, facsimili precompilati, profitti e perdite) direttamente nella tua casella di posta elettronica. Maggiori info qui.

Report Fiscale Young-Okipo

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Il report fiscale Young-Okipo di Young Platform è uno strumento essenziale per chi possiede più wallet e desidera gestire al meglio le proprie responsabilità fiscali. Questo servizio è stato pensato per gli utenti che utilizzano non solo Young Platform, ma anche, o solo, altri exchange, possiedono NFT, hanno criptovalute in piattaforme DeFi o custodiscono i loro cripto-asset su wallet esterni. Vediamo nel dettaglio cos'è, a cosa serve e quali sono i suoi vantaggi.

Il report fiscale integrato nasce dalla collaborazione tra Young Platform e Okipo, un servizio che permette di importare tutte le transazioni effettuate sui principali wallet, exchange e blockchain dal 2016 ad oggi. Questo report consente agli utenti di gestire le loro dichiarazioni fiscali in modo semplice e accurato, importando automaticamente tutte le transazioni senza bisogno di inserimenti manuali. Una volta importate, le transazioni vengono organizzate in documenti fiscali pronti per essere presentati alle autorità competenti, eliminando così gran parte del lavoro e del tempo solitamente necessari per queste operazioni.

Tra i principali vantaggi del report fiscale integrato offerto da Young Platform e Okipo ci sono la copertura annuale completa e il prezzo conveniente: a differenza di altri servizi che richiedono un pagamento per ogni anno fiscale, il report in questione include tutte le transazioni effettuate da quando si è iniziato a utilizzare le criptovalute. Questo significa che con un unico pagamento puoi ottenere tutta la documentazione fiscale necessaria, senza costi aggiuntivi per gli anni precedenti.

Inoltre, grazie alla collaborazione con Okipo, gli utenti di Young Platform possono usufruire di prezzi scontati rispetto al listino standard. Normalmente, il costo del servizio è di 229 euro per anno fiscale. Tuttavia, per gli utenti che si registrano su Okipo tramite la sezione di Young Platform i prezzi sono decisamente più competitivi.

  • Non iscritti a un Club: €79 (invece di €229 per anno fiscale).
  • Club Bronze: €59 (invece di €229 per anno fiscale).
  • Club Silver: €54 (invece di €229 per anno fiscale).
  • Club Gold: €49 (invece di €229 per anno fiscale).
  • Club Platinum: €44 (invece di €229 per anno fiscale).

Per usufruire di questi prezzi scontati, è fondamentale accedere al servizio Okipo dalla sezione Tasse e Report del sito di Young Platform (basta essere registrati). Entrando più nel dettaglio, devi selezionare la voce relativa a Okipo Report, cliccare sul pulsante per iniziare, compilare il modulo di registrazione a Okipo, accettare i termini d’uso, verificare il tuo indirizzo email cliccando sul link ricevuto e cliccare sul pulsante per iniziare. Da qui potrai selezionare wallet, exchange, blockchain e altre piattaforme da aggiungere e ottenere rapidamente il tuo report a prezzi molto convenienti riservati ai clienti Young Platform. Maggiori info qui.

Consulenza con commercialista

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La consulenza con commercialista di Young Platform è un servizio fondamentale per chi investe in criptovalute. Grazie a questa consulenza, puoi ottimizzare la tua situazione fiscale e ridurre le preoccupazioni legate alla regolamentazione delle cripto-attività. Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta e quali vantaggi offre.

La consulenza nasce dalla necessità di affrontare questioni fiscali complesse che possono influenzare negativamente le tue attività in criptovalute. Young Platform ha creato un portale che ti consente di accedere facilmente a un network di commercialisti esperti nel settore crypto a prezzi molto convenienti. Questi professionisti ti aiuteranno a capire come dichiarare i tuoi investimenti e movimenti di asset digitali, anche quelli degli anni precedenti, ottimizzando così la tua posizione fiscale.

Inoltre, i commercialisti di Young Platform beneficiano dell’integrazione diretta con i report fiscali generati dalla piattaforma. Grazie ai dati accurati e dettagliati di tali report, il tuo commercialista può garantire che ogni elemento della dichiarazione sia corretto e ottimizzato.

Un altro aspetto importante è il supporto personalizzato che riceverai. Il commercialista valuterà dettagliatamente la tua situazione personale, assicurandosi di considerare ogni dettaglio rilevante per evitare omissioni importanti. Insieme, definirete la strategia dichiarativa ottimale basata sugli investimenti e movimenti effettuati, massimizzando i benefici fiscali.

Il commercialista ti assisterà anche nella compilazione dei quadri RW/W e RT/T, essenziali in caso di cash out significativi. Riceverai consigli su come procedere se i tuoi capitali sono allocati su piattaforme problematiche o compromesse, e supporto nella gestione di portafogli bloccati.

Per chi supera determinate soglie, è importante assicurarsi che le tasse siano pagate solo se dovute e trovare strategie sicure per i cash out. Il commercialista ti fornirà istruzioni su come archiviare la documentazione necessaria per la dichiarazione dei redditi e per eventuali accertamenti, e ti preparerà alla difesa in caso di accertamento.

In caso di errori o omissioni nelle dichiarazioni precedenti, il commercialista ti guiderà nel processo del ravvedimento operoso, rendendolo gestibile e meno oneroso, e riducendo al minimo eventuali sanzioni grazie a un intervento tempestivo.

Per richiedere un appuntamento con un commercialista, devi semplicemente accedere alla sezione Tasse & Report sul sito di Young Platform e cliccare sul pulsante dedicato, dunque premi sul pulsante per richiedere un appuntamento e segui le indicazioni su schermo per ottenere la tua consulenza.
Ti consiglio di procedere con celerità visto che la scadenza per il pagamento delle imposte è il 30 giugno 2025 e la domanda per questi servizi è molto alta. Maggiori info qui.

Per maggiori informazioni

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Se hai bisogno di maggiori informazioni sulla tassazione sulle crypto in Italia e sulla dichiarazione dei redditi sulle criptovalute, ti rimando alla documentazione ufficiale di Young Platform, dove troverai tutte le informazioni di cui necessiti.

Se, invece, vuoi saperne di più su come funziona Young Platform, ti rimando al mio tutorial dedicato.

Articolo realizzato in collaborazione con Young Platform.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.