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App per basi musicali

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Hai intenzione di creare una bella base musicale da aggiungere al filmato che hai girato durante le tue ultime vacanze e, dunque, vorresti che ti consigliassi qualche app utile allo scopo? Ti piacerebbe conoscere le migliori applicazioni per scaricare basi musicali da usare poi nei propri progetti multimediali? Direi allora che, per tua fortuna, sei capitato sulla guida giusta, al momento giusto!

Con questo mio articolo di oggi, infatti, desidero indicarti tutte quelle che, a mio modesto avviso, rappresentano le più interessanti app per basi musicali disponibili su piazza. Ce ne sono sia di gratuite che a pagamento, sia per Android che per iOS/iPadOS. Inoltre, puoi servirtene sia per creare personalmente nuove melodie che per reperire pezzi già pronti all’uso.

Allora? Posso sapere che ci fai ancora lì impalato? Posizionati bello comodo, prenditi qualche minuto di libero soltanto per te e comincia subito a concentrarti sulla lettura di quanto riportato qui di seguito. Spero vivamente che, alla fine, tu possa reputarti ben contento e soddisfatto di quanto appreso. Ora, però, basta chiacchierare e passiamo all’azione!

Indice

App per fare basi musicali

Cerchi delle app per fare basi musicali e non sai a quali soluzioni rivolgerti? Allora metti subito alla prova le soluzioni di questo tipo che ho provveduto a segnalarti qui sotto. Non sono difficili da usare, sta’ tranquillo. Basta solo fare un po’ di pratica, metterci un pizzico di creatività e il gioco è fatto.

Caustic (Android/iOS/iPadOS)

Caustic

La prima app per basi musicali che ti invito a prendere in considerazione è Caustic. Non ne hai mai sentito parlare? Nessun problema, rimediamo subito. Si tratta di una soluzione per la creazione musicale, la quale permette di costruire i propri beat, le proprie basi e persino brani interi, utilizzando una vasta gamma di sintetizzatori (già inclusi), di campioni personalizzati o entrambi, tutto direttamente e comodamente dal display dello smartphone o del tablet. Su Android è gratis, ma per sbloccare l’accesso completo a tutte le funzioni dell’app va comprata l’apposita chiave (al costo di 6,99 euro). Su iOS/iPadOS, invece, costa direttamente 10,99 euro.

Per scaricare l’app sul tuo dispositivo, se stai usando Android, visita la relativa sezione del Play Store e premi sul pulsante Installa. Se stai usando iOS/iPadOS, visita invece la relativa sezione dell’App Store, premi sul bottone con il prezzo, quindi su quello Installa e autorizza il download mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple. Successivamente, avvia l’app, sfiorando il pulsante Apri comparso sul display oppure selezionando la relativa icona che è stata aggiunta in home screen.

Ora che visualizzi la schermata principale di Caustic, segui il breve tutorial introduttivo che ti viene proposto, dopodiché scegli il sintetizzatore che vuoi utilizzare, facendo tap sul pulsante con i quadratini che si trova in basso a sinistra e selezionando la macchina di tuo interesse tra quelle in elenco. In alternativa, utilizza la barra laterale posta a sinistra e scorri verso il basso o vero l’alto, in modo da selezionare la macchina da usare.

In seguito, serviti dei comandi disponibili su schermo per iniziare a creare la tua composizione musicale. Per modificarli, facci semplicemente tap sopra. Per intervenire sulle manopole, invece, devi fare tap su quella di tuo interesse ed effettuare poi uno swipe verso sinistra o verso destra, per cambiarne la posizione.

Se vuoi aggiungere ulteriori strumenti al sintetizzatore, fai tap sul pulsante (+) presente in uno degli spazi vuoi e fa’ la tua scelta dal menu che si apre. Per attivare il metronomo, invece, fai tap sul pulsante apposito che si trova a fondo schermo, mentre per avviare la registrazione oppure interromperla serviti dei bottoni che si trovano in basso a destra.

Per procedere con il salvataggio e l’esportazione della base musicale, fai tap sul pulsante con le linee in orizzontale collocato in basso a sinistra e scegli, dalla scheda Song della schermata successiva, l’opzione che ritieni possa fare maggiormente al caso tuo. Per completezza d’informazione, ti faccio notare che, sempre dalla schermata in questione, puoi regolare il tempo, le battute e la scala.

GarageBand (iOS/iPadOS)

GrageBand

Quando si parla di app per basi musicali, è impossibile non menzionare GarageBand , almeno non per quel che concerne il versante iOS/iPadOS. Si tratta, infatti, di un’applicazione sviluppata da Apple e specifica per iPhone e iPad, grazie alla quale è possibile creare e modificare composizioni musicali, utilizzando i tantissimi strumenti (batteria, chitarra, pianoforte ecc.) e loop disponibili. Viene impiegata sia dai professionisti del settore che dagli utenti alle prime armi. Inoltre, è gratuita.

Per effettuarne il download sul tuo iPhone o iPad, visita la relativa sezione dell’App Store, premi sul bottone Ottieni, quindi su quello Installa e autorizza il download mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple. Successivamente, avvia l’app, premendo il pulsante Apri comparso sul display oppure sfiorando la relativa icona che è stata appena aggiunta in home screen.

Ora che visualizzi la schermata principale dell’app, fai tap sul pulsante (+) che si trova in alto, seleziona la scheda Tracce e scegli lo strumento musicale che desideri suonare per comporre la tua base musicale. Se preferisci usare i loop, seleziona la scheda Live loops e fai tap sul pulsante Nuovo, in modo da avviare un nuovo progetto oppure scegli uno dei loop predefiniti.

A questo punto, se avevi scelto di usare uno strumento musicale, comincia pure a suonarlo usando i controlli touch disponibili sul display (variano al variare dello strumento scelto).

Se, invece, avevi deciso di usare la funzione Live Loops, dopo aver visualizzato l’editor, premi sul bottone raffigurante la penna con i quadratini situato in basso a sinistra, fai tap su una delle celle visualizzate, per selezionarla, e scegli la dicitura Loop, per utilizzare le tracce pronte all’uso messe a disposizione in GarageBand. Nel riquadro che successivamente ti verrà mostrato, seleziona quindi le tracce in elenco per avviarne la riproduzione e, quando trovi quella che ti interessa, trascinala nella cella selezionata.

Sia in un caso che nell’altro, per regolare le impostazioni relative all’uso degli strumenti e dei loop, serviti dei pulsanti posti in cima allo schermo, che ti consentono, ad esempio, di abilitare il metronomo, accedere alle impostazioni per modificare il ritmo ecc. Per registrare la tua composizione musicale, invece, fai tap sul bottone REC (e premici nuovamente sopra per interromperla).

A registrazione conclusa, salva la base musicale creata, facendo tap sul pulsante con la freccia verso il basso che si trova in alto a sinistra, seleziona la voce I miei brani, premi e continua a tenere premuto per qualche istante sull’anteprima del progetto e, nel menu che compare, fai tap sulla voce Condividi, dopodiché scegli l’opzione Brano (per salvare il brano come file audio stereo) oppure quella Progetto (per salvare il brano come file modificabile tramite GrageBand).

Altre app per fare basi musicali

Walk Band - Studio musicale

Nessuna delle app per fare basi musicali che ti ho già proposto ti ha convinto in maniera particolare e stai quindi cercando delle alternative? In tal caso, puoi scaricare e provare le ulteriori soluzioni di questo tipo che ho provveduto a segnalarti nell’elenco sottostante.

  • Music Maker JAM (Android/iOS/iPadOS) – app concepita per la creazione di musica elettronica, facilissima da usare e dall’interfaccia utente decisamente intuitiva. Consente altresì di condividere con altri utenti le composizioni create. È gratis, ma propone acquisti in-app (al costo base di 3,99 euro) per sbloccare strumenti e contenuti aggiuntivi.
  • n-Track (Android/iOS/iPadOS) – si tratta di un vero e proprio studio musicale da taschino! Consente, infatti, di registrare, mixare e riprodurre un numero praticamente illimitato di tracce ed effetti audio e MIDI. Si scarica gratis, ma per poter usufruire di tutte le funzionalità occorre effettuare acquisti in-app (al costo base di 99 cent.).
  • Walk Band – Studio musicale (Android) – app gratuita per soli device Android che offre la possibilità di suonare vari strumenti (pianoforte, batteria, chitarra ecc.) per comporre musica senza dover essere per forza degli esperti del settore. Da notare che supporta anche tastiere MIDI collegate esternamente, via USB. Offre acquisti in-app (al costo base di 75 cent.) per sbloccare funzioni extra.

App per scaricare basi musicali

L’idea di cimentarti nella composizione di nuovi brani non ti alletta più di tanto e cerchi quindi delle app per scaricare basi musicali pronte all’uso? Ti suggerisco allora di prendere in considerazione quelle che ho provveduto a segnalarti qui di seguito. Mettile subito alla prova, vedrai che sapranno soddisfarti.

Jamendo Music (Android/iOS/iPadOS)

Jamendo

Jamendo è l’app ufficiale di uno dei siti di maggior rilievo nel campo della musica indipendente, grazie alla quale è possibile accedere a un ricchissimo database di composizioni musicali di ogni genere. Puoi servirtene, dunque, per scovare brani realizzati da band e artisti emergenti che hanno deciso di distribuire gratuitamente i propri lavori in Rete e, nel caso specifico di quelli rilasciati sotto licenza Creative Commons, puoi anche servirtene per progetti personali (per usi commerciali, invece, c’è l’abbonamento Jamendo Licensing). È disponibile sia per Android che per iOS/iPadOS.

Per scaricare l’app sul tuo dispositivo, se stai usando Android, visita la relativa sezione del Play Store e premi sul pulsante Installa. Se stai usando iOS/iPadOS, visita invece la relativa sezione dell’App Store, premi sul bottone Ottieni, poi su quello Installa e autorizza il download mediante Face ID, Touch ID o password dell’ID Apple. Successivamente, avvia l’app, sfiorando il pulsante Apri comparso sul display oppure selezionando la relativa icona che è stata aggiunta in home screen.

Una volta visualizzata la schermata principale dell’app, comincia a sfogliare le varie opere disponibili, selezionando le schede relative all’elenco dei brani, degli album e degli artisti più popolari del momento che trovi nella parte in alto del display. Per effettuare una ricerca per parola chiave, invece, fai tap sul simbolo della lente d’ingrandimento posto in alto a destra e digita la keyword di tuo interesse nel campo preposto.

Quando pensi di aver trovato un brano che ti interessa, per ascoltarlo in streaming, fai tap sul suo titolo. Se ti convince, procedi pure con il download, facendo tap prima sul pulsante (…) che si trova in alto a destra e poi sulla voce Scarica annessa al menu che si apre.

Altre app per scaricare basi musicali

Fildo

Oltre alle app per scaricare basi musicali di cui ti ho già parlato nelle righe precedenti, ti consiglio di provare anche quelle che trovi nell’elenco presente qui di seguito. Sono altrettanto valide e interessanti!

  • FMA (Android/iOS/iPadOS) – è l’app di un famoso sito che ospita tantissimi brani che si possono scaricare liberamente da Internet, in quanto non più protetti da copyright o che comunque vengono concessi gratuitamente al pubblico da parte dei rispettivi autori. È gratis.
  • Fildo (Android) – app gratuita per soli dispositivi Android che permette di cercare e scaricare brani in formato MP3 che possono essere usati anche come basi musicali. È gratis, ma purtroppo non è disponibile sul Play Store. Dunque, va scaricata dal sito dello sviluppatore e installata mediante il relativo file APK, previa attivazione del supporto alle origini sconosciute.
  • Scaricare Mp3 Musica (Android) – app gratuita per soli device Android tramite la quale è possibile cercare e scaricare brani MP3, i quali possono essere usati anche come basi musicali. Può contare su un database costituito da oltre un milione di brani che hanno la peculiarità di non essere mai stati trasmesse alla TV o alla radio.
Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.