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Come capire se c’è acqua nel telefono

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Il telefono ti è caduto in piscina e si è bagnato totalmente. Ora temi che l'acqua sia entrata al suo interno danneggiando i componenti interni dello smartphone, ma non ne sei pienamente sicuro. Se questa è la situazione in cui ti trovi in questo momento, permettimi di darti una mano spiegandoti come capire se c'è acqua nel telefono.

Nelle prossime righe avrò modo di fornirti indicazioni pratiche sul da farsi che, mi auguro, possano farti stare un po' più tranquillo in merito all'accaduto. Prima di entrare nel merito della questione voglio infatti dirti che ormai tanti smartphone in circolazione dispongono della certificazione IP68, la quale garantisce una protezione contro schizzi e acqua, con una capacità di proteggere il dispositivo anche in immersioni accidentali (fino a 30 minuti e per una profondità massima variabile da 1 a 6 metri, in base allo standard di riferimento del device).

Questo significa, quindi, che se il tuo telefono è entrato a contatto con dei liquidi o addirittura ha fatto un bel “bagnetto” in acqua per un tempo inferiore ai 30 minuti potrebbero non esserci problemi di sorta. C'è da tener conto, comunque, che la resistenza all'acqua e agli schizzi è una caratteristica non permanente e potrebbe diminuire con la normale usura del dispositivo (è assente, inoltre, sugli smartphone ricondizionati). Chiarito ciò, se sospetti che il tuo telefono abbia acqua al suo interno pur avendo la certificazione in questione, applica le indicazioni che trovi più avanti.

Indice

Come capire se c'è acqua nel telefono iPhone e Android

Vediamo, quindi, come capire se c'è acqua nel telefono iPhone e Android mettendo in pratica alcuni accorgimenti pratici utili allo scopo.

Notifiche di sistema

Notifiche umidità iPhone

Su molti smartphone in circolazione, tra cui quelli di Samsung e gli iPhone di Apple, integrano notifiche di sistema che avvisano l'utente quando il dispositivo presenta acqua nei connettori.

Per entrare più nel merito, gli smartphone a marchio Samsung — e nella fattispecie quelli dotati di certificazione IP68 o superiore (come la maggioranza dei dispositivi Galaxy) — dispone di un apposito sensore per il rilevamento dell'umidità che consente di usare il dispositivo in sicurezza impedendo i danni causati dall'acqua. L'umidità rilevata in prossimità della porta USB, infatti, farà in modo che la ricarica venga interrotta e la cosa venga segnalata sul display con l'icona di una goccia in corrispondenza del connettore di ricarica.

Su iPhone XS,iPhone XS Max,iPhone XR o modelli successivi, invece, quando viene rilevata la presenza di acqua o umidità in prossimità della porta di ricarica, viene visualizzato uno dei seguenti messaggi d'errore: Liquidi rilevati, Liquidi rilevati nel connettore Lightning, Liquidi rilevati nel connettore USB‑C o Non è possibile caricare il tuo dispositivo (in base al modello di iPhone in uso e al tipo di cavo di ricarica che si sta adoperando).

Se hai un dispositivo che non è realizzato dai produttori appena menzionati, prova a cercare su Google “notifiche presenza acqua connettore ricarica [marca del tuo telefono]” e vedi se trovi qualche informazione utile a questo riguardo sulle pagine di supporto del produttore.

Ascoltare suoni anomali

Come escludere un numero di telefono

Ascoltare suoni anomali provenienti dal telefono può essere determinante per capire se è entrata acqua al suo interno o meno.

Tanto per capirci, se provando a premere i pulsanti o ad agitare il dispositivo senti degli strani crepitii, fruscii, o rumori sordi, può darsi che questi siano dovuti ai circuiti elettronici che entrano in contatto con l'acqua.

Potresti notare anche una qualità audio distorta proveniente dagli altoparlanti quando provi a riprodurre un contenuto multimediale (es. musica, video, etc.).

Prova anche a registrare un messaggio vocale: se noti che la qualità audio è compromessa o senti rumori strani, può darsi che il microfono o l'altoparlante siano stati danneggiati a causa dell'acqua.

Controllare il display

Come cambiare lingua sul telefono

Anche controllare il display del telefono può essere un metodo efficace per individuare eventuali danni causati dalla presenza di acqua nel dispositivo.

Nel passare sotto la “lente” lo schermo, presta particolare attenzione alla presenza di macchie o aloni, che possono apparire come aree scure o disomogenee, che si variano di forma e colore quando provi a inclinare lo smartphone. Stesso dicasi se noti la presenza di linee o strisce colorate, che potrebbero attraversare verticalmente oppure orizzontalmente il display.

Un altro segnale che potrebbe indicare la presenza di acqua all'interno del telefono è legato al malfunzionamento del touch-screen: se il display non risponde agli input o se reagisce in modo anomalo ai tocchi (ad esempio tocchi la lettera “G” sulla tastiera ma difatti viene digitata la “S” o la "Z), evidentemente c'è qualcosa che non va.

Stesso dicasi se lo schermo è nero o solo parzialmente illuminato, visto che l'acqua talvolta potrebbe danneggiare la retroilluminazione del display.

Se lo schermo non presenta i “sintomi” elencati finora, ma noti una certa distorsione dei colori (ad esempio appaiono più sbiaditi, slavati, saturi, etc.), anche in questo caso il problema potrebbe essere riconducibile alla presenza di acqua dentro il device.

Ti consiglio, inoltre, di verifica la presenza di eventuali segni di corrosione. Se noti la presenza di segni di corrosione o di ossidazione lungo i bordi dello schermo, può darsi che il problema sia un danno legato all'acqua.

Verificare il funzionamento generale del telefono

Telefono

Può darsi che le prove che hai fatto finora abbiano dato esito negativo. In tal caso, prova a verificare il funzionamento generale del dispositivo, osservando attentamente come si comporta, così da intercettare eventuali malfunzionamenti legati alla presenza di acqua al suo interno.

Ti consiglio di partire dalla verifica delle funzioni principali: effettua una chiamata, prova a scrivere un messaggio di testo, aprire le app e prova a navigare su Internet con il browser. Se durante questi test noti qualcosa di strano, ad esempio il telefono è molto lento oppure le app non funzionano come si deve, questo potrebbe costituire un campanello d'allarme.

Stesso dicasi anche se noti un calo netto nell'autonomia. Dal momento che l'acqua può influenzare le prestazioni della batteria, infatti, una rapida diminuzione della sua durata o, addirittura, lo spegnimento improvviso e random del terminale (anche quando la carica è sufficiente), è un segnale da non ignorare affatto.

Assicurati anche del funzionamento delle porte, come l'ingresso jack per le cuffie (se presente sul tuo telefono), la porta USB-C o quella Lightning: se non funzionano bene può darsi che il motivo sia riconducibile alla presenza di acqua.

Portare il telefono da un tecnico

Assistenza tecnica

Se sei arrivato a leggere fino a questo punto, magari perché ti stai chiedendo come capire se c'è ancora acqua nel telefono, evidentemente non sei ancora riuscito a venire a capo della situazione.

Per questo motivo ti esorto a portare il telefono da un tecnico, specialmente se è ancora in garanzia, così che possa verificare la cosa ed eventualmente effettuare tutte le riparazioni del caso (sempre che la situazione non sia troppo compromessa, visto che molti dei danni causati dall'acqua sono in realtà irreparabili e potrebbero portare alla sostituzione del dispositivo).

In ogni caso, se nutri il sospetto che il dispositivo sia stato danneggiato dall'acqua, smetti immediatamente di usarlo, spegnilo sùbito e non accenderlo finché non sei sicuro che sia completamente asciutto e privo di umidità (se lo porti da un tecnico, sarà lui a eseguire l'operazione in questione).

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.