Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero
Scopri le migliori offerte sul canale Telegram ufficiale. Guarda su Telegram

Come minare Altcoin

di

Bitcoin è, senza ombra di dubbio, la più popolare tra le criptovalute, ma non è l’unica disponibile sul mercato. Quali sono, come funzionano e quanto valgono le migliori alternative? Se stai pianificando un investimento, vuoi sperimentare nuovi metodi digitali per trasferire denaro o sei soltanto curioso di approfondire la tua conoscenza delle monete virtuali, ti consiglio di procedere nella lettura di questa guida, in cui ti fornirò una panoramica generali sulle criptovalute e ti spiegherò come minare, cioè come generare, alcune di esse (i Litecoin, per la precisione).

Devi sapere che esistono decine, se non centinaia di criptovalute diverse: alcune di esse, come i Bitcoin, possono essere usate potenzialmente per qualsiasi tipo di scambio; altre, invece, possono essere limitate soltanto a un utilizzo specifico. Qual è la migliore di tutte? È difficile stabilirlo, un quanto il mercato cambia molto velocemente e una moneta virtuale è tanto più accettata quanto più è diffusa tra i consumatori. Una criptovaluta potrebbe anche avere un rapido successo temporaneo per poi cadere in disuso, purtroppo è difficile fare previsioni sul lungo periodo.

Detto ciò, passiamo al sodo: qui di seguito ti spiegherò che cosa sono le criptovalute, come funzionano e come minare Altcoin, cioè le principali criptovalute alternative a Bitcoin, che hanno tutte caratteristiche abbastanza simili ma presentano funzionalità e diffusioni diverse: analizzale tutte in dettaglio e fai le tue valutazioni su quale potrebbe essere la migliore per le tue esigenze.

Indice

Cosa sono le Altcoin

Schermata di Cryptowatch

Il termine Altcoin (che deriva dall’abbreviazione dei termini inglese "alt", cioè "alternative", e "coin", cioè "moneta") non identifica una singola criptovaluta, ma include più genericamente tutte le monete virtuali diverse da Bitcoin. Se hai già imparato a generare e scambiare questi ultimi non avrai difficoltà a fare altrettanto con le loro alternative: molte utilizzano persino gli stessi programmi, anche se si basano su algoritmi diversi.

Le caratteristiche comuni alla maggioranza delle Altcoin sono le stesse che hanno permesso ai Bitcoin di diventare tanto diffusi. Tutte queste criptovalute hanno un meccanismo peer-to-peer e cioè distribuito equamente tra gli utenti, che possiamo considerare come i nodi. Inoltre, le monete virtuali possono essere generate attraverso il mining, che è un processo di calcolo a blocchi della blockchain (il libro contabile) che sfrutta le risorse disponibili sul computer del "minatore".

In genere, tutte le criptovalute garantiscono l’anonimato di chi le utilizza e delle transazioni: è il possesso del portafoglio a determinarne la proprietà. Come se fosse un libretto al portatore! Quanto le Altcoin siano davvero anonime dipende dalla sicurezza del codice che permette loro di funzionare. Lo stesso discorso è valido per i Bitcoin (che hanno le loro criticità in merito) e un po’ per qualunque altro sistema connesso, in sostanza. Ma qual è il loro valore? Stabilirlo è semplicissimo.

Se Bitcoin mantiene stabilmente il primato sul valore unitario, altre criptovalute sono cresciute in modo esponenziale: le monete virtuali che descriverò qui sotto sono tutte tra le prime dieci Altcoin in classifica per il volume d’affari. Quanto valgono è sempre determinato dalla cifra pattuita nell’ultimo scambio avvenuto tra i correntisti, che non è per forza il più elevato. Questi valori dipendono in via esclusiva dal mercato ed esistono numerosi siti Web per controllarne l’entità.

Sì, lo so. Ti starai chiedendo dov’è la "magagna": il punto è che il valore delle Altcoin, come pure dei Bitcoin, è azzerato se non sono accettate oppure non sono convertibili in valute correnti. Esistono piazze di scambio in Rete che permettono di cambiare in euro (o in dollari, sterline, ecc.) le criptovalute e piattaforme di ecommerce che permettono di fare acquisti in moneta virtuale, ma mentirei se ti dicessi che già oggi puoi usarle per un caffè al bar. Almeno, non dappertutto.

Internet è piena di siti Web che accettano Bitcoin e/o Altcoin per i beni e i servizi più disparati. Tuttavia, l’affermazione delle criptovalute lontano dalla Rete è ancora piuttosto limitata: è il momento di capire meglio quali sono le monete virtuali che offrono maggiori garanzie e come funzionano. Prenderò in considerazione soprattutto quelle che negli ultimi anni hanno mostrato una crescita costante e garantito una relativa stabilità agli utenti. Sarai tu a scegliere quella che fa per te!

Ethereum

Sito di Ethereum

Ethereum è una piattaforma seconda soltanto a Bitcoin per il valore unitario delle sue monete virtuali, chiamate Ether o ETH. Usa definizioni diverse da quelle delle altre criptovalute: i blocchi della sua blockchain sono definiti "Smart contract" (o "contratti intelligenti") e il trasferimento di denaro non è l’unico obiettivo del suo sviluppo, anche se la valuta è accettata e promossa da Amazon. Ha una comunità italiana di utenti che organizza periodicamente gli incontri attraverso MeetUp.

Ripple

Sito di Ripple

Ripple è al terzo posto tra le criptovalute dal valore più alto e ha una caratteristica unica: la sua moneta, XHR, non può essere generata come le altre. Tuttavia, la piattaforma supporta Bitcoin e qualsiasi altra Altcoin per il trasferimento di denaro. È stata inoltre scelta da American Express come valuta digitale per i pagamenti effettuati con la carta di credito. Esiste una pagina su Facebook che è il punto di riferimento degli utenti italiani di Ripple, che finora ha ricevuto oltre un migliaio di like.

Litecoin

Sito di Litecoin

Litecoin è stata creata per migliorare le prestazioni di Bitcoin: la sua moneta virtuale è chiamata LTC e può essere generata in tempi da record rispetto alle altre Altcoin. I blocchi disponibili, una volta completati, supereranno di quattro volte quelli dei BTC. Per le sue caratteristiche è la criptovaluta che ho scelto per spiegarti cos’è il portamonete, come funziona il mining e dove puoi comprare o spendere queste monete. Uno dei vantaggi che offre? La traduzione italiana del suo programma ufficiale.

EOSIO

Sito di EOSIO

EOSIO ha molto in comune con Ethereum, a partire dalla terminologia: è un’altra piattaforma basata sugli "Smart contract" e genera una moneta virtuale che si chiama EOS. Oltre agli scambi monetari, questa criptovaluta ha un sistema di controllo che ne permette altri utilizzi, come ad esempio la creazione delle voci di un’enciclopedia digitale. Tra le Altcoin più recenti, ha ottenuto sùbito un valore di mercato piuttosto alto ed è orientata alle grandi imprese, sia private che pubbliche.

Monero

Sito di Monero

Monero nasce per risolvere i problemi di Bitcoin che riguarderebbero la privacy: la sua moneta è XHR e il sistema è presentato come il più sicuro per tutelare l’anonimato delle transazioni e degli utenti. Grazie a questa caratteristica, è diventata la criptovaluta preferita da chi naviga nella Darknet e in passato è stata coinvolta in attività illegali che hanno coinvolto gli ignari navigatori del Web. Non ti consiglio di provarla perché rispetto alle altre Altcoin è difficile da utilizzare.

Cos’è un portamonete Altcoin

Schermata di Litecoin Core

Una volta fatta la conoscenza delle principali Altcoin, è il momento di parlare del portamonete in cui conservarle.

Il portamonete o portafogli (dall’inglese wallet), è lo strumento principale del correntista di criptovalute. Le sue funzioni principali sono tre: immagazzinare, inviare e ricevere le monete virtuali.

Il portafogli dev’essere criptato e le due chiavi che vengono generate per decriptarlo, una pubblica e una privata, sono le uniche risorse per stabilire la proprietà delle criptovalute.

Si tratta di due stringhe alfanumeriche che distinguono il wallet e permettono di effettuare tutte le operazioni con i Bitcoin, oppure le Altcoin. Se si smarriscono le chiavi, non è possibile più recuperare le monete aggiunte al proprio portafogli: Bitcoin e Altcoin sono sistemi anonimi e il portamonete somiglia a un libretto al portatore. Soltanto chi possiede le chiavi per aprirlo può usare le criptovalute che contiene.

Altra cosa importante da sapere è che esistono numerose versioni dei portamonete, le quali permettono di accumulare sia i Bitcoin che le Altcoin: il mio consiglio è di usare quello fornito dalla singola piattaforma, quando disponibile. In questa guida, ad esempio, ti insegnerò a installare e utilizzare Litecoin Core, che è stato realizzato per gestire le LTC ed è disponibile per Windows, macOS, Linux e Android.

Per cominciare, scarica Litecoin Core dal suo sito ufficiale, cliccando sul pulsante SCARICARE Litecoin Core [numero versione] per Windows (o sul pulsante relativo a un altro sistema operativo, in base a quello che usi sul tuo computer). Al termine di questo passaggio, avvia il file appena ottenuto e segui le indicazioni a schermo per completare il setup.

Se utilizzi Windows, clicca quindi sul pulsante , poi su Next per due volte consecutive, quindi su Install, ancora Next e Finish, per concludere il setup.

Se, invece, utilizzi un Mac, apri il pacchetto .dmg ottenuto e trascina Litecoin Core nella cartella Applicazioni di macOS. Tutto qui!

Installazione portafogli Litecoin

La procedura d’installazione richiede almeno 25GB di spazio su disco, che sono destinati ad aumentare progressivamente: Litecoin Core, infatti, scarica l’intera blockchain della criptovaluta che è stata avviata nel 2011. Serve come minimo una decina di giorni per completarne il download, ma puoi mettere in background lo scaricamento cliccando sul pulsante Nascondi. Al primo avvio dell’applicazione viene creato il portafogli, che dev’essere criptato (anche se vuoto) per poter essere utilizzato.

Procedi, dunque, recandoti nel menu Impostazioni > Cripta portafogli. Ti sarà così chiesto di scegliere e confermare una password di otto caratteri o più (che potrai cambiare in qualsiasi momento): quest’operazione non è obbligatoria, ma ti consiglio di mettere in sicurezza il tuo portamonete prima di qualunque altra cosa. Per attivare la crittografia, Litecoin Core sarà chiuso. Dovrai dunque riaprirlo manualmente, se vuoi sùbito inviare o ricevere le LTC al tuo indirizzo personale. Sì, ho detto indirizzo.

Litecoin Core semplifica molto le cose e traduce "chiave" con "indirizzo": per sapere qual è il tuo, devi posizionarti nella scheda Ricevi e cliccare sul pulsante Richiedi pagamento. Sotto la dicitura Informazioni di pagamento troverai la chiave pubblica da usare per scambiare le Altcoin alla voce Indirizzo: copiala e salvala da qualche parte (anche in un semplice documento di testo) per essere sicuro di non perderla! Senza, non potresti più usare le monete che hai salvato nel portafogli!

Come minare le Altcoin

Schermata di litecoinpool.org

Veniamo ora al vero motivo per cui stai leggendo questa guida: scoprire come minare le Altcoin. Oltre a poterle acquistare e vendere, le criptovalute si possono spesso generare con due tipi di sistemi, quello dei Bitcoin oppure quello di Ethereum. In realtà ce ne sarebbero altri minori e usati in casi specifici ma, siccome questi due coprono il 95% dei casi, ci limiteremo a loro.

Come minare le crypto proof-of-work

mining

Le valute proof-of-work sono quelle simili a Bitcoin e, tra queste, ho deciso di prendere come esempio Litecoin per spiegarti i vari passaggi. Ho già detto che la blockchain è una specie di libro contabile sul quale sono trascritte tutte le transazioni dei correntisti (ovvero di quanti possiedono un portamonete), che è decentralizzato ed è salvato in copia sui computer di tutti coloro che utilizzano le criptovalute. La trascrizione dipende appunto dai miner, che mettono a disposizione il proprio computer o un dispositivo dedicato allo scopo: in cambio, ricevono una certa quantità di moneta, che varia a seconda della singola Altcoin. Litecoin, ad esempio, prevede 25 LTC di ricompensa a blocco, dimezzati ogni quattro anni.

Se vuoi iniziare a minare le Altcoin, devi tenere presente che per riuscire a ottenere un compenso reale in criptovalute devi possedere un dispositivo ad hoc oppure un computer dedicato che abbia una grande potenza di calcolo: non è sufficiente, per capirci, installare un’app sul cellulare per guadagnare monete virtuali e convertirle in valuta corrente! Il meccanismo in sé può variare, ma quello di Litecoin è il più simile ai Bitcoin che sono comunque il punto di tuo interesse. Altra cosa importante da tenere in considerazione è che il rapporto tra costo dell’energia necessaria a minare criptovaluta e il valore della criptovaluta ottenuta non è sempre vantaggioso, anzi.

Detto questo, per minare una qualsiasi Altcoin devi iscriverti a un pool e cioè a un gruppo di "minatori" che ricevono i blocchi di transazioni da registrare nella blockchain: non importa se si tratta di Litecoin o di un’altra criptovaluta, questo passaggio è fondamentale e non può essere saltato. In questo caso ti consiglio di registrare un profilo su litecoinpool.org, che è il sito più longevo e affidabile per questa moneta. Qui iniziano i problemi, perché senza un ASIC dedicato difficilmente avrai profitti.

Purtroppo, sebbene Litecoin permetta di effettuare il mining sfruttando qualunque processore (a differenza delle altre criptovalute e dei principali programmi per Bitcoin che prediligono quello della scheda video) senza un ASIC è quasi impossibile guadagnare degli LTC: la potenza di calcolo necessaria a completare un blocco è tale da renderlo uno sforzo inutile. Puoi comunque provare a farlo dal tuo computer, giusto per apprenderne il funzionamento generale.

La registrazione a litecoinpool.org è gratuita. Per procedere, clicca sulla voce Join presente in alto e compila il modulo che ti viene proposto con i dati richiesti: Main Hardware (cioè il processore intendi utilizzare per il mining. Se non si tratta di un ASIC, il sistema ti notificherà automaticamente che la tua macchina non è adatta allo scopo e che dovresti desistere. Per ora non preoccuparti di questo avviso), Username, Password (da ripetere nel campo successivo) ed Email (da ripetere anch’essa nel campo successivo). Spunta dunque, la casella per testimoniare che non sei un robot, risolvi eventuali captcha richiesti e premi sul pulsante Register (in basso a destra), per completare la registrazione.

Scelti un username e una password, devi soltanto effettuare il login dalla pagina principale del sito, usando i campi appositi presenti in alto a destra, e cliccare sulla voce My Account, per verificare i tuoi progressi.

Ora devi segnarti alcuni dati, utili a connettere il programma al profilo appena registrato: l’indirizzo del server (in Europa è stratum+tcp://litecoinpool.org:3333/) e l’username che hai scelto quando hai registrato il tuo account.

Fra le impostazioni che trovi in My Account, su litecoinpool.org, c’è anche quella per cambiare la valuta corrente di tuo interesse da US Dollar (USD) a Euro (EUR), alla voce Reference Currency. Fatto questo, la configurazione del profilo online è completa e bisogna scegliere un programma col quale minare le LTC: ne esistono a decine, ma io ti consiglio MultiMiner per Windows.

Ti consiglio MultiMiner per due motivi: ha un’interfaccia grafica, a differenza di tanti altri programmi, e seleziona in automatico i processori utilizzabili per il mining che sono disponibili sul tuo computer. Inoltre, questo software permette di minare un grande numero di Altcoin diverso e persino i Bitcoin! Puoi scaricarlo dalla pagina dei download, cliccando sul primo collegamento MultiMiner-[numero versione].exe .

Al termine dello scaricamento, apri il file .exe ottenuto, per avviare il processo d’installazione di MultiMiner e clicca sempre su Next e poi su OK, per concluderlo.

Schermata di MultiMiner

Terminato il processo d’installazione, seleziona Pools dalla finestra principale di MultiMiner: qui clicca sul pulsante Add Coin: si aprirà una finestra dove dovrai selezionare Scrypt come Algorithm e Litecoin (LTC) come Coin to add.

Dopo aver cliccato sul pulsante OK dovrai, infine, impostare le tue credenziali di litecoinpool.org, in modo che il programma possa cercare i blocchi da computare e permetterti di guadagnare monete virtuali una volta completati.

Attenzione: le credenziali da immettere non sono proprio le stesse con cui accedi al sito. Ricordi i dati che ti avevo consigliato di memorizzare? Nella finestra Configure Pools dovrai specificare stratum+tcp://litecoinpool.org come Host e 3333 come Port. Worker name non è altro che il tuo username su litecoinpool.org, seguito da .1, che rappresenta la prima macchina connessa al pool.

Quindi se, per esempio, l’username che hai scelto è salvatore, devi scrivere salvatore.1. La password d’accesso predefinita sarà proprio il numero 1. Lo so, sembra un po’ complicato, ma alla fine è molto più semplice di come può apparire. In ogni caso, puoi cambiare la password collegandoti alla sezione My Accunt di litecoinpool.org.

Ora, esci dalla finestra di configurazione del programma, premendo sul pulsante OK, e sei finalmente pronto a minare le LTC: per cominciare, ti basterà un clic sul pulsante Start.

Fai attenzione, perché il mining comporta un elevato stress dei processori coinvolti e, di conseguenza, alza la loro temperatura operativa, aumentando il rischio di surriscaldamento del computer. È anche per questo che si utilizzano PC dedicati. Tieni sott’occhio la percentuale di avanzamento, mi raccomando.

Schermata di MultiMiner

MultiMiner, come molti altri programmi per il mining, potrebbe essere riconosciuto come malware dal tuo antivirus: Windows Defender non ne blocca l’installazione, ma il sistema operativo richiede di concedergli esplicitamente l’accesso alla Rete come amministratore. Quando compare la finestra di verifica, clicca dunque sul pulsante Concedi accesso e non avrai problemi a minare le Altcoin.

Tieni presente che per completare un blocco impiegherai moltissimo tempo. Supponendo che tu riesca davvero a completarlo e a ricevere il compenso in monete virtuali, queste dovranno essere trasferite manualmente al tuo portamonete.

Non esiste alcuna connessione diretta tra Litecoin Core che ti ho consigliato come wallet e MultiMiner: il proprietario del portafogli è identificabile soltanto grazie alle chiavi di cifratura che ti ho suggerito di copiare e conservare sul tuo PC. Dovrai usare la chiave pubblica o indirizzo per inviare le LTC al portafogli.

A questo punto, hai tutte le informazioni necessarie per minare le Altcoin: grazie a MultiMiner, selezionando una criptovaluta differente, puoi sfruttare lo stesso procedimento per il mining di monete diverse dalle LTC di Litecoin. Ovviamente, però, dovrai creare un profilo su un altro sito di pooling per ottenere i blocchi da completare!

Come minare le crypto proof-of-stake

ethereum

Passando ora alle crypto proof-of-stake, non potevo che prendere Ethereum (dopo il suo recente merge) come moneta di riferimento. Ebbene, se per minare quelle proof-of-work ti servivano degli hardware particolarmente performanti, per questo tipo di crypto non devi preoccuparti di quest’aspetto.

Il proof-of-stake si basa sul principio che, per avere diritto di validare i blocchi, devi possedere e bloccare una quantità di moneta nativa della blockchain sulla chain stessa. Questo significa che, per validare Ethereum, devi semplicemente comprare degli Ether e tenerli fermi sulla blockchain.

Ma quindi è tutto così semplice? Basta fare un semplice acquisto di crypto e puoi avere questo diritto esclusivo e gli interessi monetari che ne conseguono? Beh, sì, ma ci sono delle note a margine che devi conoscere. Per avere il diritto di diventare validatore di Ethereum, devi possedere ben 32 Ether. Questo vorrebbe dire, allo stato attuale delle cose, una spesa di circa 50.000 dollari.

Insomma, diventare un miner (che ora si dice validatore9 di Ethereum dopo il merge, è diventato più semplice in termini puramente tecnici, ma decisamente meno accessibile in quelli monetari. Per sapere di più sulla procedura, puoi consultare la pagina ufficiale di Ethereum. Se vuoi sapere come comprare degli Ether, ti lascio il mio articolo.

Come comprare Altcoin

Schermata di Coinbase

Hai capito che minare le Altcoin non è proprio semplicissimo, ma vorresti comunque poterle usare. In questo caso, la soluzione più semplice è comprarle: puoi farlo con una valuta corrente oppure con i Bitcoin.

Esistono molte "piazze" che permettono di farlo e ti accorgerai presto che la quotazione delle criptovalute può variare. È come se dovessi cambiare gli euro per andare in un Paese che non li accetta! Per avere maggiori garanzie, io ti suggerisco di rivolgerti al portale statunitense Coinbase.

Coinbase funziona un po’ come PayPal: per aprire un conto è sufficiente iniziare indicando il proprio indirizzo email, ma il portale chiede di verificare la propria identità con un documento in corso di validità completo di foto (in genere, la carta d’identità o la patente di guida). L’acquisto di Altcoin (non soltanto le LTC di cui ti ho parlato finora) è possibile collegando al proprio account una carta di credito oppure un conto corrente bancario (trasmettendo il relativo IBAN).

Rispetto ad altre "piazze", che magari sono state aperte in un Paese asiatico, Coinbase è quella secondo me più affidabile. Fondata nel 2012 a San Francisco, garantisce l’acquisto di Altcoin in 32 nazioni e di Bitcoin in 190: numeri che assicurano una certa tranquillità nel fornire i propri dati sensibili. Per comprare LTC, ad esempio, devi garantire un credito minimo di 25€. La loro quotazione però nel momento in cui scrivo è molto più alta (sui 65€ circa) e quella cifra non basta.

Come spendere Altcoin

Schermata di Coinmap

I siti Web su cui spendere Altcoin sono diversi, ma le criptovalute non sono ancora accettate dai principali portali di ecommerce, come Amazon ed eBay.

Un modo semplice e immediato per sapere quali esercizi commerciali accettano pagamenti in monete virtuali è Coinmap, che indicizza i luoghi dove usare le criptovalute in tutto il mondo, Italia compresa. Il mio consiglio, comunque, è quello di verificare personalmente che le informazioni siano accurate.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.