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Come ricaricare macchina elettrica

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Dopo aver valutato attentamente tutti i vantaggi che offre una macchina elettrica, anche tu hai pensato (o stai pensando) di acquistarne una. Ad ogni modo, c'è ancora una cosa che vorresti ben chiarire, ovvero come avviene la ricarica. Beh, posso dirti che sei finito proprio nella pagina giusta, perché in questo mio articolo ti spiegherò come ricaricare macchina elettrica.

Ti anticipo già che esistono diverse tipologie di ricarica, da quelle più lente a quelle cosiddette ultrafast e sono davvero molteplici i fattori che determinano la velocità di ricarica. Inoltre, scoprirai che hai la possibilità di ricaricare la tua auto elettrica sia in delle stazioni apposite che trovi nella tua città, sia in casa attraverso delle scatolette che si appendono al muro che prendono il nome di wallbox.

Direi che è arrivato ora il momento di iniziare. Prenditi, dunque, cinque minuti di tempo libero e dedicali alla lettura di questa mia guida. Sono certo che alla fine avrai le idee molto più chiare su come effettuare la ricarica di una macchina elettrica. A me non resta altro che augurarti una buona lettura!

Indice

Modalità di ricarica della macchina elettrica

modalitàricarica

Prima di andare a vedere la procedura vera e propria per effettuare la ricarica, ci tengo a illustrarti le diverse modalità di ricarica con le relative velocità di ricarica e i tipi di connettori che puoi trovare sulla piazza. Ora ti spiego tutto meglio qui di seguito.

Anzitutto, andiamo a vedere insieme in quali modi e in quali postazioni è possibile ricaricare una macchina elettrica.

  • Ricarica lenta — questa è la ricarica che avviene tramite prese Schuko o tramite prese elettriche industriali. Come anticipato, è sicuramente la soluzione più lenta, soprattutto se l'impianto eroga fino a un massimo di 3kW. Per di più, si tratta anche di una soluzione da usare solo in caso di emergenza e non da usare abitualmente. Ti spiego poi tutto più dettagliatamente nel capitolo dedicato a come ricaricare l'auto elettrica in casa.
  • Ricarica media — questa è la ricarica che avviene tramite le wallbox, appositi apparecchi adibiti alla ricarica delle auto elettriche che si possono acquistare facilmente online così da usarli anche a casa propria. Grazie a questi dispositivi è possibile arrivare fino a una ricarica di 7,4kW con un impianto monofase.
  • Ricarica rapida e ultrarapida — queste sono le ricariche disponibili solo attraverso apposite stazioni pubbliche di rifornimento. Le velocità possono andare dai 50kW fino addirittura ai 350kW.

tipiconnettori

Parlando ora dei tipi di connettori, sappi che ne esistono diversi in commercio e qui di seguito ti parlo di quelli più utilizzati e diffusi. Ad ogni modo, alcune auto godono di più connettori per una maggiore versatilità e inoltre sempre più stazioni di ricarica pubbliche mettono a disposizione più tipi di connettori per venire incontro alle esigenze di tutti.

Tieni inoltre a mente che un cavo per ricaricare un'auto elettrica potrebbe avere due tipi di connettori diversi alle due estremità. Questo significa che un'estremità va necessariamente collegata al connettore sull'auto e l'altra al connettore della stazione di ricarica.

  • Tipo 1 (J1772) — si tratta del connettore usato per lo più in Nord America e Giappone. Offre una ricarica a corrente alternata (AC) con tempi di ricarica piuttosto lunghi. È sicuramente più adatto per piccoli veicoli elettrici, come biciclette o scooter.
  • Tipo 2 (Mennekes) — è un connettore molto diffuso in Europa che supporta la ricarica AC e può essere utilizzato per ricaricare anche le auto elettriche in casa. Questo tipo di connettore lo si può trovare sia sull'auto che sulla stazione di ricarica.
  • CCS (Combined Charging System) — questo è un connettore combinato che unisce un connettore di Tipo 2 per la ricarica AC con un altro connettore per la ricarica rapida in corrente continua (DC). È molto adattabile e offre quindi sia una ricarica lenta che una veloce.
  • CHAdeMO — questo è lo standard per la ricarica veloce in corrente continua che esiste da più tempo. Si utilizza principalmente nelle stazioni di ricarica veloci e consente una ricarica che in genere parte dai 50kW.
  • Tesla Supercharger Connector — questo è il connettore esclusivo dei veicoli marchiati Tesla e può garantire una ricarica fino a 250kW o anche di più.

Detto tutto ciò, tieni però bene a mente una regola fondamentale, ovvero che la velocità di ricarica dipende primariamente da due fattori: la potenza espressa in kW che viene erogata dalla stazione elettrica e la potenza massima supportata dal caricabatterie della macchina. Se i due valori appena citati sono differenti tra di loro, ricordati che la velocità di ricarica sarà pari al valore inferiore dei due.

Per fare un esempio pratico, quindi, se la tua macchina elettrica supporta una potenza massima fino a 50kW, ma la stai ricaricando in casa attraverso una wallbox da 7,4kW, allora la velocità di ricarica sarà pari a 7,4kW.

Come ricaricare macchina elettrica a casa

autoelettricaincasa

In questa parte ti illustrerò come ricaricare macchina elettrica a casa. Ti anticipo già che hai dalla tua tre soluzioni: utilizzare una presa Schuko, una presa industriale o le wallbox. Ora andiamo a fare una disamina di tutte queste possibilità.

Cominciamo parlando delle prese Schuko, ovvero le classiche prese di corrente che senza ombra di dubbio hai anche tu in casa. Ebbene, puoi ricaricare un'auto elettrica anche attraverso queste prese, ad ogni modo, ti consiglio di farlo solo se strettamente necessario o comunque di farlo molto sporadicamente e mai per sessioni lunghe di ricarica. Ti stai chiedendo perché? Beh, perché queste prese non sono progettate per reggere lunghi carichi di corrente e potrebbero addirittura prendere fuoco dopo alcune ore di ricarica di una macchina elettrica. Le prese Schuko, in conclusione, te le consiglio per veicoli elettrici di piccola portata, come bici elettriche o scooter.

In alternativa, puoi richiedere al tuo elettricista di installare una presa CEE industriale, che è sicuramente più robusta, resistente e sicura rispetto alle normali prese di corrente domestiche. Quest'ultima soluzione resta comunque molto lenta, in quanto limita la velocità di ricarica e i tempi possono quindi essere davvero lunghi. Le prese industriali, dunque, possono rappresentare una scelta più economica rispetto alle wallbox di cui tra poco ti parlo, ma non la più veloce per ricaricare la tua auto elettrica a casa.

Passiamo ora a parlare della migliore soluzione per ricaricare auto elettriche in casa, ovvero l'utilizzo delle wallbox. Si tratta di piccole scatole che in genere si appendono alla parete del garage e che offrono, di fatto, lo stesso servizio delle colonnine elettriche che trovi in strada.

Il vantaggio principale rispetto alle due soluzioni precedenti, è sicuramente relativo a una maggiore velocità di ricarica e a una maggiore sicurezza. Con una wallbox è possibile arrivare, infatti, a una ricarica di 7,4kW con 230V in monofase (quindi con gli impianti domestici) e fino a 22kW con 400V in trifase (quindi con impianti industriali).

Naturalmente è possibile acquistare e installare una wallbox in autonomia, prima di acquistarla, però, ci sono alcuni fattori di cui devi necessariamente essere a conoscenza. Anzitutto, ti anticipo già che non avrai bisogno di installare un secondo contatore per l'energia elettrica (puoi ovviamente farlo, ma non sei tenuto). Questo perché gli ultimi modelli di wallbox godono anche di funzionalità smart che permettono di regolare la potenza in modo da non far saltare la corrente domestica. Comunque sia, se possibile, ti consiglio di ricaricare l'auto durante le ore notturne, in modo da non incorrere in alcun tipo di problema.

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Qualora lo ritenessi necessario, puoi sempre contattare il tuo fornitore di energia elettrica e richiedere un aumento della potenza, così da passare a un massimo di 4,5kW o di 6kW. Come avrai sicuramente già intuito, questa variazione richiederà certamente un sovrapprezzo.

Continuando a parlare delle wallbox e in particolare dell'installazione della wallbox, la situazione è leggermente più complicata. Infatti, se vivi in un'abitazione indipendente, allora non avrai alcun tipo di limite e puoi quindi installare la tua wallbox liberamente e dove preferisci. Se, invece, sei in un condominio, devi per forza di cose installarla in un garage (o comunque in un posto auto privato) e chiedere poi i permessi all'amministratore. In ogni caso, per effettuare l'installazione è sempre necessario chiamare un tecnico specializzato affinché possa completare l'operazione.

Se ti stai chiedendo quali sono i costi per ricaricare una macchina elettrica a casa, la risposta è in realtà molto semplice. Dipende semplicemente dal contratto di fornitura di luce che hai sottoscritto. Quindi, una volta individuato il costo per kWh del tuo contratto, ti basterà moltiplicare tale valore per i kW che richiede la tua auto per essere ricaricata. Probabilmente hai già compreso che ricaricare la macchina elettrica, almeno a livello di costi, è come ricaricare un qualsiasi altro elettrodomestico.

Comunque, quasi tutte le wallbox mettono a disposizione un'applicazione per smartphone che, tra le altre numerose funzionalità, permette di tenere costantemente monitorati i kW consumati.

Come ricaricare macchina elettrica alle colonnine

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La situazione è ulteriormente differente per quanto riguarda la ricarica che avviene attraverso le colonnine che si trovano nelle stazioni di rifornimento dedicate, come ad esempio nei parcheggi degli hotel o nei supermercati. In questa parte, quindi, ti parlerò di come ricaricare macchina elettrica alle colonnine. Anzitutto, ti dico già che esistono due diversi tipi di colonnine elettriche e adesso te ne parlo subito.

  • Colonnine elettriche private — queste si trovano per l'appunto in aree private, come nei parcheggi di un'azienda, di un hotel o di un ristorante. Sono collegate alla rete elettrica locale e richiedono sempre l'installazione e spesso la certificazione da parte di professionisti del settore.
  • Colonnine elettriche pubbliche — si tratta di colonnine che si trovano in spazi pubblici, come parcheggi di un supermercato, di un aeroporto o nelle aree di sosta delle autostrade. Queste colonnine sono spesso installate dai fornitori di energia e possono infatti erogare sia corrente alternata che continua. Inoltre, raggiungono velocità di ricarica maggiori rispetto alle colonnine private.

Esistono diverse applicazioni per smartphone che ti permettono di individuare le colonnine elettriche più vicine a te. Ti lascio questa mia guida nella quale ti ho parlato in modo molto dettagliato proprio di questo argomento.

Una volta che hai poi raggiunto una colonnina elettrica, la prima cosa che devi fare è accertarti che ci sia il connettore compatibile con la tua auto. Comunque, come già accennato, le stazioni di ricarica mettono a disposizione dei clienti vari tipi di connettori, quindi non dovresti avere particolari problemi in questa fase.

Dopo aver collegato il connettore alla tua auto, segui tutte le istruzioni che ti compaiono sul display o sull'app associata. Alcune colonnine richiedono obbligatoriamente l'utilizzo di una carta specifica o dell'app per funzionare. Comunque, una volta iniziata la ricarica, puoi tenere monitorato il tutto attraverso l'app del distributore oppure sempre attraverso il display sulla colonnina. Quando hai raggiunto il livello di ricarica desiderato, segui le istruzioni e scollega poi semplicemente il cavo.

Come ricaricare macchina elettrica per bambini

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La piccola macchina elettrica di tuo figlio si è scaricata e ora stai cercando di capire come ricaricare macchina elettrica per bambini? Bene, in questa parte te lo spiegherò. Ti avviso da subito che le procedure sono un po' differenti rispetto a un'auto elettrica tradizionale e, forse, sono anche più semplici.

Come prima cosa, ti consiglio di verificare il tipo di alimentazione della macchina elettrica per bambini. Questa potrebbe infatti essere alimentata da una batteria ricaricabile integrata oppure potrebbe avere al suo interno delle semplici batterie usa e getta.

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Nel primo caso, quindi se la macchina è dotata di una batteria ricaricabile, trova il punto di ricarica, quindi il connettore dell'auto, ed effettua il collegamento a una normale presa di corrente domestica. Le auto per bambini, infatti, funzionano generalmente a 6V o 12V con circa 10Ah, quindi sono tranquillamente ricaricabili attraverso le prese di corrente tradizionali.

Se, invece, la macchina elettrica per bambini che hai tu è dotata di batterie non ricaricabili, allora non dovrai fare altro che individuare il tipo di batteria richiesta e sostituirla, comprandone una nuova.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.