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Come scrivere una tesi Word

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Finalmente ci siamo! Hai terminato gli esami previsti dal tuo curriculum universitario, superato il tirocinio e, adesso, ti aspetta la parte più significativa, quella che sancisce la conclusione del tuo percorso di studi: la realizzazione della tesi. Con tutto l’entusiasmo del caso e dopo aver raccolto tutto il materiale necessario, ti sei seduto alla scrivania, hai acceso il computer e hai aperto Word, intenzionato a iniziare il tuo lungo lavoro. Il problema è che, essendo per te la prima volta che fai una cosa del genere, proprio non sai come si scrive una tesi con Word, ed è per questo motivo che ti trovi qui, sul mio sito.

Come dici? Ho centrato il punto e vorresti una mano a raggiungere il tuo obiettivo? Nessun problema. Se vuoi, posso spiegarti come realizzare una tesi con Word, fornendoti una serie di utili dritte riguardo i particolari più "insidiosi" da tener presente: la scelta del frontespizio, dello stile del testo, l’impostazione dei margini, la numerazione delle pagine, la realizzazione di indici e bibliografia e, infine, il salvataggio e la stampa della tesi.

Non temere se non sei un massimo esperto in termini di tecnologia, non ce n’è bisogno: i passaggi che mi appresto a spiegarti sono molto semplici da mettere in pratica e adatti anche a chi, come te, non ha molta dimestichezza con dinamiche simili. Dunque, senza attendere un attimo in più, ritaglia qualche minuto di tempo per te e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento: ti garantisco che il risultato saprà soddisfarti appieno. Buona lettura e in bocca al lupo per la tua tesi!

Indice

Come si scrive una tesi con Word

Senza ombra di dubbio, la parte più importante di una tesi è il suo contenuto. Tuttavia, esistono delle piccole migliorie che è possibile apportare al documento, per semplificarne il processo di stampa ma, soprattutto, per migliorarne l’estetica e velocizzare la creazione dei dettagli che lo compongono. Di seguito, ti spiego tutti gli aspetti a cui devi fare attenzione nella fase di realizzazione di una tesi di laurea.

Scegliere il frontespizio

Come si scrive una tesi con Word

Il frontespizio è solitamente inserito nella prima pagina di libri, raccolte, album o altri elaborati di questo tipo: si tratta di una pagina particolare, solitamente decorata con una cornice o una piccola grafica rappresentativa, indicante informazioni quali il titolo dell’opera, la data di pubblicazione e l’autore.

Inserire il frontespizio in una tesi di laurea non è affatto obbligatorio, ma è consigliabile farlo per conferire all’elaborato una nota di professionalità in più. Word, di suo, mette a disposizione un’ampia gamma di frontespizi predefiniti, che possono essere facilmente inseriti all’interno dei documenti.

Per scegliere quello più adatto e inserirlo nella tesi, posizionati sulla prima pagina dell’elaborato, fai clic sulla scheda Inserisci (in alto) e premi, successivamente, i pulsanti PagineFrontespizio: individua, quindi, il frontespizio più adatto al tuo caso dal pannello che ti viene proposto e, per aggiungerlo rapidamente alla tesi, fai doppio clic sulla sua anteprima.

Infine, posizionati sui vari campi annessi alla pagina appena aggiunta (ad es. Titoloanno di pubblicazione) e compilali utilizzando le informazioni relative alla tua tesi.

Se il frontespizio scelto non è di tuo gradimento, posiziona il cursore sulla relativa pagina, spostati nuovamente nella scheda Inserisci e, per eliminarlo, clicca sui pulsanti Pagine, FrontespizioRimuovi frontespizio corrente.

Impostare gli stili

Impostare gli stili

Prima ancora di iniziare a realizzare la tua tesi di laurea, è bene "prepararla" per il processo di stampa a cui, successivamente, essa dovrà andare incontro. Uno degli aspetti più importanti da definire, in tal senso, è lo stile di formattazione del testo: scelta dei caratteri, del colore e dell’interlinea.

Solitamente, in una tesi non si va oltre il terzo livello di annidamento (titolo del capitolo, paragrafo e sotto-paragrafo), per cui è sufficiente definire soltanto quattro stili: quello del corpo del testo (Normale), quello dei titoli dei capitoli (Titolo 1), quello dei paragrafi (Titolo 2) e quello dei sotto-paragrafi (Titolo 3).

Farlo è davvero semplice: clicca sulla schermata Home di Word, individua il riquadro Stili, fai clic destro sul riquadro Normale (solitamente il primo da sinistra) e clicca sulla voce Modifica… annessa al menu visualizzato a schermo, per entrare nella finestra di personalizzazione dello stile.

A questo punto, personalizza il tuo stile seguendo i parametri necessari: specifica un nome (ad es. Normale;Corpo Tesi) nell’apposito campo e lascia invariati i menu TipoStile basato suStile per il paragrafo seguente. Successivamente, specifica il font da usare per la tesi, la dimensione e il colore utilizzando gli elementi situati nel riquadro formattazione: personalmente, ti consiglio di usare un carattere a scelta fra ArialTimes New RomanVerdana, di colore nero e di dimensione 12.

Successivamente, ti consiglio di aumentare lo spazio tra una riga e l’altra del testo, impostando l’interlinea doppia: per riuscirci, premi il tasto con le tre linee orizzontali ben distanziate (il settimo da sinistra, situato sotto il riquadro formattazione).

Per concludere, aumenta leggermente la spaziatura tra i paragrafi (fino a 12pt) cliccando per due volte consecutive sul bottone situato subito accanto a quello visto poc’anzi (quello con le frecce che si espandono). Quando hai finito, assicurati che la casella Aggiungi alla raccolta stili sia spuntata e premi il pulsante OK, per confermare le modifiche.

In seguito, ripeti la medesima operazione per gli stili Titolo 1Titolo 2Titolo 3, usando lo stesso font visto in precedenza, l’interlinea a 1,5 e dimensioni, rispettivamente, pari a 18, 1614. Se deciderai, in seguito, di apportare modifiche alla resa dei caratteri, ti sarà sufficiente intervenire sui singoli stili seguendo gli stessi passaggi visti poc’anzi, senza la necessità di selezionare il testo e apportare modifiche manuali alla sua formattazione.

Per quanto riguarda l’allineamento del testo, esistono scuole di pensiero differenti: c’è chi preferisce che il testo delle pagine sia giustificato (quindi perfettamente coincidente con i margini della pagina), e chi ritiene che allinearlo a sinistra sia la migliore strada da seguire. A te la scelta!

Definire i margini

Definire i margini

Onde evitare di incappare in problemi in fase di stampa o rilegatura (caratteri troppo vicini ai bordi delle pagine o addirittura illeggibili), è consigliabile definire i margini da usare nel corpo della tesi ben prima di inviarla in stampa.

Idealmente, ti consiglio di impostare il margine superioreinferioresinistro2,5 cm e quello destro3,5 cm, con uno spazio di rilegatura pari a 1 cm: per poterci riuscire, clicca sulla scheda Layout di Word, premi il bottone Margini e clicca sulla voce Margini personalizzati…, situata in fondo al pannello proposto.

Indica, dunque, i valori appena specificati nell’apposito campo di testo, assicurati che il menu a tendina Posizione rilegatura sia impostato su Sinistro e che l’orientamento del documento sia in Verticale. Quando hai finito, clicca sul pulsante OK, per confermare le modifiche apportate.

Numerare le pagine

Numerare le pagine

La numerazione delle pagine di una tesi di laurea è fondamentale per far sì che i lettori siano in grado di muoversi al suo interno, rendendo estremamente utile il sommario iniziale (di cui ti parlerò tra non molto).

Aggiungere la numerazione di pagina a un documento Word è molto semplice: tieni presente che, se hai aggiunto alla tua tesi di laurea un frontespizio come primo foglio, è bene far sì che il numero di pagina non compaia su di esso.

Per poterci riuscire, spostati nella scheda Inserisci, clicca sul bottone Numero di pagina e scegli la voce Formato numero di pagina dal menu che compare.

In seguito, apponi il segno di spunta accanto alla voce Comincia da, digita il valore 0 nel campo di testo adiacente e clicca sul pulsante OK, per salvare i cambiamenti. A questo punto, clicca sulla scheda Inserisci, premi il pulsante Numero di pagina, sposta il mouse sulla voce In basso e scegli l’opzione Numero normale 2 (posizione centrata): così facendo, la numerazione verrà specificata al centro della pagina e non avrai problemi con la rilegatura.

Infine, fai doppio clic sul numero di pagina per aprire la sezione Progettazione e apponi il segno di spunta accanto alla voce Diversi per la prima pagina, per evitare che quest’ultima sia numerata. Per ulteriori informazioni riguardo la numerazione delle pagine su Word, ti consiglio di dare un’occhiata alla guida che ho dedicato all’argomento.

Usare le citazioni

Usare le citazioni

Lasciami indovinare: la tua tesi è colma di citazioni e riferimenti e temi che, alla fine, specificarle tutte diventi fin troppo complesso.

Non temere, Word può venirti incontro anche in tal senso: se hai bisogno di aggiungere citazioni o riferimenti in particolari punti del testo, posiziona il cursore accanto all’ultima parola della frase, recati nella scheda Riferimenti e clicca sui pulsanti Inserisci citazioneAggiungi nuova fonte…. Per concludere, compila il modulo che ti viene proposto con le informazioni sulla fonte di tuo interesse (libro, sito Web, pubblicazione e così via).

Ricorda che, al bisogno, puoi inserire in altri punti le fonti già usate in precedenza: per farlo, ti è sufficiente spostarti nel punto del documento di tuo interesse, aprire la scheda Riferimenti, premere il pulsante Inserisci citazione e scegliere la fonte dal pannello proposto.

Generare la bibliografia

Generare la bibliografia

A tesi ultimata, è buona norma aggiungere una pagina relativa alla bibliografia, atta a specificare eventuali libri, pubblicazioni, siti Web e quant’altro utilizzati ai fini della realizzazione della tesi stessa.

Se hai provveduto ad aggiungere le fonti utilizzando i passaggi che ti ho fornito in precedenza, generare la bibliografia sarà un gioco da ragazzi: per farlo, posizionati alla fine dell’ultima pagina della tesi, recati nella scheda Inserisci di Word e clicca sui pulsanti PaginePagina vuota.

A questo punto, spostati all’inizio della nuova pagina appena aggiunta (che, a questo punto, è diventata l’ultima del documento), clicca sulla scheda Riferimenti e poi sul pulsante Bibliografia. Infine, specifica il nome con cui identificare l’area che ti appresti ad aggiungere (Bibliografia, Opere citateRiferimenti), selezionandolo dal pannello che ti viene proposto.

Generare l’indice

Generare l’indice

Dopo aver definito lo stile del testo della tesi, impostato i margini e numerato le pagine, puoi finalmente procedere con la stesura vera e propria del documento. Ricorda di usare correttamente gli stili di formattazione in base al testo che ti appresti a riportare in Word, facendo distinzione tra i paragrafi (Normale/Stile Tesi) e i titoli di capitoli (Titolo 1), paragrafi (Titolo 2) e sotto-paragrafi (Titolo 3).

Se hai effettuato correttamente questa distinzione, puoi generare rapidamente l’indice della tesi utilizzando la funzionalità Sommario di Word. Per poterci riuscire, spostati nella prima pagina della tesi, clicca sulla scheda Inserisci e premi il pulsante Interruzione di pagina, così da lasciare una pagina "libera" da dedicare interamente al sommario.

A questo punto, non devi far altro che recarti nella scheda Riferimenti, cliccare sul pulsante Sommario e scegliere una tabelle disponibili per aggiungere sùbito l’indice alla tua tesi.

Se lo desideri, puoi creare un sommario personalizzato, cliccando sull’apposita voce situata in cima al summenzionato pannello e definendo, tramite la finestra successiva, tutti i dettagli relativi all’indice che ti appresti a creare (mostrare o meno i numeri delle pagine, indicare dove allineare i numeri, scegliere se usare punti, tratti o spazi come caratteri di riempimento tra i nomi dei capitoli e i numeri delle pagine, selezionare lo stile grafico del sommario e molto altro). Quando hai finito, clicca sul pulsante OK, per aggiungere l’indice personalizzato alla tesi.

Qualora dovessi inserire ulteriori contenuti alla tesi, puoi far sì che il sommario venga aggiornato automaticamente: per farlo, recati nella scheda Riferimenti di Word, premi il pulsante Aggiorna sommario e apponi il segno di spunta accanto alla voce Aggiorna intero sommario. Per concludere, clicca sul pulsante OK.

Se hai bisogno di una mano in più per creare l’indice della tua tesi, puoi dare uno sguardo alla mia guida su come fare un sommario in Word, nella quale ho trattato questo tema in maniera dettagliata.

Salvare la tesi in PDF

Salvare la tesi in PDF

È fatta: la tua tesi è finalmente pronta! Prima ancora di fare qualsiasi cosa, ti consiglio però di salvarla in formato .docx, così da permetterti di modificarla successivamente, in caso di bisogno: per riuscirci, se utilizzi un PC Windows, recati nella scheda File di Word (in alto a sinistra), scegli la voce Salva e, utilizzando la finestra che ti viene proposta, specifica un nome e una posizione per il file. Se, invece, usi macOS, recati nel menu File (in alto) e scegli l’opzione Salva da quest’ultimo.

In seguito, se deciderai di mostrare il tuo elaborato ad altre persone prima della stampa (ad es. al relatore), di servirti di un servizio di stampa online oppure di stampare l’elaborato in tipografia, il mio consiglio è di salvarlo anche in formato PDF, per evitare problemi di compatibilità.

Generare un PDF patendo da un documento di Word è molto semplice: se utilizzi Windows, recati nella scheda File (in alto a sinistra), clicca sul pulsante Esporta e premi il bottone Crea PDF/XPS dal pannello che ti viene proposto. Infine, indica il nome e il percorso in cui salvare il file e clicca sul pulsante Pubblica per terminare il processo.

Se utilizzi macOS, invece, recati nel menu File > Salva con nome… (in alto a sinistra), scegli la voce PDF dal menu a tendina Formato file e, dopo aver specificato percorso e nome del file, premi il bottone Esporta.

Come si stampa una tesi

Come si stampa una tesi

Il momento che tanto aspettavi è finalmente arrivato: la tesi è finita, salvata e ora non ti resta che stamparla! Prima ancora di procedere, però, ti consiglio di consultare la segreteria della tua facoltà universitaria per capire se esistono dei vincoli sulla stampa dell’elaborato.

In linea del tutto generale, la tesi andrebbe stampata in due modi diversi: il primo, quello che prevede una stampa economica con rilegatura fai-da-te, è utile per generare le copie da consegnare in segreteria, agli amici curiosi e ai membri della Commissione di Laurea.

In tal caso, (così come per la stampa dell’Abstract), non esistono particolari vincoli: puoi tranquillamente scegliere di usare la stampa fronte-retro e, se la tua stampante lo permette, di servirti della qualità "bozza" per risparmiare un po’ di inchiostro.

Se non hai molta dimestichezza con le stampanti, ti invito a consultare la mia guida dedicata al loro utilizzo, in cui ti ho insegnato come installare e configurare i dispositivi di stampa su Windows e macOS.

Il secondo metodo, invece, coinvolge la realizzazione delle copie della tesi da tenere per te, da consegnare al tuo relatore ed, eventualmente, alle persone che per te sono importanti. Questo tipo di stampa implica l’utilizzo di un particolare tipo di fogli, in genere un cartonato translucido, l’impiego di una rilegatura professionale con stampa personalizzata (logo e nome dell’Università, facoltà, titolo della tesi, nome del relatore e nome del candidato) e impone una particolare attenzione ai particolari estetici.

Ottenere questo tipo di stampa in casa è impresa estremamente ardua, pertanto il mio consiglio è quello di consegnare il file PDF della tesi a una tipografia di tua fiducia, che saprà sicuramente gestire questo tipo di documenti.

Se è tua intenzione risparmiare qualche euro, puoi inoltre approfittare di alcune vantaggiose promozioni messe a disposizione dai portali di stampa digitale online. Personalmente, però, ti consiglio di affidarti a meccanismi simili soltanto in caso di estremo bisogno, poiché il risultato potrebbe non essere conforme a quanto ti aspettavi di ottenere.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.