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App per il trading

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Uno dei metodi che viene spesso visto come una delle fonti di reddito più sostanziose a livello assoluto, è il trading. Hollywood ha mostrato centinaia di film incentrati su Wall Street e su questi tizi in giacca e cravatta o in tailleur che riuscivano a guadagnare tantissimi soldi semplicemente urlando “compra” e “vendi” in mezzo a quegli uffici.

Ovviamente le cose sono un po' più complesse di così, poiché serve una certa conoscenza e dei nervi d'acciaio per avere successo in questo settore, ma anche più semplici perché non serve farsi saltare le corde vocali per concludere un trade ben fatto. Infatti oggi esistono delle app per il trading che permettono di fare tutto stando comodamente seduti sul divano di casa: se vuoi, in questo articolo, te ne mostrerò alcune delle migliori.

Prima di cominciare, però, ci tengo a sottolineare che questi non sono consigli finanziari. Il trading è un'attività estremamente pericolosa e dovrebbe essere intrapresa solo da persone che hanno capacità di farlo (sia a livello di conoscenza, sia a livello economico). Buttarsi in questo tipo di operatività può portare alla perdita totale del proprio capitale, anche per coloro che sono esperti. Poi non dirmi che non ti avevo avvisato!

Indice

Informazioni preliminari

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Prima di cominciare con le app, devo fare un doveroso disclaimer. Il trading è un qualcosa di profondamente differente dall'investimento, in quanto si basa sul sentimento del mercato invece che sulla ricerca del valore, andando a eseguire operazioni di media, breve e brevissima durata.

Se nell'investimento si alloca un capitale pensando di ritirarlo tra molti anni, nel trading si comprano asset per puntare a un rapido rialzo, per poi vendere tutto e passare ad altro. Nel trading inoltre si cavalcano le onde, andando a comprare asset che possono essere tecnicamente spazzatura ma che, in quel dato momento, stanno crescendo rapidamente.

Per farti un esempio, un trader potrebbe allocare anche tutto il suo capitale per comprare azioni di un'azienda destinata al fallimento ma che, in quel momento, sta avendo un rimbalzo di prezzo prima del crollo definitivo. Una volta che la spinta si esaurisce, il trader esperto vende tutto e si dimentica di quell'asset. L'investitore invece deve puntare su asset “sicuri” che crescono poco e lentamente, ma espongono al minor rischio possibile e non sembrano poter avere grosse perdite (almeno in teoria).

Quindi, se è il trading quello che vuoi fare, queste app fanno al caso tuo. Se invece vuoi investire i tuoi averi, puoi leggere il mio articolo dedicato alle app per investire.

Migliori app per il trading

A questo punto, lascia che ti mostri quelle che sono alcune delle migliori app per il trading con cui puoi iniziare ad avvicinarti a questo mondo (sempre con le dovute cautele, mi raccomando!).

eToro (Android/iOS/iPadOS)

etoro app

La prima app o piattaforma della quale voglio parlarti, è eToro. Si tratta di una scelta molto completa che permette al trader di speculare su praticamente qualunque tipo di asset, partendo dalle classiche azioni, passando per le materie prime, i future, i CFD e anche le criptovalute.

Ci sono oltre 3.000 asset in totale che può risultare un numero incredibilmente grande o incredibilmente piccolo, dipende dal tipo di trader che sei. Se cerchi tutti i nomi principali del mercato od ogni asset più comune, stai tranquillo che lo troverai anche qui senza alcun problema. Se invece sei un trader spericolato che cerca qualcosa di poco conosciuto, su mercati stani o le cose di nicchia in generale, meglio passare ad altro.

Uno dei grandi vantaggi di eToro sta nel fatto che sia presente un conto demo, il quale permette a chiunque di avere del denaro virtuale da allocare come meglio crede. Questo serve soprattutto per provare ogni genere di trade senza mettere a rischio il proprio capitale, facendo delle prove prima di fare sul serio. Ovviamente manca la componente ansiogena del trading, il che è un fattore molto rilevante.

Altri fattori da considerare di eToro sono nel fatto che siano presenti degli strumenti per imparare, accessibili sia da sito che da app. Nella sezione Formazione troverai le notizie e le analisi sugli asset redatte da esperti, mentre con la eToro Academy potrai leggere articoli su come fare trading, sulle crypto, su come investire e molto altro ancora.

Le commissioni di eToro sono nella media, con 5 euro sui prelievi, commissione d'inattività di 10 euro/mese dopo 12 mesi senza accedere (si parla solo di accesso, non operatività), costi specifici per i CFD (che hanno tutti) e altro ancora che puoi trovare su questa pagina. Da notare però che il conto è in dollari, il che potrebbe esporti a costi di conversione e fluttuazioni della moneta se tu possiedi euro.

Per iscriverti a eToro non devi fare altro che scaricare l'app per Android e iOS/iPadOS. Una volta installata premi sulla voce Registrati, poi scegli se farlo tramite mail, account Google o Facebook e poi premi il pulsante Continua. Adesso inserisci un nickname, una password e premi il pulsante Crea account.

Da qui dovrai proseguire con una procedura guidata che ti richiederà di dichiarare su cosa intendi operare e, se non userai solo il conto demo, anche inserire dati fiscali e documenti d'identità per depositare. Per sapere in dettaglio come usare eToro, ti lascio alla mia guida sul tema.

Degiro (Android/iOS/iPadOS)

degiro app

Altra app molto interessante sia per il trading che per l'investimento, è Degiro. Un tempo praticamente l'unica scelta in Italia per avere basse commissioni e tanti asset tradabili, oggi trova una concorrenza molto più agguerrita dalla quale riesce comunque a distinguersi. La puoi scaricare sia per dispositivi Android che per iOS/iPadOS dai rispettivi store.

Anche se il numero di asset tradabili qui sopra non è propriamente specificato, facendo qualche prova ci si rende facilmente conto che è davvero difficilissimo trovare qualche assenza. Sicuramente una delle piattaforme più fornite sotto questo punto di vista, in grado di soddisfare anche coloro in cerca di settori o asset di nicchia.

Sul lato delle commissioni, anche qui c'è davvero poco da segnalare, con costi sempre molto contenuti. Infatti, come prima cosa, qui non ci sono né costi di deposito, né costi di prelievo. Ci sono poi dei costi differenti a seconda di quale borsa si scelga per operare, con cifre che cambiano in modo sostanziale.

Per fare qualche esempio, il costo per la borsa italiana, quella americana e canadese è pari a zero, mentre per quella di numerosi paesi europei ed extraeuropei è 3,90 euro i quali diventano 5 euro per alcune borse asiatiche e quella australiana. Ci vorrebbe un'intera giornata solo per elencare tutte le tariffe nelle varie casistiche, quindi ti lascio il link al sito ufficiale (per vederlo, clicca sul link Tariffario). Da segnalare però che non ci sono costi d'inattività.

Registrarsi a Degiro è molto semplice, basta seguire una veloce procedura guidata. Una volta aperta l'app, premi sul pulsante Apri un conto, poi seleziona il tuo paese originario per poi inserire mail, user e password che userai per l'accesso. Da qui dovrai poi fornire le tue generalità, quelle fiscali e un documento che attesti la tua identità. Una volta completato, il conto sarà attivato in poco tempo.

InteractiveBrokers (Android/iOS/iPadOS)

interactive broker

Altra piattaforma che non può non essere inclusa qui, è InteractiveBrokers. Si tratta di una delle piattaforme più premiate a livello assoluto, con alcune delle commissioni più basse del mercato e con un numero di asset davvero enorme. Anche qui, disponibile sia per Android che per iOS/iPadOS.

Come già accennato, anche qui non è dichiarato l'esatto numero di asset, ma è davvero difficile pescare un titolo che non è presente. Occorre davvero impegnarsi per andare a cercare quelli estremamente poco rilevanti, altrimenti il resto lo si trova. Anche come varietà, qui sono presenti azioni, opzioni, future, ETF, materie prime e molto altro ancora. Se vuoi saperlo in dettaglio, puoi vedere questa pagina.

Non ci sono commissioni d'inattività, deposito, prelievo o altri tipi di commissioni nascoste o poco visibili che si possono trovare su altre piattaforme. Esiste poi una commissione minima per ordine di 1,25 euro a salire in base a determinati fattori. Inoltre sono presenti delle commissioni derivate da terze parti e altre variabili che puoi consultare per intero su questa pagina.

Qui, come per Degiro, il conto è in euro, il che significa che non ci saranno costi di conversione e non si viene esposti alle fluttuazioni della medesima. Anche qui è poi presente la Trader Academy unita a molti altri strumenti per apprendere a muoversi sui mercati, peccato che sia tutto in inglese e quindi fruibile solo da chi mastica la lingua. Se sei interessato, trovi tutto qui.

Per iscriversi a InteractiveBrokers devi scaricare l'app dallo store, poi premere il pulsante Iscriviti che trovi nella prima pagina. Da qui scegli se sei una persona fisica o meno, poi inserisci mail, nome, password e il paese, poi premi Inizia prova gratuita. Da qui dovrai poi immettere dati personali, fiscali e un documento prima di poter operare. L'app è tutta in italiano, quindi non avrai problemi in questo senso.

Altre app per il trading

scalable capital

Se ancora non avessi trovato l'app dei tuoi sogni, prova a dare un'occhiata a queste altre soluzioni che offrono costi molto bassi e interfacce ottime.

  • Scalable Capital (Android/iOS/iPadOS) — app che non è la più fornita sotto il punto di vista degli asset, ma che offre un conto premium con il 2,6% d'interesse sul capitale depositato.
  • Trade Republic (Android/iOS/iPadOS) — app davvero molto completa, con una buona varietà di asset e che offre il 2% d'interesse sul capitale depositato. Per sapere in dettaglio come funziona Trade Republic, ti lascio alla mia guida sul tema.
  • XTB (Android/iOS/iPadOS) — altro broker molto conosciuto che ha qualche commissione annua ma, tutto sommato, ha un ottimo e solido servizio.
Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.