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Come aprire contestazione PayPal

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Può capitare, quando si effettua un acquisto online, che qualcosa non vada per il verso giusto: la merce non arriva, viene consegnata in condizioni non perfette o, addirittura, l’oggetto scelto sul negozio online non corrisponde a quello ricevuto.

Per fortuna, in molti casi, il problema si risolve senza particolari lungaggini direttamente con il venditore che, di norma, una volta appurata la propria responsabilità, provvede a rimediare all’inconveniente. In altri casi, nei quali risulta difficile arrivare a una soluzione soddisfacente, è possibile rivolgersi al servizio di intermediazione che si è occupato della fase del pagamento digitale: uno dei più utilizzati è, indubbiamente, PayPal.

Nei prossimi paragrafi ti illustrerò, dunque, come aprire contestazione PayPal: se anche tu ti sei ritrovato in una situazione spiacevole con uno dei tuoi ultimi acquisti effettuati su uno store online utilizzando questo metodo di pagamento, sono certo che leggendo la mia guida troverai dei suggerimenti pratici per portare avanti il reclamo e ottenere “giustizia”. Non mi resta che augurarti una buona lettura e una rapida risoluzione del problema che hai riscontrato!

Indice

Informazioni preliminari

schermata Protezione acquisti PayPal

Può essere davvero molto seccante quando un acquisto online non va come ci si aspettava: aumenta quel senso di insicurezza che spesso si avverte quando non è possibile toccare con mano e valutare attentamente ogni dettaglio del prodotto desiderato, come avviene, invece, nei negozi fisici.

Tuttavia, proprio per velocizzare e semplificare la dinamica delle compravendite e allo stesso tempo tutelare gli interessi sia dei venditori che dei clienti, PayPal ha messo a disposizione un valido strumento che permette a questi ultimi di reclamare in maniera veloce ed efficace in caso di problemi con un acquisto.

Il Centro risoluzioni di PayPal, infatti, è uno dei tanti utilissimi servizi che questo sistema di pagamento mette a disposizione sia degli acquirenti che dei commercianti e permette di aprire una contestazione in maniera molto rapida e intuitiva: bastano pochi clic, infatti, per individuare l’operazione oggetto della propria insoddisfazione e fare in modo che il venditore ne venga contestualmente informato.

Ad ogni modo, il consiglio che voglio darti è, ove possibile, di tentare preventivamente un contatto diretto con il venditore, via email o telefono, ai recapiti che vengono solitamente indicati in un’apposita pagina del suo sito (dove spesso è anche previsto un modulo da compilare appositamente per queste evenienze).

Come funziona la contestazione PayPal

Prima schermata centro risoluzioni

Hai deciso che è venuto il momento di far sentire le tue ragioni: il venditore non risponde e sei ancora alle prese con un oggetto non ricevuto o non conforme rispetto a quello che hai valutato sul sito dal quale hai effettuato l’acquisto. Altre volte potresti riscontrare una confezione non integra con all’interno l’articolo danneggiato o difettoso, magari a causa di un trasporto lungo e troppo movimentato.

Vediamo, dunque, come funziona la contestazione PayPal: come prima cosa dovrai recarti nella pagina del Centro risoluzioni: da questa interfaccia potrai aprire una contestazione e far pervenire al venditore tutti i dettagli delle tue rimostranze. Occorre precisare che, in questa fase iniziale, avviene una comunicazione ufficiale ma ancora “amichevole” fra te e il venditore, nella quale PayPal assume un ruolo di osservatore. Lo scopo è proprio quello di favorire una risoluzione serena della questione, con risultati soddisfacenti per entrambe le parti coinvolte e senza interventi da parte della società che si è occupata del pagamento digitale.

Prima di accedere, inoltre, tieni presente che è possibile aprire la contestazione dopo 7 giorni dalla data della transazione ed entro 180 giorni dalla stessa, ai sensi della Protezione acquisti PayPal (ti invito a leggere attentamente la pagina in questione per scoprire tutte le casistiche coperte e i dettagli della protezione).

Nella pagina del Centro risoluzioni di PayPal procedi all’autenticazione: inserisci l’indirizzo e-mail o il numero del tuo cellulare nel primo campo, quindi digita la password e clicca sul pulsante Accedi. Ti trovi, ora, nella schermata principale del Centro risoluzioni, dove hai una vista immediata sullo stato delle tue pratiche. Clicca in alto sul pulsante Segnala un problema e accederai a una nuova pagina con l’elenco delle tue recenti transazioni. Individua quella oggetto della disputa e clicca sul pallino alla sua sinistra, per selezionarla.

Motivo contestazione PayPal

L’elemento verrà, in questo modo, ampliato e visualizzerai in un apposito pannello sottostante tutte le informazioni relative all’ordine in questione, come i dati del venditore e dell’articolo, il codice della transazione e gli estremi del pagamento, con il totale corrisposto. Clicca in basso, sul pulsante Continua, e si aprirà una nuova pagina nella quale potrai scegliere il motivo della controversia fra: Non ho ricevuto un articolo acquistato, Ho ricevuto un articolo non conforme alla descrizione e Ho un problema di errore di addebito. Fai clic, quindi, sul riquadro che rispecchia la tua situazione effettiva e verrai automaticamente reindirizzato a una nuova schermata.

In quest’ultima pagina visualizzerai un riepilogo delle scelte finora eseguite e un dettaglio dell’ordine: se hai acquistato più oggetti ma il problema ha coinvolto solo uno di questi, spunta il relativo box alla sua sinistra. Più in basso troverai un riquadro dove allegare della documentazione, ad esempio come prova del fatto che hai già provato a contattare il venditore senza successo. Puoi inserire anche una conferma dell’ordine, una fattura relativa agli articoli non ricevuti o, ancora, un’immagine dell’articolo danneggiato.

È possibile allegare il documento procedendo per trascinamento, selezionando il file dal tuo computer con un clic e, mantenendo il tasto sinistro premuto, spostandolo fisicamente all’interno del riquadro. In alternativa clicca sulla voce Trascina o clicca per sfogliare e seleziona il file “manualmente” dal tuo computer.

Infine, clicca sull’ultimo campo per inserire una eventuale descrizione aggiuntiva di massimo 2.000 caratteri, utile a dettagliare meglio il problema riscontrato. Clicca sul pulsante Invia, in basso, per completare la procedura e trasmettere così la contestazione al venditore. Da questo momento iniziano i 20 giorni di calendario previsti per trovare una soluzione amichevole: se non si giunge a un accordo entro questa tempistica, è possibile trasformare la contestazione in reclamo (nota bene: anche il venditore può procedere in tal senso), coinvolgendo, in questo modo, PayPal.

Puoi monitorare lo stato della contestazione accedendo sempre al Centro risoluzioni e cliccando sul pulsante Pratiche aperte: sotto vedrai l’elenco di tutte quelle ancora in lavorazione, catalogate come In attesa di risposta da parte della controparte. Clicca sul pulsante Vedi, presente a destra sotto la colonna Operazione, per aprire il dettaglio in una nuova pagina.

Da qui puoi visualizzare tutti le informazioni della pratica, cliccando sul pulsante Mostra altro, in alto a destra, accanto alla freccia rivolta verso il basso: si espanderà una sezione aggiuntiva proprio sotto al suddetto pulsante. Considera che allo scadere dei 20 giorni, se non viene eseguita nessuna operazione, la contestazione viene chiusa automaticamente e non è più possibile riaprirla o convertirla in reclamo.

Trasformare una contestazione in reclamo

Pratiche aperte PayPal centro risoluzioni

Sono passati diversi giorni dall’apertura della contestazione: hai controllato spesso la pratica, ma non hai ricevuto nessuna comunicazione dal venditore, o non è stato trovato un accordo soddisfacente. Non vuoi far scadere i 20 giorni di calendario entro i quali è possibile trasformare una contestazione in reclamo: hai atteso un tempo ragionevole e purtroppo il problema è rimasto tale.

Per effettuare la conversione, devi accedere nuovamente al Centro risoluzioni e seguire gli step visti in precedenza per la consultazione. Clicca, quindi, su Pratiche aperte e, all’interno della riga corrispondente alla pratica da convertire, clicca sul pulsante Vedi, presente a destra, sotto la colonna Operazione.

Verrà aperta una nuova pagina con il dettaglio della controversia: clicca in basso sul pulsante Inoltra a PayPal. Da questo momento in poi PayPal ne assumerà la gestione e la segnalazione passerà nello stato In corso di revisione. Verrà esaminato e valutato dagli operatori del servizio che, in base alle informazioni acquisite, decideranno l’esito entro 30 giorni di calendario.

Oggetto non ricevuto

In questo arco temporale potresti ricevere delle comunicazioni da parte di PayPal, via e-mail, nelle quali è plausibile che ti venga richiesta della documentazione aggiuntiva per consentire allo staff di valutare al meglio la pratica. Tieni comunque sempre d’occhio lo stato della pratica nel Centro risoluzioni e segui le eventuali istruzioni indicate per completare la richiesta, ove necessario, in modo che questa non venga invalidata.

Per qualsiasi ulteriore chiarimento, non posso far altro che rimandarti alla pagina delle FAQ di PayPal, che troverai certamente molto esaurienti e complete. Se senti il bisogno di un riscontro diretto dal customer care del servizio in questione, esistono diverse modalità per contattare PayPal.

Come aprire contestazione PayPal da app

PayPal app

Sei costantemente in movimento e vorresti capire come aprire contestazione PayPal da app? Mi spiace, ma dall’app ufficiale di PayPal per Android e iPhone/iPad al momento non è possibile aprire contestazioni.

L’unica cosa che puoi fare è aprire il browser che usi per navigare su Internet dal tuo dispositivo mobile (es. Chrome su Android o Safari su iOS/iPadOS) e procedere dal Centro risoluzioni di PayPal nella stessa modalità esposta nei precedenti paragrafi dedicati al PC.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.