Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero
Scopri le migliori offerte sul canale Telegram ufficiale. Guarda su Telegram

Come collegare un deviatore luce

di

Stai cercando di ottimizzare l’impianto elettrico di casa tua e nel contempo vorresti poter controllare la luce di un particolare ambiente da due interruttori diversi? Bella idea! In effetti è molto più comodo poter gestire una luce da almeno due punti diversi della stanza in cui ci si trova.

Come fare, però, per accendere una luce da due pulsanti diversi? Per fare questo ti servono due deviatori, apparentemente simili agli interruttori, ma a tutti gli effetti diversi: pensa che potresti persino confonderli se non li osservi attentamente.

Come dici? Hai preso in mano il tuo primo deviatore e ti sei accorto che dietro ha una quantità di morsetti maggiore rispetto un interruttore tradizionale? Ho capito, hai bisogno di qualche “dritta” su come procedere senza combinare “guai”. Ho indovinato? Bene, allora prenditi cinque minuti di tempo libero e scopri come collegare un deviatore luce? seguendo le indicazioni che trovi di seguito, grazie alle quali imparerai tutto quello che devi sapere per collegare due deviatori a una lampadina.

Indice

Requisiti e precauzioni

Contatore enel

Prima di entrare nel vivo del procedimento vorrei sottolineare alcuni requisiti e precauzioni fondamentali. Come potrai immaginare, maneggiare dei cavi elettrici in cui passano 230 volt senza avere un minimo di preparazione elettrica, non è mai “cosa buona e giusta”. Il rischio di prendersi una bella scossa è letteralmente a portata di mano e non è un’esperienza piacevole. Pertanto, procedi attentamente seguendo le mie indicazioni e solo se ti senti in grado di farlo (se non hai almeno un minimo di dimestichezza con procedure simili, probabilmente è meglio lasciar perdere e affidare il lavoro a persone più esperte). Io non mi assumo alcuna responsabilità in caso di eventuali danni alla tua persona o al tuo impianto, sia chiaro.

Ciò detto, assicurati di avere il materiale necessario: due deviatori che siano compatibili con le scatole da incasso di casa tua (non puoi installare due deviatori Vimar nelle scatole Bticino e viceversa, lo stesso vale per altri marchi). Poi ti servono due cavi neri di sezione 1.5, lunghi quanto basta per portare le due linee di deviazione da un deviatore all’altro. Poi ti serve un altro cavo, sempre di sezione 1.5, della stessa lunghezza dei precedenti al fine di portare la fase dal primo al secondo deviatore, solitamente la fase è di colore marrone (scegli il colore in base a quello che trovi nel tuo impianto attuale per non fare confusione con i colori).

Infine ti occorrono un cacciavite per avvitare i supporti dei deviatori e una forbice da elettricista per spelare i fili. Ti lascio qui sotto un kit di esempio per realizzare il collegamento di un deviatore con scatola quadrata composto dal cablaggio di sezione 1.5 lungo 25mt, marrone per la fase, blu per il neutro, nero per la linea deviata. Poi troverai il deviatore della Vimar, il supporto del deviatore, la scatola da incasso e la placca decorativa. Non mancano le forbici da elettricista e un cacciavite a taglio universale col cerca fase integrato. Trovi tutto comodamente online, ad esempio su Amazon, a prezzi davvero competitivi.

Electraline 13082 Cavo Unipolare FS17, Sezione 1 x 1.5 mm², Marrone, 2...
Vedi offerta su Amazon
Electraline 13072 Cavo Unipolare FS17, Sezione 1 x 1.5 mm², Nero, 25 m
Vedi offerta su Amazon
Electraline 13092 Cavo Unipolare FS17, Sezione 1 x 1.5 mm², Blu, 25 m
Vedi offerta su Amazon
Vimar 0R14004 Plana Deviatore Elettrico illuminabile 1P 10AX Bianco, 1...
Vedi offerta su Amazon
Vimar Placca 2 m, Bianco
Vedi offerta su Amazon
Bgs Forbici elettricista, inox, 145 mm, 1 pezzi, 7963
Vedi offerta su Amazon
STANLEY STHT0-66121 Giravite cercafase
Vedi offerta su Amazon

L’ultima precauzione che devi prendere è quella più importante di tutte, ricordati di lavorare sempre in sicurezza, cioè senza tensione sui cavi.

Prima di iniziare a mettere le mani sugli interruttori togli sempre la corrente generale della casa abbassando l’interruttore che si trova sul contatore generale. Ribadisco: se non sei sicuro di procedere, anche se sei convinto del fai-da-te, ti consiglio di consultare un amico o parente che abbia maggiore esperienza nel campo elettrico al fine di ottenere il supporto necessario.

Cos’è un deviatore luce e come riconoscerlo

Deviatore e interruttore

Se non comprendi la differenza tra un interruttore tradizionale e un interruttore deviatore, rischi di fare dei pasticci che potrebbero comportare il mal funzionamento dell’impianto luci. Non puoi gestire una o più luci con un deviatore collegato a un interruttore tradizionale, non può funzionare in questo modo, ecco perché in questo capitolo ti spiegherò brevemente ma in modo dettagliato cos’è un deviatore luce e come riconoscerlo.

Partiamo dalla questione più semplice: come riconoscere un deviatore? Ebbene, il deviatore è esteticamente molto simile a un comune interruttore, la differenza più evidente si trova nel retro, dove puoi osservare la quantità e la distribuzione dei morsetti diversa rispetto quella di un interruttore. Un interruttore singolo ha due punti di contatto: un ingresso per la fase L e un’uscita della fase 1 (di fatto un interruttore interrompe la fase). Un deviatore invece ha tre punti di contatto: un ingresso per la fase L e due uscite per i segnali interrotti 1 e 2 che portano la linea al secondo deviatore.

Il secondo deviatore che sarà identico al primo, riceve i due segnali interrotti nei suoi morsetti 1 e 2, mentre il morsetto L diventerà invece l’uscita della fase che andrà direttamente alla lampadina. Quindi lo scopo dei deviatori collegati tra loro è quello di interrompere la fase o ricongiungerla sia da un punto che dall’altro grazie allo “switching” dei tre poli. Cosa impossibile da fare con un classico interruttore dotato solo di 2 poli. Paradossalmente, un solo deviatore può essere utilizzato per fare da interruttore stand-alone.

Come collegare un deviatore luce

Schema deviatore

Ora che hai spolverato le basi della corrente deviata, puoi abbassare l’interruttore del contatore generale e buttarti a capofitto nel vivo della guida. Trovi tutti i dettagli su come collegare un deviatore luce nei prossimi paragrafi.

Per prima cosa predisponi o individua, se stai lavorando su un impianto esistente, il collegamento per la lampadina (punto luce) con un cavo neutro (blu) e un cavo fase (marrone). Il neutro della lampadina puoi collegarlo (o sarà già collegato) a un giunto neutro esistente situato in una scatola di derivazione. La fase della lampadina, la chiamiamo “fase” per convenzione ma non è ancora portatrice di fase perché è solo un cavo collegato alla lampadina e non all’impianto, lo devi portare nella postazione del primo deviatore.

Ora stabilisci la posizione del secondo deviatore e assicurati che in quella posizione arrivi un cavo di fase dall’impianto elettrico, possibilmente facente parte della linea luci e non della linea prese. Se decidi di mettere il secondo deviatore in una nuova postazione a muro, dovrai fare degli interventi di opere murarie e tirare un nuovo cavo di fase che puoi prendere da una scatola di derivazione generalmente situata in alto o in basso negli angoli delle pareti.

Bene, ora fai passare i due cavi neri attraverso un corrugato predisposto nella parete al fine di congiungere i due deviatori ovunque tu abbia deciso di collocarli. Dopo aver tirato i due cavi, stringili negli appositi morsetti 1 e 2 di entrambe i deviatori. Ora collega il morsetto L del primo deviatore al cavo che ritorna dalla lampadina, quello che precedentemente abbiamo chiamato fase per convenzione. Poi collega il morsetto L del secondo deviatore alla linea di fase.

Ci siamo quasi! Ora solleva l’interruttore del contatore e prova gli interruttori di tutti e due i deviatori portandoli sia in posizione di on che di off. Se tutto funziona hai raggiunto il traguardo, congratulazioni. Se salta la corrente, abbassa nuovamente l’interruttore del contatore e segui attentamente i percorsi dei fili che hai collegato assicurandoti che rispettino questo schema: il primo deviatore avrà un cavo marrone nel morsetto L che lo congiunge alla lampadina e due cavi neri che vanno verso il secondo deviatore uscendo dai morsetti 1 e 2.

Il secondo deviatore avrà i due cavi neri che arrivano dal primo deviatore ed entrano nei rispettivi morsetti 1 e 2 più un cavo di fase marrone collegato al morsetto L.

Deviatore luce con telecomando

deviatore telecomando

Se sei un appassionato di smart home e stai pensando di poter comandare una luce da remoto, magari con uno smartphone che funge da vero e proprio telecomando, in questo capitolo troverai alcune chicche che fanno proprio al caso tuo. L’utilizzo del deviatore luce con telecomando è una comodità che potrebbe diventare una piacevole dipendenza, dunque scopri di seguito come poterlo utilizzare.

Per poter controllare una luce da remoto collegata a due deviatori locali, mediante un telecomando o uno smartphone, occorre avere il componente elettronico atto allo scopo. In questo caso è sufficiente che almeno uno dei due deviatori sia un deviatore smart o più precisamente un deviatore connesso. Cosa cambia tra un deviatore tradizionale e un deviatore connesso? Esteticamente quasi nulla ma tecnicamente cambia molto; la morsettiera è dotata sia dell’ingresso per la fase che per il neutro. Questo serve ad alimentare l’elettronica interna, di conseguenza le dimensioni saranno leggermente più grandi rispetto un normale deviatore.

Esistono anche dei deviatori da incasso puramente elettronici, quindi senza pulsanti esterni, che si possono interporre tra uno e un massimo di due deviatori. Quest’altro componente funge da concentratore o supervisore del sistema di accensione e spegnimento ed è controllabile mediante smartphone.

Di seguito ti propongo un deviatore wireless del marchio Vimar che ti consente di utilizzare sia il pulsante equipaggiato sullo stesso deviatore che l’applicazione Vimar View per dispositivi mobili Android (disponibile anche su store alternativi) e iOS/iPadOS che trasforma il tuo dispositivo mobile in un vero e proprio telecomando.

Vimar 14592 Plana Deviatore connesso VIEW Wireless con uscita a relè, ...
Vedi offerta su Amazon

Qui sotto invece ti propongo un paio di interruttori/deviatori/invertitori wireless che possono essere nascosti dentro una scatola da incasso 503 o 504, oppure direttamente su un quadro elettrico a monte dell’impianto. Questi dispositivi possono interporsi tranquillamente tra due deviatori esistenti e ti consente di accendere e spegnere le luci indifferentemente dalla posizione dei due interruttori.

Come noterai non hanno pulsanti perché sono interamente controllabili da smartphone mediante applicazioni come la nota Smart Life di Tuya, sviluppata sia per dispositivi Android (disponibile anche su store alternativi) che iOS/iPadOS.

Deviatore WiFi wireless smart switch modulo da incasso compatibile con...
Vedi offerta su Amazon

Se non vuoi intervenire sull’impianto, ti suggerisco di prendere in considerazione l’acquisto di lampadine smart, controllabili da telecomando o applicazione per dispositivi mobili. Questa scelta potrebbe agevolarti non solo nell’installazione (pulita e meno rischiosa) ma anche nell’eventuale manutenzione futura.

ANTELA Lampadine LED Alexa Inteligente WiFi E27, Dimmerabile Lampadina...
Vedi offerta su Amazon
Lampadina Alexa WiFi E27, Fitop Lampadine Smart LED 9W (80W Equivalent...
Vedi offerta su Amazon
TP-Link Tapo L530E Lampadina WiFi Intelligente LED Smart Multicolore, ...
Vedi offerta su Amazon

Per un esempio pratico, puoi approfondire l’argomento leggendo il mio articolo sul funzionamento delle lampadine smart HIVE.

In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.