Come comandare un interruttore a distanza
Tutte le volte è la stessa storia: subito dopo esserti messo in viaggio per raggiungere la meta delle tue vacanze, numerosi dubbi ti assalgono e spesso ti convinci di non aver spento l'interruttore delle luci di qualche stanza, costringendoti a fare marcia indietro e tornare a casa per verificare. Puntualmente, però, le luci sono tutte spente e ti rendi conto di aver perso solo del tempo prezioso. Consapevole che le tue preoccupazioni si ripresenteranno tutte le volte che lascerai casa per un lungo periodo di tempo, vorresti sapere se esiste una soluzione che permetta di controllare e comandare a distanza gli interruttori di casa.
Se le cose stanno effettivamente così, lasciati dire che oggi è il tuo giorno fortunato! Con questa, infatti, ti spiegherò come comandare un interruttore a distanza utilizzando il tuo smartphone o il tuo tablet, permettendoti così, non solo di verificare lo stato dell'interruttore di tuo interesse, ma di accenderlo e spegnerlo anche quando ti trovi a notevole distanza. Inoltre, ti sarà utile sapere che alcuni di questi dispositivi per il controllo remoto di apparecchi elettrici, consentono anche il controllo a voce con l'utilizzo dei principali assistenti vocali. Interessante, vero?
Se non vedi l'ora di saperne di più e avvicinarti al mondo della domotica, non perdiamo altro tempo in chiacchiere e passiamo subito all'azione. Coraggio: mettiti comodo, prenditi tutto il tempo che ritieni opportuno e dedicati alla lettura dei prossimi paragrafi. Individua il dispositivo che ritieni più adatto alle tue esigenze e alle tue capacità, metti in pratica le indicazioni che sto per darti e sono sicuro che riuscirai a controllare le luci di casa anche quando ti troverai dall'altra parte del mondo. Buona lettura!
Indice
Dispositivi per comandare interruttori a distanza
Se è tuo preciso intento fornire o interrompere l'alimentazione verso un dispositivo attivando/disattivando il rispettivo interruttore o la relativa presa, anche quando ti trovi fuori casa, faresti bene a prendere in esame una delle soluzioni che ti presento di seguito. Ricorda, prima di fare qualsiasi cosa, che il controllo remoto è fortemente subordinata alla presenza di una connessione a Internet Wi-Fi attiva, meglio se suddivisa per bande e con rete a 2.4 GHz abilitata.
Prese Smart
Se non hai mai toccato un filo elettrico prima d'ora e non ritieni sia questo il momento di imparare a farlo, la soluzione più semplice che puoi prendere in considerazione consiste nel rivolgerti alle cosiddette prese Smart.
Nel dettaglio, si tratta di apparecchi elettronici in grado di fornire o interrompere l'alimentazione a comando, con l'ausilio di un'app, di un comando vocale o di un interruttore fisico, senza la necessità di rimuovere la spina del dispositivo connesso. Tutte le prese Smart sono dotate di una spina, che va collegata alla presa al muro, e di un frutto, destinato a ospitare la spina dell'elettrodomestico da alimentare.
Vi sono diversi criteri da tenere in considerazione, in fase di scelta. Sicuramente quello più importante è il plug caratteristico della spina incorporata: generalmente, le prese Smart destinate al mercato italiano sono caratterizzate da un plug di tipo L a tre poli allineati (fase, neutro e messa a terra), oppure da un plug a due poli di tipo E, F o F+E, comunemente denominato Shucko.
Altro aspetto importante di una presa Smart è il frutto in dotazione: sempre parlando di prese destinate al mercato italiano, è possibile imbattersi in prese caratterizzate dal classico frutto a tre poli allineati, in prese munite di frutto Shucko o, ancora, in prese munite di frutto ibrido.
In particolare, le prime possono ospitare sia spine con plug europeo CEE 7/16 (due poli allineati, senza linea di terra) che spine italiane di tipo L (con tre poli allineati); le seconde, invece, possono ospitare esclusivamente spine Shucko; le terze, come è semplice immaginare, supportano tutti e tre i formati di spina menzionati finora.
Molte prese Smart disponibili in circolazione sono in grado di ospitare una sola spina; tuttavia, esistono altresì dispositivi muniti di più frutti, o addirittura vere e proprie ciabatte Smart.
Nell'acquistare una presa Smart, bisogna altresì tener conto dal carico massimo supportato e dalla corrente massima erogabile da ciascun frutto, parametri importantissimi per garantire la sicurezza della presa a muro, dei dispositivi elettronici collegati e, talvolta, dell'intera stanza.
In linea di massima, esattamente come succede per le multiprese, sarebbe sconsigliato collegare elettrodomestici particolarmente potenti (forni, lavatrici, lavastoviglie e così via) alle prese Smart; queste ultime, inoltre, andrebbero posizionate in ambienti areati e non chiusi, in quanto tendono a scaldarsi con facilità.
Ma come si controlla, a distanza, una presa Smart? Non temere, non è affatto difficile. Dopo aver collegato il dispositivo Smart a una presa a muro, accendilo usando l'interruttore fisico (se disponibile) e scarica l'app suggerita dal produttore, generalmente disponibile a costo zero sul Play Store, sui market alternativi per Android e su App Store.
Ora, posizionati nelle immediate prossimità della presa Smart, avvia l'app e, se richiesto, forniscile i permessi per accedere ai dispositivi di rete e ai servizi di localizzazione del dispositivo; ora, crea un account sulla piattaforma del produttore (se necessario), segui la procedura guidata per realizzare una nuova casa virtuale e avvia la configurazione di un nuovo dispositivo Smart, premendo sul bottone apposito.
In seguito, attendi che l'app individui la presa collegata, seleziona quest'ultima premendo sul suo nome o scansionando il relativo QR code e, quando richiesto, scegli la rete Wi-Fi alla quale connettere la presa (tenendo conto che numerosi apparecchi per la domotica, a oggi, supportano le sole reti a 2.4 GHz), avendo cura di inserire la relativa password nel campo preposto.
A collegamento stabilito, non ti resta che assegnare un nome specifico alla presa, posizionarla in una stanza virtuale della casa ed effettuare eventuali aggiornamenti firmware, ove disponibili. Completata la configurazione iniziale, puoi controllare lo stato della presa, accenderla, spegnerla e controllare i consumi, direttamente dall'app.
Se presente, puoi altresì configurare la presa Smart per l'interazione con i comandi vocali, tramite Assistente Google/Google Home, Amazon Alexa o Siri/Apple Casa.
Interruttori ON-OFF Smart
Se hai un minimo di dimestichezza con i cavi elettrici e cerchi un sistema per comandare l'accensione e lo spegnimento di luci, ventilatori a parete, aeratori o altri apparecchi che possono essere comandati con un interruttore ON-OFF a parete (in gergo denominato relè bistabile), sappi che la domotica è aperta anche a questo scenario.
Gli interruttori Smart, in particolare, sono la controparte “intelligente” di quelli classici: si tratta di apparecchi che riprendono molto da vicino la forma degli interruttori classici, muniti di tasto ON-OFF di tipo fisico o touch-screen, che possono essere collegati a una rete Wi-Fi e controllati interamente tramite app.
Nell'acquistare un interruttore Smart, bisogna tener conto innanzitutto dello schema elettrico e dei cavi richiesti per il collegamento, i quali che potrebbero comprendere, oltre al cavo di fase e a quello di terra, anche il cavo di neutro.
Se sei poco esperto e hai qualche dubbio su cosa scegliere, consulta attentamente le recensioni lasciate dagli altri utenti sul prodotto, consultane il manuale delle specifiche o lasciati guidare da una persona più ferrata in materia, onde evitare l'acquisto di apparecchi non adatti alle tue esigenze.
Qualora avessi deciso di agire in autonomia, potresti aver altresì bisogno di una pinza spelafili, da usare per esporre le estremità dei cavi di fase, neutro e terra provenienti dalla scatola di derivazione.
Dopo aver messo insieme il necessario, puoi dirti pronto per installare l'interruttore Smart: come primo step, disarma il quadro elettrico principale, così da essere sicuro di lavorare in completa sicurezza. In seguito, esponi i cavi di fase, terra e neutro richiesti per il collegamento del nuovo apparecchio, andando a rimuovere la placca in plastica che copre la scatola a parete, oppure a smontare l'interruttore classico già presente, rimuovendo in sequenza la piastra di copertura, le viti di aggancio e sganciando poi i morsetti di collegamento ai cavi.
A questo punto, collega i cavi ai morsetti dell'interruttore Smart, seguendo con attenzione lo schema elettrico indicato nel manuale d'istruzione, inserisci l'interruttore Smart nell'ingresso a muro e assicuralo alla parete, usando le viti e la mascherina ricevuti in dotazione. Ancora una volta, se ritieni di non essere all'altezza di gestire o maneggiare cavi elettrici, non esitare a chiedere l'aiuto di una persona più esperta in materia.
Completata l'installazione fisica dell'interruttore, riarma il quadro elettrico principale e prova ad accendere/spegnere l'interruttore appena collegato, usando il comando manuale: se tutto è filato liscio, l'apparecchio che “risponde” all'interruttore dovrebbe accendersi o spegnersi a sua volta, segno che l'interruttore è funzionante.
Per concludere, non ti resta che effettuare la configurazione della parte Smart, ossia la connessione dell'interruttore a Internet e la predisposizione per la gestione tramite app: sostanzialmente, gli step da seguire sono gli stessi già visti per le lampadine Smart.
Nota: esistono degli interruttori Smart privi di tasto di controllo indipendente, che possono essere collegati a interruttori classici o prese già presenti, e gestiti interamente tramite app. L'installazione fisica, tuttavia, è in questo caso più complessa e richiede maggiore spazio nella scatola di derivazione.
Relè monostabile Smart
Se il tuo intento è quello di _domotizzare _un sistema di luci a più punti o, in generale, qualsiasi altra combinazione composta da dispositivi che vanno spenti o acceso in contemporanea, puoi pensare all'installazione di un relè Smart monostabile (o, semplicemente, relè). A differenza degli interruttori, che cambiano stato alla ricezione di un impulso esterno, i relè monostabili restano in un uno stato finché la bobina interna rimane eccitata (cioè alimentata).
In altre parole, quando il relè riceve corrente, esso passa allo stato di aperto o di chiuso; quando la corrente viene interrotta, la bobina si scarica, i contatti entrano in riposo e il relè passa allo stato opposto rispetto a quello precedente. Questo meccanismo operativo rende il relè monostabile adatto, come già detto, a controllare contemporaneamente più punti elettrici, in base al numero di canali disponibile sul relè stesso.
L'installazione e la configurazione di un relè monostabile Smart è abbastanza simile a quella già vista per gli interruttori ON-OFF Smart; tuttavia, il collegamento dei cavi elettrici potrebbe risultare leggermente più complesso (perché bisogna connettere il relè sia ai cavi provenienti dal quadro principale, che agli interruttori o prese da comandare), ed è richiesto più spazio nella scatola di derivazione.
Per avere un esempio pratico, prendi visione della mia guida su come collegare SONOFF Mini, nella quale trovi spiegato come installare e configurare il relè monostabile a canale singolo in oggetto.
Altre soluzioni utili
L'idea di smanettare con i cavi elettrici proprio non ti va giù e le prese Smart non fanno al tuo caso? Nessun problema: devi sapere che, a oggi, sono sempre più diffusi gli elettrodomestici Smart con funzioni di domotica, che possono essere controllati singolarmente tramite app proprietaria, oppure usando un dispositivo hub centrale (Google Nest, Amazon Echo, Apple HomePod/HomePod Mini, Apple TV 4K, Hub HIVE e così via).
In commercio, c'è davvero di tutto: lampadine e lampadine Smart, termostati Smart, lavatrici Smart, lavastoviglie Smart, forni Smart (classici, a microonde e combinati) frigoriferi/congelatori Smart, condizionatori Smart, piani cottura a induzione Smart… ma anche piccoli elettrodomestici, come friggitrici ad aria Smart e ventilatori Smart. Insomma, chi più ne ha, più ne metta!
Al di là delle naturali differenze tra un elettrodomestico e un altro, essi funzionano quasi sempre alla stessa maniera: vanno collegati a una spina di corrente o ai cavi provenienti dalla scatola di derivazione (per i grandi elettrodomestici a incasso), accesi e collegati a Internet tramite l'app del produttore, per essere spenti, accesi o controllati, tramite l'app in quesitone o lo Smart Hub presente in casa.
Personalmente, se ti appresti ad acquistare un nuovo elettrodomestico, ti consiglio di accertarti che esso sia compatibile con la tecnologia Matter: quest'ultima, detta in parole semplici, funge da standard pensato per controllare più dispositivi di natura e produttore differenti tramite la stessa app, o lo stesso hub, senza doversi ogni volta affidare a sistemi proprietari (eccezion fatta per la configurazione iniziale).
Ca va sans dire, per poter affidarsi alla domotica Smart è indispensabile che, nell'appartamento, sia disponibile una connessione Wi-Fi (meglio se con bande suddivise e rete a 2.4 GHz attiva), che va necessariamente lasciata operativa anche quando non si è in casa — altrimenti il controllo a distanza sarebbe inapplicabile.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.