Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero
Scopri le migliori offerte sul canale Telegram ufficiale. Guarda su Telegram

Come usare il flash

di

Il flash è uno strumento fondamentale nel campo della fotografia. Tecnicamente, è un lampo di luce ottenuto con un dispositivo elettronico, denominato lampeggiatore fotografico o più semplicemente flash, il quale accumula energia in un condensatore e, nel momento dello scatto, la rilascia, in modo da far partire un lampo che poi illumina la scena da immortalare. I fotografi professionisti utilizzano il flash non solo come mero strumento d’illuminazione, ma anche come ausilio per realizzare scatti artistici.

Come dici? Ultimamente ti stai appassionando anche tu alla fotografia e, dunque, vorresti imparare come padroneggiare al meglio il flash? Sì? Allora sappi che sei capitato nel posto giusto al momento giusto! Nei prossimi paragrafi, infatti, avrò modo di spiegarti nel dettaglio come usare il flash parlandoti principalmente delle macchine fotografiche, ma fornendo anche delle istruzioni utili relative agli smartphone.

Allora, sei pronto per iniziare? Sì? Alla grande! Mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo che ti occorre per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, cerca di attuare le "dritte" che ti darò. A me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e, soprattutto, farti un grosso in bocca al lupo per la tua attività da fotografo!

Indice

Come usare il flash della macchina fotografica

Iniziamo questa disamina vedendo come usare il flash della macchina fotografica. Che tu voglia usare un flash esterno o quello incorporato sulla fotocamera in tuo possesso, nelle prossime righe troverai degli utili spunti sui possibili impieghi di questo utilissimo accessorio.

Come usare il flash esterno

Flash esterno

Usare il flash esterno, anziché quello incorporato nella macchina fotografica (di cui ti parlerò più avanti), comporta diversi vantaggi. Il flash esterno, infatti, può essere orientato in varie direzioni, presenta impostazioni che è possibile personalizzare a proprio piacimento e può produrre una luce più potente e intensa rispetto a quello integrato nella macchina fotografica.

Tutte queste caratteristiche fanno del flash esterno uno strumento estremamente versatile e utile non solo per illuminare correttamente la scena, ma anche per creare dei giochi di luce e di ombre molto suggestivi che, per ovvi motivi, non possono essere replicati con i flash incorporati nelle macchine fotografiche.

Prima di illustrarti alcuni possibili utilizzi del flash esterno, ci tengo a dirti che questo può essere installato sulla macchina fotografica (solitamente sulle Reflex è presente il meccanismo di inserimento a slitta) oppure può essere utilizzato a distanza, senza essere installato sul corpo macchina.

Uno dei modi migliori per utilizzare il flash esterno è orientando la sua testa verso una direzione diversa da quella in cui si trova il soggetto da immortalare, così da far rimbalzare la luce su una superficie (es. una parete laterale o il soffitto), anziché direttamente sul soggetto. In questo modo, il soggetto viene raggiunto dal lampo di luce con meno "violenza", il che rende le ombre più "morbide" e meno nette, evitando una messa in evidenza dei difetti del soggetto ritratto nella foto.

Per riuscire in questo intento, basta orientare la testa del flash verso la direzione desiderata e, non appena si è pronti per farlo, scattare la foto. Tieni conto che, più lontana è la superficie che viene colpita direttamente dal flash, più diffusa risulta la luce che a sua volta colpisce i soggetti e, dunque, più morbide risultano le ombre nello scatto che si ottiene.

I flash esterni solitamente possono essere utilizzati anche senza essere collegati fisicamente alla fotocamera. Questi modelli in genere integrano una modalità, chiamata Slave, che permette di attivarli tramite un altro fascio di luce (che potrebbe essere quello emanato dal flash integrato nella macchina fotografica), cosa che li rende particolarmente versatili, dato che possono essere posizionati nel punto della scena che permette di ottenere esattamente l’effetto desiderato.

Come usare il flash incorporato

Flash incorporato

Molti fotografi professionisti sconsigliano l’uso del flash incorporato nella macchina fotografica, o flash pop-up, e per varie ragioni: questo tipo di flash rappresenta una fonte di luce molto piccola, non permettendo quindi di illuminare adeguatamente la scena. Inoltre è poco potente, la sua direzione è in asse con l’obiettivo (e illuminando il soggetto frontalmente, lo si "appiattisce") ed essendo alimentato dalla batteria della fotocamera, un suo utilizzo intenso rischia di far esaurire la carica piuttosto in fretta.

Tuttavia, lascia che ti spieghi come attivare e disattivare il flash sulla macchina fotografica e come provare a utilizzarlo nel migliore dei modi. Solitamente, quando sulla macchina fotografica è impostata la modalità automatica (A), il flash è attivo di default e non può essere disattivato. Impostando la modalità manuale (M), invece, è possibile scegliere di attivare o disattivare di volta in volta il flash integrato premendo sul pulsante con l’icona del fulmine situato sul corpo macchina.

Per quanto riguarda l’effettiva disattivazione del flash, su molte macchine fotografiche è presente un’impostazione (es. Flash spento sulle Reflex di Canon), da utilizzare quando non si vuole usare il flash o quando ci si trova in ambienti dove ne è vietato l’uso.

Se decidi di ricorrere all’uso del flash integrato, nonostante i suoi potenziali svantaggi, puoi provare a deviare la luce emessa da quest’ultimo ponendo uno specchietto in corrispondenza dello stesso: direzionando lo specchietto verso il soffitto o verso una parete vicina, eviterai di "sparare" la luce direttamente sul soggetto.

Un altro accorgimento che puoi adottare è quello di posizionare davanti al flash un foglio di carta bianco, così da rendere il fascio di luce un po’ più diffuso: cosa che attenuerà leggermente la presenza di ombre troppo nette sul soggetto ritratto.

Come usare il flash all’aperto

Flash all'aperto

Usare il flash all’aperto, quindi in ambienti che probabilmente sono già illuminati naturalmente, può essere molto utile. Il flash, infatti, non serve soltanto a illuminare luoghi bui o scarsamente illuminati, come potrebbe erroneamente pensare qualcuno, ma può essere utilizzato anche in contesti luminosi per schiarire ombre e/o ridurre il contrasto di pieno sole.

Questo tipo di utilizzo del flash viene definito flash di riempimento o flash di schiarita e, per capirne meglio l’utilità, ti faccio un esempio pratico: mettiamo il caso che ti ritrovi a scattare foto in una giornata particolarmente soleggiata. In queste condizioni di luce, le ombre presenti sui volti dei soggetti da immortalare potrebbero risultare troppo marcate, impedendo di distinguere i lineamenti del viso. Per correggere la cosa, si può regolare manualmente l’esposizione e provare a rimuovere così qualche ombra ma, procedendo in questo modo, si corre il rischio di sovraesporre lo sfondo, ottenendo uno scatto con il soggetto correttamente esposto, ma lo sfondo decisamente troppo chiaro, se non addirittura completamente bianco.

Adottando la tecnica del flash di riempimento, invece, è possibile illuminare le aree ombrose del soggetto, ottenendo un buon bilanciamento tra la luminosità dello sfondo e anche del soggetto stesso. Per ottenere risultati ottimali, ovviamente, bisogna ricordare che la velocità dell’otturatore non può essere impostata su valori che siano superiori alla velocità di sincronizzazione del flash: l’apertura del diaframma dev’essere ridotta, così da poter compensare la maggiore luminosità provocata dall’uso del flash.

Come usare il flash di sera

Flash di sera

Se desideri usare il flash di sera, ci sono alcuni aspetti che devi assolutamente tenere in considerazione. Innanzitutto, ci tengo a dirti che, solitamente, il flash riesce a coprire una distanza che va dai 3 ai 10 metri. Ciò significa che scattare foto con il flash per illuminare un soggetto lontano, può essere controproducente.

Attivando il flash, infatti, la scena viene illuminata dalla luce emanata da quest’ultimo e ciò può "ingannare" la macchina fotografica, facendole credere che ci ci trova in condizioni di forte illuminazione. Di conseguenza, il tempo di scatto verrà automaticamente ridotto dalla macchina fotografica, che genererà uno scatto sottoesposto, per non dire buio.

Come si può evitare una cosa del genere? Detta in poche parole, non utilizzando il flash ed esponendo la foto manualmente: per riuscirci, puoi adottare alcuni accorgimenti molto semplici, come aumentare il tempo di scattoaprire il diaframma e aumentare il valore ISO (ma senza esagerare, altrimenti la foto ottenuta sarà molto "rumorosa). Se decidi di aumentare il tempo di scatto, ti consiglio di utilizzare un cavalletto, così da evitare di correre il rischio di incappare in foto che presentano del mosso o del micro-mosso.

Se, invece, vuoi usare il flash di sera per illuminare un soggetto che è vicino, ti consiglio di ricorrere all’uso di un flash esterno, anziché adoperare quello integrato nella macchina fotografica. Come ti ho già spiegato qualche riga più su, infatti, il flash esterno permette di orientare la sua testa verso una direzione diversa da quella in cui si trova il soggetto da immortalare, cosa che permette di far rimbalzare la luce su una superficie (es. una parete laterale), anziché direttamente sul soggetto, rendendo lo scatto più interessante ed evitando difetti comuni, come quello dell’effetto occhi rossi.

Se non hai a disposizione un flash esterno e/o vuoi comunque utilizzare quello integrato sulla tua macchina fotografica per illuminare soggetti vicini, cerca quantomeno di evitare di "sparare" la luce direttamente negli occhi dei soggetti che desideri immortalare, magari invitando questi ultimi a non guardare direttamente nell’obiettivo, così da evitare l’effetto occhi rossi (che comunque potrebbe essere corretto in fase di post-produzione, come ti ho spiegato in un’altra guida).

Come usare il flash in manuale

Flash manuale

Come ti spiegavo nell’introduzione dell’articolo, il flash accumula, in fase di ricarica, una certa quantità di energia in un condensatore e, nel momento dello scatto, la rilascia istantaneamente per far partire il lampo che deve illuminare la scena. Il "segreto" per utilizzare al meglio il flash, quindi, è nel dosare il quantitativo di luce rilasciato da quest’ultimo.

Se si ha a disposizione un flash esterno, sarebbe dunque consigliabile usarlo in modalità manuale, anziché in quella automatica, per regolare al meglio la sua intensità. Chiaramente, è consigliabile fare ciò in tutte quelle situazioni in cui si ha la possibilità di studiare con calma le foto da realizzare: se si ha la necessità di cogliere l’attimo, è meglio utilizzare il flash in modalità automatica (o TTL), così da essere certi di ottenere uno scatto corretto impostando semplicemente i parametri di scatto della macchina fotografica. Nella modalità automatica, infatti, il flash calcola tutti i parametri da impostare automaticamente in base alle informazioni che riesce a raccogliere dall’obiettivo.

Per usare il flash in modalità manuale, devi richiamare la modalità in questione tramite il flash: in genere, per riuscirci, basta selezionare la lettera M del flash ed entrare nel menu d’impostazione della potenza dello stesso. Dato che le operazioni da compiere possono variare da dispositivo a dispositivo, ti consiglio di leggere il manuale d’uso per sapere nel dettaglio come procedere.

Nello scattare la foto in modalità manuale con il flash, la prima cosa che devi tenere in considerazione è la potenza del lampo di luce, che bisogna necessariamente variare in funzione del risultato che si vuole ottenere. Solitamente, impostando il flash in modalità manuale, si hanno valori che vanno da 1/1 a 1/128: il valore 1/1 indica il valore di massima potenza; il valore 1/128, invece, indica il valore di minore potenza.

Un altro valore che è possibile modificare su molti flash esterni è l’ampiezza della parabola, ovvero l’ampiezza del fascio di luce emanato dal flash che, solitamente, varia tra i 24mm e i 128mm: il valore 24mm indica un fascio di luce molto ampio, mentre il valore 128mm indica un fascio di luce molto ampio.

Per quanto concerne i valori da impostare sulla macchina fotografica, ti rammento alcuni concetti che faresti bene a tenere sempre ben a mente. Mantenendo invariati la potenza del flash, la sensibilità del valore ISO e il tempo di otturazione, se si sceglierà di chiudere il diaframma la foto risulterà sottoesposta, mentre con il diaframma tutto aperto risulterà sovraesposta. Ciò significa che la potenza del flash è direttamente proporzionale all’apertura del diaframma e, quindi, aumenta all’aumentare dell’apertura del diaframma.

Lasciando invariati la potenza del flash, il valore ISO e l’apertura del diaframma, invece, il soggetto sarà sempre illuminato correttamente, mentre cambierà la presenza della luce ambientale, in quanto è controllata dal tempo di otturazione.

Alla luce di quanto appena detto, quando regoli manualmente i parametri di scatto, ricordati sempre che variando l’apertura del diaframma, agirai sul quantitativo di luce che colpisce il soggetto da immortalare; variando il tempo di otturazione, invece, agirai sulla luce ambientale.

Come usare il flash nei ritratti

Ritratto fotografico

Per quanto concerne l’uso del flash nei ritratti, ti consiglio di seguire i suggerimenti e gli accorgimenti che ti ho già dato nei capitoli precedenti, in modo tale da evitare di ottenere foto sottoesposte o sovraesposte e ridurre al minimo la possibilità di incappare in errori comuni, come quello relativo all’effetto occhi rossi.

A questi suggerimenti, aggiungo che nell’utilizzare il flash nelle foto di gruppo, devi aver cura di far posizionare tutti i soggetti sullo stesso piano. Per quale motivo? Se i soggetti si dispongono su piani differenti, quelli che sono più vicini all’obiettivo verranno illuminati ed esposti correttamente: quelli che si trovano un po’ più lontani, invece, verranno sottoesposti e, quindi, lo scatto sarà praticamente inutilizzabile.

Come usare il flash del telefono

Scatti foto principalmente con il telefono e vorresti dunque sapere come attivare il flash integrato su quest’ultimo? Di seguito trovi spiegato come fare sia su Android che su iPhone.

Come usare il flash su Android

Flash Android

Se hai a disposizione un dispositivo Android, dovresti essere in grado di gestire le impostazioni relative all’utilizzo del flash direttamente dall’app Fotocamera. Per procedere, dunque, avvia quest’ultima sul tuo smartphone, fai tap sull’icona del fulmine posta in alto (su alcuni dispositivi occorre prima fare tap sul simbolo dell’ingranaggio, per espandere il menu che contiene l’icona in questione).

A questo punto, non ti resta che prestare attenzione al simbolo che compare sull’icona del fulmine: se non è presente alcun simbolo, significa che il flash è attivo; se è presente il simbolo (A), significa che è attivo il flash automatico e sarà il sistema operativo a decidere se attivare o meno il flash, mentre il simbolo del divieto indica che il flash è disattivato.

Ora, dopo aver attivato il flash, non ti resta che premere sul pulsante di scatto posto in basso al centro per scattare la foto e illuminarla tramite l’emissione del lampo di luce generata dal flash.

Come usare il flash su iPhone

Flash dell'iPhone

Hai un iPhone e vorresti sapere come attivare il flash su quest’ultimo? Anche in questo caso, puoi riuscirci in maniera semplicissima. Avvia innanzitutto l’app Fotocamera, fai tap sul simbolo del fulmine posto in alto a sinistra e, nel menu che si apre, seleziona una delle opzioni disponibili: Automatico, se vuoi impostare il flash automatico e far decidere al sistema operativo quando attivarlo; , se vuoi tenerlo sempre attivo o No, se vuoi disattivarlo.

Dopodiché premi sul pulsante di scatto posto in basso al centro sullo schermo, in modo da scattare la foto e illuminarla grazie al flash integrato sul tuo "melafonino", e il gioco è fatto.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.