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Come usare una Reflex

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Da buon appassionato di fotografia quale sei, alla fine ti sei deciso a comprare la tua prima Reflex. Sei davvero soddisfatto del tuo acquisto perché sei riuscito ad accaparrarti un’ottima macchina fotografica a un prezzo tutto sommato abbordabile. Non avendo mai utilizzato una macchina di questo tipo, però, ti stai chiedendo se sarai effettivamente in grado di adoperarla al meglio.

Anche se non sei un fotografo professionista, ti garantisco che non hai alcun motivo di preoccuparti, anche perché, se vuoi, posso spiegarti io come usare una Reflex. Certo, ci vorrà del tempo prima che tu riesca a padroneggiare alla perfezione la tua nuova macchina fotografica (in realtà, a volte nemmeno i cosiddetti professionisti riescono a fare una cosa del genere!). Comunque sia, leggendo i prossimi paragrafi, avrai modo di capire come iniziare a utilizzare le funzioni elementari della tua fotocamera: dalla sua prima accensione fino allo scatto vero e proprio di una foto.

Prima di procedere, ci tengo a dirti che per questa guida mi sono avvalso di una Canon EOS 1300D. Le indicazioni che troverai nelle prossime righe, comunque, sono valide in linea di massima per tutte le fotocamere Reflex: ciò che può cambiare è il nome di qualche opzione o dicitura, tutto qui. Qualora dovessi trovare difficoltà a seguire alcuni dei passaggi indicati nella guida, fai riferimento al manuale d’uso della tua macchina fotografica. Adesso, se sei d’accordo, direi di passare all’azione! A me non resta altro che augurarti una buona lettura e, soprattutto, un buon divertimento con la tua Reflex!

Indice

Operazioni preliminari

Prima di vedere più da vicino come usare una Reflex, è bene che ti indichi quali operazioni preliminari devi compiere per adoperare il modello di macchina fotografica in tuo possesso. Non temere: che tu voglia imparare come usare una Reflex Nikon, come usare una Reflex Canoncome usare una Reflex analogica imparerai tutto in poco tempo!

Introdurre la batteria e la scheda SD

La prima operazione che devi compiere per adoperare la tua Reflex è introdurre la batteria e la scheda SD nell’apposito alloggiamento, altrimenti, molto banalmente, non potrai accendere la macchina fotografica e salvare le foto su un supporto di memoria.

Nella macchina fotografica che ho usato per il tutorial (Canon EOS 1300D), lo sportellino che protegge l’alloggiamento della batteria e della scheda SD è collocato alla base del corpo macchina ed è contrassegnato dalla scritta CARD/BATT. – OPEN ▾, ma su altre macchine potrebbe essere posto di lato o in altri punti ancora. Dopo aver sollevato e aperto lo sportellino, devi poi inserire con delicatezza la batteria (accertandoti che sia carica) finché non senti una sorta di clic e poi fare la stessa cosa anche con la scheda SD.

Quando avrai bisogno di rimuovere la batteria o la SD, dovrai riaprire lo sportellino in questione e pigiare sulla linguetta di rimozione della batteria o della scheda SD (o, in altri modelli di macchine, pigiare direttamente su uno di questi).

Agganciare l’obiettivo

Agganciare l’obiettivo al corpo macchina è un’altra operazione fondamentale per poter utilizzare una  fotocamera Reflex. Senza obiettivo, infatti, il sensore posto sul corpo macchina è “cieco” e non può catturare l’immagine.

Per agganciare l’obiettivo alla macchina fotografica in tuo possesso, devi innanzitutto togliere il tappo di protezione dal bocchettone dell’ottica e togliere anche il tappo di protezione del sensore dal corpo macchina. Dopodiché devi allineare gli indicatori per il montaggio che sono presenti sia sulla baionetta dell’obiettivo che sul bocchettone della Reflex e ruotare l’obiettivo finché non si blocca nella posizione corretta (devi sentire uno scatto).

Per staccare l’obiettivo installato sulla Reflex, poi, dovrai premere l’apposito pulsante di sblocco posto sul corpo macchina (in prossimità del bocchettone d’ingresso dell’obiettivo) e ruotare in senso inverso rispetto all’innesto. Mi raccomando: nel cambiare gli obiettivi, cerca di non perdere tempo perché se il sensore o l’obiettivo rimangono “scoperti” troppo a lungo, possono catturare polvere e sporcarsi, non offrendo una buona resa in fase di scatto. Intesi?

Accendere la Reflex

Dopo aver agganciato l’obiettivo al corpo macchina, puoi finalmente accendere la Reflex e iniziare a utilizzarla per scattare le tue prime foto. Per accendere la macchina fotografica in tuo possesso non devi far altro che individuare l’apposito pulsante di accensione che si trova sul corpo macchina. Nel mio caso, si tratta di una levetta che va semplicemente spostata su ON.

Alla prima accensione della Reflex, devi impostare la lingua, la data, l’ora e altri parametri richiesti dalla macchina fotografica: per riuscirci, non devi far altro che seguire le istruzioni che vedi a schermo e muoverti tra i vari menu tramite i pulsanti di selezione posti sul corpo macchina. Se hai delle difficoltà in tal senso, ti invito a consultare il manuale d’uso della tua Reflex.

Scattare foto con la Reflex

Ora che hai preparato la tua macchina fotografica, puoi finalmente adoperarla per scattare foto. Lascia che ti illustri come fare ciò scegliendo la modalità di scatto più adatta alle tue esigenze e seguendo alcuni semplici princìpi di composizione. Trovi tutto spiegato qui sotto.

Come scegliere la modalità di scatto

Se hai acquistato una Reflex, evidentemente vuoi provare ad addentrarti nel mondo della fotografia creativa impostando manualmente i vari parametri di scatto, come la velocità dell’otturatore, l’apertura del diaframma, la sensibilità ISO e così via, non lasciando che sia la macchina fotografica a farlo al posto tuo. Prima di spiegarti (nel prossimo capitolo) come fare ciò, vediamo un po’ più da vicino quali sono le principali modalità di scatto disponibili sulle Reflex, così che tu possa scegliere quella che ritieni più adatta alle tue esigenze.

  • Automatica — questa modalità, solitamente contrassegnata sul corpo macchina dalla lettera A o dalla scritta AUTO, rende impossibile modificare i parametri di scatto. La fotocamera, in pratica, gestisce in maniera del tutto automatica i tempi di scatto, la velocità dell’otturatore, l’apertura del diaframma e così via.
  • Programma AE — tramite questa modalità, contrassegnata dalla lettera P sulla ghiera posta sul corpo macchina, è possibile “delegare” alla macchina fotografica la scelta inerente la velocità dell’otturatore e l’apertura del diaframma. Le altre impostazioni possono essere regolate autonomamente.
  • Priorità diaframma — questa modalità, solitamente contrassegnata dalla lettera Av, permette di gestire l’apertura del diaframma, lasciando alla macchina fotografica il compito di scegliere il tempo di scatto. È consigliabile impostare questa modalità quando si vuole gestire semplicemente il livello di sfocatura/nitidezza dello sfondo e dei soggetti in primo piano.
  • Priorità dei tempi di scatto — solitamente contrassegnata dalla lettera Tv o S, questa modalità permette di regolare il tempo di scatto, consentendo di scegliere se realizzare degli scatti nitidi oppure dei mossi “artistici”. La macchina fotografica, invece, gestisce in modo automatico tutti gli altri parametri, compresa l’apertura del diaframma.
  • Esposizione manuale — questa modalità permette di gestire tutti i parametri di scatto. Anche se è la più “complessa” da utilizzare, in quanto bisogna sapere “dove mettere le mani” in fase di scatto, è perfetta per realizzare foto veramente creative. Solitamente, sul corpo macchina è contrassegnata dalla lettera M.
  • Video — la maggioranza delle Reflex permettono anche di registrare video di buona qualità. Solitamente questa modalità è contrassegnata dall’icona di una cinepresa.

Per selezionare una delle modalità di scatto disponibili sul modello di Reflex in tuo possesso, non devi far altro che ruotare la ghiera di selezione posta sul corpo macchina, facendo in modo che la lettera corrispondente alla modalità che desideri utilizzare (es. Av, TvM, etc.) risulti affiancata al simbolo del trattino e il gioco è fatto.

Come usare una reflex in manuale

Dopo aver scelto la modalità di scatto che preferisci utilizzare, puoi finalmente regolare alcune impostazioni di scatto, in base alla modalità che hai scelto di utilizzare e in base al risultato finale che desideri ottenere.

Come ti dicevo poc’anzi, se hai scelto di attivare la modalità di scatto automatica non potrai regolare nessuna impostazione di scatto, mentre impostando quella manuale potrai regolarle tutte. Accertati, quindi, di aver scelto una modalità che ti permetta di “giocare” con i parametri che vuoi modificare: di seguito trovi elencati i parametri principali di cui devi tener conto quando ti accingi a scattare una foto.

  • Tempo di scatto (chiamato anche tempo di esposizione o tempo di posa) — questo parametro riguarda il tempo che l’otturatore rimane aperto per permettere alla luce di raggiungere il sensore d’immagine. Come potrai ben capire, più è elevato il tempo di scatto (es. 1/60, 1/10, 1″, etc.), maggiore sarà il quantitativo di luce che raggiungerà il sensore e, di conseguenza, maggiore sarà la luminosità della foto. Al contrario, se si imposta un tempo di scatto molto corto (es. 1/320, 1/800, 1/2000, etc.), l’otturatore rimarrà aperto per meno tempo e, di conseguenza, il sensore sarà raggiunto da un quantitativo minore di luce. La scelta del tempo di scatto influisce anche sulla presenza di mosso (e micro-mosso) che sarà evidente sullo scatto: impostando un tempo di scatto lungo, verrà catturato non solo il soggetto, ma anche parte del suo movimento, mentre impostando un tempo di scatto molto corto il soggetto verrà “congelato” e il mosso sarà praticamente assente.
  • Apertura del diaframma — il diaframma è un sistema di lamelle posizionate a ventaglio inverso che si aprono e chiudono, in base alla scelta del fotografo. L’apertura del diaframma, che si misura in f/stop, ha un’influenza diretta sulla profondità di campo, ovvero sull’intervallo di distanze dalla fotocamera entro cui i soggetti ritratti saranno più o meno nitidi. Impostando un’apertura del diaframma molto elevata (es. f/1.4 f/1.8, f/2, etc.), si diminuisce la profondità di campo e, di conseguenza, il soggetto in primo piano sarà a fuoco, mentre tutto ciò che si trova sullo sfondo verrà sfocato (come ti ho spiegato in un’altra guida). Al contrario, se si imposta un’apertura del diaframma molto bassa (es. f/4 f/8,  f/16, etc.), si aumenta la profondità di campo, ottenendo scatti che hanno tutto perfettamente a fuoco, sia il soggetto in primo piano che lo sfondo.
  • ISO — questo valore indica la sensibilità del sensore alla luce. Più è elevato il valore dell’ISO, maggiore sarà lo “sforzo” che farà il sensore per catturare quanta più luce possibile, anche in condizioni dove questa non è presente in abbondanza, permettendo di ottenere scatti più o meno luminosi. Bisogna stare attenti, comunque, a non aumentare in maniera esagerata il valore dell’ISO (è consigliabile non raggiungere mai il valore massimo presente sulla fotocamera), soprattutto se si ha un modello di Reflex entry-level. Impostando valori molto elevati, infatti, aumenta anche il “rumore” dell’immagine, ovvero quel fastidioso effetto patinato che contraddistingue gli scatti dei fotografi alle prime armi.

Alla luce di quanto detto, come devi regolare le impostazioni di scatto? Devi essere bravo a bilanciare nella maniera corretta i parametri di cui ti ho parlato sopra, in base alla tipologia di situazione in cui ti trovi e, soprattutto, in base al risultato finale che vuoi ottenere. Ti faccio un esempio pratico, così puoi capire meglio il punto.

Mettiamo il caso che tu debba scattare una foto a un soggetto in condizioni di scarsa illuminazione. Per ottenere risultati ottimali, sarebbe meglio aumentare un po’ il tempo di scatto (così entrerà più luce nel sensore) e aumentare l’apertura del diaframma: così facendo, potrai utilizzare un valore ISO relativamente basso, evitando di realizzare una foto “rumorosa”. Se, invece, utilizzassi un tempo di scatto più corto e un’apertura del diaframma minore, saresti costretto ad aumentare notevolmente l’ISO (altrimenti l’immagine sarebbe sottoesposta): anche se lo scatto potrebbe essere correttamente esposto, la qualità sarebbe decisamente più bassa.

Per regolare i parametri in questione, dopo aver selezionato la modalità di scatto che preferisci, devi pigiare sui pulsanti posti sul corpo macchina e modificare i valori che ti vengono mostrati sul display della Reflex. Sulla macchina fotografica in mio possesso, ad esempio, per modificare l’apertura del diaframma bisogna pigiare sul pulsante Av/+–, così da evidenziare la casella Fx.x, poi poggiare l’indice sulla ghiera principale (per intenderci, la “rotellina” dentata che sulla mia macchina si trova vicino al pulsante di scatto) e spostarla verso sinistra o destra. Un’operazione simile va fatta anche per quanto riguarda la scelta del tempo di scatto.

Per quanto riguarda l’ISO, invece, nel mio caso bisogna premere il pulsante ISO e, tramite la ghiera principale, selezionare il valore che si desidera utilizzare (es. 100, 200, 400, etc.) e poi premere sul pulsante SET per confermare l’operazione. Se hai difficoltà a trovare i pulsanti e le impostazioni per regolare i parametri di scatto sulla tua macchina fotografica, fai riferimento al manuale d’uso del dispositivo, così da non avere problemi.

Come comporre l’immagine e scattare

Una volta che avrai regolato i parametri di scatto da utilizzare, non ti resta che comporre l’immagine e scattare la foto. Avvicinati, dunque, all’oculare del mirino, chiudi l’occhio che è rimasto “scoperto” e cerca di comporre l’immagine. A questo riguardo, potrebbe tornarti utile usare la regola dei terzi (che in breve consiste nel disporre i soggetti che vuoi far risaltare nei punti di intersezione di una griglia immaginaria composta da due linee verticali e due linee orizzontali).

Una volta che avrai composto la foto, premi a metà il pulsante di scatto, così da mettere a fuoco il soggetto in primo piano (nel mio caso, all’interno del mirino compare un puntino rosso che mi aiuta a “puntare” in maniera precisa il soggetto da mettere a fuoco) e, non appena sei pronto, continua a premere il pulsante di scatto.

Et-voilà! La tua foto è stata scattata. Ora non devi fare altro che pigiare sull’apposito pulsante presente sul corpo macchina (nel mio caso il simbolo ▶︎) per vedere l’anteprima dello scatto che hai realizzato.

* Come trasferire foto dalla Reflex ad altri dispositivi

Una volta che hai scattato delle foto, probabilmente vorrai trasferirle su altri dispositivi, così da condividerle con i tuoi amici e visualizzarle su schermi più grandi e definiti di quello della tua macchina fotografica, così da apprezzarne tutta la loro bellezza.

Per trasferire le foto dalla fotocamera al PC, puoi semplicemente estrarre la scheda SD inserita nella macchina e introdurla nel lettore di schede SD del computer (o su un lettore di schede esterno, qualora il PC ne sia sprovvisto). In alternativa, puoi scaricare dal sito del produttore della tua macchina fotografica un software proprietario che permette di gestire e scaricare le foto scattate. Dopodiché devi collegare la macchina al computer tramite l’apposito cavo USB e seguire le istruzioni visualizzate a schermo per trasferire i file che ti interessa visualizzare sul PC.

Ti ricordo, inoltre, che molte Reflex di ultima generazione permettono di trasferire le foto su computer,  smartphone e tablet tramite la funzione Wi-Fi. Su queste macchine fotografiche, infatti, c’è un modulo che crea una rete locale a cui è possibile accedervi per scaricare le foto e addirittura controllare la macchina da remoto. Per maggiori informazioni su come trasferire foto dalla Reflex su altri dispositivi, ti consiglio di leggere questa guida: anche se fa riferimento in maniera specifica alle macchine Canon, può tornarti utile per capire meglio il funzionamento delle soluzioni che ti ho appena citato.

Come usare Reflex come webcam

reflex

Hai sentito dire che è possibile usare una Reflex come webcam del computer per realizzare live, videoconferenze e riprese di alta qualità? È verissimo, ed è anche più semplice di quello che immagini: molto spesso basta usare degli appositi software messi a disposizione dalle case produttrici delle macchine fotografiche. Trovi tutti i dettagli nella mia guida su come usare una fotocamera come webcam.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.