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Migliori in-ear monitor: guida all’acquisto

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Di recente, hai preso la saggia decisione di dotarti di un paio di auricolari IEM (in-ear monitor) per ottimizzare la resa acustica durante le tue esibizioni live, in sala prove o nello studio di registrazione. L’obiettivo principale è quello di migliorare l’ascolto delle tue performance utilizzando dunque delle cuffie professionali collegate a un sistema centralizzato, in modo da abbassare il volume di eventuali spie, limitare gli effetti sonori indesiderati e avere una maggiore libertà di movimento.

Ora, quindi, hai necessità di scegliere, fra i migliori in-ear monitor, quello più adatto alle tue esigenze, alla tipologia di strumento che suoni e, non ultimo, al tuo budget. Non essendo particolarmente esperto sul tema, però, prima vorresti farti un’idea più precisa delle varie soluzioni disponibili sul mercato e, magari, approfondire anche qualche aspetto tecnico per essere certo di prendere una decisione giusta e ben ponderata.

Ebbene, se le cose stanno così, ti esorto a proseguire la lettura di questa guida all’acquisto, nella quale, oltre a delle utili indicazioni su alcuni prodotti che reputo particolarmente validi, è presente un’ampia sezione dove ti illustro quelli che, a parer mio, sono gli elementi più importanti da tenere in considerazione nella valutazione degli in-ear monitor. Come dici? È esattamente quello che stavi cercando? Perfetto! In tal caso ti lascio sùbito alla consultazione dei prossimi capitoli, e ti faccio un grosso in bocca a lupo per tutto!

Indice

Migliori in-ear monitor

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Come scegliere i migliori in-ear monitor

Se pensi di aver bisogno di approfondire alcuni aspetti prima di acquistare i tuoi nuovi auricolari IEM, di seguito troverai alcune preziose “dritte” su come scegliere i migliori in-ear monitor. Sono certo che la lettura dei prossimi capitoli ti permetterà di orientarti meglio in questo ambito, facilitandoti di molto il compito.

Driver

in-ear monitor

Per scegliere i migliori in-ear monitor, è necessario prestare attenzione ai vari fattori che intervengono nella definizione del sonoro, a cominciare dal numero e dalla tipologia di driver integrati in ogni auricolare.

Come puoi facilmente intuire, le cuffie dotate di un singolo driver ricreano l’intero spettro di frequenze in un unico canale, con conseguenti limiti nella fedeltà della riproduzione e nella possibilità di gestire e personalizzare l’equalizzazione. Un numero maggiore di driver, analogamente a quello che avviene ad esempio per le casse acustiche, permette invece di ottenere una migliore risposta nelle varie gamme di frequenza, ottimizzandone la distribuzione. Ovviamente, però, molto dipende anche dalla qualità degli elementi in gioco.

In commercio è possibile trovare prodotti in grado di combinare anche 8 driver, ciascuno dei quali si occupa di specifici range di frequenze suddivisi fra bassi, medi e alti: la distribuzione del carico di lavoro in questa configurazione consente senz’altro di acquisire un risultato particolarmente nitido e bilanciato, eventualmente personalizzabile in base alla possibilità offerte dal sistema IEM al quale verranno collegate.

Inoltre, è opportuno fare una distinzione fra driver BA (Balanced Armature), dedicati alle varie frequenze, e driver dinamici che, invece, hanno solitamente una dimensione maggiore e vengono utilizzati principalmente per la riproduzione dei bassi. Diversi prodotti implementano un sistema ibrido, dotato di entrambe le soluzioni.

Alcuni modelli di auricolari vengono realizzati appositamente per migliorare l’esperienza d’ascolto dello specifico musicista: se, ad esempio, sei alla ricerca dei migliori in-ear monitor per cantanti, potresti senz’altro preferire un prodotto in grado di garantire un maggiore equilibrio acustico, mentre un bassista o un batterista di certo apprezzeranno delle cuffie dotate di driver dedicati alle frequenze basse, in modo da porre maggiormente in evidenza le sonorità della sezione ritmica rispetto al resto degli strumenti.

Qualità audio

in-ear

In linea di massima, gli auricolari in-ear sono sempre in grado di garantire una buona potenza e un volume significativamente alto, adatto all’utilizzo anche nelle condizioni acustiche più difficili. Per ottenere una migliore qualità audio, stabile ed equilibrata, però, è importante trovare anche un buon compromesso fra le caratteristiche che ti riassumo qui di seguito.

Innanzitutto, accertati che la risposta in frequenza rientri in un range il più ampio possibile, in grado di coprire la gamma udibile dall’orecchio umano (indicativamente dai 20 Hz ai 20KHz). Alcuni prodotti professionali particolarmente versatili offrono anche la possibilità di personalizzare questo parametro in base alle proprie esigenze.

L’impedenza è un altro indicatore assai importante: viene espressa in ohm (Ω) e, in sostanza, indica di quanta potenza hanno bisogno le cuffie per raggiungere il volume di ascolto necessario. Se non hai particolari esigenze, disponi di un impianto sufficientemente potente e vuoi scegliere fra i migliori in-ear monitor economici, un’impedenza bassa (ad esempio fra i 24 e i 36 ohm) potrebbe comunque risultare sufficiente per ottenere un audio chiaro e ben bilanciato.

Anche la sensibilità, ossia la capacità di convertire la potenza in energia acustica, riveste un ruolo molto importante, ed è essenziale che tale valore risulti particolarmente elevato, anche oltre i 100/110 dB SPL (decibel Sound Pressure Level). In tal modo, ti sarà possibile mitigare più facilmente l’utilizzo del volume, che se alzato troppo potrebbe portare a fastidiose distorsioni.

Per migliorare la resa acustica e, allo stesso tempo, salvaguardare l’udito, è necessario che le cuffie siano equipaggiate con un sistema in grado di isolare efficacemente dal rumore esterno, caratteristica che si ottiene mediante l’utilizzo di un design ergonomico e l’adozione di materiali di alta qualità in grado di creare una barriera fisica fra l’ascoltatore e l’ambiente.

Ti suggerisco, inoltre, di verificare che il prodotto prescelto sia dotato possibilmente della tecnologia di cancellazione del rumore attiva, la quale si avvale di appositi microfoni esterni per rilevare i suoni ambientali e ridurli digitalmente.

Design

in-ear monitor

La scelta di un design ergonomico e allo stesso tempo discreto, adatto alle proprie esigenze di movimento e dotato di una vestibilità comoda, è senz’altro un altro aspetto essenziale da tenere in fortissima considerazione nella scelta degli in-ear monitor. Sotto questo punto di vista puoi scegliere fra prodotti universali nei quali i cavi passano all’interno di appositi ganci che vanno indossati dietro l’orecchio per stabilizzare il dispositivo, e modelli “straight”, applicabili direttamente sul padiglione auricolare.

La presenza di gommini di ricambio di diverse taglie può sicuramente risultare di grande aiuto per trovare la migliore soluzione “su misura”. Per alcuni articoli di fascia medio/alta, poi, i produttori spesso realizzano dei cuscinetti personalizzati basati sull’impronta auricolare del musicista, in grado di rendere il dispositivo il più confortevole possibile e mantenere il posizionamento ancora più saldo.

Per migliorare il comfort, è altresì importante che gli auricolari siano leggeri, caratteristica che in gran parte è legata anche ai materiali di cui sono composti. Inoltre, soprattutto se le esibizioni avvengono all’aperto, è opportuno scegliere delle cuffie IEM dotate di una buona impermeabilità, resistenti sia al sudore che a eventuali condizioni meteo avverse.

Per concludere, ti suggerisco di verificare che il cavo in dotazione sia sufficientemente lungo rispetto alle tue modalità di utilizzo. Solitamente, ad ogni modo, questo dovrebbe essere facilmente rimovibile: va collegato all’auricolare tramite un connettore a due o più pin oppure un connettore MMCX, quest’ultimo dotato di ugello cilindrico con meccanismo di blocco che lo rende più stabile. In tal modo, potrà essere sostituito con un ricambio compatibile in grado all’occorrenza di migliorarne anche le prestazioni.

Altre caratteristiche

cofanetto in-ear monitor

Fra le altre caratteristiche che ti consiglio di verificare c’è, innanzitutto, quella relativa alla connettività. In commercio, infatti, è possibile reperire modelli di in-ear monitor dotati solamente di cavo, da collegare fisicamente al ricevitore portatile, o dispositivi con connessione wireless Bluetooth.

Se opti per quest’ultima soluzione, in quanto preferisci evitare l’ingombro dei fili durante le tue esibizioni, presta attenzione all’autonomia della batteria integrata nelle cuffie, in particolare se hai necessità di usarle per lunghi periodi di tempo.

Qualora tu abbia intenzione di avvalerti di cuffie IEM versatili, da utilizzare anche per un impiego al di fuori dell’ambito musicale, sul mercato sono presenti dei modelli equipaggiati con un microfono e con comandi per rispondere alle chiamate, cambiare traccia e regolare il volume.

Gli auricolari in-ear vanno sempre mantenuti puliti e, per questo motivo, può risultare particolarmente pratica la presenza nella confezione di vendita di un utile kit per la sanificazione del dispositivo.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.