Come formattare hard disk esterno non riconosciuto
Hai appena collegato un hard disk esterno al tuo computer e, purtroppo, ti sei ritrovato faccia a faccia con un messaggio d’errore o, peggio ancora, con il sistema operativo che apparentemente si rifiuta di rilevarlo. Se l’idea di sborsare denaro per acquistare un nuovo disco proprio non ti piace, sappi che non è ancora tutto perduto: il problema potrebbe risolversi intervenendo con alcuni specifici programmi molto semplici da usare e adatti anche a chi, come te, non ha molta esperienza nel settore.
Dunque, se sei alla ricerca di una soluzione di questo tipo, sono lieto di annunciarti che ti trovi nella guida giusta: di seguito, infatti, ti spiegherò i metodi più efficaci per formattare hard disk esterno non riconosciuto, così da permetterti di sfruttare ancora il tuo supporto di memoria anche se questo, all’apparenza, risulta morto.
Prima ancora di entrare nel vivo della questione, però, voglio ricordarti che le operazioni di inizializzazione e formattazione comportano la perdita totale dei dati già presenti sul disco. Chiaro? Perfetto, allora non ti resta altro che ritagliarti un po’ di tempo libero, leggere attentamente quanto ho da spiegarti su questo delicato argomento e mettere in pratica i miei suggerimenti. Mi auguro che tu riesca a riportare in vita il tuo disco e a usarlo ancora per molto, molto tempo. In bocca al lupo!
Indice
- Informazioni preliminari
- Come recuperare dati da un hard disk esterno che non viene riconosciuto
- Come formattare un hard disk esterno che non viene riconosciuto: programmi
- In caso di ulteriori problemi
Informazioni preliminari
Prima di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti, in maniera dettagliata, come fare a formattare un disco esterno che non viene riconosciuto, ritengo necessario illustrarti quali potrebbero essere le motivazioni alla base del mancato riconoscimento del drive.
In primo luogo, dovresti verificare che il file system in uso sul disco, ossia la modalità con la quale i dati vengono scritti e ordinati nei vari settori, sia compatibile con il sistema operativo in uso: per farti un esempio, se dovessi provare a collegare a un PC Windows un disco esterno formattato con file system proprietario Apple (denominato apfs), con uno dei file system UNIX (ext2, ext3, ext4, reiserfs) oppure facente parte di un RAID, il drive non verrebbe riconosciuto o, quantomeno, sarebbe illeggibile.
In casi del genere, è possibile recuperare i dati già presenti usando un apposito software e riformattare il disco con un file system diverso in maniera semplicissima, usando una delle utility messe a disposizione dal sistema operativo in uso: il mancato riconoscimento, infatti, è da ricondursi a una problematica di tipo software, che può essere risolta con una semplice sovrascrittura dei dati.
Ancora, il mancato riconoscimento del disco potrebbe essere causato da un problema di lettura dei dati, riconducibile a un errore nella lettura della tabella delle partizioni: anche in questo caso, si possono recuperare i file presenti sul disco mediante un apposito software, andando poi a riscrivere la tabella di cui sopra, previa una nuova formattazione del drive.
La questione è leggermente diversa, invece, se il mancato riconoscimento è provocato da un problema hardware, ossia dal danneggiamento o dalla rottura di un componente interno: in questo caso, si può provare a recuperare i dati dal disco e a renderlo nuovamente leggibile tramite un software apposito, tuttavia le probabilità che il supporto smetta improvvisamente di funzionare, in casi del genere, sono estremamente alte.
Per provare a capire se ti appresti ad affrontare un danno software, oppure un danno hardware, prova innanzitutto a collegare il drive al computer, accendilo (se necessario) e verifica se la sua icona compare nell’Esplora File di Windows, oppure nel Finder di macOS. Se ciò avviene, ma ricevi un errore nel tentativo di accedere al disco, è probabile che l’errore sia di tipo software, e quindi risolvibile.
In caso contrario, prova a collegare il disco esterno a una porta USB diversa e, dopo averlo acceso, controlla se l’icona del drive viene visualizzata, oppure no: in quest’ultimo caso, è possibile che l’hard disk esterno abbia subito un danno hardware.
Nota: laddove stessi collegando al computer un hard disk nuovo di fabbrica, quest’ultimo potrebbe non essere subito riconosciuto, a causa dell’assenza di un file system utilizzabile.
Come recuperare dati da un hard disk esterno che non viene riconosciuto
Fatte tutte le doverose precisazioni del caso, a meno che non si tratti di un hard disk nuovo di zecca, ti consiglio di provare a recuperare i dati già presenti sul disco, prima ancora di formattarlo. Come già accennato nelle battute iniziali di questa guida, infatti, la formattazione del disco causa la perdita dei dati precedentemente archiviati sullo stesso, aumentando la difficoltà di effettuarne il recupero.
Per poter provare a recuperare i dati da un hard disk esterno che non viene riconosciuto a causa di un errore software (file system incompatibile con il sistema operativo, oppure tabella delle partizioni danneggiata), puoi avvalerti di una tra le tantissime soluzioni progettate per lo scopo, quali potrebbero essere PhotoRec+TestDisk, oppure Disk Drill.
Programmi di questo tipo funzionano pressappoco alla stessa maniera: bisogna collegare il disco al computer, avviare il software di recupero dati e, dopo aver analizzato il drive, selezionare i file da recuperare in base al nome, all’estensione oppure alla categoria. Tieni conto che la quantità di dati che è possibile ricostruire varia, in base allo stato del disco, al danno subito e al numero di sovrascritture successive.
Ad ogni modo, se hai intenzione di recuperare i dati del tuo hard disk esterno prima di formattarlo, leggi la guida specifica disponibile sul mio sito, nella quale ho avuto modo di illustrarti il funzionamento dei programmi sopracitati.
Come formattare un hard disk esterno che non viene riconosciuto: programmi
Fatte tutte le doverose precisazioni del caso, è arrivato il momento di passare all’opera e di illustrarti il funzionamento di alcuni programmi, inclusi “di serie” in Windows e macOS, estremamente utili per lo scopo.
Gestione disco (Windows)
Il primo strumento che puoi usare per provare a riconoscere (e formattare) un hard disk esterno su PC Windows è sicuramente Gestione Disco. Per avviare l’utility, apri il menu Start, digita le parole gestione disco nel campo di ricerca che compare sullo schermo e clicca sul primo risultato ricevuto, generalmente denominato Crea e formatta le partizioni del disco rigido. In alternativa, premi la combinazione di tasti Win+R sulla tastiera, digita il comando diskmgmt.msc
nel campo di testo che compare sullo schermo e dai Invio.
Se, subito dopo aver avviato Gestione Disco, ti viene mostrata una finestra indicante la necessità di inizializzare un disco, è molto probabile che sia stato collegato al computer un disco nuovo, privo di file system, per il quale va creata uno stile di partizione, affinché possa essere riconosciuto.
Per procedere, a meno che tu non intenda servirti dell’hard disk soltanto su edizioni molto recenti di Windows, apponi il segno di spunta accanto alla voce MBR e dai OK; se, invece, hai in previsione di utilizzare il disco esclusivamente su PC Windows recenti, seleziona la voce GPT e dai OK.
A questo punto, per formattare il disco, fai clic destro sul grafico che lo identifica, nella parte bassa di Gestione disco (dovrebbe comparire, al suo interno, la dicitura Non allocata), seleziona la voce Nuovo volume semplice… dal menu che va ad aprirsi e clicca sul pulsante Avanti, per due volte consecutive.
Ora, prendi nota della lettera di unità assegnata al disco, vai ancora Avanti e apponi il segno di spunta accanto alla voce Formatta questo volume con le impostazioni seguenti; scegli poi il file system da usare in base a quelle che sono le tue esigenze (se prevedi di impiegare il disco su dispositivi differenti dai PC Windows, ti consiglio di scegliere l’opzione FAT32), assegna un’etichetta di volume all’unità e clicca sui pulsanti Avanti e Fine, per avviare la formattazione del disco.
Al termine della procedura, l’hard disk così formattato dovrebbe finalmente essere letto da Windows, e la relativa icona dovrebbe diventare accessibile in Esplora File.
Altro problema che potrebbe provocare il mancato riconoscimento di un disco è quello relativo a un conflitto nell’assegnazione della lettera di unità, a causa di un errore non specificato da parte di Windows.
Anche in questo caso, puoi ovviare al problema usando Gestione Disco: dopo aver avviato l’utility, fai clic destro sull’icona che identifica il disco esterno non riconosciuto (ad es. Disco senza nome), seleziona la voce Cambia lettera e percorso di unità dal menu che ti viene proposto e, giunto nella finestra successiva, fai clic sul pulsante Cambia….
Ora, seleziona la lettera che intendi assegnare al tuo disco esterno dal piccolo menu a tendina collocato accanto alla voce Assegna questa lettera di unità (ad es. H:), avendo cura di escludere le prime lettere dell’alfabeto (ad es. A:, B: e C:) per questioni di compatibilità e clicca sui pulsanti OK e Sì, per finire: dopo qualche secondo, il disco dovrebbe essere correttamente riconosciuto da Windows, e pronto per essere utilizzato o formattato, seguendo la medesima procedura vista poc’anzi.
Infine, laddove il disco fosse correttamente riconosciuto da Windows ma illeggibile a causa di incompatibilità con il file system in uso, puoi comunque formattarlo in maniera semplicissima: fai clic destro sull’icona del drive in Gestione Disco, seleziona la voce Elimina volume… dal menu che va ad aprirsi e clicca sul pulsante Sì, per cancellare tutto quanto presente sul disco, inclusa la tabella delle partizioni.
Superato questo step, il drive dovrebbe ora essere contrassegnato come Non allocato: per creare un nuovo volume e una nuova tabella delle partizioni, fai clic destro sulla sua icona, seleziona la voce Nuovo volume semplice… dal menu che va ad aprirsi e procedi con la creazione di un nuovo volume e con la formattazione dello stesso, così come ti ho indicato in precedenza; se hai difficoltà, leggi la guida in cui ti spiego come formattare un hard disk esterno.
Diskpart (Windows)
Laddove l’utility segnalata poc’anzi non dovesse riuscire a rilevare il disco di tuo interesse, prova a ripiegare su DiskPart, lo strumento da linea di comando di Windows dedicato alla gestione di dischi e volumi. Prima di procedere, ritengo doveroso raccomandarti di seguire scrupolosamente le mie istruzioni, perché basta un comando impartito male per distruggere i dati presenti su altri dischi!
Fatta questa doverosa premessa, è il momento di passare all’azione: per avviare Diskpart, premi la combinazione di tasti Win+R sulla tastiera, impartisci l’istruzione diskpart.exe
nella finestra che va ad aprirsi e, dopo aver premuto il tasto Invio della tastiera, fai clic sul pulsante Sì.
Per visualizzare l’elenco dei dischi collegati al computer, impartisci l’istruzione list disk
nella finestra che va ad aprirsi e dai Invio: fai molta attenzione alla colonna Dimensioni poiché, di fatto, ti permette di riconoscere l’hard disk esterno che intendi formattare, con basso margine d’errore.
Una volta identificato, memorizza il numero corrispondente che compare nella colonna N. Disco (quella più a sinistra) e impartisci il comando select disk #
seguito dalla pressione del tasto Invio della tastiera, avendo cura di sostituire al carattere # il numero annotato in precedenza, per istruire diskpart a operare sul drive di tuo interesse.
Ora, per eliminare eventuali tabelle delle partizioni già esistenti, creare una nuova partizione principale e selezionarla, impartisci in sequenza i comandi clean
, create partition primary
e active
, avendo cura di premere sempre il tasto Invio della tastiera, tra un’istruzione e un’altra.
A questo punto, assegna il file system FAT32 alla partizione appena creata per formattarla, impartendo il comando format FS=FAT32 quick
, dai Invio e, al termine della procedura, digita il comando assign letter X
e dai nuovamente Invio, avendo cura di sostituire a X la lettera di unità da assegnare al disco. Se tutto è andato per il verso giusto, l’hard disk dovrebbe ora essere riconosciuto da Windows; in caso contrario, dopo aver chiuso la finestra di Diskpart, scollega e ricollega il drive.
Utility disco (Mac)
Se poi il tuo è un Mac, puoi ottenere risultati del tutto apprezzabili usando lo strumento Utility Disco, installato “di serie” nel sistema operativo, che puoi richiamare mediante l’icona disponibile nella cartella Altro del Launchpad, oppure nel menu Vai > Utility del Finder.
A questo punto, fai clic sul nome del disco non riconosciuto, situato nella barra laterale di Utility Disco (nella sezione Esterni) e, se dovesse comparire sullo schermo la voce Non attivato, prova a cliccare sul pulsante Attiva, situato in alto a destra: se tutto è filato liscio, nel giro di pochi secondi, il disco dovrebbe essere riconosciuto da macOS e diventare accessibile, mediante l’apposita icona che compare sulla Scrivania.
Per formattare l’hard disk, dopo averlo selezionato, fai invece clic sul pulsante Inizializza: digita poi un nome da assegnare al volume e il Formato con il quale formattarlo (ad es. ExFat se hai intenzione di usare il disco anche su PC Windows e altri dispositivi, oppure APFS, se vuoi usarlo invece soltanto con i Mac) e clicca sul pulsante Inizializza, per avviarne la formattazione.
Diskutil (Mac)
Se, per qualche motivo, non sei riuscito a formattare l’hard disk esterno usando Utility Disco, puoi provare a far fronte alla cosa usando il Terminale, sfruttando l’applicazione Diskutil.
Per procedere, apri il Terminale di macOS, usando l’icona disponibile nella cartella Altro del Launchpad (oppure nel menu Vai > Utility del Mac), impartisci il comando diskutil list
e dai Invio; ora, aiutandoti con le dimensioni (specificate nel campo SIZE) e con la dicitura external, physical
(che denota i dischi esterni), riconosci il tuo disco esterno e annota il suo identificativo (ad esempio disk1
).
A questo punto, puoi avviare la formattazione del disco, impartendo il comando diskutil eraseDisk FAT32 _NomeDisco_ disk1
e premendo il tasto Invio della tastiera; abbi cura di sostituire a NomeDisco il nome che intendi assegnargli e a disk1 l’identificativo ricavato in precedenza. Se intendi usare il disco soltanto con macOS, puoi sostituire a FAT32 il file system APFS.
Per concludere, attendi la comparsa della dicitura Finished erase on disk1
, scollega e ricollega il tuo disco, e accertati che macOS lo abbia riconosciuto correttamente.
Altre soluzioni utili per formattare hard disk esterno non riconosciuto
Solitamente, le soluzioni “di serie” di Windows e macOS sono perfettamente in grado di riconoscere e gestire hard disk e, in generale, drive esterni non riconosciuti per via di problemi software, siano essi riconducibili al partizionamento, o a un’errata composizione dello schema di scrittura.
Tuttavia, laddove le soluzioni proposte finora non fossero state per te risolutive, puoi valutare l’impiego di un programma alternativo di terze parti: di seguito ti elenco quelli che, a mio avviso, rappresentano i migliori della categoria.
- Gparted (Windows/Mac): si tratta di un’applicazione inclusa nei repository delle più note distribuzioni di Linux, distribuita altresì come disco avviabile, dedicato principalmente ai PC e ai Mac con chipset Intel. Essa consente di forzare la lettura, il partizionamento e la formattazione di unità di memoria interne ed esterne, a prescindere dal file system nativo, anche in presenza di errori hardware di lieve entità. È gratuito.
- EaseUS Partition Master (Windows): si tratta di un programma dedicato alla gestione di volumi e partizioni, interni od esterni che siano, in grado di gestire la stragrande maggioranza dei file system esistenti, di ricreare volumi e tabelle delle partizioni e, non da meno, di riformattare quelli esistenti. Di base il programma è gratuito, ma ne esiste una versione a pagamento, denominata Pro (costa 19,95 euro/mese, 49,95 euro/anno o 69,95 euro una tantum), dotata di caratteristiche aggiuntive.
- Paragon Hard Disk Manager (Mac): è una tra le soluzioni più complete progettate per Mac, tramite la quale è possibile formattare drive interni ed esterni, crearne copie, immagini e tanto, tanto altro. Il programma ha un costo di base di 39,95 euro e funziona senza problemi anche sui Mac dotati di chip Apple Silicon.
Per saperne di più in merito alle soluzioni appena menzionate, e per conoscere altri programmi per formattare hard disk utili allo scopo, ti rimando a un’attenta lettura della guida specifica dedicata all’argomento, disponibile sul mio sito.
In caso di ulteriori problemi
Come dici? Nonostante i tuoi ripetuti tentativi, non sei riuscito a risolvere completamente il tuo problema e il tuo computer continua a non rilevare il disco? Ebbene, prima di addurre la colpa a una rottura fisica del dispositivo e rinunciare completamente all’impresa, prova a resuscitare il drive seguendo questi piccoli-grandi suggerimenti che sto per darti.
- Aggiorna i driver: si tratta di un’eventualità rara, ma può capitare che Windows non riesca a leggere correttamente il contenuto dei dischi USB, a causa di problemi con i driver di periferica. Puoi trovare tutte le indicazioni del caso nella mia guida su come aggiornare i driver.
- Resetta NVRAM/SMC: se il tuo è un Mac con chipset Intel, potresti risolvere i problemi collegati al mancato riconoscimento delle periferiche USB effettuando un ripristino di NVRAM ed SMC, così come ti ho spiegato nel mio tutorial dedicato al tema.
- Controlla il cavo USB: e il disco non riceve affatto alimentazione, o se non è dotato di LED che possano verificarlo, prova a collegarlo usando un altro cavo USB: il problema potrebbe essere proprio quest’ultimo.
- Controlla l’alimentatore: se il disco necessita di alimentazione aggiuntiva, controlla che l’apposito alimentatore funzioni a dovere.
- Controlla l’interruttore: controlla se il tuo supporto di memorizzazione è dotato di una levetta “manuale” per accenderlo e spegnerlo e, se necessario, spostala nella posizione corretta.
- Controlla il box: se disponi di un disco esterno “assemblato”, cioè di un hard disk interno inserito in un apposito box, controlla che quest’ultimo funzioni correttamente, eventualmente inserendo il disco in tuo possesso in un altro box.
In alternativa, se non ti senti di provare soluzioni fai-da-te, puoi rivolgerti a un centro specializzato per il recupero dati: grazie a una combinazione di personale altamente qualificato e sofisticati strumenti, sia software che hardware, questi centri garantiscono spesso un buon margine di riuscita.
Questo tipo di soluzione, tuttavia, è in genere molto dispendiosa in termini di denaro, ma ti consiglio di farvi comunque riferimento se la perdita dei dati presenti nel tuo hard disk può compromettere in qualche modo l’integrità della tua persona, o della tua attività lavorativa.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.