Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero
Scopri le migliori offerte sul canale Telegram ufficiale. Guarda su Telegram

Come funziona il telefono satellitare

di

Sei un avventuriero che esplora gli angoli più remoti del mondo? Un alpinista al quale serve la possibilità di chiamare eventuali soccorsi in alta montagna? Un botanico che deve avventurarsi nel cuore della foresta Amazzonica per andare a raccogliere campioni di piante da catalogare?

Allora quello che ti serve è un telefono satellitare, ovvero uno strumento che ti permette di chiamare anche dagli angoli più sperduti della terra senza il minimo problema. Una tecnologia che non è molto usata dato che non necessaria per la maggior parte delle persone, ma sicuramente utilissima.

Ma come funziona il telefono satellitare? In questa guida voglio darti le nozioni base per comprendere come, questo prodigio della tecnica, sia così incredibilmente efficiente praticamente ovunque. A fine lettura saprai perché è così interessante e potrai decidere se te ne serve uno anche a te.

Indice

Tecnica di funzionamento del telefono satellitare

satellite

Per comprendere come funziona il telefono satellitare, occorre capire come i telefoni in generale prendono il loro segnale. Partiamo per esempio dal tuo cellulare che hai a casa. Quando vai in giro, avrai sicuramente notato dei tralicci altissimi con delle gigantesche parabole o altri aggeggi attaccati che li abitano.

Quelli sono i ripetitori del segnale al quale si aggancia il tuo telefono, ovvero la rete 3G, 4G, 5G e così via. Queste onde sono emesse in senso orizzontale e atte a coprire la maggior parte di territorio possibile per la loro portata, limite al quale verrà poi posizionato un altro ripetitore che mantiene la continuità di segnale.

Queste torri hanno una portata “a fungo”, ovvero hanno un'area più o meno rotonda che riescono a servire. Ma cosa succede quando incontrano un ostacolo bello spesso, come per esempio una montagna? Qui iniziano i problemi, perché le onde radio emesse non sono in grado di penetrare tutte le superfici o, per lo meno, non quelle spesse. Persino un muro di una casa particolarmente paffuto può diventare un problema per il segnale 5G, ma questo non sarebbe un grosso problema.

Quando si tratta di un segnale che serve migliaia o milioni di utenti telefonici che pagano un abbonamento, la compagnia non fa altro che piazzare un altro ripetitore in posizione strategica per offrire una continuità di servizio totale, senza interruzioni. Se poi i problemi sono tra le mura domestiche, l'utente può coprire un semplice ripetitore casalingo o trovare altre soluzioni relativamente economiche che risolvano il problema.

Cosa succede però quando l'area nella quale serve connessione è completamente disabitata (o quasi) e non arriva il segnale dalle torri più vicine? Oppure come si potrebbe avere connessione in mezzo alla già citata foresta Amazzonica, dove oltre a non esserci ripetitori ci sono anche migliaia di alberi a bloccare il segnale? Certamente nessuna compagnia andrebbe mai a piazzare ripetitori a bizzeffe per portare connessione al biologo che fa le sue ricerche per 2 o 3 settimane in solitaria, il che lo taglierebbe fuori dal mondo.

Ecco che subentra la tecnologia satellitare, ovvero quella che utilizza un satellite per portare connessioni a un telefono invece che le classiche torri radio. Quali vantaggi ha il satellite? Il semplice fatto che, emettendo un segnale dall'alto invece che in orizzontale, può connettersi al telefono anche quando questo si trova in cima a una montagna, in mezzo a una valle, tra gli alberi o in mezzo all'oceano dove i comuni ripetitori non ci sono o non arrivano.

Una volta che i due sono agganciati, i dati vengono trasmessi al satellite che provvederà a rimbalzarli ad altri satelliti o direttamente alla destinazione. Di base non c'è davvero molto da spiegare in questa tecnologia, poiché non è troppo diversa da quella di un qualunque telefono.

Ma allora perché non si gestiscono le normali chiamate via satellite? Soprattutto contando che basterebbero una manciata di satelliti per coprire l'intera superficie della terra, mentre servono tonnellate di ripetitori terrestri per una singola nazione. Questo per il semplice fatto che ci sono molte problematiche da gestire.

In primis il fatto che i telefoni satellitari funzionano bene grazie al fatto di essere in pochi. Se ognuno avesse un satellitare la linea s'intaserebbe e occorrerebbe lanciare in orbita migliaia di satelliti per garantire un corretto funzionamento per tutti. Senza contare il fatto che, per passare dalla rete 4G alla 5G coi ripetitori basta aggiungerne un paio e cambiare i dispositivi applicati ai tralicci.

Per aggiornare una rete satellitare si può ricorrere ad aggiornamenti software che migliorano di molto le prestazioni di queste piattaforme, le quali sono già progettate per ricevere corposi aggiornamenti senza dover cambiare i componenti. Come potrai facilmente capire però, questa soluzione ha dei limiti e, una volta raggiunti, occorrerà lanciare un nuovo satellite che vada a sostituire quello vecchio, dato che non è possibile andare ad armeggiare su quelli presenti.

Questo avrebbe costi enormi e genererebbe una quantità di rifiuti spaziali molto superiore alla già allarmante presenza attuale, rendendo le missioni spaziali e, sì, anche la nostra vita qui sulla terra più pericolose. Insomma, il telefono satellitare è ed è destinato a rimanere una tecnologia di nicchia, ma dalla grandissima importanza.

Sempre per il fatto che è di nicchia, i prezzi per una connessione satellitare sono molto alti, essendo un qualcosa di esclusivo e costoso. Inoltre poiché la connessione satellitare non è qualcosa di semplicissimo da gestire per il fatto che qui l'efficienza è più importante dell'aspetto o della pratica, i telefoni satellitari sono solitamente parecchio grandi, ingombranti e non certo simili agli smartphone ai quali siamo abituati.

Ultima considerazione poi, va fatta per i satelliti stessi. Devi sapere infatti che ci sono due differenti tipi di satelliti che vengono usati per questo genere di comunicazione, ovvero quelli geostazionari e quelli a orbita bassa (ovvero LEO). I primi sono situati molto in alto, circa a 36.000 km di altezza, coprendo aree ampissime con diversi satelliti geostazionari disposti in orbita equinoziale (il numero preciso varia a seconda del sistema satellitare e della banda di frequenza utilizzata, ma in media si aggira intorno ai 30-40 satelliti). Quelli LEO sono invece in molti e orbitano intorno alla terra, ma coprono aree molto più piccole (i satelliti LEO di ultima generazione, come quelli di SpaceX offrono una latenza inferiore e una maggiore velocità di trasmissione dati rispetto ai satelliti tradizionali, il che in futuro potrebbe rendere i telefoni satellitari più convenienti per un uso quotidiano). Ci sono anche i satelliti a orbita inclinata (IGSO), che offrono un compromesso tra i satelliti geostazionari e quelli LEO in termini di latenza e copertura (questi satelliti possono essere utili per fornire una migliore copertura in determinate aree geografiche, come le zone polari).

Se ci si connette ai satelliti geostazionari, si avrà un notevole ritardo tra l'invio e la ricezione dell'audio, anche nell'ordine di qualche secondo. Se invece parliamo dei satelliti LEO, nel caso il segnale debba essere rimbalzato tra diversi satelliti per arrivare a destinazione, anche qui ci saranno ritardi sempre maggiori nella conversazione in base appunto alle distanze coperte, ma certamente molto minori rispetto a quelli geostazionari dato che si trovano molto più vicino a noi. Altri problemi che rendono le chiamate satellitari non propriamente godibili nell'uso quotidiano.

Come funziona la chiamata satellitare dell'iPhone

iPhone

Se hai seguito l'evoluzione degli smartphone, avrai notato che iPhone ha introdotto la chiamata di emergenza satellitare a partire da iPhone 14. Questo può sembrare un controsenso con quanto ho detto nelle righe precedenti, poiché la tecnologia satellitare non sembrerebbe essere qualcosa di applicabile ai telefoni di consumo quotidiano.

In realtà questa funzione non smentisce quanto detto prima, anzi. Gli iPhone hanno introdotto la chiamata di emergenza, termine di enorme importanza in questo caso. Solo chiamate di emergenza vengono e verranno gestite sulla rete satellitare, le quali saranno in numeri molto esigui rispetto a un traffico di chiamate normali anche nel peggiore dei casi.

Inoltre, sebbene utilizzi la tecnologia satellitare, difficilmente avrà mai le prestazioni dei telefoni preposti a questa funzione. Si tratta di una funzione di sicurezza sicuramente importante, ma al momento ancora limitata ad aree specifiche oltre che a chiamate specifiche. Se volessi un telefono satellitare per addentrarti nella giungla, sicuramente non è un iPhone che ti consiglierei di acquistare.

Nota bene: SOS emergenze via satellite è gratuito per due anni dopo l'attivazione di un iPhone, dopodiché diventa a pagamento. Maggiori info qui.

Prezzi del telefono satellitare

globastar prezzi

Passiamo ora a dare qualche numero che possa darti una idea dei prezzi un telefono satellitare. Qui il discorso si fa davvero molto profondo e complesso, dato che ci sono letteralmente centinaia di telefoni in commercio che possono sembrare simili ma sono tutti molto differenti tra loro.

Come per la telefonia classica (o qualsiasi altro settore), ci sono modelli base con meno funzioni e più economici, mentre altri più onerosi ma anche avanzati. Voglio sottolineare però che, sebbene i prezzi possano sembrare alti rispetto agli smartphone, qui siamo su strumenti completamente differenti. I satellitari permettono di comunicare in situazioni limite, da posti sperduti, in condizioni di emergenza quando la rete classica non funziona o non è disponibile e lavorano per settimane senza necessità di ricarica. Quindi, fare paragoni, non è appropriato.

Garmin InReach Mini 2 (Flame Red), Comunicatore Satellitare, Copertura...
Vedi offerta su Amazon
Thuraya XT-LITE Telefono Satellitare by GTC
Vedi offerta su Amazon
Iridium 9575 Extreme Telefono Satellitare + Sim Card Gratis by GTC
Vedi offerta su Amazon

Tanto per farti qualche esempio, si può passare dai 200/300 euro di un modello base, fino agli oltre 1.500 di quelli più avanzati. Cosa cambia tra di loro? Migliore batteria, miglior posizionamento del GPS, più funzioni, più resistente ad acqua e urti, capacità di acquisire il segnale più facilmente. Inoltre molti arrivano già con dei piani inclusi, il che alza il prezzo. A seconda di quanto estreme sono le tue avventure, dovresti probabilmente considerare di spendere in proporzione.

Ovviamente però, proprio come i telefoni cellulari classici, la spesa non finisce qui. Va poi associato un piano telefonico per il medesimo, il quale però potrebbe essere la parte più sostanziosa della spesa. Se prendiamo i più importanti operatori di telefonia satellitare al mondo, vediamo come Thuraya abbia dei pacchetti di crediti da acquistare che possono arrivare fino a 2.500 euro per altrettanti crediti.

Questi crediti funzionano un po' come i soldi nelle SIM classiche, ovvero che ogni tipo di chiamata ha i suoi costi in base a degli schemi prestabiliti che puoi consultare su questa pagina. Per quanto riguarda Globastar invece, sono piani a pagamento mensile legati al dispositivo acquistato che partono da 99,99 euro/mese e possono arrivare fino a 199,99 euro/mese. Maggiori info qui.

Voglio poi segnalarti che TIM ha delle offerte speciali proprio con Thuraya e Globastar per chi fosse già cliente TIM ricaricabile o con abbonamento, i quali prevedono degli sconti sul servizio. Per maggiori informazioni, ti lascio la pagina ufficiale TIM. Se poi volessi sottoscrivere una offerta TIM per accedere agli sconti, puoi leggere la mia guida dedicata.

In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.