Come mettere l’autotune su Audacity
Utilizzi spesso Audacity come editor audio per le tue produzioni musicali originali, oppure per remixare canzoni, e trovi in particolare che sia uno strumento eccellente per modificare e perfezionare le tracce vocali. Ora, però, hai bisogno di applicare un autotune al fine di correggere l'intonazione in alcune parti del cantato che hai appena registrato, o per ottenere il tipico effetto che contraddistingue alcuni specifici generi come la trap, ma non sai bene in che modo procedere.
In effetti, nel corso degli ultimi anni questo celebre software gratuito e open source ha subito una rapida evoluzione che l'ha portata sempre di più ad acquisire i connotati di una vera e propria Digital Audio Workstation (DAW), e adesso anche il comparto dei plugin può vantare una maggiore disponibilità di soluzioni, le quali possono essere applicate in varie modalità. Se vuoi, posso spiegarti io nello specifico come mettere l'autotune su Audacity, suggerendoti alcuni VST compatibili e illustrandoti le relative procedure di installazione.
Oltre a ciò, ti darò qualche indicazione più specifica sulle modalità di utilizzo di questo popolare effetto audio, mostrandoti delle impostazioni che consentono di ottenere un risultato più naturale o più creativo, a seconda delle tue esigenze. Allora, sei pronto? Sì? Ottimo, in tal caso non mi resta che augurarti buona lettura e, naturalmente, buon divertimento!
Indice
- Come scaricare l'autotune su Audacity
- Come mettere l'autotune su Audacity
- Come usare l'autotune su Audacity
Come scaricare l'autotune su Audacity

Vediamo, per cominciare, come scaricare l'autotune su Audacity: il software in oggetto, infatti, prevede diverse modalità di download e installazione dei plugin, e di seguito ti farò degli esempi concreti delle varie procedure facendo riferimento ad alcuni VST gratuiti che reputo particolarmente validi.
Do per assodato che tu abbia già scaricato e installato Audacity sul tuo computer, ma qualora così non fosse nella guida appena linkata troverai tutte le informazioni che ti occorrono per procedere in autonomia. Con l'occasione, ti invito anche a leggere il mio tutorial su come usare Audacity per approfondire le funzioni del programma.
Graillon 3 (Windows/macOS/Linux)

Una delle soluzioni più immediate alle quali puoi ricorrere per scaricare l'autotune su Audacity è quella di attingere alla libreria di plugin offerta dal software. Puoi accedervi cliccando sul pulsante Ottieni Effetti che trovi nella toolbar in alto, selezionando la categoria Voice & Podcasting nella nuova finestra apertasi, e cliccando poi sul pulsante Ottienilo da MuseHub relativo al prodotto Graillon3, uno dei più apprezzati VST della categoria.
Prima di cominciare, ti segnalo che questo prodotto prevede una versione free che puoi utilizzare liberamente per regolare i principali parametri dell'autotune, ma con alcune limitazioni sulle funzionalità disponibili. La licenza della versione completa, che integra ulteriori effetti built-in, preset e altre feature, costa 29$ una tantum.
Ora, se in precedenza avevi scaricato Audacity sfruttando proprio MuseHub, il centro di gestione e download dell'ecosistema di software musicali open-source e gratuiti sviluppato da Muse Group, il sistema dovrebbe consentirti, cliccando sul bottone Install presente nella pagina Web del prodotto ora apertasi, di aprire direttamente l'app in questione già presente sul PC, la quale consente di eseguire il download diretto di molti plugin e app, ma anche di loop e sample audio.
Diversamente, dovrai cliccare dapprima sul pulsante Download MuseHub posto sulla sinistra. Una volta completato il download, se hai Windows apri il file .exe appena ottenuto, premi il pulsante Sì e attendi l'elaborazione del contenuto. Su Mac, invece, apri il file .pkg e pigia i bottoni Continua e Installa, autorizzando l'operazione con la tua password utente quando richiesto.
Al termine, non appena viene aperta la finestra del programma, pigia il bottone Sign in or Create Account che trovi nella schermata Home ed effettua la registrazione via browser sul sito ufficiale dello sviluppatore, associando l'account Google o tramite indirizzo email.
A seguire, torna nella finestra principale di MuseHub, dove dovresti risultare automaticamente riconosciuto (altrimenti clicca sulla voce Sign In ed effettua il login), cerca Graillon 3 mediante il campo di ricerca posto in alto e seleziona il risultato corrispondente. Premi poi il pulsante Install o Download ivi presente e segui la stessa procedura appena esposta per installare, stavolta, il plugin per autotune in questione.
Spoton (Windows/macOS)

Spoton è un altro plugin autotune molto interessante che ti raccomando vivamente di provare. È del tutto gratuito, e ha un'interfaccia alquanto semplice e immediata, ma allo stesso tempo efficace. Può essere scaricato direttamente dal sito Web dello sviluppatore, premendo il pulsante Download ivi presente.
Tutto quello che devi fare è inserire il tuo nome e l'indirizzo email nei campi visibili all'interno della nuova finestra apertasi, premendo a seguire il bottone Complete. Successivamente, recati nella casella di posta elettronica specificata e clicca il bottone Create Account presente nel corpo del messaggio.
Verrai così reindirizzato di nuovo sul sito dello sviluppatore, dove ti verrà richiesto di creare una nuova password e salvarla mediante il pulsante Save password. A seguire, troverai la licenza di Spoton nella scheda Products della tua area account, e cliccando sulla corrispondente freccia si aprirà un nuovo pannello che ti darà modo di scaricare, premendo l'apposito bottone, la versione per Windows o macOS.
Una volta fatto ciò, ti basterà estrarre il file zip ottenuto e cliccare due volte sull'installer che troverai al suo interno. Successivamente, se hai Windows, dopo aver aperto il file .exe dovrai premere i pulsanti Sì, Next per 4 volte (accettando la licenza d'uso durante la procedura) e Install per portare a termine l'operazione.
Su Mac, invece, una volta aperto il file .pkg, dovrai semplicemente pigiare due volte il bottone Continue, accettare la licenza del software e inserire la password utente quando richiesto.
GSnap (Windows/macOS/Linux)

Uno dei plugin “storici” e più utilizzati per impostare l'autotune su Audacity è senz'altro GSnap. Per installarlo su Audacity, collegati al sito ufficiale del prodotto e premi sul pulsante Download GSnap, scegliendo per quale sistema operativo scaricarlo. Se hai Windows, scegli la versione a 32 bit o a 64 bit compatibile con l'architettura di cui disponi. Qualora dovessi avere dei dubbi al riguardo, leggi questa mia guida per orientarti al meglio.
Una volta terminato il download, estrai il file zip ottenuto per accedere al plugin, che su Windows è in formato .dll: devi spostarlo nella cartella dedicata di Audacity, seguendo il percorso C:\Programmi\Audacity\Plug-Ins. In ogni caso, potresti dover premere sul pulsante Continua per autorizzare la copia o lo spostamento del file in questione.
Su macOS, il file che viene estratto è GSnap.vst. Vai quindi dapprima nella cartella Applicazioni, fai clic destro sull'icona di Audacity e seleziona la voce Mostra contenuto pacchetto, dopodiché entra nella cartella Contents prima e plug-ins poi. Infine, trascina il suddetto file al suo interno, e il gioco è fatto.
Altri plugin autotune per Audacity

Di seguito ti riporto altri plugin autotune per Audacity, altrettanto validi, funzionali e di base gratuiti, che puoi installare sul programma in questione seguendo una delle procedure esposte nei capitoli precedenti.
- TrapTune (Windows/macOS) — questo plugin, che puoi installare tramite il software di gestione UnitedPluginsManager, è particolarmente indicato per ottenere un effetto di hard tuning tipico dei generi moderni. Integra funzioni come harmonizer (seconda voce), doubler (duplicazione della voce), ma anche distorsione, delay e reverbero. La versione di base è fruibile liberamente, ma a seguito dell'installazione è possibile usufruire gratis di tutte le feature Premium per 14 giorni. La licenza costa 39 euro una tantum.
- KeroVee (Windows) — si installa tramite file .dll, proprio come GSnap. Rappresenta un'ottima alternativa a quest'ultimo, anche se non sono in pochi coloro che ritengono KeroVee più “professionale”. Qui si punta più sulla correzione della voce, ma se sei alle prime armi ti consiglio di provare i suoi preset.
- MAutoPitch (Windows/macOS) — il plugin di MeldaProduction è probabilmente uno dei più semplici da utilizzare, ed è inserito in un installer universale che contiene anche altri effetti. Se cerchi una soluzione particolarmente semplice e immediata, potrebbe sicuramente fare al caso tuo.
Come mettere l'autotune su Audacity

Se ti stai chiedendo come mettere l'autotune su Audacity, la prima cosa che ti consiglio di fare dopo aver eseguito l'installazione dei plugin come indicato nei capitoli precedenti è quella di riavviare il programma, affinché venga eseguita l'aggiunta automatica delle nuove estensioni rilevate.
Successivamente, apri la traccia da modificare tramite il menu File > Apri e seleziona la porzione di audio sulla quale desideri intervenire cliccando sul punto di partenza della forma d'onda e, mantenendo premuto il tasto sinistro del mouse, trascinando il cursore sino a quello finale.
Ora, clicca il menu Effetti in alto e seleziona il plugin autotune di tuo interesse: potresti visualizzare direttamente il suo nome, o in alternativa potresti dover selezionare prima quello dello sviluppatore di riferimento.
Come usare l'autotune su Audacity

Sei riuscito a installare i plugin da me suggeriti, e ora vorresti sapere come usare l'autotune su Audacity? Nessun problema, ti spiego sùbito come gestire i principali parametri dello strumento in questione, che variano anche in funzione della tipologia di VST utilizzato.
Ad ogni modo, dopo aver richiamato l'effetto prescelto come suggerito nel capitolo precedente (previa selezione della porzione di audio da ottimizzare), ti ritroverai al cospetto di un'interfaccia che, sebbene graficamente differisca da un prodotto all'altro, include di norma le medesime funzioni di base.
Il primo passaggio, essenziale, è quello di impostare la tonalità del brano e la tipologia di scala, operazione che può essere compiuta mediante le apposite funzioni denominate Key e Scale.
Talvolta, tuttavia, è necessario agire su una tastiera virtuale mostrata graficamente nel plugin per selezionare la nota di base e quelle della scala (minore o maggiore) di riferimento. Se non hai questa informazione, utilizza la modalità cromatica, abilitando tutte le 12 note di un'ottava e, dunque, facendo in modo che il plugin corregga ogni nota rilevata al semitono più vicino.
Una volta fatto ciò, regola la velocità dell'intonazione mediante il parametro Speed, il quale sostanzialmente permette di controllare quanto rapidamente la voce viene agganciata alla nota corretta. Considera che valori più bassi permettono di ottenere un effetto robotico, mentre valori più alti (ad esempio 200 ms) rendono tutto più naturale.
A seguire, imposta la sensibilità mediante i selettori Threshold (soglia), che determina quanto fuori intonazione deve essere la nota per essere corretta, e Amount (intensità), utile per gestire appunto l'ingerenza dell'effetto.
Ti consiglio, a ogni correzione, di premere il pulsante Anteprima per ascoltare il risultato parziale. Quando sei soddisfatto, clicca il bottone Applica per rendere le modifiche effettive.
Alcuni plugin più completi e versatili potrebbero mettere a disposizione dei preset che consentono di applicare effetti particolari, selezionabili di norma da un apposito menu a tendina posto nella parte alta dell'interfaccia.
Altre funzioni evolute che possono fare la differenza nella gestione del plugin sono quelle per la definizione delle formanti, le quali alterano il timbro per ottenere un determinato effetto (maschile, femminile, stile cartoon, nasale e così via), e quelle per l'aggiunta di drive (distorsione), delay e reverbero.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.
