Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero
Scopri le migliori offerte sul canale Telegram ufficiale. Guarda su Telegram

Come non far andare in standby il PC

di

Il tuo computer è stato impostato per assumere un comportamento che, per te, è alquanto fastidioso: dopo una breve pausa di utilizzo, esso passa automaticamente in modalità di risparmio energetico, costringendoti ad attenderne la “ripresa” ogni volta che vuoi continuare a utilizzarlo. Tra le altre cose, alcuni programmi non “digeriscono” di buon grado la sospensione e, puntualmente, finiscono per bloccarsi e costringerti a riavviare il computer, facendoti perdere tempo prezioso.

Ho centrato il tuo problema? Allora posso dirti fin da subito che ho la ferma intenzione di aiutarti a risolverlo in maniera definitiva! Qui di seguito infatti, andrò a mostrarti i metodi più semplici e veloci per non far andare in standby il PC, sia esso dotato di sistema operativo Windows o macOS, “bypassando” le regole predefinite di risparmio energetico; inoltre, avrò cura di spiegarti come impedire provvisoriamente l’entrata in modalità di standby utilizzando dei programmi ad hoc, senza disattivare completamente l’apposita impostazione di sistema (che, in alcuni casi, potrebbe davvero tornarti utile).

Dunque, senza esitare ulteriormente, leggi con molta attenzione tutto quanto ho da dirti sull’argomento: sono sicuro che, terminata la lettura, riuscirai a raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato, evitando il ripetersi di altri imprevisti attribuibili alla modalità di risparmio energetico impostata nel sistema. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon lavoro!

Indice

Informazioni preliminari

informazioni preliminari

Prima di spiegarti per filo e per segno come non far andare in standby il PC, è bene informarti sulle modalità di risparmio energetico che puoi trovare sui vari sistemi operativi per computer: anche se il risultato può sembrare lo stesso, esistono diverse modalità per “addormentare” il PC!

Fino a non molto tempo fa, la parola standby indicava esclusivamente l’entrata del computer in stato di “sospensione”, applicando un meccanismo simile a quando si spegne il televisore o un impianto stereo: il dispositivo restava semi-acceso, pronto ad avviarsi, al bisogno, in modo relativamente rapido (sicuramente più veloce rispetto all’avvio da spento). Vista l’evoluzione dei sistemi operativi moderni, oggi sono disponibili almeno quattro “stati di riposo”, che possono essere impiegati per risparmiare energia quando il computer è inattivo. Di seguito ti illustro i dettagli di ciascuno di essi.

  • Sospensione – viene considerato come la modalità di standby “classica”. Quando su un computer va in sospensione, il computer crea una “immagine” dello stato attuale del sistema operativo e la conserva all’interno della memoria RAM. Successivamente, gran parte delle periferiche del computer (ossia porte USB, scheda video, monitor ecc.) vengono spente, a eccezione della scheda madre: quest’ultima entra in uno stato quiescente e assorbe l’energia sufficiente per tenere attiva la memoria RAM (che, altrimenti, si spegnerebbe, perdendo anche l’immagine del sistema operativo precedentemente salvata). Il “risveglio” dalla sospensione avviene premendo il tasto di accensione del computer o, in alternativa, un tasto qualsiasi della tastiera o del mouse: quando ciò avviene, il computer legge rapidamente l’immagine precedentemente salvata in RAM, riaccende tutte le periferiche e mostra sullo schermo il sistema operativo salvato in precedenza.
  • Ibernazione – il processo d’ibernazione è simile a quanto visto poc’anzi, con la differenza che l’immagine da salvare del sistema operativo viene scritta sul disco fisso (il file in questione prende il nome di hiberfil.sys su Windows); subito dopo la fine del salvataggio, il computer viene spento completamente, riducendo a zero il consumo tipico d’energia elettrica. In questo caso, il risveglio da tale modalità è solitamente meno veloce, poiché la velocità di trasmissione dei dati dal disco fisso è più lenta rispetto a quella che avviene dalla RAM.
  • Sospensione ibrida – puoi considerarla una via di mezzo tra sospensione e ibernazione: l’immagine del sistema viene scritta sul disco e, contemporaneamente, nella memoria RAM. Al termine dei salvataggi, il computer resta in stato di riposo con la sola scheda madre attiva (come già visto per la sospensione). Se dovesse venire a mancare l’alimentazione elettrica, andrebbe persa soltanto l’immagine scritta nella RAM: in tal caso, al risveglio, viene ripristinata l’immagine dello stato del computer salvata sul disco. Questo tipo di sospensione è molto veloce, al punto di essere uno dei segreti della velocità d’avvio rapida sui moderni computer con Windows (e drive SSD).
  • Stato di stop – caratteristico dei sistemi Mac, lo stato di stop equivale alla sospensione classica dei sistemi Windows: in RAM viene creata un’immagine del sistema e il Mac resta attivo, pronto per ripartire dopo la pressione di un tasto o dopo l’apertura del coperchio, per i MacBook. Su macOS, inoltre, è possibile impostare lo stato di stop anche per monitor e disco rigido.

Molti computer prevedono l’attivazione automatica di una delle modalità di standby viste poco fa, dopo un certo periodo di inattività. Come scoprirai nei prossimi capitoli, è possibile disattivare questo comportamento in modo provvisorio o definitivo, a seconda delle tue esigenze.

Come non far andare mai in standby il PC

Chiarite le differenze tra le varie modalità di risparmio energetico previste dai sistemi operativi moderni, è arrivato il momento di mettersi a lavoro e capire come non far andare mai in standby il PC. In questo capitolo ti mostrerò i passaggi da seguire su tutti i sistemi Windows ancora supportati e sui Mac. I passaggi seguenti, permettono di effettuare modifiche definitive, valide finché non deciderai di modificarle nuovamente.

Come non far andare in standby il PC: Windows 11

pc windows 11

Se hai effettuato l’aggiornamento a Windows 11, la procedura per non far andare in standby il PC è molto semplice: se disponi di un notebook, cerca sulla barra delle applicazioni l’icona di una batteria; la puoi trovare in basso a destra, proprio vicino all’orologio. Fai quindi clic sulla batteria per aprire un menu aggiuntivo e, da questo, clicca nuovamente sulla batteria con il valore percentuale che indica lo stato di carica.

Si aprirà così la schermata Alimentazione e batteria, dove trovi tutte le informazioni e le impostazioni di risparmio energetico. Ora fai clic su Schermo e sospensione e troverai quattro opzioni diverse: Se alimentato a batteria, disattiva schermo dopo; Se collegato alla rete elettrica, disattiva schermo dopo; Se alimentato a batteria, bassa allo stato di sospensione dopo e Se collegato alla rete elettrica, passa allo stato di sospensione dopo.

Scegli per ogni opzione, cliccando sul menu a tendina relativo a ogni voce, l’opzione Mai. In questo modo eviterai che il PC si spenga o che lo schermo vada in standby sia quando è connesso alla rete elettrica sia quando è alimentato dalla batteria (puoi scegliere anche intervalli di tempo specifici, a seconda delle tue esigenze). Dopo aver effettuato le modifiche puoi chiudere la pagina delle impostazioni dal momento che queste diventano immediatamente attive.

Se non riesci a trovare l’icona della batteria in basso a destra sul display, perché magari disponi di un computer desktop, non temere: esiste un modo semplice per accedere al menu sopracitato. Ti basta cliccare sull’icona di Windows, che trovi sulla barra delle applicazioni e, nella schermata successiva, inserire la parola alimentazione nella barra di ricerca in alto. Fai clic sulla corrispondenza migliore consigliata dal sistema, ovvero Impostazioni di alimentazione e potrai seguire le stesse indicazioni che ti ho fornito poc’anzi per evitare che il computer vada in standby.

Se il tuo scopo è invece quello di disattivare l’ibernazione, devi accedere al classico Pannello di controllo. Fai clic ancora una volta sul pulsante Start (la bandierina) e, nel menu successivo, digita “pannello di controllo”. Clicca poi sul risultato pertinente e, nella finestra che si apre, scegli le voci Hardware e suoni e Cambia comportamento dei pulsanti di alimentazione.

Sotto Impostazioni di arresto troverai diversi segni di spunta: per disattivare la possibilità di ibernazione ti basta semplicemente rimuovere quello alla voce Ibernazione e poi fare clic sul pulsante con scritto Salva cambiamenti, in basso.

Come non far andare in standby il PC: Windows 10

standby windows 10

Su Windows 10 è possibile disattivare la sospensione su inattività del computer in pochi e semplici passi. Per iniziare, apri il menu Start (l’icona a forma di bandierina collocata in basso a sinistra) e pigia sul pulsante collocato nella barra laterale del menu che si apre.

Nella nuova finestra visualizzata su schermo, fai clic sull’icona Sistema, portarti nella sezione Alimentazione e sospensione (collocata nella parte sinistra della schermata) e individua la voce Sospensione: a questo punto, non devi far altro che impostare l’opzione Mai nel menu a tendina presente sotto la voce Se collegato alla rete elettrica, il PC passa allo stato di sospensione dopo. Se stai usando un portatile, puoi impedire lo standby anche quando la macchina non è connessa alla rete elettrica, ripetendo l’operazione vista poc’anzi sul menu a tendina collocato sotto la dicitura Se alimentato a batteria, il PC passa allo stato di sospensione dopo. La modifica è istantanea, non dovrai fare nient’altro.

Dalla stessa finestra, puoi inoltre modificare le opzioni relative alla disattivazione dello schermo, così da impedire che il monitor si spenga dopo pochi minuti d’inattività. Se dovessi ripensarci, ripeti gli stessi passaggi visti poco fa, impostando questa volta, nel menu a tendina, l’intervallo di tempo desiderato, trascorso il quale il computer andrà automaticamente in standby (ad es. 10 minuti).

Nota: su alcune configurazioni di sistema, potrebbe essere attiva anche l’ibernazione automatica, da disattivare a parte nel Pannello di controllo di Windows. Troverai i passaggi per eseguire quest’operazione nella sezione di questo tutorial dedicata a Windows 7.

Come non far andare in standby il PC: Windows 8

pc windows 8

Se possiedi un computer dotato di Windows 8.x, i passaggi che devi seguire sono molto simili a quelli visti per Windows 10. Per evitare che il computer vada in standby, apri la Charms bar pigiando la combinazione di tasti Win+C, clicca sul pulsante Impostazioni (quello a forma d’ingranaggio) e poi sulla voce Impostazioni PC, presente in basso.

In seguito, clicca sull’icona PC e dispositivi e, successivamente, sulla voce Alimentazione e sospensione presente nella barra laterale sinistra. Identifica, dunque, la sezione Sospensione e imposta su Mai il menu a tendina presente sotto la voce Se collegato alla rete elettrica, il PC passa allo stato di sospensione dopo; ripeti poi l’operazione sul menu a tendina riferito all’alimentazione da batteria, se disponibile.

Anche in questo caso, potrebbe rivelarsi utile, se non addirittura necessario, disattivare manualmente l’ibernazione automatica del sistema operativo, utilizzando il Pannello di controllo classico: troverai tutti i passaggi nella sezione immediatamente successiva di questo tutorial.

Come non far andare in standby il PC: Windows 7

pc windows 7

Se utilizzi un computer dotato di Windows 7, oppure se vuoi disattivare l’ibernazione automatica su Windows 8.1, Windows 10 e 11, devi agire tramite il Pannello di controllo “classico” del sistema operativo, al quale puoi accedere in diversi modi.

  • Windows 7 – apri il menu Start e clicca sulla voce Pannello di controllo collocata al suo interno.
  • Windows 8.x – apri la Charms Bar pigiando la combinazione di tasti Win+C, premi sul pulsante Impostazioni e, successivamente, sulla voce Pannello di controllo.
  • Windows 10 – apri il menu Start, clicca sulla cartella Sistema Windows e premi sulla voce Pannello di controllo.
  • Windows 11 – apri il menu Start cliccando sull’icona di Windows sulla barra delle applicazioni e scrivi Pannello di controllo nella barra di ricerca, clicca poi sul risultato omonimo.

Se non riesci ad aprire il Pannello di controllo come indicato poco fa, puoi anche cercare “Pannello di controllo” nella barra di ricerca integrata nel menu Start e poi selezionare il primo risultato pertinente.

Aperta l’apposita schermata, clicca sulle voci Sistema e sicurezza e Modifica impostazioni di sospensione del computer: se non le trovi, imposta il menu a tendina Visualizza per, situato in alto a destra, sull’opzione Categoria. Successivamente, clicca sulla voce Cambia impostazioni risparmio energia/Cambia impostazioni avanzate risparmio energia, in modo da accedere alla sezione dedicata al risparmio energetico del sistema operativo.

A questo punto, scegli il profilo di risparmio energetico attualmente attivo nel menu a tendina superiore (ad es. Bilanciato), clicca sul pulsante [+] collocato accanto alla voce Sospensione, fai la stessa operazione sulle voci Entra in sospensione dopo e Alimentazione da rete elettrica e, infine, digita la cifra 0 (zero) nella casella di testo visualizzata sullo schermo. Se stai utilizzando un notebook, ripeti l’ultima operazione anche per la voce Alimentazione da batteria.

Se, invece, intendi disattivare l’ibernazione automatica (a prescindere dal il sistema operativo utilizzato), espandi le voci Sospensione e Metti in stato di ibernazione dopo, per poi impostare su 0 (zero) le caselle di testo presenti accanto alle voci Alimentazione da rete elettrica e Alimentazione da batteria.

Per applicare questo tipo di modifica agli altri profili energetici configurati sul computer, utilizza il menu a tendina collocato in cima per selezionare quello di tuo interesse, quindi disattiva sospensione e ibernazione ripetendo tutti i passaggi che ti ho mostrato in precedenza. Quando hai terminato le modifiche, premi sui pulsanti Applica e OK, per confermare il tutto.

Nota: in caso di problemi o ripensamenti, puoi ripristinare le impostazioni iniziali dei profili di risparmio energetico cliccando sul pulsante Ripristina combinazione predefinita e successivamente su . Se desideri approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere la mia guida su come togliere lo standby dal PC Windows 7.

Come non far andare in standby il Mac

Mac

Possiedi un Mac e desideri disattivare lo standby su quest’ultimo? Nessun problema: in questo capitolo della guida ti mostrerò tutti i passaggi da effettuare per disabilitare in maniera definitiva il risparmio energetico legato alla sospensione di macOS.

Per procedere, accedi alle Preferenze di sistema cliccando sul pulsante a forma d’ingranaggio collocato nel Dock, dunque clicca sull’icona Batteria (per i portatili) o su quella Risparmio energia (per i fissi) e, utilizzando la finestra che viene mostrata a schermo, agisci sulle impostazioni in base al modello di Mac che possiedi.

  • MacBook (Pro/Air) – scegli se regolare il comportamento per lo standby relativo all’alimentazione del Mac a batteria o con alimentatore di corrente selezionando la voce apposita dal menu laterale e muovi il cursore Computer in stop portandolo all’estrema destra, così da posizionarlo sulla voce Mai. Se vuoi, rimuovi il segno di spunta dalla casella Metti in stop i dischi rigidi quando è possibile.
  • iMac, Mac mini e Mac Pro – apponi il segno di spunta accanto alla voce Impedisci al Mac di andare automaticamente in stop quando il monitor è spento e rimuovilo dalla voce Metti in stop i dischi rigidi quando è possibile. Ricorda che lo spegnimento del monitor (cursore a scorrimento Disattiva il monitor) non influisce sullo standby del computer.

Infine, verifica che non siano attive funzioni automatiche per attivare lo stop, cliccando sul pulsante Programma… collocato in basso a destra: se sono presenti dei programmi, rimuovi il segno di spunta dalla casella collocata accanto alla voce Stop (a sua volta situata all’interno di un menu a tendina), dunque, clicca sul pulsante OK per confermare. Per approfondire il discorso sullo stop di macOS, ti consiglio di leggere la guida su come spegnere il Mac

Nota: ci tengo a precisare che non è possibile disattivare lo stop sicuro dei MacBook, ossia la sospensione automatica del computer quando quest’ultimo raggiunge livello di carica della batteria molto basso.

Programmi per non far andare in standby il PC

I metodi che ti ho mostrato finora permettono di bloccare lo standby del PC in maniera definitiva. Se, invece, hai l’esigenza di non far andare in standby il PC soltanto per un breve periodo di tempo, puoi utilizzare dei programmi realizzati per lo scopo: di seguito te ne illustro alcuni.

Insomnia (Windows)

insomnia windows

Se stai effettuando il download di un file molto grande o se vuoi semplicemente scongiurare l’eventualità che il computer vada in sospensione, ti consiglio di affidarti a un programma di terze parti come Insomnia: questo piccolo software gratuito e open source, tiene continuamente “impegnato” il processore consumando una piccola parte delle risorse, così che il PC non possa “addormentarsi” quando risulta inattivo per un determinato periodo di tempo.

Usare tale software è semplicissimo: collegati al suo sito Internet ufficiale, clicca sul link Insomnia.zip presente sotto la voce Download ed estrai il contenuto dell’archivio appena ottenuto in una posizione a piacere, ad esempio il desktop.

Dopo aver fatto ciò, apri la cartella appena creata ed entra nella directory più adatta al tuo sistema operativo (32 bit o 64 bit), dunque, avvia il file eseguibile Insomnia.exe contenuto al suo interno: ora non devi fare nient’altro, visto che è sufficiente tenere aperto o minimizzato questo programma nella barra di sistema, per impedire al computer di entrare in risparmio energetico, sospensione o ibernazione che sia.

Per ripristinare lo standby automatico, devi semplicemente chiudere il programma, facendo clic sulla X collocata nell’angolo in alto a destra. Facile, vero?

Caffeinate (macOS)

caffeinate mac

Per impedire che il Mac entri automaticamente in stato di stop solo per un determinato periodo di tempo, puoi servirti dell’utility caffeinate, già inclusa in macOS e richiamabile utilizzando il Terminale. Esattamente come Insomina per Windows, anche caffeinate tiene “impegnato” il computer consumando una piccola parte delle sue risorse, così da ingannare il sistema operativo, che avrà l’illusione che qualcuno stia lavorando al computer.

Per utilizzare questa utility, avvia il Terminale dalla cartella Altro del Launchpad (l’icona a forma di razzo annessa alla barra Dock), oppure recati nel menu Vai > Utility del Finder e fai doppio clic sull’icona del Terminale.

Nella finestra che compare, digita il comando caffeinate -d e premi il tasto Invio sulla tastiera: la piccola utility inizierà a lavorare silenziosamente senza mostrare nulla su schermo. Per impedire l’entrata del Mac in stato di stop, dovrai semplicemente lasciare aperta la finestra del Terminale, anche minimizzata.

Per terminare l’esecuzione di caffeinate, riporta in primo piano la finestra del Terminale e, dopo aver cliccato al suo interno, usa la combinazione di tasti ctrl+c per terminare il comando; il risparmio energetico verrà ripristinato immediatamente.

Amphetamine (macOS)

amphetamine mac os

Una buona alternativa a caffeinate su Mac è Amphetamine, altro software che tiene “sveglio” il Mac e impedisce così che vada in stop, con in più la possibilità di modificare “al volo” le impostazioni di risparmio energetico del computer, personalizzandole in base alle proprie esigenze.

Per scaricare Amphetamine, collegati a questa pagina, clicca sul pulsante per aprire il Mac App Store e attendi l’apertura di quest’ultimo. Dopodiché premi sui pulsanti Ottieni e Installa e, quando richiesto, immetti la password dell’ID Apple (o usa il Touch ID) per completare il processo. Se lo ritieni opportuno, fai clic sul pulsante nella finestra successiva per installare automaticamente in futuro i programmi gratuiti senza dover inserire la password.

Al termine dell’installazione, clicca sul pulsante Apri collocato nella finestra dell’App Store oppure lancia il programma Amphetamine richiamandolo dal Launchpad. Giunto nella schermata principale del software, apponi il segno di spunta su Don’t show this window again, fai clic per quattro volte consecutiva sul pulsante Next, quindi termina la configurazione di primo avvio facendo clic sul bottone Close.

A questo punto, puoi avviare Amphetamine cliccando sull’icona a forma di compressa (sì, la classica “pillola medicinale) che è andata a posizionarsi accanto all’orologio di sistema, dunque, indica il lasso di tempo per il quale bloccare l’entrata in stato di stop del Mac: scegliendo la voce Indefinitely, lo standby sarà disattivato a tempo indeterminato. Scegliendo, invece, un lasso di tempo diverso, puoi personalizzare l’effetto del programma sulle impostazioni di risparmio energetico. Al bisogno, Amphetamine permette di bloccare lo standby del Mac quando rileva un programma in esecuzione (While app is Running) oppure quando è in corso il download di un file (While file is downloading).

Puoi verificare lo stato di Amphetamine dando una rapida occhiata alla sua icona: se la “pillola” è orizzontale, il programma non è attivo; se, invece, essa si trova in posizione verticale, il Mac non entrerà in stato di stop. Per interrompere manualmente il blocco del risparmio energetico, puoi fare clic sull’icona del programma e selezionare il pulsante End Current Session dal menu che si apre.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.