Come togliere lo standby dal PC
Negli ultimi giorni, hai riscontrato più volte un avvenimento decisamente fastidioso: al rientro dalla pausa pranzo, hai trovato il computer della tua postazione di lavoro in modalità di risparmio energetico. Questa cosa, purtroppo, ha influito negativamente su alcuni programmi che sei solito utilizzare per portare a termine i tuoi compiti quotidiani: tali software “mal sopportano” l’interruzione delle normali attività del sistema operativo e, di conseguenza, finiscono per bloccarsi e costringerti a riavviare completamente il computer, facendoti perdere tempo prezioso. È per questo motivo che, ormai seccato, ti sei fiondato su Google alla ricerca di una guida che ti insegnasse a togliere lo standby dal PC, finendo proprio su questo mio tutorial.
Come dici? Ho assolutamente centrato il punto? Perfetto, allora sarò ben felice di poterti aiutare! Di seguito, infatti, avrò cura di mostrarti i metodi più semplici per disattivare le opzioni di risparmio energetico associate al sistema operativo da te usato, sia esso Windows 10, Windows 8.1, Windows 7 o macOS. Nella sezione introduttiva del mio tutorial, ti spiegherò inoltre le differenze tra le varie modalità di “standby”: in tal modo, qualora decidessi di usufruirne nuovamente in futuro, potrai scegliere correttamente quella più adatta alle tue esigenze.
Dunque, senza esitare oltre, leggi con attenzione tutto quanto ho da dirti su quest’argomento: sono sicuro che, al termine di questa lettura, riuscirai a raggiungere brillantemente l’obiettivo che ti sei prefissato, evitando dunque di incappare in altri imprevisti dovuti alle impostazioni di risparmio energetico. Detto ciò, non mi resta altro da fare se non augurarti buona lettura e, perché no, buon lavoro!
Indice
Informazioni preliminari
Prima ancora di entrare nel vivo di questa guida e spiegarti come togliere lo standby dal PC, è bene che tu abbia ben presente le modalità di risparmio energetico presenti nei vari sistemi operativi: ti garantisco che, senza queste conoscenze, potresti confondere facilmente i vari modi per “addormentare” il computer!
Fino a qualche anno fa, la parola standby denotava esclusivamente l’entrata del computer in stato di “sospensione” (computer semi-acceso pronto ad avviarsi rapidamente in qualsiasi momento). Grazie all’evoluzione dei sistemi operativi, ad oggi esistono almeno quattro “stati di riposo” che è possibile usare per risparmiare energia quando non si utilizza il computer, evitando di spegnerlo nel modo “classico”: di seguito ti elenco le caratteristiche di ciascuno di essi.
- Sospensione – si tratta della modalità di standby “classica”. Quando su un computer viene attivata la sospensione, il sistema operativo crea una “immagine” dello stato attuale del sistema operativo e la salva nella memoria RAM. Successivamente, gran parte delle periferiche del PC (porte USB, scheda video, monitor, scheda audio, eventuali lettori ottici, dischi e processori, tanto per citartene alcune) vengono “disattivate”, fatta eccezione per la scheda madre: quest’ultima entra in uno stato di riposo e assorbe soltanto l’energia sufficiente per tenere attiva la memoria RAM (che, altrimenti, verrebbe eliminata). Il “risveglio” dalla sospensione avviene solitamente pigiando il tasto di accensione del computer, un tasto qualsiasi della tastiera o del mouse (a seconda delle impostazioni del sistema operativo): quando ciò accade, il computer legge rapidamente l’immagine precedentemente salvata in RAM, riaccende tutte le periferiche e ritorna allo stato salvato in precedenza.
- Ibernazione – il concetto alla base dell’ibernazione è simile a quanto visto subito sopra, con la differenza che l’immagine viene scritta sul disco rigido (il file, su sistemi Windows, prende il nome di hiberfil.sys) e, di conseguenza, il computer viene spento completamente (dischi meccanici e SSD non hanno bisogno di alimentazione per mantenere i dati salvati) e non assorbe alcun tipo di energia elettrica. In questo caso, il risveglio è solitamente meno rapido, poiché la comunicazione tra il disco e il processore è più lenta rispetto a quella tra la RAM e la CPU.
- Sospensione ibrida – è una via di mezzo tra sospensione pura e ibernazione: lo stato del sistema viene scritto sul disco e, contemporaneamente, anche nella memoria centrale (la RAM). Completate queste operazioni, il computer resta in stato di riposo con la sola scheda madre attiva. Di conseguenza, laddove l’alimentazione venisse a mancare (perdendo così l’immagine scritta nella RAM), lo stato del computer verrebbe comunque ripristinato correttamente grazie all’hiberfile salvato sul disco.
- Stato di stop – caratteristico dei sistemi Mac, lo stato di stop equivale alla sospensione pura dei sistemi Windows: in RAM viene creata un’immagine del sistema e il computer resta attivo al minimo del dispendio energetico possibile. Su macOS, oltre che per l’intero sistema, è possibile impostare uno stop anche per monitor e disco rigido: questa operazione è equivalente allo spegnimento dei dispositivi appena citati.
Molte configurazioni di sistema, per impostazione predefinita, prevedono l’attivazione automatica di una delle modalità di standby viste poc’anzi, trascorso un certo periodo di inattività; come scoprirai fra poco, è possibile disattivare questo comportamento in modo provvisorio o definitivo, a seconda delle tue necessità.
Come togliere lo standby dal PC Windows
Chiarite le differenze tra le varie modalità di standby previste dai sistemi operativi moderni, è arrivato il momento di mettersi a lavoro e di capire, di fatto, come togliere lo standby su un PC Windows. Di seguito intendo spiegarti sia come evitare provvisoriamente l’entrata in sospensione/ibernazione utilizzando un programma di terze parti (metodo utile quando, ad esempio, è necessario che il computer non vada in risparmio energetico soltanto durante una determinata operazione), sia come disattivare definitivamente il risparmio energetico agendo dalle impostazioni di Windows 10 e dei suoi predecessori.
Disattivare provvisoriamente lo standby
Se, per esempio, stai scaricando un grosso file e vuoi scongiurare l’eventualità che il computer entri automaticamente in risparmio energetico (interrompendo dunque il download sul più bello), puoi affidarti a un programma di terze parti come Insomnia: questo piccolo software open source, altro non fa che tenere continuamente “impegnato” il processore al minimo delle risorse, evitando dunque che il PC possa “addormentarsi” quando non viene utilizzato.
Utilizzare Insomnia è semplicissimo: per prima cosa, collegati al sito Internet del programma, clicca sul link Insomnia.zip collocato sotto la voce Download ed estrai il file ottenuto in una posizione per te comoda, ad esempio il desktop.
Fatto ciò, entra nella directory più adatta al tuo sistema operativo (32 bit o 64 bit), lancia il file eseguibile Insomnia.exe (potresti non vedere l’estensione) contenuto al suo interno e il gioco è fatto: finché la finestra del programma rimarrà aperta o minimizzata nella barra di sistema, il computer non entrerà mai in stato di risparmio energetico, sospensione o ibernazione che sia.
Per riportare le cose alla normalità e “liberare” la CPU, devi semplicemente cliccare sulla X collocata nell’angolo in alto a destra della schermata del programma, per chiuderlo completamente. Più difficile a dirsi che a farsi, non trovi?
Disattivare definitivamente la sospensione su Windows 10
Per quanto riguarda il sistema operativo Windows 10, è possibile disattivare l’entrata in sospensione su inattività del computer in modo estremamente semplice. Tanto per iniziare, dunque, apri il menu Start (l’icona a forma di bandierina collocata nell’angolo inferiore sinistro dello schermo) e pigia sul pulsante ⚙ collocato nella barra sinistra dello stesso.
Successivamente, clicca sull’icona Sistema, poi sulla sezione Alimentazione e sospensione (collocata nella parte sinistra della schermata) e individua, nel pannello successivo, la voce Sospensione: a questo punto, non devi fare altro che spostare sull’opzione Mai il menu a tendina corrispondente alla voce Se collegato alla rete elettrica, il PC passa allo stato di sospensione dopo e, se intendi disattivare il risparmio energetico anche quando il computer non è collegato alla rete elettrica (per portatili o tablet), ripeti l’operazione per il menu a tendina collocato subito sotto la dicitura Se alimentato a batteria, il PC passa allo stato di sospensione dopo. La modifica è istantanea e non richiede conferma alcuna; dalla stessa finestra, puoi inoltre intervenire sulle opzioni di disattivazione dello schermo (cosa che non influisce sulla restante attività del computer).
Se dovessi ripensarci, puoi attivare nuovamente la sospensione di Windows 10 ripetendo gli stessi passi visti in precedenza e spostando i menu a tendina sull’intervallo di tempo desiderato (ad es. 10 minuti), trascorso il quale il computer verrà automaticamente condotto in modalità di sospensione.
Nota: su alcune configurazioni di sistema, potrebbe essere attiva anche l’ibernazione automatica, che va disattivata a parte tramite il Pannello di controllo di Windows. Ti spiegherò come fare nella sezione dedicata a Windows 7.
Disattivare definitivamente la sospensione su Windows 8.1
In modo piuttosto analogo a quanto visto in precedenza, è possibile disattivare l’entrata in sospensione di Windows 8.1 tramite le Impostazioni di sistema: per farlo, apri la Charms bar pigiando la combinazione di tasti Win+C, pigia sul pulsante Impostazioni (quello a forma d’ingranaggio) e, in seguito, clicca sulla voce Impostazioni PC, presente in basso.
Successivamente, clicca sull’icona PC e dispositivi e poi sulla voce Alimentazione e sospensione, collocata a sinistra: identifica dunque la sezione Sospensione e sposta su Mai il menu a tendina relativo all’alimentazione da rete elettrica e ripeti l’operazione sul menu a tendina riferito all’alimentazione da batteria, se disponibile.
Anche in questo caso, potrebbe rivelarsi necessario disattivare manualmente l’ibernazione automatica del sistema operativo, tramite il Pannello di controllo classico: mi accingo a indicarti come fare nella sezione immediatamente successiva.
Disattivare definitivamente lo standby su Windows 7
Se è tua intenzione togliere lo standby dal PC e utilizzi Windows 7, oppure vuoi procedere con la disattivazione dell’ibernazione automatica su Windows 8.1 e Windows 10, devi agire tramite il Pannello di controllo “classico” incluso nel sistema operativo.
A seconda della versione di Windows da te in uso, puoi accedere al Pannello di controllo in diversi modi, che ti illustro di seguito.
- Windows 7 – apri il menu Start e clicca sulla voce Pannello di controllo collocata al suo interno.
- Windows 8.1 – apri la Charms Bar pigiando la combinazione di tasti Win+C, premi sul pulsante Impostazioni e, successivamente, sulla voce Pannello di controllo.
- Windows 10 – apri il menu Start, clicca sulla cartella Sistema Windows collocata al suo interno e pigia sulla voce Pannello di controllo.
Se non riesci ad aprire il Pannello di controllo in nessuno dei modi elencati poc’anzi, puoi cercare l’apposita icona avvalendoti della barra di ricerca integrata nel menu Start (o nella Charms Bar).
A questo punto, clicca sulle voci Sistema e sicurezza e Modifica impostazioni di sospensione del computer; se non dovessi trovarle, imposta il menu a tendina Visualizza per, collocato in alto a destra, sull’opzione Categoria. Successivamente, clicca sulla voce Cambia impostazioni risparmio energia/Cambia impostazioni avanzate risparmio energia per accedere al pannello di configurazione dedicato.
Giunto alla schermata successiva, scegli dal menu a tendina il profilo di risparmio energetico attualmente attivo (ad es. Bilanciato), pigia sul pulsante [+] collocato accanto alla voce Sospensione, fai la stessa cosa sulle voci Entra in sospensione dopo e Alimentazione da rete elettrica e, per concludere, digita la cifra 0 (zero) nella casella di testo che si apre a schermo. Se lo desideri, ripeti quest’ultima operazione anche per la voce Alimentazione da batteria.
Se intendi disattivare l’ibernazione automatica, devi invece espandere le voci Sospensione > Metti in stato di ibernazione dopo e impostare su 0 le caselle di testo corrispondenti alle voci Alimentazione da rete elettrica e/o Alimentazione da batteria.
A questo punto, se lo desideri, puoi selezionare gli altri profili energetici configurati nel computer utilizzando il menu a tendina collocato in cima e disattivare sospensione e ibernazione ripetendo tutti i passaggi visti poc’anzi. Quando hai finito, premi sui pulsanti Applica e OK per confermare tutte le modifiche impostate.
Nota: in caso di problemi o ripensamenti, puoi ripristinare le impostazioni predefinite relative ai profili di risparmio energetico cliccando sui pulsanti Ripristina combinazione predefinita e Sì. Maggiori informazioni al riguardo sono contenute nel mio articolo su come togliere lo standby dal PC Windows 7.
Come togliere lo standby dal Mac
Non hai trovato utili le informazioni che ti ho fornito finora, poiché hai a disposizione un Mac e ti interessa disattivare l’attivazione automatica del risparmio energetico in caso di inattività (che su macOS prende il nome di stato di stop)? Allora questa è la sezione della guida più adatta alla tua esigenza! Anche in questo caso, ti spiegherò sia come disattivare provvisoriamente il risparmio energetico, tramite un piccolo programma che “impegna” il processore, sia come togliere lo standby dal Mac in modo definitivo, agendo tramite le impostazioni di macOS.
Disattivare provvisoriamente lo stato di stop
Se è tua intenzione evitare che il Mac entri automaticamente in stato di stop soltanto durante una determinata operazione (ad es. il trasferimento di un file di grosse dimensioni), puoi far sì che ciò non accada utilizzando l’utility caffeinate, inclusa “di serie” in macOS e richiamabile tramite il Terminale. In parole molto semplici, caffeinate altro non fa che “impegnare” il computer al minimo delle sue risorse, dando al sistema operativo l’impressione che qualcuno vi stia lavorando.
Utilizzarla è semplicissima: per prima cosa, avvia il Terminale richiamandolo dalla cartella Altro del Launchpad (l’icona a forma di razzo annessa alla barra Dock), oppure tramite il menu Vai > Utility del Finder. In seguito, impartisci il comando caffeinate nella finestra che va ad aprirsi e pigia il tasto Invio della tastiera e il gioco è fatto: la piccola utility inizierà il suo silenzioso lavoro senza mostrare nessun output e, finché sarà attiva (la finestra del Terminale deve rimanere aperta, anche minimizzata), impedirà al computer di entrare in stato di stop.
Per terminare l’esecuzione di caffeinate, richiama la finestra del Terminale e pigia la combinazione di tasti ctrl+c dopo aver cliccato al suo interno.
Disattivare definitivamente lo stato di stop
Se è tua intenzione togliere lo standby dal Mac in modo definitivo e, dunque, evitare che il computer entri in stato di stop dopo un certo periodo di inattività, devi agire dalle Impostazioni di sistema di macOS.
Per accedervi, clicca sul pulsante a forma d’ingranaggio collocato nel Dock e clicca sull’icona Risparmio energia (a forma di lampadina) annessa alla schermata che si apre successivamente. Fatto ciò, agisci sulle impostazioni che ti vengono mostrate in base al modello di Mac di cui disponi.
- iMac o Mac Pro – apponi il segno di spunta dalla casella collocata accanto alla voce Impedisci al computer di andare automaticamente in stop quando il monitor è spento e rimuovilo da Metti in stop i dischi rigidi quando è possibile. Tieni sempre presente che lo spegnimento del solo monitor (cursore Disattiva il monitor) non influisce sullo stato del computer.
- Mac mini e MacBook (Pro/Air) – intervieni sul cursore Computer in stop portandolo all’estrema destra, in corrispondenza della voce Mai, per poi pigiare sul pulsante OK e rimuovere il segno di spunta, se presente, annesso alla casella Metti in stop i dischi rigidi quando è possibile. Se stai usando un MacBook, puoi scegliere se disattivare lo stato di stop sia per l’alimentazione da corrente che per la batteria, selezionando le apposite schede collocate in alto.
Infine, verifica che non siano attive funzioni automatiche di ingresso in stop cliccando sul pulsante Programma… collocato in basso a destra: in caso affermativo, è sufficiente rimuovere il segno di spunta dal menu a tendina accanto alla voce Stop e cliccare sul pulsante OK per confermare la modifica applicata. Ti ho parlato nel dettaglio dello stop di macOS nel mio tutorial su come spegnere il Mac.
Nota: non è possibile disattivare in alcun modo lo stop sicuro dei MacBook, cioè la sospensione automatica del computer che si verifica quando la batteria raggiunge un livello di carica molto basso.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.