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Come non farsi registrare le telefonate

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Rabbrividisci al solo pensiero che qualcuno possa spiare le conversazioni che fai al telefono? Sappi che sei in buona compagnia! Ogni giorno, infatti, molti utenti si dicono preoccupati dal rischio di essere spiati al telefono. Voglio rassicurarti però: il più delle volte, questi sospetti sono infondati e per questo bisogna evitare di essere troppo paranoici.

Tuttavia, il pericolo che le proprie chiamate vengano intercettate e registrate da qualche cybercriminale che agisce nell’ombra è concreto in determinati casi specifici e, dunque, a livello di base può tornare utile quantomeno conoscere i principali sistemi di sicurezza che entrano in gioco in questo contesto. Quali sono? Nei prossimi paragrafi di questa guida, trovi spiegato proprio come non farsi registrare le telefonate.

Dato che vedo il tuo interesse per l’argomento, direi di addentrarci subito nel cuore di quest’articolo. Coraggio: mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno per concentrarti sulla lettura dei prossimi capitoli e, soprattutto, cerca di attuare le “dritte” che ti darò, così da proteggere in misura ragionevole il tuo cellulare da possibili intrusioni. Ne approfitto per auguri buona lettura e farti un grosso in bocca al lupo per tutto!

Indice

Informazioni preliminari

Informazioni preliminari telefonate

Prima di scendere nel dettaglio delle procedure che puoi mettere ragionevolmente in atto in merito a come non farsi registrare le telefonate, direi che vale la pena, per comprendere meglio a quali fronti prestare attenzione, approfondire l’attuale scenario generale.

Nell’era dell’intelligenza artificiale, sono purtroppo tanti i potenziali tentativi malevoli che i cybercriminali possono tentare di mettere in atto. Va detto però che, se hai sentito parlare ai notiziari di uno spionaggio avanzato delle conversazioni, sappi che in genere in questi casi si fa riferimento a gruppi di hacker che tentano di spiare categorie di persone specifiche (in genere giornalisti, attivisti e così via). È questo il caso, per esempio, dell’ormai ben noto spyware Pegasus, in grado di agire anche a partire da chiamate WhatsApp, che tuttavia, come spiegato dagli esperti di sicurezza informatica di AVG, non rappresenta ragionevolmente un rischio importante per delle persone comuni. Se ti interessa approfondire la questione, però, puoi fare riferimento all’analisi di cybersecurity di Kaspersky, in modo da comprendere meglio cosa si può fare in questi casi particolarmente avanzati.

Tuttavia, in questa sede, per ovvi motivi, mi soffermerò esclusivamente su questioni che possono riguardare un più ampio numero di persone. Per intenderci, i malintenzionati possono ormai arrivare a chiamare le potenziali vittime, anche tramite chiamate mute, per registrare poi la voce e cercare di riprodurla con l’intelligenza artificiale per tentare di mettere in atto operazioni malevole. Un esempio a cui si fa spesso riferimento in questo campo è relativo all’utilizzo di una falsa voce IA del figlio per tentare di convincere il genitore di un’urgenza, per esempio un incidente. In questo modo, i malintenzionati tentano di farsi dare dalla vittima dati sensibili, per esempio quelli della carta di credito per la presunta necessità di un pagamento. In realtà, ovviamente, non c’è mai stato alcun incidente. Per quanto con la sola voce IA, per fortuna, non sia possibile mettere in atto poi così tante operazioni malevole importanti, ci sono situazioni come quelle relative ai contatti familiari in cui tutto ciò potrebbe rivelarsi una pericolosa truffa.

In generale, sono le tecniche di ingegneria sociale quelle a cui prestare più attenzione. Si fa riferimento a situazioni in cui i malintenzionati tentano di raggirare la vittima, provando a generare un senso d’urgenza inventandosi scuse. Ecco allora che i cybercriminali potrebbero arrivare anche a fingersi realtà credibili, persino l’istituto di credito, per provare a far installare alla vittima app spia o comunque a farsi dare informazioni di accesso agli account. Tutto ciò, tra l’altro, può rappresentare una minaccia anche nel mondo reale oltre che digitale, visto che un malintenzionato potrebbe, per esempio, fingere la necessità di effettuare una telefonata per ottenere l’accesso fisico allo smartphone e installare app malevole. Ecco, allora, che diventa importante prendere precauzioni alla radice, prestando attenzione a scenari di questo tipo.

Quella che ho appena effettuato è solo una descrizione generale degli scenari a cui prestare attenzione, ma la situazione può risultare in costante evoluzione. Purtroppo, infatti, i cybercriminali sono alla costante ricerca di nuove modalità con cui mettere in atto operazioni malevole, anche se, come detto, oggi per fortuna sono tanti i sistemi di protezione che entrano in gioco in questo campo.

Come non farsi registrare le chiamate

Adesso che sei a conoscenza dello scenario generale, direi che è arrivato il momento di comprendere come non far registrare le telefonate, nel senso di evitare il più possibile le principali situazioni malevole che possono purtroppo verificarsi. Nei capitoli che seguono puoi trovare tutti i dettagli del caso.

Bloccare i numeri sconosciuti e valutare la situazione

Bloccare i numeri sconosciuti e valutare la situazione

La prima questione da tenere in considerazione in merito a come fare non farsi registrare le telefonate nell’era dell’intelligenza artificiale riguarda il blocco dei numeri sconosciuti, o meglio l’utilizzo di funzioni come l’ID chiamante e simili.

Come spiegato nel capitolo preliminare del tutorial, infatti, oggi i malintenzionati possono persino tentare di chiamarti per registrare la tua voce e tentare di replicarla con l’IA. Come accennato, per fortuna il solo dire “Pronto?” non rappresenta ragionevolmente un grande problema, ma è bene invece evitare affermazioni nette come “ quando si risponde, per esempio, a una chiamata muta. Fatto sta che nell’ambito della cybersecurity sono ormai note, a livello generale, le tecniche di vishing (o voice phishing), ovvero l’utilizzo malevolo delle telefonate per cercare di mettere in atto operazioni malevole varie, usualmente atte a ottenere l’accesso a dati sensibili come quelli bancari e a mettere in atto furti di identità.

Ecco allora che un primo passo per evitare questo tipo di situazioni è mettersi al riparo dalle chiamate sconosciute, dunque potrebbe interessarti, per esempio, se hai uno smartphone Android con servizi Google, avviare l’app Telefono integrata (premendo sulla relativa icona della cornetta presente nella home o nell’app drawer), fare tap sull’icona delle tre righe in alto a sinistra e premere sulla voce Impostazioni. Dopodiché, seleziona la voce ID chiamante e spam e sposta su ON le levette relative alle opzioni Visualizza ID chiamante e spam e Filtra le chiamate indesiderate.

Si tratta solo di una “protezione” di base e oggi sono tanti gli strumenti, anche in sviluppo, che consentono di proteggersi dalle chiamate spam e malevole, tanto che in alcuni casi si arriva persino alla possibilità di far rispondere un’IA al posto proprio (come nel caso degli smartphone Google Pixel, cosa che consente di non far registrare la propria voce). Per maggiori dettagli su quanto è possibile fare, in ogni caso, ti consiglio di seguire le indicazioni che ho fornito nelle mie guide specifiche su come proteggersi dalle chiamate spam e come scoprire chi ha chiamato, in modo da comprendere quali strumenti possono fare al caso tuo. Ti ricordo, tra l’altro, che una semplice ricerca del numero di telefono coinvolto su Google potrebbe aiutarti a trovare segnalazioni degli utenti, per esempio, su portali come Tellows.

Purtroppo, però, è bene sapere che spesso i malintenzionati “camuffano” il numero di telefono, evitando così che sia possibile rintracciare di cosa si tratta (in quanto continuano, di fatto, a cambiare numero di telefono). Ciò che i cybercriminali mettono in campo è la tecnica dello spoofing: in parole povere, viene falsificata l’identità del numero, tanto che i malintenzionati possono persino tentare di farti credere che la chiamata provenga, per esempio, dal numero ufficiale della banca (in quanto sullo smartphone compare proprio una chiamata apparentemente in arrivo da quest’ultimo, ma in realtà i cybercriminali stanno “clonando” solo l’identificatore di chiamata, senza dunque avere diretto accesso al numero in questione ma utilizzando la specifica tecnica fraudolenta nota come caller ID spoofing).

Proteggersi dalle chiamate spam

Ecco allora che può risultare difficile identificare a priori il motivo della chiamata, se non facendo rispondere all’intelligenza artificiale (funzione però ancora molto limitata in ambito smartphone al momento in cui scrivo) o valutando situazione per situazione. Se ritieni che una chiamata sia sospetta, per esempio, puoi attendere che sia l’altra parte a iniziare la conversazione, così da capire subito se mettere giù o se si tratta di una chiamata seria.

A proposito del contenuto della chiamata, potrebbe interessarti sapere che è possibile utilizzare l’IA per capire meglio il contesto. Certo che hai capito bene: l’intelligenza artificiale può tornare utile anche in ambito di protezione. Ecco allora che puoi consultare la disponibilità di servizi di prevenzione come Bitdefender Scamio, ovvero un chatbot che aiuta a comprendere meglio, mediante una rapida conversazione IA, se ciò che si ha davanti è una truffa o meno.

Certo, questi strumenti non sono mai del tutto perfetti, ma possono aiutarti a ragionare con più calma sul da farsi (cosa che può dunque evitarti di cadere nel “senso d’urgenza” che spesso i malintenzionati cercano di generare). Potresti insomma reputare utile, per esempio, aggiungere Bitdefender Scamio ai tuoi contatti WhatsApp, seguendo questo specifico link a partire dal tuo smartphone (potresti poi provare a scrivere un messaggio per testare il servizio e veder comparire la chat con Bitdefender Scamio insieme alle altre).

Sappi, però, che in genere questo tipo di strumento è in inglese e richiede di registrare un account Bitdefender per procedere, ma quello effettuato in questa sede è solo un esempio di servizio. Potresti infatti reputare interessante, per esempio, anche l’utilizzo del popolarissimo ChatGPT per tentare di fugare eventuali dubbi di base, nonostante sia meno specializzato rispetto a una soluzione come Bitdefender Scamio.

Utilizzare i giusti sistemi di sicurezza

Utilizzare i giusti sistemi di sicurezza

Al netto del blocco dei numeri sconosciuti e della valutazione caso per caso, puoi proteggere il più possibile, a livello generale, il tuo smartphone, utilizzando dunque dei sistemi di sicurezza relativi alle principali minacce di sicurezza che possono entrare in gioco in ambito di dispositivi mobili.

A tal proposito, ti farà piacere sapere che oggi, sia per quel che riguarda i dispositivi Android che gli iPhone, ci sono delle soluzioni integrate che si occupano proprio di mantenere ragionevolmente al sicuro lo smartphone. Sui modelli Android dotati di servizi Google, per esempio, è possibile avviare il Play Store e premere sull’icona del profilo in alto a destra per poter poi accedere alla soluzione Play Protect. Questa consente dunque di fare tap sul tasto Analizza per avviare una scansione di sicurezza manuale relativa alle app installate. Su iPhone, invece, tutto avviene direttamente “dietro le quinte”.

Potresti però voler andare oltre a queste soluzioni integrate, adottando soluzioni di terze parti come quelle che ho approfondito nelle mie guide relative ai migliori antivirus per Android e ai migliori antivirus per iPhone. Ti consiglio inoltre di proseguire nella lettura del tutorial, in quanto troverai altre indicazioni che ti consentiranno di mettere ulteriormente al sicuro il tuo dispositivo da minacce informatiche generali.

Verificare le app installate

Verificare le app installate sullo smartphone

Considerato quanto indicato nel capitolo iniziale della guida in merito alla questione delle app spia, che possono anche essere, per esempio, delle app per il parental control utilizzate in modo improprio, una questione che può aiutarti a capire se c’è effettivamente qualcosa che non va è relativa alla verifica delle app installate sul tuo smartphone.

Se, infatti, trovi qualche nome sospetto di app che non hai installato tu, come per esempio mSpy, soluzione che come spiegato nella relativa guida è pensata per la gestione delle attività digitali dei figli, sappi che è bene procedere alla disinstallazione. Per procedere da un dispositivo Android, per quanto la procedura possa variare leggermente a seconda del modello di smartphone a tua disposizione, potrebbe interessarti raggiungere il percorso Impostazioni > App > Mostra tutte le app. In questo modo, vedrai comparire a schermo una lista delle app installate: se noti qualcosa di strano, magari aiutandoti anche con qualche ricerca online se hai dubbi su qualche soluzione, premi dunque prima sul nome dell’app coinvolta e in seguito sul pulsante Disinstalla. Ulteriori informazioni qui.

Da un dispositivo iPhone, invece, puoi procedere più o meno allo stesso modo raggiungendo il percorso Impostazioni > Generali > Spazio su iPhone, dando dunque un’occhiata alle applicazioni installate e premendo eventualmente prima sul riquadro dell’app sospetta e poi sull’opzione Elimina app per disinstallarla. Per maggiori dettagli, puoi consultare quanto indicato nel mio tutorial su come disinstallare applicazioni da iPhone.

In generale, però, puoi consultare quanto indicato nella mia guida generale su come evitare di farsi spiare lo smartphone, visto che in quella sede ho approfondito anche altre questioni a cui prestare attenzione.

Evitare root e jailbreak

Evitare root e jailbreak

Evitare root e jailbreak, ovvero le procedure (ormai obsolete) che permettono di “sbloccare” Android e iOS, è importante se si vuole ridurre al minimo le probabilità di essere spiati quando si fanno telefonate.

Per quanto possano sembrare utili in determinati casi, infatti, le procedure in questione espongono ulteriormente il proprio smartphone a rischi come quelli legati all’installazione di app spia e in generale all’infezione di malware, che come ti ho già ampiamente spiegato, potrebbero essere utilizzati per registrare le telefonate effettuate sul tuo dispositivo.

Qualora tu abbia già sottoposto il tuo cellulare al root o al jailbreak, sappi che puoi tornare sui tuoi passi sfruttando l’apposita opzione della app SuperSU (su Android) o ripristinando completamente iOS (su iPhone), come ho illustrato nelle mie guide su come togliere il root e come levare il jailbreak.

Altri consigli utili per non farsi registrare le telefonate

Altri consigli per non farsi registrare le telefonate

Concludo questa guida con altri consigli pratici su come evitare situazioni spiacevoli, che sicuramente ti torneranno utili per evitare di cadere vittima del ficcanaso di turno.

  • Non prestare lo smartphone a sconosciuti: è importante fare ciò per difendersi da tecniche di ingegneria sociale, che come già detto vengono perpetrate dai criminali informatici (o da loro complici) per sottrarre lo smartphone delle proprie vittime al fine di installarci app spia con le quali spiare eventualmente anche le chiamate in entrata e in uscita.
  • Non parlare ad alta voce in pubblico: è importante fare ciò soprattutto quando si parla di argomenti di natura confidenziale al telefono. La telefonata potrebbe essere intercettata da potenziali ficcanaso che potrebbero carpire le informazioni di cui si parla con il proprio interlocutore. Se devi comunicare con un’altra persona e ti trovi in un luogo pubblico, forse sarebbe meglio preferire le chat alle telefonate.
  • Abbassare il volume in chiamata: se il volume dell’audio in chiamata è molto elevato, le persone vicine possono tranquillamente ascoltare tutto ciò che viene detto dal proprio interlocutore. Abbassando il volume è possibile ridurre al minimo questa possibilità.
  • Evitare le applicazioni provenienti da fonti sconosciute: se sei solito telefonare tramite Internet con app di messaggistica istantanea o di videochiamate, assicurati di installarle solo dallo store ufficiale del tuo device (Play Store per Android e App Store per iOS).
  • Evitare le reti Wi-Fi pubbliche: le reti Wi-Fi pubbliche sono sovente “terreno di caccia” per i malintenzionati. Se, dunque, intendi telefonare tramite Internet, cerca di evitare il più possibile questo rischio. Se proprio hai la necessità di collegarti a una rete Wi-Fi pubblica, però, proteggi il più possibile la tua navigazione Web tramite un servizio VPN. Tra i più popolari ci sono NordVPN (che ho recensito qui), Surfshark (trovi qui la mia recensione), PrivadoVPN (che ho illustrato ulteriormente qui) ed ExpressVPN (che si è da tempo fatto notare anche grazie a un prezzo particolarmente contenuto).

Per il resto, per approfondire ancora di più l’argomento potrebbe farti piacere consultare i miei tutorial specifici su come proteggere la privacy dello smartphone e come eliminare un hacker dal cellulare.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.