Migliori AirTag: guida all’acquisto (ottobre 2025)
Hai sentito parlare degli AirTag di Apple e ti stai chiedendo se esistano alternative valide o, più in generale, quali siano i migliori AirTag (e dispositivi simili) per ritrovare oggetti smarriti. Se è così sei nel posto giusto. In questa guida ti mostrerò i modelli più affidabili per localizzare chiavi, borse, portafogli e qualsiasi altro oggetto, sia che tu abbia un iPhone sia che tu utilizzi uno smartphone Android.
Gli AirTag, e i dispositivi compatibili con lo stesso principio di funzionamento, sono piccoli tracker Bluetooth che ti permettono di sapere sempre dove si trova ciò che non vuoi perdere e oltre a mostrarti i modelli più affidabili sul mercato in questo momento, ti spiegherò anche come scegliere i migliori AirTag non Apple, valutando insieme le caratteristiche più importanti.
Preparati dunque a scoprire quali sono i modelli che meritano davvero la tua attenzione, ma prima, come sempre, ti auguro buona lettura e ti faccio il mio in bocca al lupo nella scelta del tuo nuovo compagno "anti-smarrimento".
Indice
Migliori AirTag per Android

Samsung Galaxy SmartTag2 (4 Pezzi)

UGREEN FineTrack
Samsung Galaxy SmartTag2 (4 Pezzi)

Il Samsung Galaxy SmartTag2 rappresenta un'evoluzione significativa nel mondo dei localizzatori Bluetooth, offrendo una combinazione di design compatto e funzionalità avanzate. Questo dispositivo si distingue per la sua batteria a lunga durata, capace di garantire fino a 500 giorni di autonomia. Questa caratteristica è ulteriormente potenziata dalla modalità Risparmio energetico, che permette di estendere l'autonomia del dispositivo fino al 40% in più, assicurando che i tuoi oggetti siano sempre sotto controllo senza la necessità di frequenti sostituzioni della batteria.
Il design del Galaxy SmartTag2 è stato concepito per essere non solo elegante ma anche estremamente resistente. Con una classificazione IP67, il dispositivo è protetto contro polvere e acqua, rendendolo un compagno ideale per qualsiasi avventura o situazione quotidiana. La resistenza agli agenti esterni lo rende adatto a chi cerca un prodotto affidabile e duraturo nel tempo.
Una delle caratteristiche più innovative del Galaxy SmartTag2 è la Modalità Smarrito. Grazie alla tecnologia NFC integrata, chiunque trovi il tuo oggetto smarrito può visualizzare il tuo contatto registrato e un messaggio personalizzato sul proprio smartphone, indipendentemente dal sistema operativo utilizzato. Questa funzione aumenta notevolmente le possibilità di recuperare rapidamente gli oggetti persi, offrendo una soluzione pratica e moderna ai problemi di smarrimento.
Inoltre, la Modalità Naviga offre un'esperienza utente intuitiva e semplice. Attivando questa funzione, puoi ottenere indicazioni passo-passo per localizzare il tuo oggetto, oppure far emettere un segnale acustico al dispositivo per individuarlo facilmente. Questa doppia opzione ti consente di scegliere il metodo di ricerca più adatto alle tue esigenze specifiche.
Compatibile con smartphone e tablet Galaxy dotati di Android 9.0 o superiore e almeno 3GB di RAM, il Galaxy SmartTag2 richiede l'app SmartThings per funzionare correttamente. Questa integrazione assicura un utilizzo fluido e senza intoppi, permettendoti di gestire e monitorare i tuoi dispositivi direttamente dal tuo smartphone.
Nonostante le sue numerose qualità, il Galaxy SmartTag2 potrebbe presentare alcune limitazioni per chi utilizza dispositivi non appartenenti all'ecosistema Samsung, poiché l'integrazione completa è ottimizzata per i prodotti Galaxy. Tuttavia, le sue funzioni principali rimangono accessibili anche a utenti di altri brand, grazie alla versatilità della Modalità Smarrito.

Samsung Galaxy SmartTag2 (4 Pezzi) Localizzatore Bluetooth con Modalit...
UGREEN FineTrack

Il UGREEN FineTrack Smart Finder si presenta come un dispositivo essenziale per chi desidera tenere traccia dei propri oggetti personali in modo semplice ed efficace. Con dimensioni compatte di 3,4 x 3,4 x 1,5 cm e un peso di soli 70 grammi, questo tracker è progettato per essere discreto ma potente. La sua caratteristica principale è la compatibilità con l'applicazione Apple Find My, che permette di localizzare gli oggetti smarriti tramite una rete sicura e crittografata, garantendo la tua privacy.
Uno degli aspetti più rilevanti del FineTrack è la sua durata della batteria extra lunga, che può arrivare fino a 24 mesi. Questo significa che non dovrai preoccuparti di sostituire frequentemente la batteria, anche se è possibile farlo quando necessario. La sicurezza è stata chiaramente una priorità nella progettazione, poiché il dispositivo è certificato UL4200A per impedire ai bambini di accedere facilmente alla batteria.
La funzionalità di notifica sonora è un altro punto forte: grazie all'altoparlante integrato da 80dB, puoi facilmente individuare i tuoi oggetti smarriti facendo suonare il dispositivo tramite l'app sul tuo iPhone o chiedendo a Siri di aiutarti. Questa funzione è particolarmente utile quando ti trovi in ambienti affollati o rumorosi.
Per quanto riguarda la ricerca a distanza, il FineTrack utilizza la vasta rete di dispositivi iOS per rintracciare gli oggetti al di fuori del raggio d'azione del Bluetooth. Tuttavia, è importante notare che il dispositivo non dispone di GPS integrato, quindi la sua efficacia dipende dalla presenza di altri dispositivi iOS nelle vicinanze.
Un'altra caratteristica degna di nota è il promemoria di abbandono, che ti avvisa automaticamente sul telefono quando lasci un oggetto a una certa distanza. Questa funzione è particolarmente utile per evitare di dimenticare oggetti importanti in luoghi pubblici o durante i viaggi.
Il design del FineTrack è stato pensato per la praticità: viene fornito con un cordino, una spilla e un adesivo, permettendoti di attaccarlo facilmente a chiavi, zaini o borse. Inoltre, il dispositivo è resistente all'acqua e alle intemperie, rendendolo adatto a diverse condizioni ambientali.
Nonostante le sue numerose qualità, ci sono alcune limitazioni da considerare. Ad esempio, il prodotto non può essere associato a un MacBook, e il sistema macOS supporta solo la visualizzazione delle informazioni di posizionamento. È consigliabile consultare il manuale d'uso o guardare i video tutorial disponibili per sfruttare appieno tutte le funzionalità offerte dal dispositivo.

UGREEN FineTrack Smart Finder Localizzatore Supporto iOS SmartTag Trac...
Migliori AirTag per iPhone
Come scegliere i migliori AirTag non Apple
Se desideri capire come scegliere i migliori AirTag non Apple, è utile partire da un punto fermo: gli AirTag originali di Apple godono di una integrazione praticamente perfetta con l’ecosistema iOS. Grazie alla rete Dov’è che coinvolge miliardi di dispositivi Apple nel mondo, questi tracker possono essere localizzati anche quando sono fuori dalla portata del Bluetooth del tuo iPhone. Tuttavia, questa "magia" è legata all’ecosistema Apple: su Android le funzionalità sono molto limitate.
Per fortuna, però, esistono tracker alternativi, pensati per funzionare sia con dispositivi iPhone che con smartphone Android (o, in alcuni casi, ottimizzati solo per Android). Questi dispositivi di tracciamento adottano tecnologie simili (Bluetooth Low Energy, reti di dispositivi utenti) e offrono funzioni analoghe: puoi attivarli dall’app, farli emettere un suono, visualizzare l’ultima posizione nota, e in alcuni casi sfruttare reti condivise per ritrovarli anche a distanza (per conoscere tutti i dettagli puoi leggere la mia guida su come funzionano gli AirTag).
Detto questo, nei paragrafi seguenti ti spiegherò come individuare i migliori AirTag compatibili analizzando le caratteristiche che contano davvero: compatibilità, tecnologia e tipo di rete di tracciamento, funzionalità offerte e autonomia, oltre ad altre qualità accessorie che possono fare la differenza nella scelta finale.
Compatibilità
Quando si parla di compatibilità, la prima cosa da capire è che gli AirTag originali di Apple funzionano solo all’interno dell’ecosistema Dov’è, come ti ho già accennato in precedenza. Questo significa che se usi un iPhone, un iPad o un Mac puoi sfruttare al massimo tutte le funzioni offerte da Apple, ma se hai uno smartphone Android dovrai orientarti verso i migliori AirTag non originali, cioè quei dispositivi di tracciamento realizzati da altri marchi e pensati per essere compatibili anche con il sistema operativo di Google.
Se hai un dispositivo Android, la scelta migliore, quindi, ricade sui tracker progettati appositamente per questo sistema. Di localizzatori per Android ce ne sono davvero molti e di tantissimi marchi differenti: alcuni puntano su un design compatto e minimale, altri privilegiano funzioni avanzate come la resistenza all’acqua e l’autonomia estesa.
Tra i più noti ci sono quelli realizzati da Samsung che si integrano perfettamente con gli smartphone Samsung grazie all’app SmartThings Find. Questa rete funziona in modo analogo a quella di Apple, consentendoti di localizzare gli oggetti anche a grande distanza sfruttando altri dispositivi Samsung nelle vicinanze. Un’altra opzione interessante per utenti Android è sono i localizzatori di Motorola compatibili con l’app Find My Device di Google, che ha recentemente potenziato la sua rete di localizzazione, rendendo sempre più efficiente la ricerca dei dispositivi smarriti. Questi modelli rappresentano ottime scelte per chi desidera prestazioni simili agli AirTag di Apple, ma pienamente integrate con Android. Tuttavia la scelta di AirTag per Android è davvero ampia e per selezionare le principali caratteristiche tecniche che ti interessano puoi leggere anche questa guida specifica.
Se invece utilizzi un iPhone, puoi scegliere se rimanere nel mondo Apple oppure valutare i migliori AirTag compatibili con la rete ‘è. Alcuni produttori, come Chipolo e Pebblebee, offrono dispositivi certificati da Apple per funzionare proprio con la rete Dov’è. Ciò significa che, pur non essendo AirTag ufficiali, si comportano allo stesso modo: li aggiungi nell’app Dov’è e puoi tracciarli esattamente come un dispositivo Apple, con il vantaggio di avere design o caratteristiche diverse, per esempio batterie ricaricabili o forme più sottili.
Per non sbagliare acquisto, in ogni caso, controlla sempre la descrizione del prodotto: se si parla di compatibilità con rete Dov’è o Find My significa che il tracker funziona con iPhone. Se invece è compatibile con SmartThings Find o Google Find My Device, è pensato per Android. Alcuni modelli multipiattaforma offrono app dedicate compatibili con entrambi i sistemi, ma con funzioni più limitate (per esempio, solo la localizzazione Bluetooth a corto raggio).
Per quanto riguarda i prezzi, non serve spendere troppo per ottenere un buon localizzatore compatibile al tuo smartphone. I migliori AirTag economici partono da circa 20-30 euro e, nonostante il costo contenuto, offrono già funzioni complete come la localizzazione Bluetooth, l’allarme sonoro e, in molti casi, l’integrazione con reti di tracciamento più ampie. Anche gli AirTag di Apple, infatti, rientrano in questa fascia e garantiscono un livello di precisione e affidabilità elevatissimo. I modelli più costosi, che possono arrivare a 60-80 euro, si distinguono soprattutto per materiali più resistenti, design curato, batterie ricaricabili o autonomia superiore, ma non sempre offrono funzioni realmente diverse dai modelli più accessibili. In sostanza, oggi è possibile trovare localizzatori economici e performanti che soddisfano la maggior parte degli utenti: la scelta dipende più dall’ecosistema (Android o iPhone) e dalle tue esigenze specifiche che non dal prezzo in sé.
Tecnologia e rete di tracciamento
Quando si parla di tecnologia e rete di tracciamento, vale la pena capire bene come funzionano i localizzatori moderni e perché alcuni siano più efficaci di altri. Gli AirTag migliori, infatti, si basano su due elementi chiave: la tecnologia utilizzata per comunicare con lo smartphone e la rete attraverso cui riescono a inviare la loro posizione anche a distanza.
Nell’universo Android, i localizzatori si affidano principalmente al Bluetooth Low Energy (BLE), una tecnologia a basso consumo che consente la connessione tra il telefono e il tracker quando si trovano entro un raggio di circa 50–120 metri (in assenza di ostacoli). Questo permette di far suonare il tag o visualizzare la sua posizione quando si trova nelle vicinanze: utile, per esempio, per trovare le chiavi cadute sotto il divano o la borsa dimenticata in un’altra stanza.
Alcuni modelli più avanzati integrano anche la tecnologia Ultra Wideband (UWB), che offre una precisione superiore nel tracciamento a corto raggio. Grazie a UWB, lo smartphone può mostrarti la direzione esatta e la distanza dell’oggetto smarrito, con un margine di errore di pochi centimetri. Per usare questa funzione, però, sia il tag sia il telefono devono supportare la tecnologia UWB (presente, per esempio, sui migliori smartphone di fascia alta).
Quando l’oggetto si trova fuori portata Bluetooth, entra in gioco la rete di tracciamento. È qui che la differenza tra i vari sistemi diventa cruciale: i localizzatori compatibili con Android si appoggiano principalmente a reti condivise come SmartThings Find (per i dispositivi Samsung), Google Find My Device (per tutti i dispositivi compatibili con la rete di Google) e Tile Network, la più storica e diffusa a livello globale. Il principio è semplice: quando contrassegni un tag come smarrito, questo inizia a emettere un segnale Bluetooth anonimo. Se un altro smartphone appartenente alla stessa rete passa nelle vicinanze, rileva il segnale e invia automaticamente la posizione del tracker al tuo account, e il tutto avviene in modo privato e criptato. Ovviamente, più ampia è la rete, più alte sono le probabilità di ritrovare un oggetto.
Per quanto riguarda l’ecosistema Apple, i localizzatori compatibili con iPhone si integrano nella rete Dov’è che è attualmente la più estesa e capillare al mondo. Questi localizzatori, quindi, sono in grado di sfruttare miliardi di dispositivi Apple connessi per inviare la loro posizione in tempo reale, anche se si trovano a centinaia di chilometri di distanza dal proprietario.
La tecnologia impiegata è sempre il Bluetooth Low Energy, ma molti di questi dispositivi offrono anche il supporto UWB per una localizzazione di precisione, a patto di avere un iPhone compatibile (dall’iPhone 11 in poi). La combinazione di BLE, UWB e della rete Dov’è rende i localizzatori Apple e compatibili incredibilmente efficaci: anche se il tracker è fuori portata Bluetooth, può essere rintracciato grazie a qualsiasi dispositivo Apple che incroci il suo segnale.
Per concludere direi che la scelta dei migliori AirTag non Apple dipende dal tuo ecosistema. Su Android conta la tecnologia adottata (BLE o UWB) e la rete di tracciamento più diffusa nella tua area, mentre su iPhone la rete Dov’è garantisce la copertura più completa e precisa. In entrambi i casi, la combinazione di buona tecnologia e rete solida è ciò che fa davvero la differenza tra un localizzatore più o meno efficace.
Funzionalità e autonomia
Quando si tratta di scegliere un piccolo localizzatore due aspetti fondamentali da valutare sono le funzionalità offerte e l’autonomia. Anche se la funzione principale di ogni tag Bluetooth resta quella di localizzare un oggetto smarrito, non tutti i dispositivi offrono le stesse possibilità: alcuni si limitano alle funzioni base, mentre altri integrano opzioni più avanzate.
Quando parliamo di AirtTag, sia compatibili con Android che con iPhone, le funzionalità possono variare. I localizzatori più comuni consentono di far suonare il tag tramite l’app dedicata: un suono che ti aiuta a individuare rapidamente l’oggetto quando è nelle vicinanze. Se ti interessa questa funzione, controlla il volume del segnale acustico, espresso in decibel (dB): un tono più alto risulta più efficace, soprattutto se il tracker (e quindi l’oggetto a cui lo hai associato) è spesso inserito in borse o tasche.
Un’altra opzione utile è la ricerca inversa, che permette di far squillare lo smartphone premendo un pulsante presente sul tracker, anche se il telefono è in modalità silenziosa. Questa funzionalità è molto interessante se tendi a dimenticare anche dove hai messo lo smartphone.
Molti modelli Android offrono anche le notifiche di separazione, che ti avvisano se ti allontani troppo dall’oggetto a cui il tag è collegato (per esempio, se dimentichi il portafoglio uscendo di casa).
Alcuni tracker permettono inoltre di condividere la posizione del tag con altri membri della famiglia o con amici, così da poter monitorare un oggetto da più dispositivi contemporaneamente. In certi casi, è disponibile anche la cronologia degli spostamenti, che mostra dove il localizzatore è stato rilevato negli ultimi giorni.
Sul fronte autonomia, la maggior parte dei tag Bluetooth per Android utilizza una batteria a bottone sostituibile (di solito una CR2032), che offre un’autonomia media compresa tra uno e due anni. È una soluzione economica e pratica, poiché la batteria può essere sostituita facilmente dall’utente senza bisogno di strumenti. Alcuni modelli, come quelli ricaricabili tramite USB-C, sono meno diffusi: richiedono una ricarica periodica ma eliminano la necessità di acquistare batterie di ricambio.
Altre caratteristiche
Oltre a compatibilità, tecnologia, funzionalità e autonomia, ci sono altre caratteristiche che vale la pena considerare prima di acquistare un localizzatore Bluetooth. Questi dettagli possono sembrare secondari, ma fanno la differenza in termini di praticità, durata e sicurezza d’uso. Ecco i principali aspetti su cui ti consiglio di prestare attenzione.
- Resistenza all’acqua . Se pensi di utilizzare il localizzatore all’aperto, per esempio su una bicicletta, nello zaino o su un mazzo di chiavi che porti ovunque, verifica il livello di resistenza all’acqua e alla polvere. Ti consiglio di scegliere un modello con certificazione IP67 o superiore: questo garantisce che il dispositivo resista senza problemi a pioggia, umidità e schizzi accidentali. Alcuni modelli più avanzati offrono addirittura una certificazione IP68, che li protegge anche da immersioni temporanee.
- Formato . I localizzatori più comuni hanno forma circolare o quadrata, delle dimensioni simili a quelle di un bottone, ma esistono anche modelli a card, sottili come una carta di credito, ideali da inserire nel portafoglio o nella custodia del laptop. Valuta quindi dove intendi utilizzare il tag: un modello a bottone è perfetto per le chiavi o le borse, mentre un formato piatto è più pratico per oggetti che richiedono discrezione o spazi ridotti. Il peso, in genere, resta sempre sotto i 10 grammi, quindi quasi impercettibile durante l’uso quotidiano, ovunque lo metti.
- Accessori. Molti localizzatori includono un foro o un anello integrato per essere facilmente agganciati, ma altri richiedono accessori separati, come custodie e portachiavi. Prima di acquistare, controlla se l’accessorio necessario è incluso nella confezione o va comprato a parte: in alcuni casi il costo extra può essere significativo. Alcuni produttori offrono linee dedicate di accessori ufficiali, mentre altri si adattano a supporti universali economici. Se prevedi di usare il tracker in diversi contesti (come valigie, bici, chiavi, zaini), avere un sistema di aggancio flessibile può fare la differenza.
- Privacy e sicurezza . I modelli più recenti, sia per Android che per iPhone, integrano funzioni di sicurezza per evitare usi impropri, in particolare il tracciamento non autorizzato di persone: se un tracker sconosciuto si muove con te, lo smartphone ti avvisa automaticamente tramite una notifica. Sia Google che Apple, inoltre, hanno introdotto sistemi condivisi di rilevamento anti-stalking, compatibili tra Android e iOS, che riconoscono qualsiasi dispositivo di tracciamento vicino e avvisano l’utente. È una misura fondamentale per garantire un utilizzo sicuro e trasparente di questi dispositivi.
In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. à il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.