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App per beat

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Sin da bambino sei sempre stato attirato dalla musica, tanto che hai subito iniziato a suonare qualche strumento musicale, tra cui la batteria. Nel tempo, però, la tua conoscenza della musica è notevolmente aumentata e hai sviluppato una certa affinità con la musica elettronica, tanto che spesso provi a cimentarti in prima persona nella realizzazione di qualche traccia musicale, solo che hai la necessità di strumenti elettronici un po’ troppo costosi, che al momento non solo alla tua portata.

Per questo motivo, ti sei messo sul Web alla ricerca di app per beat, che potrebbero ovviare al tuo problema, almeno in questa prima fase, anche per capire se la musica un giorno potrà davvero diventare più che una semplice passione. Girovagando sul Web sei giunto su questo mio tutorial, speranzoso di trovare la soluzione giusta al tuo quesito.

Non ti preoccupare, perché sei capitato nel posto giusto. Nel corso di questo tutorial, infatti, ti indicherò quello che sono le migliori app per realizzare dei beat, utilizzando il tuo dispositivo mobile (smartphone o tablet), oltre a darti alcuni suggerimenti qualora volessi utilizzare il PC. Tutto quello che devi fare è metterti comodo, prenderti cinque minuti di tempo libero e proseguire con la lettura dei prossimi paragrafi. Non mi resta che augurarti una buona lettura.

Indice

App per creare beat

Non vedi l’ora di scoprire quelle che sono le app per creare beat da utilizzare su smartphone e tablet? Allora non devi far altro che dare un’occhiata alle soluzioni di cui ti parlerò nei prossimi paragrafi.

Music Maker JAM (Android/iOS/iPadOS)

Music Maker JAM

Una app molto valida che voglio suggerirti si chiama Music Maker JAM, una soluzione molto popolare, gratuita e che permette di creare beat direttamente dal proprio dispositivo Android (è disponibile anche su store alternativi) e su iPhone e iPad. Sebbene l’app sia di base gratuita, è possibile accedere a contenuti e funzioni extra (ad esempio il salvataggio nel formato WAV) sottoscrivendo un abbonamento al prezzo di 4,99 euro al mese, con tre giorni di prova gratuita.

Una volta scaricata e installata l’app, aprila e pigia sul pulsante Fornisci autorizzazioni: pigia sul pulsante Consenti/Mentre usi l’app dal pop-up che compare a schermo. successivamente, scegli un mix pack per iniziare tra quelli a schermo (scegli quello che preferisci) e, dopo qualche secondo di attesa, a schermo comparirà una schermata che ti proporrà un tutorial che ti mostrerà come usare l’app. Se vuoi seguire il tutorial, pigia sul pulsante Inizio, mentre in caso contrario, pigia sul pulsante Chiudi e poi rispondi affermativamente dal pop-up che compare a schermo.

Giunto nella schermata principale dell’app, ti ritroverai dinanzi un vero e proprio editor musicale, tramite il quale potrai andare ad agire sul beat che desideri creare. Ad esempio, nella prima schermata potrai aggiungere vari effetti musicali scegliendoli dai pacchetti già disponibili all’interno dell’app e poi usare l’apposito indicatore per variare l’intensità nella traccia (l’ultimo indicatore è per il volume generale), mentre pigiando sul pulsante FX dal menu laterale potrai scegliere la modalità effetto da utilizzare (Effetto Master o Effetto Canale), mentre pigiando sul pulsante con l’icona di un microfono potrai registrare direttamente tu un audio da utilizzare poi all’interno della traccia.

Una volta finito, poi creare un file MP3 della tua traccia pigiando sul pulsante MP3 posto in basso a destra e, dal menu che si apre, scegliere l’opzione Mixaggio. Qualora, invece, volessi semplicemente salvare il progetto per continuarlo in un solo momento, dalla schermata principale premi sul pulsante Menu e poi seleziona l’opzione Salva progetto dal menu laterale che compare: assegna un nome al brano e pigia sulla voce Salva progetto.

GarageBand (iOS/iPadOS)

GarageBand

GarageBand è una soluzione realizzata da Apple disponibile al download tramite App Store solo su iPhone e iPad, oltre che su Mac. Si tratta di un software davvero ben realizzato, che permette di produrre musica (e non solo), sfruttando semplicemente il tuo dispositivo mobile, andando a integrare vari strumenti, effetti e tracce audio già presenti all’interno della galleria del software.

Una volta scaricata e installata l’app (qualora l’avessi rimossa in precedenza), aprila e pigia sul pulsante Continua. Successivamente, dalla schermata che compare, fai tap sul pulsante + posto in alto a destra, poi seleziona la scheda Live Loops posta in alto e poi pigia sul pulsante Nuovo per creare un nuovo progetto.

Nella schermata che troverai a schermo, potrai finalmente iniziare la creazione del tuo beat pigiando su uno dei riquadri posti di fianco al pulsante + e poi selezionando proprio quest’ultimo: dal menu che si apre, seleziona l’opzione Loop o Strumenti, in base alle tue necessità. Ripeti questa operazione per tutti i riquadri che desideri utilizzare, in modo da costruire la tua traccia. Ovviamente, non mancano tanti strumenti di editing a. tua disposizione, che trovi disposti nella parte superiore, tra cui la possibilità di aggiungere registrazioni audio, applicare effetti (FX), impostare il volume e il panning della traccia, regolare l’equalizzazione e tanto altro.

Una volta conclusa la creazione del tuo beat, per salvarlo non devi far altro che premere sul pulsante raffigurante la freccia che punta verso il basso presente in alto a sinistra e premere sulla voce I miei brani dal menu che si apre. Se desideri condividere il progetto, esegui un tap prolungato sull’anteprima del progetto appena realizzato e dal menu di che si apre pigia sul pulsante Condividi per far comparire il menu condivisione classico di iPhone e iPad.

Per ulteriori informazioni sul funzionamento di questo software, ti consiglio di dare un’occhiata al mio tutorial su come usare GarageBand, dove troverai tutte le indicazioni di cui necessiti.

BandLab (Android/iOS/iPadOS)

BandLab

Un’altra app molto valida per la creazione di beat è sicuramente BandLab, la quale consente di registrare, creare e mixare musica. E’ disponibile al download su dispositivi Android (anche su store alternativi) e su iPhone e iPad, oltre a essere disponibile anche tramite browser Web e Web app. Oltre alla versione gratuita, che contiene banner pubblicitari, è disponibile anche una versione premium che oltre a rimuovere le pubblicità consente l’accesso a ulteriori funzionalità, sottoscrivendo un abbonamento al prezzo di 18,99 euro al mese con prova gratuita di tre giorni o 89,99 euro per il primo anno (successivamente diventano 184,99 euro).

Una volta scaricata e installata l’app, aprila ed esegui la registrazione pigiando il pulsante Sign up with Email, oppure esegui l’accesso tramite un account Google, Facebook o Apple. successivamente, imposta un username e pigia sul pulsante Next, rispondi alle domande che ti vengono poste riguardanti i tuoi interessi musicali oppure pigia sulla voce Skip posta in alto a destra.

Giunto nella schermata principale dell’app, pigia sul pulsante + posto in basso e poi sul pulsante Open Studio posto in basso a destra: dal pop-up che compare a schermo, concedi le autorizzazioni richieste per proseguire. Adesso, dalla schermata che si apre, scegli la base dalla quale iniziare, scegliendo una delle opzioni disponibili (Voice/Audio, Guitar, Bass, Looper ecc.) e poi ti ritroverai subito all’interno dell’editor musicale di BandLab. Qui potrai subito iniziare una registrazione con il tuo dispositivo pigiando sul pulsante apposito posto in basso (per stoppare la registrazione ti basta pigiare sul pulsante Stop), mentre se desideri aggiungere dei sample ti basta pigiare sul pulsante + con l’icona di una nota musicale posto nel riquadro e, dal menu che si apre, scegliere tra le opzioni Import File o Browse Samples in base alle tue esigenze. Ovviamente, potrai ripetere la medesima operazioni per tutti i vari riquadri numerati, in modo da comporre il tuo beat, che potrai poi mixare a tuo piacimento.

Pigiando sul pulsante Fx posto in basso a sinistra invece, potrai accedere alla galleria di preset disponibili, divisi in base alle varie categorie (Trending, Vocals, Enhanced ecc.). Se desideri abilitare il metronomo, invece, ti basta pigiare sul pulsante apposito che trovi in basso a destra, che mostra un metronomo stilizzato.

Una volta finito con la tua creazione, ti basta pigiare sul pulsante con l’icona di download posto in alto a destra e dal menu che si apre, scegliere l’opzione Save o Publish in base alle tue necessità.

Altre app per creare beat

Altre app per creare beat

Nessuna delle app che ti ho suggerito in precedenza ha soddisfatto le tue aspettative, per cui adesso vorresti capire se esistono anche altre app per creare beat, non è vero? Nessun problema, in questo caso ti consiglio di dare un’occhiata a una delle app che sto per suggerirti qui sotto.

  • AudioLab Audio Editor Recorder (iOS/iPadOS) — app per comporre musica sfruttando il tuo dispositivo mobile. L’app offre diverse funzionalità, pertanto riesce a soddisfare diversi tipi di utenti, dai principianti ai più esperti. Di base è gratuita, ma per sbloccare tutte le funzionalità è possibile sottoscrivere un abbonamento alla versione Premium al prezzo di 1,09 euro a settimana, 2,59 euro al mese, 12,99 euro per sei mesi, 21,99 euro all’anno o 34,99 euro una tantum.
  • Audio Evolution Mobile Studio (Android/iOS/iPadOS) — una delle app più complete per smartphone e tablet. Si possono registrare in multi-traccia strumenti esterni e i suoni importati possono poi essere modificati attraverso le varie opzioni ed effetti disponibili. L’app costa 11,99 euro.

App per beat PC

App per beat PC

Adesso che hai scoperto quelle che sono le migliori app per beat da utilizzare su dispositivi mobili, non vedi l’ora di scoprire quelle che sono le migliori app per beat PC? Se le cose stanno davvero in questo modo ti consiglio di dare un’occhiata al mio tutorial sui migliori programmi per fare beat, dove troverai tutte le informazioni di cui necessiti.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.