Come aggirare il blocco di stampa con le cartucce rigenerate
Dietro consiglio di un tuo amico, hai deciso di acquistare delle cartucce rigenerate e di usarle nella tua stampante per risparmiare qualche euro. Dopo averle installate, però, è arrivata l’amara sorpresa: il dispositivo di stampa in tuo possesso si rifiuta categoricamente di assolvere il suo compito, "lamentando" la presenza di una cartuccia scarica o, peggio ancora, non correttamente riconosciuta. Stai già pensando di inviare la stampante in assistenza? Non farlo, potrebbe non essere necessario: numerosi dispositivi di questo tipo, infatti, integrano al loro interno dei meccanismi di protezione in grado di impedire l’utilizzo di cartucce non originali, bloccando, dunque, i processi di stampa.
Nella maggior parte dei casi, però, questa limitazione non è affatto definitiva e può essere elusa in diversi modi, e tra qualche minuto te lo dimostrerò. In questa guida, infatti, ho tutta l’intenzione di spiegarti per filo e per segno come aggirare il blocco di stampa con le cartucce rigenerate, rimettendoti così in condizioni di poter avviare processi di stampa anche senza utilizzare le cartucce originali. Prima di andare avanti e affrontare l’argomento, però, lascia che ti dia un doveroso avvertimento: le cartucce rigenerate, solitamente, non offrono la medesima qualità di stampa di quelle originali; esse, inoltre, potrebbero costringerti a effettuare più spesso la pulizia di testina e ugelli di stampa.
Come dici? Sei consapevole di ciò e vuoi procedere comunque? Perfetto, allora prenditi qualche minuto di tempo libero per te, mettiti bello comodo e leggi con molta attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, riuscirai a far sì che la tua stampante esegua il suo compito anche in assenza di cartucce originali. Detto ciò, non mi resta altro da fare che augurarti buona lettura e, soprattutto, buona fortuna!
Indice
Informazioni preliminari
Prima di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti, nel dettaglio, come poter bypassare il blocco di stampa con le cartucce rigenerate, lascia che ti dia qualche informazione in più, in merito alle condizioni con cui ciò avviene.
La pratica di impedire l’uso di consumabili rigenerati è spesso caratteristica delle stampanti a getto d’inchiostro non recentissime, e trova radici in due fattori principali: il mancato guadagno da parte dei produttori per l’acquisto di materiali non originali, e spesso molto più economici; e i potenziali problemi a cui la stampante va incontro per l’adozione di consumabili non originali, come l’usura più rapida delle testine di stampa e, come già detto, una qualità dei lavori più che opinabile.
Va detto, però, che non sempre l’impossibilità di stampare è riconducibile alle impostazioni del dispositivo di stampa stesso, anzi: nella maggior parte dei casi, la segnalazione di cartucce incompatibili o vuote è figlia di un malfunzionamento del consumabile stesso, dovuto a un errore nel processo di produzione, oppure a un danno verificatosi in fase di trasporto.
Tema di questa mia guida sarà spiegarti, per l’appunto, come far fronte ai problemi derivanti da consumabili problematici, e come eludere i meccanismi di blocco integrati nei dispositivi di stampa.
Tieni conto, prima di fare qualsiasi cosa, che la presenza di un blocco di stampa potrebbe altresì essere riconducibile a problematiche diverse, che potrebbero compromettere anche in modo definitivo il funzionamento dell’apparecchio: personalmente, non mi riterrò responsabile circa le conseguenze sgradite che potrebbero derivare dalla messa in pratica delle informazioni presenti in questa guida. Poi non dire che non ti avevo avvertito!
Come aggirare il blocco di stampa con le cartucce rigenerate
Fatte tutte le dovute precisazioni del caso, è il momento di passare all’azione e di spiegarti, concretamente, come poter aggirare il blocco di stampa in presenza di cartucce rigenerate.
Resettare il chip di cartucce/toner
Se hai recentemente sostituito i consumabili della tua stampante con dei prodotti rigenerati, e quest’ultima continua a segnalarti che la cartuccia a inchiostro o quella a toner risultano assenti o vuote, è molto probabile che vi sia un problema con il chip di controllo presente a bordo del consumabile.
Quest’ultimo, in particolare, serve per far sì che la stampante si renda conto del livello di inchiostro residuo, avvisando l’utente se la cartuccia è in esaurimento e bloccando del tutto la stampa, quando l’inchiostro scende sotto una soglia critica.
Durante il processo di rigenerazione dei materiali consumabili, specie quando si parla di toner, è indispensabile effettuare il ripristino del chip di controllo, affinché la stampante possa riconoscere il nuovo materiale come totalmente pieno e usarlo in maniera adeguata.
Tuttavia, giacché il processo di rigenerazione delle cartucce è quasi sempre manuale, può capitare che chi ha realizzato il consumabile abbia il eseguito il ripristino del chip in maniera errata: quando ciò avviene, la cartuccia viene riconosciuta dalla stampante come vuota, anche se i serbatoi interni sono del tutto pieni di inchiostro/toner.
Personalmente, in presenza di problemi di questo tipo, il mio consiglio è quello di effettuare un reso e richiedere la sostituzione della cartuccia difettosa direttamente al rivenditore; a tal proposito, se hai acquistato il consumabile su Amazon, eBay o AliExpress, ti torneranno di certo utili le mie guide su come fare un reso su Amazon, come fare un reso su eBay e come fare un reso su AliExpress, nelle quali ti ho indicato il da farsi.
Se ti senti invece più coraggioso o se il problema è piuttosto ricorrente, puoi sempre optare per il fai da te, procurandoti un chip resetter: quest’ultimo ha il preciso compito di ripristinare il chip di controllo, affinché quest’ultimo segnali che la cartuccia è piena al 100%.
Solitamente, un chip resetter altro non è che un dispositivo elettronico plastificato, munito di una serie di pin metallici in rilievo, che vanno messi in contatto diretto con il chip di controllo presente sul consumabile; fatto ciò, è sufficiente attendere che il LED a bordo del chip resetter si illumini di verde (o di qualsiasi altro colore segnali lo stato di OK), per essere certo che il ripristino del chip di controllo sia andato a buon fine.
Chiaramente non esiste soltanto un modello di chip resetter, poiché il numero di pin, la forma e la disposizione degli stessi variano, in base al modello della stampante e/o della cartuccia da ricaricare.
Onde evitare acquisti inutili, il mio consiglio è quello di verificare attentamente la lista delle stampanti o delle cartucce compatibili con il resetter al quale sei interessato, anche aiutandoti con una ricerca su Google, e di accertarti che i consumabili in tuo possesso siano gestibili senza problemi.
Nota: se non sei certo che la cartuccia di stampa sia completamente carica, ti sconsiglio di resettarne il chip di controllo. Un’errata segnalazione del contenuto del consumabile, infatti, potrebbe arrecare danni alla testina di stampa, costringendoti a cambiarla più spesso.
Disattivare i controlli di stampa
Se hai la certezza assoluta che il problema del blocco di stampa non sia riconducibile a un errato ripristino del chip sul consumabile, puoi provare a far fronte al problema, disattivando il monitor e gli eventuali controlli di stampa applicati lato software. Si tratta di un metodo applicabile in particolare su alcune stampanti a getto d’inchiostro non recentissime, che delegano il controllo parziale del livello di inchiostro ai driver di periferica, e non a un chip.
Pertanto, spegnendo il monitor, la stampante dovrebbe ignorare completamente sia la provenienza del consumabile, sia la condizione dello stesso; di contro, però, potresti non essere in grado di conoscere il livello d’inchiostro residuo, e ritrovarti a dover sostituire con urgenza la cartuccia quando meno te lo aspetti.
Se te la senti di procedere comunque, assicurati innanzitutto che i driver della tua stampante risultino installati correttamente sul computer; in caso contrario, se hai in dotazione un dispositivo di stampa non recentissimo e non hai ancora provveduto a installare i driver proprietari, leggi la guida in cui ti spiego come installare una vecchia stampante sul computer, nella quale trovi tutte le indicazioni del caso.
Detto ciò, per disattivare il monitor di stampa, apri il Pannello di controllo richiamandolo dal menu Start e clicca sulla voce Visualizza dispositivi e stampanti, visibile nella sezione Hardware e suoni.
Se impieghi un’edizione di Windows pari o successiva a Windows 10, questo passaggio aprirà automaticamente il pannello delle Impostazioni di Bluetooth e Dispositivi; in tal caso, puoi accedere alla sezione specifica per le stampanti del Pannello di controllo premendo la combinazione di tasti Win+R sulla tastiera, digitando il comando explorer shell:::{A8A91A66-3A7D-4424-8D24-04E180695C7A}
e schiacciando poi il tasto Invio.
Ad ogni modo, giunto nella sezione dedicata, fai clic destro sul nome della tua stampante, seleziona la voce Proprietà dal menu proposto e apri la scheda Avanzate, visibile nella nuova finestra. Ora, segui le indicazioni più adatte, in base al produttore del dispositivo.
- HP: clicca sul pulsante Preferenze di stampa HP, apponi il segno di spunta accanto alla voce Disattiva livello inchiostro HP Monitor e dai OK, per due volte consecutive.
- Epson: clicca sul pulsante Preferenze stampa, apri la scheda Utility del software di gestione Epson che dovrebbe aprirsi, fai clic sul pulsante Velocità e avanzamento e apponi il segno di spunta accanto all’opzione Disattiva EPSON Status Monitor. Anche in questo caso, dai OK per due volte consecutive, a conferma della volontà di applicare la modifica.
- Brother: premi sul pulsante Preferenze stampa, apri la scheda Avanzate/Advanced presente nella schermata successiva, premi sul bottone Monitor di stato/Status monitor e apponi il segno di spunta accanto alla voce Spento/Off. Infine, dai OK per due volte consecutive.
Se, invece, il tuo è un Mac, le impostazioni per disattivare il monitor di stampa si trovano quasi sempre nel menu Impostazioni > Stampanti e scanner > [nome stampante] > Opzioni/Opzioni e forniture….
Sulle vecchie stampanti Canon, invece, il monitor di stampa può essere disattivato direttamente dai tasti fisici: dopo aver inviato in stampa il documento e aver ricevuto il messaggio relativo all’impossibilità di procedere, premi e tieni premuto il tasto riavvia/reset (il cerchio con il triangolo) per almeno cinque secondi, oppure finché il lavoro di stampa non viene avviato.
Ad ogni modo, qualora avessi difficoltà nell’individuare la giusta funzione per disattivare il monitor di stampa sul tuo dispositivo, prova a cercare su Google frasi come disattivare monitor di stampa [marca e modello stampante], oppure disable status monitor [marca e modello stampante].
Aggiornare la stampante
Qualora le soluzioni che ti ho proposto finora non si fossero rivelate risolutive, puoi provare ad aggiornare i driver di stampa in uso sul tuo sistema operativo, oppure il firmware della stampante stessa. Può capitare, infatti, che un componente software difettoso blocchi espressamente le stampe non avviate in presenza di cartucce originali
Per prima cosa, dunque, prova a verificare la presenza di driver aggiornati sul sito Web del produttore della tua stampante, oppure usando l’apposita funzione del sistema operativo, e ad applicare eventuali update disponibili; se non sai come agire in autonomia, dai un’occhiata alla mia guida su come aggiornare i driver, oppure ai miei tutorial dedicati nello specifico ai driver HP, ai driver Epson e ai driver Canon.
Qualora l’aggiornamento dei driver non dovesse rivelarsi risolutivo, puoi passare all’aggiornamento del firmware della stampante, ossia del sistema operativo che domina il funzionamento dell’apparecchio.
Prima di spiegarti come fare, ritengo doveroso avvisarti del fatto che anche un solo intoppo in fase di aggiornamento firmware (ad es. un’interruzione di corrente o il download di un file errato) potrebbe danneggiare irrimediabilmente il dispositivo, rendendolo inutilizzabile. Tieni conto di questo aspetto e, se non ti senti sicuro, evita di proseguire oltre: io ti ho avvisato.
In genere, gli update firmware disponibili per le stampanti connesse a Internet vengono scaricati e applicati in completa autonomia; al termine di ciascun aggiornamento, il dispositivo di stampa emette una pagina di riepilogo, indicante le operazioni intraprese.
Qualora la tua stampante funzionasse invece in modalità offline, puoi cercare e applicare gli aggiornamenti firmware disponibili usando l’apposita sezione del programma gestionale della stampante stessa; ancora, se la tua stampante non è recente, potresti riuscire a scaricare gli aggiornamenti firmware direttamente dal sito del produttore e applicarli, usando gli appositi programmi automatizzati.
Sfortunatamente, non mi è possibile fornirti una procedura valida in tutti i casi, poiché ciascuna stampante prevede programmi, procedure e menu diversi; qualora non riuscissi a intraprendere in autonomia le operazioni necessarie, ti consiglio di riferirti al manuale d’uso della stampante a tua disposizione, di recuperare le istruzioni di aggiornamento dal sito del produttore, oppure di cercare informazioni su Google, usando la chiave di ricerca attivare aggiornamenti automatici [marca e modello stampante].

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.