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Come funziona algoritmo TikTok

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Da quando hai “scoperto” TikTok sei rimasto affascinato da questa piattaforma e ti sei sempre chiesto quali siano i “segreti” che si celano dietro il suo funzionamento. Come fa a scegliere i contenuti da proporre ai suoi utenti? Come riesce a capire effettivamente cosa interessa loro? È da tempo che ti poni queste domande e oggi voglio provare a darti le risposte che cerchi.

Nelle prossime righe di questo articolo infatti, avrò modo di spiegarti come funziona l’algoritmo di TikTok. Ti anticipo che mi sono interamente basato sulle informazioni ufficiali che quest’ultimo ha condiviso online e non sulle mirabolanti congetture che girano sul Web riguardo a questo tema. Dal momento che l’algoritmo di TikTok e il suo codice sorgente non sono liberamente accessibili, dobbiamo per forza di cose fidarci delle dichiarazioni ufficiali rilasciate dagli sviluppatori della piattaforma.

Chiariti questi aspetti, direi dunque che possiamo effettivamente iniziare. Nella prima parte dell’articolo andrò a spiegarti i princìpi di funzionamento dell’algoritmo di TikTok; nella seconda parte, invece, avrò modo di fornirti qualche idea su come sfruttare queste informazioni a tuo vantaggio, sia che tu sia un semplice fruitore di contenuti che un creator. Buona lettura!

Indice

Come funziona l’algoritmo di TikTok

TikTok

Dal momento che TikTok (come del resto tutte le piattaforme social) nutre un certo interesse nel mantenere viva l’attenzione dei propri utenti al fine di tenerli attivi sulla piattaforma per più tempo possibile (cosa che incrementa notevolmente l’appetibilità pubblicitaria della stessa verso gli inserzionisti), il suo algoritmo cerca di “capire” cosa interessa a ciascun utente e, quando riesce a “fare centro” andando a proporre contenuti che lo interessano davvero, quest’ultimo non abbandona la piattaforma e il tempo che impiega per guardare contenuti aumenta notevolmente.

A dicembre 2022 gli sviluppatori del celebre social network cinese hanno deciso di rivelare alcune informazioni che ci aiutano a capire meglio come funziona l’algoritmo di TikTok e, per entrare un po’ più nel dettaglio, che ci consentono di capire sulla base di quali fattori la piattaforma propone contenuti agli utenti nella sezione “Per Te”, a cui ho accennato nel paragrafo precedente, la quale è adattata “su misura” a ogni singolo “tiktoker”.

Per creare un flusso di video che risulti realmente interessante e coinvolgente, l’algoritmo di TikTok viene “educato” dagli stessi utenti. I contenuti da proporre, infatti, vengono classificati dall’algoritmo in base a una combinazione di fattori, partendo dagli interessi che l’utente esprime nel momento in cui si iscrive alla piattaforma (non a caso, questa è una delle prime cose che viene chiesto di fare a chi si iscrive su TikTok) e andando poi a “correggere il tiro” man mano che l’utente utilizza la piattaforma, visto che vengono analizzati i fattori che ti elenco di seguito.

  • Interazioni dell’utente — tutte le azioni svolte dall’utente con il proprio account (like, commenti, contenuti condivisi sulla piattaforma e contenuti creati, account seguiti, etc.), influiscono pesantemente sui contenuti che l’algoritmo di TikTok proporrà di vedere in seguito.
  • Dati presenti nei contenuti — didascalie, suoni e hashtag sono alcune informazioni presenti nei contenuti con cui si interagisce e anche queste vanno a influenzare l’algoritmo, che ne tiene conto nell’andare ad alimentare il suo sistema di raccomandazione.
  • Popolarità nella regione — quando un contenuto diventa molto popolare nell’area geografica in cui si trova l’utente, è probabile che gliene venga proposta la visione da parte dell’algoritmo.
  • Freschezza del contenuto — l’algoritmo difficilmente ripropone vecchi contenuti, in quanto tende a mostrare quelli più nuovi.
  • Impostazioni del dispositivo e dell’account in uso — la preferenza della lingua, l’impostazione del paese e il tipo di dispositivo in uso sono fattori che permettono all’algoritmo di ottimizzare le sue prestazioni.

Una volta che l’algoritmo analizza e combina tutti questi fattori, elabora le informazioni che riesce a ricavarne andando a “decidere” se un contenuto può interessare a uno specifico utente o meno (ovviamente queste “decisioni” vengono prese dall’algoritmo in tempi rapidissimi). I video vengono così “classificati” internamente dalla piattaforma per determinare la probabilità dell’interesse di un utente per un contenuto da mostrare nella sua sezione “Per Te”.

Nel caso in cui tu voglia vedere perché un certo contenuto ti è stato proposto dall’algoritmo e quali “valutazioni” ha fatto nello specifico, sappi che TikTok offre tale possibilità tramite una funzione dedicata, che è possibile richiamare premendo il pulsante Perché questo video? annesso al contenuto di tuo interesse. Nel messaggio che compare a schermo ti verrà indicato il motivo per cui il video ti è stato proposto (es. Perché segui [nome utente], Perché questo video è popolare in Italia, etc.). Interessante, vero?

Ti stai chiedendo se l’algoritmo venga influenzato anche dalla popolarità che può avere l’account che ha condiviso un contenuto? La risposta è no. Sebbene ci siano delle probabilità che un video riceva maggiori visualizzazioni se viene condiviso da un account con molti follower (il che è alquanto prevedibile se si ha un bacino di utenza molto ampia), il numero effettivo di seguaci e la presenza di eventuali video pubblicati in passato che hanno ottenuto buone prestazioni in termini di visibilità, non sono fattori che vanno a influenzare il sistema di raccomandazione dell’algoritmo di TikTok, perlomeno non direttamente.

Se vuoi approfondire ulteriormente la cosa potresti trovare utile leggere l’articolo disponibile in lingua inglese sul sito di TikTok.

Come sfruttare l’algoritmo di TikTok a proprio vantaggio

TikTok

Ora che hai capito per sommi capi come funziona l’algoritmo di TikTok, forse ti starai chiedendo come sfruttarlo a proprio vantaggio.

Se utilizzi TikTok come semplice fruitore di contenuti e vuoi fare in modo che la piattaforma ti proponga contenuti che ti interessino veramente, devi sostanzialmente continuare a fare ciò che probabilmente stai già facendo: utilizzarla interagendo coi contenuti che ti piacciono effettivamente e non mettendo “Mi piace” casuali o seguendo account solo perché questi potrebbero seguire te a loro volta. Così facendo non andrai a “confondere” l’algoritmo della piattaforma che verrà “educato” da te nel modo giusto.

Se sei un creatore di contenuti, invece, le informazioni che ti ho fornito nel capitolo precedente possono darti una grossa mano a capire come migliorare la visibilità dei tuoi video sulla piattaforma. Dal momento che TikTok propone agli utenti ciò che effettivamente interessa loro, potresti provare a capire se stai effettivamente proponendo i contenuti giusti per il tuo pubblico.

Prova, ad esempio, a porti domande come queste: “Cosa interessa veramente ai miei follower, attuali e potenziali?” e “Quali sono le parole chiave che descrivono meglio i miei video e che potrei utilizzare negli hashtag?”.

Una buona strategia, infatti, è quella di trovare la tua nicchia: anziché creare video con temi generici e poco definiti, cerca di individuare un segmento che potrebbe interessare a un pubblico di persone ben specifico e poi crea dei video molto specifici utilizzando un linguaggio che sia diretto e al tempo stesso originale.

Se vuoi qualche ulteriore “dritta” su come diventare famosi su TikTok gratis, su come avere più follower su TikTok, su come avere visualizzazioni su TikTok e su come fare un video virale su TikTok, potresti trovare molto utile gli approfondimenti che ti ho linkato: da’ loro almeno un’occhiata!

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.