Come registrare lo schermo del Mac con audio interno
Un caro amico ti ha chiesto di spiegargli come usare un programma per Mac e, per rendere le cose ancora più semplici, hai deciso di realizzare una video-guida da recapitargli quanto prima. Il problema, però, è che hai bisogno di registrare anche i suoni riprodotti dal software in questione, cosa non sempre immediata su macOS: dopo aver “smanettato” un po’ senza risultati apprezzabili, hai dunque pensato di cercare informazioni su Internet e sei capitato qui, sul mio sito Web.
Come dici? È esattamente la situazione in cui ti trovi? Allora sono lieto di comunicarti che ti trovi nel posto giusto, al momento giusto! Nel corso di questa guida, infatti, avrò cura di spiegarti come registrare lo schermo del Mac con audio interno mediante alcuni “trucchetti” che possono essere messi in pratica, anche a costo zero.
Dunque, senza attendere oltre, mettiti bello comodo e leggi con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: sono sicuro che, al termine della lettura di questa guida, sarai perfettamente in grado di raggiungere l’obiettivo che ti eri prefissato. Detto ciò, non mi resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e… buona registrazione!
Indice
- Come registrare lo schermo del Mac con audio e video: macOS 14 e successivi
- Come registrare lo schermo su Mac con l'audio interno: versioni precedenti di macOS
Come registrare lo schermo del Mac con audio e video: macOS 14 e successivi
A partire da macOS 14 Sonoma, Apple ha aperto la possibilità di accedere direttamente all’audio di sistema anche per i programmi di terze parti, andando a semplificare così un procedimento in precedenza non immediato (ci ritorneremo tra non molto). Tuttavia, per registrare lo schermo comprendendo l’audio, non puoi usare l’utility integrata Screenshot, in quanto quest’ultima permette al più di includere l’audio proveniente da un microfono (o da un driver virtuale). Esistono però una serie di applicazioni di terze parti, alcune delle quali gratuite, che permettono di raggiungere l’obiettivo senza alcun problema: di seguito te ne elenco alcune.
OBS
La prima soluzione che voglio segnalarti è OBS: se non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di programma open source che consente sia di effettuare registrazioni in locale, partendo da varie fonti (incluso lo schermo del computer), sia di avviare trasmissioni in streaming su Internet. Il programma è gratuito ed è compatibile sia con i Mac dotati di chip Apple Silicon, sia con quelli muniti di processore Intel.
Per ottenerlo, collegati al suo sito Web principale, clicca sul pulsante macOS e poi sul pulsante macOS (Intel), se il tuo è un computer dotato di processore Intel, oppure sul bottone macOS (Apple Silicon), se invece hai un Mac dotato di chip Apple. A download completato, esegui il file ottenuto (ad es. obs-studio.xy.macos-[chip].dmg) e serviti della finestra che compare sullo schermo, per trascinare l’icona di OBS nella cartella Applicazioni del Mac.
Successivamente, fai doppio clic sull’icona appena copiata e clicca sul pulsante Apri, in modo da superare le restrizioni imposte da Apple nei confronti degli sviluppatori privi di certificazione ufficiale (va fatto soltanto la prima volta). Adesso, procedi con l’impostazione dei permessi, passaggio indispensabile affinché OBS funzioni in maniera corretta: per cominciare, clicca sui pulsanti Apri impostazioni Registrazione dello schermo e Apri Impostazioni di Sistema, sposta su ON la levetta relativa a OBS e, quando richiesto, fornisci la password del tuo account utente e dai Invio.
Ora, fai clic sul pulsante Più tardi, ritorna alla finestra di OBS, clicca sul pulsante Richiesta accesso relativo alla sezione Fotocamera e premi sul pulsante Consenti; premi successivamente il pulsante Richiesta accesso relativo al Microfono e clicca nuovamente sul pulsante Consenti, in modo da accordare l’autorizzazione necessaria.
Adesso, premi sui pulsanti Apri impostazioni Accessibilità e Apri Impostazioni di Sistema, sposta su ON la levetta relativa a OBS e chiudi le Impostazioni di Sistema; a questo punto, se desideri usare la fotocamera in futuro, clicca ancora sul pulsante Apri Impostazioni di Sistema, sposta su ON la levetta relativa a OBS e clicca sul pulsante Fine, per completare la fase di impostazione dei permessi.
A questo punto, apponi il segno di spunta accanto alla voce Ottimizza solo per le registrazioni, non faccio dirette, vai Avanti e procedi configurando la risoluzione video, la qualità audio e concludi la configurazione iniziale cliccando sul pulsante Applica impostazioni. Ora, per rendere operative le autorizzazioni fornite in precedenza, riavvia OBS e il gioco è fatto; se hai difficoltà, leggi la guida in cui ti spiego come scaricare e installare OBS.
Giunto finalmente nella schermata principale del software, sei pronto a configurare la tua scena di registrazione: per prima cosa, clicca sul simbolo [+] posto in fondo al riquadro Fonti, clicca sulla voce Cattura schermo macOS residente nel menu che va ad aprirsi e dai OK; se necessario, clicca sul pulsante Consenti per un mese e imposta il menu a tendina Metodo sull’opzione più adatta al tuo caso: cattura lo schermo (per catturare l’intera Scrivania), cattura la finestra (per catturare il contenuto di una finestra attiva) oppure cattura applicazione (per catturare il contenuto di un’app, anche se essa è ridotta a icona).
Negli ultimi due casi, ti verrà chiesto di selezionare la finestra o l’applicazione di tuo interesse, tramite un apposito menu a tendina. Per comodità, ti consiglio di apporre il segno di spunta accanto all’opzione Nascondi OBS dalla cattura, così da rendere invisibile la finestra del programma nel filmato registrato.
Completata la configurazione della scena video, clicca sul pulsante OK, premi nuovamente sul simbolo [+] sottostante il riquadro Fonti e istruisci OBS affinché acquisisca anche l’audio del Mac, cliccando sulla voce Cattura audio macOS; fatto ciò, clicca sul pulsante OK, scegli se catturare l’audio di tutto il desktop oppure soltanto quello proveniente da una specifica applicazione e, in quest’ultimo caso, serviti del menu a tendina che compare subito dopo, per selezionare l’applicazione di tuo interesse.
A questo punto, clicca sul pulsante OK e verifica che la scena configurata sia conforme con quanto vuoi ottenere; se lo desideri, puoi aggiungere alla registrazione anche l’audio proveniente dal microfono, una miniatura del flusso della Webcam o altri elementi: basta cliccare sul simbolo [+] presente sotto il riquadro Fonti e usare i vari menu, in accordo con il risultato desiderato.
Quando hai finito, puoi iniziare a catturare la scena configurata cliccando sul pulsante Avvia la registrazione, presente in basso a destra; per interrompere l’acquisizione, che verrà salvata automaticamente nella cartella Filmati del Mac, premi sul pulsante Termina la registrazione. Per approfondimenti riguardo il funzionamento di Open Broadcaster Software, ti rimando alla lettura del tutorial d’approfondimento che ho dedicato al tema, nel quale troverai tante informazioni utili!
Cleanshot X
Altro interessante programma dedicato all’acquisizione schermo del Mac è Cleanshot X: dotato di un’interfaccia semplice e minimale, esso permette di catturare filmati della scrivania o di specifiche parti di esse, includendo l’audio di sistema, nel giro di un paio di clic.
L’applicazione si può scaricare dal sito Internet ufficiale e costa 29 dollari, tuttavia si può ottenere anche “a costo zero” sottoscrivendo un abbonamento a Setapp: se non ne avessi mai sentito parlare, quest’ultimo è un servizio che permette di accedere senza limiti a un gran numero di applicazioni per macOS altrimenti a pagamento, in cambio di un piccolo canone mensile o annuale, con prova gratuita di 14 giorni (senza obbligo di rinnovo).
Inoltre, aggiungendo un piccolo importo, è possibile sbloccare l’accesso anche ad alcune applicazioni per iPhone e iPad, senza pagarne i rispettivi abbonamenti; per maggiori informazioni circa il funzionamento della piattaforma Setapp, prendi visione della guida specifica che ho dedicato all’argomento.
Chiarito ciò, dopo aver installato Cleanshot X tramite Setapp o dopo aver acquistato l’applicazione dal sito ufficiale, apri il programma e clicca sul pulsante Agree, per accettarne le condizioni d’uso; ora, premi sul pulsante Let’s do it!, scegli se impostare CleanShot X come gestore principale per gli screenshot e se avviare l’applicazione al login, rispondendo in maniera opportuna agli avvisi propositi, dopodiché clicca sui pulsanti No, I’ll do it later, Got it!, No e Awesome!, per completare la prima fase di impostazione.
Per avviare una nuova registrazione, premi sul simbolo di Cleanshot X che è stato aggiunto alla barra dei menu del Mac (il foglio con l’angolo piegato), seleziona la voce Record screen dal menu che va ad aprirsi, clicca sui pulsanti Consenti, Open System Settings e Apri Impostazioni di Sistema e sposta su ON la levetta relativa al software, per accordare le autorizzazioni per registrazione schermo e audio interno. Quando richiesto, digita la password del Mac nel campo apposito, dai Invio e clicca sul pulsante Esci e riapri, in modo da riavviare Cleanshot X con le nuove autorizzazioni.
Ora, premi nuovamente sull’icona del programma situata nella barra dei menu, seleziona la voce Record screen dal menu che va ad aprirsi e, se necessario, clicca sul pulsante Consenti per un mese; ora, traccia un riquadro contenente la porzione di schermo da acquisire (oppure clicca sulla barra spaziatrice, per selezionare una specifica finestra), clicca poi sul pulsante Record computer audio (il simbolo dello schermo con l’altoparlante, che si trova nella seconda riga di icone) e avvia la registrazione, premendo sul pulsante Record video.
Quando hai finito, clicca sul pulsante Stop per interrompere l’acquisizione, fai clic sull’anteprima fluttuante del video che compare in basso e premi sul pulsante Save, per salvarla sulla Scrivania.
Altre soluzioni utili
Se i programmi di cui ti ho parlato finora non sono riusciti a soddisfare le tue esigenze, ti farà piacere sapere che, in Rete, esistono numerose altre soluzioni in grado di registrare lo schermo del Mac. Di seguito te ne elenco alcuni.
- ScreenFlow – si tratta di un programma interamente dedicato agli screencast, il quale consente, tra le altre cose, di modificare e montare le registrazioni in modo semplice. Il software costa 169$, ma è disponibile anche in versione di prova gratuita, che non prevede limiti d’uso ma appone un watermark alle registrazioni effettuate.
- Camtasia Studio – è uno dei migliori programmi dedicati all’acquisizione dello schermo del computer. Include un editor video che consente di modificare, migliorare e montare le registrazioni realizzate. Il programma è a pagamento, costa 202,50 euro/anno oppure 337,71 euro/una tantum, ma può essere provato gratuitamente per un periodo pari a 3 giorni, con watermark apposto ai lavori realizzati. Maggiori info qui.
- ScreenPal – si tratta di una suite di strumenti dedicati a screenshot e screencast che, oltre alle utility per l’acquisizione di foto e filmati dello schermo, include anche una serie di applicazioni per la modifica e la condivisione dei lavori realizzati. Il software è gratuito per uso personale.
Come registrare lo schermo su Mac con l’audio interno: versioni precedenti di macOS
Se hai un’edizione di macOS antecedente a macOS 14 Sonoma, le cose stanno in maniera un po’ diversa: tali edizioni del sistema operativo desktop di Apple, infatti, non supportano direttamente l’acquisizione dell’audio interno. Dunque, prima di poter procedere, bisogna installare una sorta di livello intermedio, in grado di trasformare i suoni in uscita in suoni in ingresso, facendo credere al sistema operativo di registrare dal microfono o, in generale, da un qualsiasi altro dispositivo di input.
A tal proposito, può venirti in aiuto BlackHole: si tratta di un programma gratuito e open source che, nel giro di un paio di clic, consente di creare un driver audio virtuale tramite il quale abilitare la registrazione dei suoni di sistema tramite altri programmi. Nel momento in cui scrivo, BlackHole è disponibile esclusivamente per i Mac dotati di chip Intel e non è compatibile con i computer muniti di processore Apple Silicon; questi ultimi, in teoria, dovrebbero comunque essere compatibili con un’edizione di macOS compatibile con l’acquisizione diretta dell’audio.
Detto ciò, per scaricare BlackHole, avvia innanzitutto il Terminale di macOS, richiamandolo dal menu Vai > Utility, impartisci il comando /bin/bash -c "$(curl -fsSL https://raw.githubusercontent.com/Homebrew/install/HEAD/install.sh)"
e premi il tasto Invio della tastiera, in modo da avviare l’installazione del gestore pacchetti Homebrew. Quando richiesto, immetti la password del Mac e premi nuovamente il tasto Invio.
A setup concluso, provvedi a installare il software BlackHole, impartendo, sempre nel Terminale, il comando brew install --cask blackhole-16ch
, seguito dalla pressione del tasto Invio; anche questa volta, se richiesto, immetti la password del Mac e premi nuovamente il tasto Invio, per ultimare l’installazione del programma.
Ci siamo quasi: l’ultimo step consiste nel far sì che l’audio del Mac venga riprodotto sia attraverso gli altoparlanti, sia tramite l’ingresso virtuale di BlackHole. Per riuscirci, apri l’utility Configurazione Midi Audio, richiamandola dal Launchpad oppure dal menu Vai > Utility del Finder (in alto).
A questo punto, clicca sul pulsante [+] collocato in basso a sinistra, seleziona la voce Crea dispositivo con uscite multiple dal menu che ti viene proposto e deseleziona tutte le caselle collocate nella schermata successiva: effettua questa operazione affinché i dispositivi vengano aggiunti nell’ordine esatto, onde evitare problemi.
Fatto ciò, apponi il segno di spunta accanto alla voce Altoparlanti Mac (o qualsiasi altro speaker tu stia usando), in corrispondenza della colonna Usa; ripeti poi la medesima operazione con la casella situata accanto alla voce BlackHole 16ch e, per finire, apponi il segno di spunta all’interno della casella Correzione drift, corrispondente a BlackHole 16ch.
Per finire, fai clic destro sulla voce relativa al Dispositivo con uscite multiple appena creato (si trova nella barra laterale di sinistra), seleziona la voce Utilizza questo dispositivo per l’uscita audio dal menu visualizzato, quindi ripeti la medesima operazione selezionando, questa volta, l’opzioni Riproduci avvisi ed effetti sonori tramite questo dispositivo. Per finire, fai clic destro sulla voce relativa a BlackHole e poi sull’opzione Utilizza questo dispositivo per l’ingresso audio residente nel menu che compare.
Il nuovo driver audio è pronto: per registrare l’audio interno del Mac, non ti resta che selezionare il dispositivo BlackHole (16 ch) come sorgente audio in entrata all’interno del software di registrazione schermo che preferisci: a tal proposito, puoi servirti di una tra le soluzioni delle quali ti ho parlato poco fa oppure usare l’utility integrata Screenshot/Istantanea Schermo, configurandola per l’acquisizione dei suoni dal “microfono” virtuale di BlackHole.
Per avviare Istantanea Schermo (o Screenshot), premi la combinazione di tasti cmd+shift+5 sulla tastiera, oppure utilizza il menu Vai > Utility del Finder, per accedere alla sua icona. A seguito di questa operazione, nella parte inferiore dello schermo, dovrebbe aprirsi la barra degli strumenti del programma: per acquisire l’intero desktop, clicca sul pulsante Registra l’intero schermo (il rettangolo con il cerchio); per acquisirne soltanto una porzione, clicca sul pulsante Registra la selezione (il rettangolo tratteggiato con il cerchio).
A questo punto, fai clic sul menu Opzioni del programma, individua la sezione Microfono e seleziona la voce BlackHole 16ch, dal menu che va ad aprirsi. Per avviare la registrazione dello schermo, clicca sul pulsante Registra; per interromperla, premi il pulsante Stop (quello a forma di quadrato) che compare nella barra dei menu del Mac, nei pressi dell’orologio. Il file verrà automaticamente salvato sulla Scrivania.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.