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Come overcloccare GPU

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Ti stai avvicinando al mondo del gaming su PC e hai scoperto che è possibile migliorare le prestazioni della scheda video del computer andando a "forzare" alcune impostazioni e spingendole al massimo. Questa pratica si chiama overclock e la cosa ti ha incuriosito parecchio, al punto che hai aperto sùbito Google e hai cercato una guida che ti spiegasse come overcloccare GPU. Sei così finito su questo mio tutorial e ora vorresti sapere se posso darti una mano ad approfondire la questione. Beh, sappi che la risposta è affermativa. Prima però lasciami fare qualche precisazione.

Come ben saprai, l’efficienza del PC dipende soprattutto dalla velocità con cui esso riesce a elaborare le informazioni. Più un computer è potente, quindi più l’hardware con cui è equipaggiato offre prestazioni elevate e più la macchina risulta rapida nell’eseguire i calcoli. Ebbene, e se fosse possibile aumentare la potenza del computer senza acquistare nuovi componenti hardware? Questo è, in parte, il senso dell’overclocking. Con l’overclock, infatti, si vanno a modificare le impostazioni di vari componenti, come le schede video, con il fine di ottenere prestazioni maggiorate rispetto al normale, senza però compromettere la stabilità del sistema o il funzionamento dell’hardware stesso. La possibilità di compromettere sistema e componenti in realtà c’è: per questo bisogna andarci molto cauti con l’overclock. In ogni caso, con questa mia guida cercherò di spiegarti come agire evitando al massimo i rischi di compromissione.

Probabilmente, avrai sentito che è possibile eseguire l’overclock anche su CPU e RAM, oltre che sulle schede video. Tuttavia, in questo tutorial mi occuperò solo delle GPU: il meccanismo di base, ad ogni modo, è lo stesso per qualsiasi componente del computer. Va però detto che esistono metodi e programmi differenti, a seconda del componente che si sceglie di overcloccare. Anche le ragioni per farlo sono diverse, perciò preferisco proporti un post specifico sulle schede video che prenda in considerazione rischi e benefici connessi. Sei pronto a metterti in gioco? Allora iniziamo sùbito, cercando di capire innanzitutto cosa significa davvero eseguire l’overclock di un componente.

Indice

Cosa significa overcloccare

Foto di Scheda Madre

Prima di entrare nel vivo del tutorial, è bene capire cosa significa overcloccare. Ebbene, il clock è un numero, espresso in hertz e in suoi multipli, che indica quante volte un processore è capace di passare dal valore 0 al valore 1 in un secondo.

Ad esempio, se ti è stato detto che il tuo computer ha una potenza di 4,20GHz, significa che la sua CPU, cioè il processore centrale con cui esso è equipaggiato, ha una potenza pari a quel valore. Overcloccare un processore vuol dire aumentare questa cifra di un tot. Quanto sia possibile aumentarla dipende da diversi fattori che, in larga parte, possono essere stabiliti a priori.

Ti starai di sicuro chiedendo a che cosa serva overcloccare: se aumenta il numero, cioè la frequenza di clock del processore, aumenta anche la sua capacità di calcolo. Se aumentano le volte in cui la CPU può passare da 0 a 1 in un secondo, aumenta anche la velocità di esecuzione dei programmi: ecco perché chi ha bisogno di ottenere elevate prestazioni dal suo PC decide di overcloccare!

Se eseguito in sicurezza, l’overclock dei componenti garantisce un miglioramento prestazionale significativo. Tuttavia, come si suol dire, non è tutto oro quello che luccica. Possono, infatti, insorgere dei problemi, ed è a quelli che bisogna fare particolarmente attenzione prima di eseguire la pratica in questione (soprattutto se non si ha già una certa esperienza in merito).

Difatti, se un componente funziona a una determinata frequenza di clock è perché i test effettuati dal produttore hanno certificato che possa farlo in sicurezza. Alterare questa frequenza (se mai te lo stessi chiedendo, sarebbe possibile anche abbassarla) significa farlo lavorare in una situazione diversa da quella garantita dal venditore: in alcuni casi, overcloccare comporta la perdita della garanzia, perché aumenta i rischi di compromissione dell’hardware.

Foto di Scheda Video

Com’è possibile eseguire l’overclock? Cercherò di spiegartelo nel modo più semplice possibile. In fondo non è tanto complicato, ma richiede una certa attenzione.

Overcloccare un componente ha delle conseguenze immediate sull’hardware. Anzitutto, aumenta la temperatura del componente cui è stata alzata la frequenza di clock: questo significa che il processore ha una maggiore possibilità di surriscaldarsi. È una conseguenza inevitabile, però è possibile tamponare il problema in diversi modi, di cui ti parlerò più avanti (senza però invitarti a utilizzarli o spiegarti come applicarli, poiché non è lo scopo di questa guida e implica un’uscita dai parametri di sicurezza). In sostanza, se un componente scalda di più, ovviamente dev’essere anche raffreddato di più.

Chi overclocca, spesso utilizza sistemi di raffreddamento alternativi alle ventole che si trovano nel computer. Il sistema più diffuso e accessibile è quello del raffreddamento a liquido che prevede tubi a tenuta stagna riempiti con liquidi diversi (c’è chi usa l’antigelo) ma alcuni arrivano a utilizzare persino l’azoto. Il calore aumenta perché nel processore overcloccato è immessa una maggiore quantità di corrente elettrica: come puoi immaginare, aumentano anche i consumi. Dare più corrente a un componente hardware, però, genera anche altre conseguenze.

Se aumenta l’intensità della corrente, deve aumentare anche la tensione: affinché il circuito elettrico sia in equilibrio, chi overclocca si assicura anche di overvoltare, cioè di aumentare la tensione del processore, che è espressa in Volt. È evidente che esista una soglia oltre la quale il sistema esce dall’equilibrio previsto in produzione e cessi di funzionare per un cortocircuito. Motivo per cui chi produce hardware sconsiglia l’overclock e l’overvolt dei propri componenti e ne invalida la garanzia.

Consapevole dei rischi appena descritti e chiarendo che non mi assumo alcuna responsabilità circa eventuali danni causati da una scorretta applicazione di quanto riportato di séguito, passo a spiegarti come overcloccare le GPU, cioè i processori grafici dei computer.

Come fare overclock GPU

Foto di GeForce GTX

Hai già capito che puoi overcloccare il processore del computer, ma tu sei qui perché vorresti compiere quest’operazione con la GPU, cioè con il processore della scheda video, vero?

Allora sappi che esistono due modi per raggiungere quest’obiettivo: il primo consiste nella modifica dei parametri del vBIOS (cioè del BIOS della scheda grafica), ma te lo sconsiglio; il secondo, invece, consiste nell’utilizzo di un software dedicato allo scopo, ed è quello che ti consiglio di mettere in atto.

Uno tra i programmi più popolari per l’overclocking delle GPU è stato RivaTuner, che puoi ancora trovare online ma è stato abbandonato a favore di MSI Afterburner, che è il programma che ti suggerisco di usare.

MSI è un produttore di schede video che montano GPU prodotte da NVIDIA, ma Afterburner funziona anche con processori AMD. Più avanti capiremo quali caratteristiche differenziano i marchi: al momento, voglio guidarti in un percorso generico, che è valido con qualsiasi hardware a disposizione.

Per scaricare MSI Afterburner, devi collegarti al sito guru3D, scorrere la pagina fino e in fondo e cliccare sul link relativo alla versione Stable/Final del programma più recente. A download completato, apri l’archivio zip ottenuto, estraine il contenuto in una cartella qualsiasi e avvia il file .exe, per lanciare il setup del software.

Nella finestra che si apre, premi in sequenza sui pulsanti , OK e Avanti. Apponi, quindi, il segno di spunta accanto alla voce Accetto le condizioni della licenza e concludi il setup cliccando prima su Avanti per tre volte consecutive e poi su Installa, OK e Fine.

Installazione MSI Afterburner

Durante l’installazione ti sarà chiesto se installare anche RivaTuner Statistics Server, un componente di cui puoi fare benissimo a meno: se vuoi, deselezionalo, per non includerlo nell’installazione.

Una volta aperto, Afterburner sembra il cruscotto di un’automobile con due quadranti ai lati, un display rettangolare in basso e una serie di pulsanti: cerchiamo di capire come funzionano e a cosa servono.

Schermata di MSI Afterburner

Il quadrante di sinistra indica il valore, in Megahertz, della frequenza di clock della GPU e delle memorie, mentre quello di destra la tensione, in Volt, e la temperatura, in gradi Celsius. Il display rettangolare in basso, invece, riporta un grafico dell’attività elettrica della scheda video.

Questi indicatori servono per monitorare i cambiamenti, mentre per overcloccare il processore devi agire sui cursori posizionati al centro della finestra: a seconda della scheda video, alcuni saranno attivi e altri no. Core Voltage, ad esempio, a livello predefinito è disattivato. Questo perché i produttori tendono a bloccare la regolazione dei voltaggi per impedire che un overclock danneggi la scheda video: non ti consiglio di abilitare questa funzione, che comunque è accessibile nelle impostazioni del programma (a cui puoi accedere tramite l’icona a forma di ghiera).

Power Limit indica il valore, in percentuale, di aumento della potenza del processore (nel mio caso, ad esempio, può arrivare da -20% a +20%), mentre Temp. Limit riguarda la temperatura massima raggiungibile dalla GPU ed è configurabile soltanto se sulla scheda video è presente un termometro integrato.

Le due voci che ti interessano di più sono Core Clock e Memory Clock: la prima riguarda la frequenza di clock del processore e la seconda quella della memoria, entrambe espresse in Megahertz. Spostando il cursore sottostante da sinistra verso destra è possibile aumentarne il valore, overcloccando la scheda video. Fan Speed regola la velocità delle ventole.

Chiaramente, migliori sono le caratteristiche del tuo hardware, migliori saranno le possibilità di attivare tutti gli strumenti a disposizione di Afterburner. Per applicare le modifiche ed eseguire l’overclock della GPU, clicca sul pulsante col segno di spunta. Il gioco è fatto!

Come overcloccare GPU AMD

Foto di Processore AMD

Ti ho appena illustrato come overcloccare una GPU, ma non tutte le schede video sono uguali. AMD, ad esempio, è un produttore molto attento ai clienti più esigenti e ha sviluppato uno strumento che permette di migliorare in sicurezza le prestazioni dell’hardware.

Il programma in questione si chiama AMD OverDrive e, installato separatamente dai driver, permette di controllare la frequenza di clock del processore e la velocità delle ventole. È la scelta migliore – e anche la più sicura – per chi è ancora alle prime armi con l’overclocking. Come puoi intuire, non funziona con schede video prodotte da NVIDIA e Intel.

Come overcloccare GPU NVIDIA

Foto di NVIDIA GeForce

NVIDIA, a differenza di AMD, non fornisce uno strumento ufficiale per overcloccare le schede video che produce. Tuttavia, tra i tre maggiori produttori è il marchio che dispone della maggioranza di programmi sviluppati da terze parti.

Oltre ad Afterburner (e ad altri software, come GPU Tweak II di ASUS, che supporta anche alcuni processori AMD), è disponibile NVIDIA Inspector che ti consiglio di provare come alternativa. Questo strumento ha un’interfaccia più "pulita" e offre un maggiore controllo dei parametri di processore e memoria.

Come overcloccare GPU Intel

Foto di Scheda Madre Intel

Il discorso cambia totalmente per le GPU prodotte da Intel. Queste schede video sono integrate nella scheda madre e, per overcloccarle, bisogna agire sul processore centrale: per questa ragione, non sono supportate né da Afterburner né da altri programmi dedicati.

Il produttore sconsiglia l’overclocking, avverte della perdita della garanzia, ma mantiene comunque una lista aggiornata di CPU compatibili con l’aumento delle frequenze di clock. Rispetto alla concorrenza, Intel concede meno spazio all’intraprendenza dei clienti che vogliono overcloccare il loro computer, quindi è consigliabile desistere.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.