Crystal Disk Mark: come funziona
Al momento dell'acquisto di un nuovo hard disk o una nuova unità SSD, una delle prime cose da fare è quella di testarne le caratteristiche (che, ahimè, non sempre combaciano con quelle dichiarate ufficialmente dai produttori). Per farlo, esistono diversi strumenti che consentono l'avvio di benchmark, cioè di test utili a monitorare velocità di scrittura, lettura e altre prestazioni generali delle unità analizzate.
Fra i migliori software utilizzati per questo scopo, c'è sicuramente CrystalDiskMark, un programma gratuito e open source realizzato dallo sviluppatore Noriyuki Miyazaki e disponibile esclusivamente per i sistemi operativi Windows. Usarlo è molto semplice ma, se sei qui, mi pare evidente che tu non sappia ancora come funziona Crystal Disk Mark e, dunque, abbia bisogno di aiuto in tal senso.
Se le cose stanno così, non temere: nelle prossime righe ti dirò tutto quello che c'è da sapere su questo programma, dal download fino alle singole impostazioni che possono essere attivate. Solo una piccola raccomandazione prima di iniziare: come riportato anche sul sito ufficiale, bisogna evitare di fare un utilizzo intensivo di CrystalDiskMark sugli SSD, in quanto la grossa mole di scritture effettuate potrebbe accorciarne la vita delle unità testate (come noto, gli SSD supportano un numero di scritture limitato, benché elevatissimo). Se è tutto chiaro, direi che possiamo procedere. Buona lettura e buon divertimento!
Indice
Requisiti
Come già accennato, CrystalDiskMark è un software gratuito e open source, che è stato sviluppato per i computer con sistema operativo Windows. La versione portable può essere avviata su tutti i PC che hanno almeno Windows XP installato, mentre quella con il classico installer non funziona sui computer con Windows XP/2003.
Il funzionamento del software è molto semplice: dopo aver selezionato su quale disco fisso eseguire il test, esso inizierà a testare le capacità di lettura e scrittura. Funziona sia con i classici hard disk meccanici (HDD) interni ed esterni sia con le unità a stato solido (SSD) che anche con chiavette USB e schede SD, agendo prima in maniera sequenziale, poi in modalità casuale, andando a sovrascrivere uno spazio del disco con file di testing di diverse dimensioni.
In questo modo, sia nel caso di dischi magnetici HDD, sia nel caso di unità SSD, il programma andrà a misurare i tempi di trasferimento di questi file, restituendo una panoramica relativa alla velocità e alla capacità di lavorare sotto stress dell'unità.
Come segnalato sul sito ufficiale, questo sistema, se ripetuto in maniera intensiva, può ridurre la durata delle unità SSD, in quanto il programma andrebbe a sovrascrivere interi GB di dati a ogni utilizzo. In ogni caso, stai tranquillo, si tratta di situazioni limite.
I risultati restituiti dal programma potrebbero variare anche fra dischi dello stesso modello, in quanto potrebbero dipendere anche dal tipo di controller utilizzato (IDE/SATA/RAID/SCSI/NVMe), dalla frammentazione del disco e dalle prestazioni della CPU.
L'unità di misura utile a monitorare la velocità di scrittura e lettura di un hard disk, è definita per MB per secondo (MB/s), ovvero quanti megabyte di file possono essere trasferiti all'interno del disco in un secondo.
CrystalDiskMark: download
CrystalDiskMark è disponibile in diverse versioni e temi, ciascuna con alcune caratteristiche peculiari. In particolare, sono disponibili quattro versioni del programma per il download: la versione Standard, la versione Shizuku, la versione Kurei Kei (quest'ultima solo per la versione CrystalDiskInfo) e la versione Aoi (questa solo per la versione standard)
La prima versione è quella base, che offre il programma con tutte le funzioni principali e un tema di default verde e bianco e alcuni altri temi che però non cambiano di molto l'aspetto generale del software. La versione Shizuku offre le stesse caratteristiche dell'originale, ma si differenzia per la presenza di oltre 30 temi, che garantiscono una personalizzazione del programma attraverso delle illustrazioni di anime e manga. Infine, c'è poi la versione Kurei Kei che offre circa 20 differenti temi sempre con illustrazioni di anime e manga.
Come già accennato in precedenza, il programma è disponibile sia in versione con installer, sia in versione portable: la prima necessita dell'installazione del software sul computer (non è compatibile con i computer con sistema operativo Windows XP/2003), la seconda richiede la sola estrazione del file dall'archivio .zip e l'apertura del relativo file .exe per funzionare.
Sul sito ufficiale del programma, inoltre, è possibile scaricare un altro software creato dallo stesso sviluppatore: CrystalDiskInfo, il quale offre l'opportunità di controllare in diretta decine di parametri riguardanti il disco fisso, fra cui la temperatura di lavoro, il firmware installato e l'infrastruttura hardware.
A differenza di CrystalDiskMark, però, non può effettuare alcun tipo di benchmark al fine di misurare la velocità di scrittura e di lettura delle unità. Anche questo programma è disponibile in più versioni, con temi personalizzabili e file eseguibili che non necessitano di installazione. Ma oggi mi concentrerò su CrystalDiskMark, quindi procediamo.
CrystalDiskMark
Se intendi scaricare la versione standard di CrystalDiskMark, hai a tua disposizione due metodi: il primo è quello di recarti sul sito ufficiale del programma, mentre il secondo è quello di andare sul Microsoft Store (in quest'ultimo caso hai però la possibilità di scaricare gratuitamente solo la versione di prova, dato che il programma ha un costo di 9,99 euro una tantum).
Dunque, per scaricare il software dal sito ufficiale, recati su questa pagina Web e scorrila in fondo fino a quando non trovi il pulsante verde INSTALLER (Vista-) nel riquadro Standard Edition. A questo punto, attendi che il file .exe venga scaricato, aprilo, accetta termini e condizioni e poi clicca su Avanti per quattro volte, su Installa e su Fine.
Se, invece, vuoi ottenere la Shizuku Edition, allora fai clic sul pulsante verde INSTALLER (Vista-) in corrispondenza di quest'ultima (è disponibile anche sul Microsoft Store a pagamento) e segui la stessa procedura che ti ho appena illustrato per portare a termine l'installazione del programma. Naturalmente, se invece vuoi provare la versione Aoi, puoi cliccare su INSTALLER (Vista-) in corrispondenza di questa versione (anch'essa è disponibile sul Microsoft Store a pagamento) e procedere poi con l'installazione del software.
CrystalDiskInfo
Il download di CrystalDiskInfo può essere effettuato in vari modi: dal sito ufficiale del programma oppure dallo store ufficiale di Microsoft.
Detto questo, se hai intenzione di scaricare il programma in versione standard (con installer) dal sito ufficiale, collegati alla relativa pagina di download e scorri la pagina in basso e poi fai clic sul pulsante azzurro INSTALLER (Vista-) che trovi sotto al riquadro Standard Edition.
Adesso, apri il file .exe appena ottenuto, fai clic su Sì, accetta termini e condizioni e clicca su Avanti per quattro volte e poi su Installa e su Fine. Fatto ciò, dovresti ora finalmente trovarti davanti alla schermata principale del programma.
Vorresti invece ottenere la Shizuku Edition? Beh, il procedimento è del tutto identico, solo che devi cliccare su INSTALLER (Vista-) in corrispondenza del riquadro Shizuku Edition e poi procedere con l'installazione del software, proprio come ti ho illustrato poco fa.
Lo stesso discorso vale poi per la Kurei Kei Edition, dunque, in questo caso fai clic su INSTALLER (Vista-) in corrispondenza della sezione Kurei Kei Edition e prosegui con l'installazione del programma seguendo la stessa procedura illustrata prima.
CrystalDiskMark Portable
L'idea di usare un programma senza installarlo ti attira parecchio? Beh, allora, come ti ho già accennato, esiste la possibilità di ottenere CrystalDiskMark anche in versione portable sempre dal sito ufficiale del software.
Entrambe le versioni di cui ti ho parlato nelle righe precedenti, sono disponibili in versione portable, dunque, tutto ciò che devi fare è individuare il programma che desideri scaricare e cliccare sul pulsante ZIP (XP-) nella sezione corrispondente.
Fatto ciò, dovrebbe ora partire il download del file .zip contenente il programma. Una volta scaricato, estrai il contenuto dell'archivio in un punto a piacere e poi apri la cartella estratta. Ora, apri il file DiskMark32 o DiskMark64 in base al fatto se il tuo PC è a 32 o 64 bit.
Come usare CrystalDiskMark
Una volta ottenuto CrystalDiskMark nella versione che preferisci, devi capire come utilizzarlo e quali opzioni sono disponibili per l'avvio del Benchmark. Ecco tutto.
A prescindere dalla versione che hai deciso di scaricare, CrystalDiskMark ti consente di effettuare dei benchmark attraverso le stesse opzioni (i nomi dei menu potrebbero essere leggermente diversi in alcune versioni, dunque, per comodità, io mi sono basato sulla versione standard di CrystalDiskMark).
Nella barra superiore ci sono cinque menu: ovvero File, Impostazioni, Profilo, Tema, Aiuto e Lingua (Language).
Nel menu File c'è l'opzione Copia (accessibile anche attraverso la scorciatoia di tasti Ctrl+Shift+C) che permette di copiare in maniera testuale i risultati dei test effettuati; per salvare uno screenshot o un documento testuale del benchmark, ci sono le opzioni Salva (Testo) e Salva (Immagine) (raggiungibili anche dalle scorciatoie Ctrl+T e Ctrl+S). La voce Esci, infine, chiude il programma.
Nel menu Impostazioni, puoi modificare il benchmark a seconda delle tue esigenze. Se, ad esempio, hai intenzione di svolgere il test su un SSD con infrastruttura NVMe, puoi selezionare l'opzione NVMe SSD che modifica in automatico le opzioni di sovrascrittura dei file per ottimizzarle per l'analisi di questo tipo di unità.
Se sei un utente esperto e hai intenzione di creare un profilo di analisi personalizzato per il tuo hard disk, fai invece clic sulla voce Impostazioni e modifica a tuo piacimento le caratteristiche dell'analisi che vuoi operare. Puoi scegliere se impostare un test di tipo sequenziale (SEQ) o casuale (RND), e le dimensioni dei blocchi da utilizzare per i vari passaggi durante il benchmark.
In ogni caso, ti consiglio di mantenere il profilo Predefinito nel caso possedessi un hard disk diverso da quelli NVMe, altrimenti seleziona l'opzione dedicata a questo tipo di SSD.
Tramite il menu Profilo puoi decidere quali informazioni vuoi che ti vengano mostrate su schermo, a seconda del profilo che hai scelto per l'analisi. In particolare, puoi scegliere se vedere le Prestazioni di Picco, le Prestazioni Reali o solamente quelle in Lettura (Read) o Scrittura (Write).
I risultati cambieranno in base ai profili che sei andato a modificare precedentemente nelle impostazioni. Se non sei un utente esperto, ti consiglio di lasciare tutto su Predefinito, in modo da visualizzare i dati completi di Lettura e Scrittura che vengono rilevati di default dal programma.
Tramite il menu Tema, puoi selezionare i temi da applicare al programma, per modificarne l'aspetto. Inoltre, ci sono due opzioni utili a migliorare la visibilità dei dati: con Ingrandimento puoi selezionare una percentuale di ingrandimento per la finestra, mentre con Impostazioni font puoi modificare tipo e grandezza dei caratteri di scrittura.
Il menu Aiuto, infine, consente di visitare il sito del produttore e avere informazioni aggiuntive sul funzionamento del programma, mentre quello Lingua (Language) dà l'opportunità di modificare la lingua del software.
Per modificare le impostazioni del benchmark, puoi usare i menu a tendina presenti al centro della schermata. Il primo ti permette di scegliere un numero da 1 a 9, che si riferisce al numero di volte in cui il programma andrà a sovrascrivere il disco nei test: più ripetizioni daranno un risultato più affidabile, ma rallenteranno il processo e andranno a utilizzare più riscritture sul disco (cosa particolarmente dannosa per gli SSD, come già detto). Di default è impostato il valore 5, puoi lasciarlo anche così.
Nel secondo menu a tendina puoi impostare la dimensione del blocco che vuoi utilizzare per il test. Nel caso scegliessi 1 GB, ad esempio, il programma andrà a scrivere sul disco file fino a raggiungere la dimensione di 1 GB, e misurerà il tempo che ha impiegato per farlo.
Scegli questa opzione in base alle tue esigenze: per unità molto grandi, riservare 1 GB di spazio al test può andare bene, altrimenti puoi ridurre lo spazio che hai intenzione di dedicare al benchmark nel menu a tendina.
Nel terzo menu puoi scegliere il reparto logico sul quale operare il test (C:, solitamente, è il disco fisso del PC su cui è installato il sistema operativo). Puoi aiutarti con la dimensione mostrata su schermo per individuare più facilmente il disco da testare.
Attraverso l'ultimo menu a tendina puoi scegliere la percentuale di tempo da dedicare al test alla fase di scrittura e di lettura. La lettera R sta per lettura, mentre la lettera W sta per scrittura.
Una volta impostato tutto secondo le tue esigenze, puoi fare clic sul tasto verde All per iniziare il test in tutti e quattro i metodi, sia in maniera Sequenziale, sia in maniera Casuale. Altrimenti fai clic solo su uno dei quattro pulsanti verdi relativi al test che hai intenzione di operare.
Il test Sequenziale scrive i file su disco in maniera più veloce, riempiendo le “caselle” che compongono la memoria dell'hard disk in ordine con la loro posizione. Il test Casuale, invece, riempie queste “caselle” in modo scollegato dalla loro posizione e generalmente mette maggiormente sotto stress il disco fisso, simulandone un tipo di uso più simile a quello che se ne fa nella realtà.
Inoltre, il test verrà ripetuto, di default, sia con blocchi di file da 1 MB, sia con blocchi da 4 KB, che frammentano enormemente lo spazio dedicato al test e che, quindi, impiegano più tempo a essere trasferiti. Puoi modificare la dimensione dei blocchi dalle Impostazioni.
Ti consiglio di premere il tasto verde All, in modo da testare in modo completo il tuo disco. Ricorda di chiudere tutti i processi aperti sui dischi di riferimento prima di avviare il test! Una volta avviato, attendi il completamento dell'operazione, o premi sul tasto verde Stop per interrompere.
Completato il processo, ti consiglio di annotare i dati rilevati e compararli con i valori medi per quell'unità tramite un sito adatto a questo scopo, ad esempio User Benchmark che contiene i valori medi di molti HDD, SSD e altri componenti hardware. In particolare, ti consiglio di dare un'occhiata ai risultati medi posti sotto il menu Write MB/s.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.