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Come dare lo SPID

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Sei riuscito a farlo per te e, ora, vorresti aiutare un’altra persona, magari un tuo parente o un tuo amico, che proprio non riesce a ottenerlo: sei qui per capire, insomma, come dare lo SPID a qualcuno, e, soprattutto, se una procedura come questa sia prevista dalla legge.

Non hai problemi con il procedimento, visto che sei riuscito a fare lo SPID senza problemi, ma non hai trovato ancora informazioni precise circa la “delega” nell’uso di questo identificativo e, dunque, vorresti sapere se posso darti una mano a fare un po’ di luce sulla questione.

Ebbene, se le cose stanno così, sappi che posso aiutarti e spiegarti un po’ come stanno le cose. Ti dico sin da subito, però, che, nel momento in cui scrivo, sebbene sia prevista la possibilità di delegare qualcuno per la creazione dello SPID, la procedura non è stata ancora definita a norma di legge e, dunque, dovrà passare del tempo prima di avere delle linee guida precise in tal senso. Per tutti i dettagli, continua a leggere.

Indice

Informazioni preliminari

Pagina Facebook Spid

Prima di entrare nel vivo della questione, permettimi di farti presenti alcune informazioni importanti legate allo SPID che, ti ricordo, è un sistema attraverso cui si ottiene un’identità digitale unica per l’accesso ai vari servizi online della Pubblica Amministrazione (es. quelli dell’INPS), ma non solo.

SPID sta per Sistema Pubblico d’Identità Digitale ed è strettamente personale perché identifica univocamente la persona che lo richiede: in altri termini, non puoi usare lo SPID di qualcun altro per accedere a certi servizi, perché quello SPID identifica l’altra persona e non te.

Delega SPID

Donna che lavora al PC

Ti stai chiedendo, a questo punto, come dare lo SPID, cioè se esiste una qualche modalità che ti permetta di ottenere le credenziali al posto di qualcuno e di dargliele in un secondo momento. Stando a quanto ti ho detto poc’anzi, capirai che ciò non è possibile, non al momento almeno, visto che il Decreto Semplificazioni 2021 ha previsto per il futuro una sorta di delega che dovrebbe consentire di farlo.

Al momento in cui scrivo, però, non sono state ancora definite le norme legate a questa delega dello SPID e, pertanto, valgono le indicazioni fornite dal sito ufficiale dello SPID: più nel dettaglio, alla domanda Posso attivare l’identità per un mio parente? si risponde chiaramente che SPID è strettamente personale e si sottolinea che Non è necessario che l’indirizzo e-mail e il numero di cellulare siano intestati alla stessa persona richiedente SPID ma devono rappresentare, anche per le verifiche di sicurezza, strumenti di utilizzo personale. Nessun’alternativa, insomma, era contemplata. Almeno fino al Decreto Semplificazioni di cui ti ho parlato poco fa.

Quest’ultimo, infatti, ha l’obiettivo di favorire il sistema delle deleghe da parte di soggetti titolari di identità digitale, come si legge nel sito del Governo in cui il decreto è illustrato. In sostanza, un cittadino che non ha ancora attivato lo SPID può delegare un altro cittadino che, invece, lo possiede; sarà proprio quest’ultimo a poter accedere, al posto suo, ai servizi online della Pubblica Amministrazione. La procedura non è ancora chiara, ma è pensata proprio per ridurre il divario digitale tra chi riesce a usare le nuove tecnologie, necessarie per attivare lo SPID e chi, invece, ha difficoltà.

Qualche dettaglio in più, comunque, può esser letto nell’articolo 64 del decreto, che trovi qui, in cui si parla proprio di Sistema di Gestione Deleghe (SGD). In sintesi, associando l’identità del delegato (tu, in questo caso), quella del delegante (cioè di chi ti ha chiesto di fargli lo SPID) e i dati relativi a uno o più servizi messi a disposizione del provider, si crea un sistema che permette a chi non ha lo SPID di chiederlo per conto di un’altra persona, al fine di effettuare varie operazioni (es. la dichiarazione dei redditi). Si tratta di un’importante novità, come avrai ben capito, visto che fino a prima del decreto lo SPID era assolutamente personale.

Intendiamoci: finora era possibile, ad esempio, che il nonno chiedesse aiuto al nipote e che, quest’ultimo ottenesse le credenziali dello SPID per accedere ai vari servizi. La procedura prevedeva, insomma, che il nipote si sostituisse in tutto e per tutto al nonno, senza che il provider sapesse nulla. La delega, invece, prevede una procedura più trasparente, perché il delegato non deve agire “di nascosto” ma si presenta direttamente al provider, munito, appunto, della delega.

Fino a quando il sistema non entrerà a regime, comunque, l’unica soluzione possibile è proprio quella di assistere la persona che vuoi aiutare in tutte le fasi del processo di creazione dello SPID; non pensare che sia difficile perché alcuni provider, come ti spiegherò, permettono anche di verificare l’identità a domicilio, venendo incontro a chi non può recarsi presso gli uffici per qualsiasi motivo. Ma, ora, ripassiamo insieme tutta la procedura!

Livelli di sicurezza

Privacy

Permettimi di ricordarti che l’elemento essenziale dell’Identità Digitale è proprio la sicurezza, articolata in tre livelli: non puoi accedere all’ultimo se non hai quello precedente e ogni livello permette l’accesso ai servizi in modo diverso.

Più nel dettaglio, lo SPID di primo livello è costituito da nome utente e password, ed è quello meno consigliato perché meno sicuro rispetto agli altri; lo SPID di secondo livello, invece, permette l’accesso ai servizi digitando non solo nome utente e password ma anche un codice OTP, cioè un codice temporaneo generato tramite tramite app o dispositivo e che può essere inviato anche tramite SMS. Quello più sicuro, ma anche il meno comune, è lo SPID di terzo livello, che prevede l’uso di una smart card e di una password.

Non so, casomai avessi già uno SPID, per quale livello tu abbia optato, ma va benissimo anche quello di secondo livello per l’identità digitale che intendi creare per altre persone; ti basterà spiegare a chi ti ha chiesto aiuto che garantisce un buon livello di privacy e che, come ti spiegherò, è sempre gratuito.

Identity Provider

Provider Spid

Lo SPID è fornito da un Identity Provider, vale a dire da un’azienda certificata che si occupa di riconoscere la tua identità attraverso le modalità che ritieni più opportune, di gestirla e tutelarla. Ti dico sin da subito che, se stai cercando di creare lo SPID con INPS, non andrai da nessuna parte: l’INPS non è uno dei provider accreditati e non fornisce le credenziali per l’identità digitale.

Gli Identity Provider, invece, sono indicati tutti nella pagina governativa dedicata allo SPID, in cui puoi trovare tutte le informazioni sui servizi offerti, dai livelli di sicurezza alle modalità di riconoscimento ma non solo. Lasciami ricordare cosa offrono i vari provider, in modo tale da permetterti di fare una scelta consapevole:

  • Aruba: lo SPID di Aruba si chiama Aruba ID e può richiesto in due livelli, in entrambi i casi gratuitamente dai cittadini privati; le aziende, invece, dovranno pagare 35€ + IVA/anno. Numerose le modalità di riconoscimento previste: CIE 3.0 + smartphone/tablet NFC, CNS/CIE + PC con smart card, firma digitale o remota.
  • InfoCert: quello di InforCert si chiama SPID InfoCert ID, i livelli di sicurezza forniti sono due anche in questo caso e i cittadini privati non devono sostenere alcuna spesa; è a pagamento, invece, per i professionisti, che dovranno pagare 24,90€ + IVA/anno per ottenerlo. Le modalità di riconoscimento online sono varie: CIE 3.0 + NFC (29,90€ + IVA/anno), CNS/CIE + PC con smart card, firma digitale o riconoscimento con webcam (29,90€ + IVA/anno); oltre a queste è previsto anche riconoscimento di persona negli InfoCert point autorizzati.
  • Intesa: Intesa ID offre ben tre livelli di sicurezza, di cui i primi due gratuiti; gli utenti Business, al contrario, potranno ottenere lo SPID pagando 34,99€ + IVA/anno a seconda del servizio che intendono ottenere. Le modalità di riconoscimento previste sono quella con firma elettronica qualificata, gratuita e quella con webcam, il cui prezzo è di 29,99€ + IVA; è possibile anche farsi riconoscere in presenza negli uffici di Torino.
  • Lepida: Lepida ID di primo e secondo livello è gratuito solo per i cittadini privati e prevede varie modalità di riconoscimento online: CIE 3.0 + dispositivo NFC, CNS/CIE + PC con lettore smart card, firma digitale, registrazione video con bonifico simbolico, webcam con assistenza remota (15€ + IVA); è possibile attivare anche la procedura per il riconoscimento di persona.
  • Namirial: lo SPID di Namirial è gratuito per i primi due livelli di sicurezza, anche se le aziende e le Partite IVA in generale devono pagare 35€ + IVA/anno. Varie le modalità di riconoscimento: CNS/CIE + PC con lettore smart card, firma digitale e di persona.
  • Poste Italiane: PosteID può essere richiesto in tutti e tre i livelli e tramite numerose modalità di riconoscimento: CIE 3.0 + NFC e app PosteID, CNS/CIE con riconoscimento video, passaporto elettronico, firma digitale oppure foto con documento + bonifico simbolico. Riguardo alle modalità di autenticazione di persona, queste sono due, visto che è possibile o recarsi presso l’ufficio postale (al costo di 12 euro) o farsi riconoscere a domicilio (al costo di 14,50 euro). L’offerta non termina qui, perché coloro che hanno un lettore bancoposta o un numero di cellulare certificato, possono usarli per farsi riconoscere più celermente.
  • Sielte: disponibile in tutti e tre i livelli di sicurezza, SielteID è generalmente gratuito, sebbene la modalità Priority del riconoscimento tramite webcam abbia un prezzo di 7,99€ IVA inclusa. Varie le modalità di riconoscimento: CIE 3.0 + NFC, CNS/CIE + PC con lettore smart card, firma digitale, webcam o di persona.
  • Register: SPID Italia è gratuito per i cittadini nei primi due livelli di sicurezza, mentre è è necessario pagare almeno 35€ + IVA/anno in tutti gli altri casi (le imprese possono chiedere anche lo SPID di livello 3). Riguardo alle modalità di autenticazione, ne sono diverse: CNS/CIE + PC con lettore smart card, firma digitale, webcam (49€ + IVA) e di persona.
  • TIM: disponibile sia per i cittadini privati sia per le aziende e le Partite IVA, prevede le seguenti modalità di riconoscimento, non tutte gratuite: CNS/CIE + PC e lettore smart card, firma qualificata, webcam (19,90€ + IVA o 24,28 € IVA inclusa) e di persona.

Modalità di riconoscimento

Donna che lavora al pc

Prima ti ho parlato dei provider e ti ho illustrato le modalità di riconoscimento che offrono. Se hai già fatto uno SPID, dovresti sapere di che si tratta, ma permettimi alcuni chiarimenti.

La modalità di riconoscimento non è altro che la procedura tramite cui i provider certificano che sei realmente tu prima di darti lo SPID. Prima di parlarti delle varie modalità, ti ricordo che, in tutti i casi, ti serviranno: un documento tra carta d’identità, patente guida o passaporto, nonché la tessera sanitaria o il codice fiscale; chi non è cittadino italiano deve presentare i suoi documenti e non i tuoi.

Nel corso delle varie procedure, potrebbe esserti chiesto di caricare tali documenti o in formato PDF o in formato JPG, perciò fai delle foto prima di iniziare, usando lo smartphone o il tablet, oppure, nel caso in cui non ci riuscissi per qualsiasi motivo, puoi anche scansionarli.

Ti sarà chiesto anche di comunicare un indirizzo di posta elettronica valido (non per forza una PEC ma anche un indirizzo email non certificato) e un numero di telefono: attenzione a comunicarli correttamente perché servono per la verifica dei contatti, che è la fase più importante di tutta la procedura. Anche in questo caso, devi comunicare non i tuoi contatti ma quelli della persona che stai assistendo nella creazione dello SPID.

Ma come avviene il riconoscimento? Le procedure sono diverse e possono essere divise sostanzialmente in due tipi: quelle da casa o online e quelle di persona. Il riconoscimento online avviene nelle seguenti modalità.

  • Usando CIE 3.0 + smartphone/tablet NFC. Ricorda che è necessaria non solo la Carta d’Identità Elettronica perché devi anche ricordarti il suo PIN e avere uno smartphone o un tablet dotati di NFC che, nel corso della procedura, ti sarà chiesto di avvicinare al documento, per scansionarlo.
  • Con TS-CNS/CIE + lettore di smart card. Se vuoi farti riconoscere così, devi possedere un lettore di smart card connesso a un PC, una TS-CNS, vale a dire una tessera sanitaria con funzioni di Carta Nazionale dei Servizi e una CIE. Se li possiedi tutti, sappi che ti servirà soltanto inserire la carta nel lettore, oppure avvicinarla e digitare il PIN d’accesso.
  • Tramite registrazione video con documento + OTP + bonifico simbolico. In sostanza, dovrai registrare un video molto breve in cui mostrare il viso, esibire i documenti richiesti e leggere un codice monouso che ti è stato inviato tramite SMS o tramite l’app del provider. Alcuni chiedono anche di effettuare un bonifico simbolico dal tuo conto corrente per avere maggiori garanzie (simbolico perché la cifra è bassissima, cioè inferiore a un euro e viene restituita alla fine delle verifica o, al massimo, devoluta in beneficienza).
  • Con firma digitale o firma elettronica qualificata. In questo caso, ti basterà essere in possesso del kit per la firma digitale per completare la verifica dell’identità in pochissimo tempo.

A queste modalità, generalmente gratuite, si aggiunge quella con webcam, che potrebbe essere a pagamento. Non è niente di complicato: sarà un operatore umano a guidare in tutta la procedura la persona che stai aiutando, in videoconferenza.

Ti starai chiedendo in cosa consista la modalità in presenza, di cui ti fornirò un esempio concreto qui di seguito. Qui lasciami spiegare che bisogna presentarsi presso una delle sedi indicate dall’azienda, ad esempio un ufficio e completare lì la procedura; in questo caso, nessuno ti vieta di accompagnare chi stai aiutando fino all’ufficio.

Non so come voglia procedere la persona a cui vuoi creare lo SPID, ma il mio consiglio è quello di optare per un riconoscimento con CIE e NFC, una procedura gratuita più veloce delle altre. Chiaramente, tutto dipende dalla persona che vuoi aiutare: se per qualsiasi motivo non potesse uscire di casa, ad esempio, è ovvio che tu debba optare per il riconoscimento a domicilio, sebbene sia a pagamento.

Come fare lo SPID da casa

Sielte ID sito

Lasciami spiegare ora come fare lo SPID da casa illustrandoti, come esempio, la procedura per ottenere SielteID, lo SPID fornito dal provider Sielte. Non preoccuparti se volevi usufruire dei servizi di un altro provider: la procedura, infatti, è pressoché la stessa in tutti i casi. Vengo subito al dunque.

La prima cosa da fare è collegarti al sito ufficiale dell’Identity Provider e cliccare sul pulsante per avviare la registrazione, dopodiché devi comunicare se intendi creare lo SPID come cittadino privato (o professionista) oppure come impresa. La procedura che stai per leggere riguarda i privati, ma, casomai fossi un imprenditore (o meglio, lo fosse la persona per cui stai creando lo SPID), sappi che il procedimento non cambia e che devi soltanto presentare dei documenti in più.

Adesso, devi scegliere tra le varie modalità di riconoscimento di cui ti ho parlato prima; personalmente, ti consiglio di optare per quella con CIE e NFC, poiché è una procedura più veloce rispetto alle altre (che comunque puoi scegliere senza problemi, visto che sono tutte abbastanza semplici da seguire).

Ora, spunta le voci che riguardano il consenso al trattamento dei dati personali e la documentazione contrattuale, per poi procedere alla verifica dei contatti che intendi associare allo SPID: una volta comunicati il numero di telefono e l’indirizzo email della persona che stai assistendo, sarà inviato, infatti, un codice sullo smartphone (per la verifica del numero) e uno alla casella di posta elettronica (per la verifica dell’email).

Non ti resta che compilare i moduli che compaiono ed eseguire la verifica dell’identità. Al riguardo, do per scontato che tu abbia scelto la verifica con CIE e NFC, ed è proprio a questa a cui farò riferimento d’ora in avanti (ricordandoti nuovamente che, qualunque scelta farai devi inserire i dati della persona che stai aiutando).

Cosa resta da fare? Pochissimo: scarica l’app del provider, che nel caso di Sielte si chiama IDENTIFICA ed è disponibile sia per Android (e dispositivi HUAWEI con AppGallery) sia per iOS; effettua il login con le credenziali che hai ricevuto alla casella di posta elettronica e inserisci il PIN della CIE. Il processo di identificazione ha inizio. E non consiste in niente di complicato: avvicina la carta al lettore NFC, come ti verrà chiesto. Mi raccomando a mantenerla nella stessa posizione per un po’ di tempo, altrimenti dovrai riprovare. Portato a termine questo passaggio, avrai ottenuto lo SPID di primo livello.

Come? Vorresti uno SPID di livello 2? Per fortuna, la procedura è velocissima: non devi far altro che cliccare su Continua e seguire le istruzioni del provider. Ora, effettua il download dell’app di gestione dello SPID del provider, che nel caso di Sielte è MySielte ID (disponibile su Play Store, HUAWEI AppGallery e App Store) per autenticarti in tutti i servizi per i quali è richiesto lo SPID. Finalmente puoi dire di aver creato un’identità digitale!

Come fare lo SPID di persona

Modalità di riconoscimento Poste Italiane

Se finora avevi sempre fatto lo SPID online e, adesso, invece, vuoi capire come fare lo SPID di persona, sappi che la procedura è più o meno la stessa di quella che ti ho spiegato, anche se, arrivato a un certo punto, dovrai indicare che vuoi verificare l’identità non online ma fisicamente. La procedura che stai per leggere spiega come creare lo SPID tramite Poste Italiane, ma non cambia niente rispetto agli altri provider, neanche in questo caso.

Anzitutto, ricordati di tenere con te tutto l’occorrente necessario: il documento d’identità e la tessera sanitaria della persona che stai assistendo. Non dimenticarti neanche dell’indirizzo email e del numero di telefono, visto che serviranno per la verifica dei contatti. Ricordati, inoltre, di effettuare la registrazione sul sito di Poste Italiane seguendo la guida che ho preparato, fino al momento in cui non dovrai scegliere la modalità di riconoscimento, precisamente in questa pagina.

A questo punto, non ti resta che selezionare la voce Riconoscimento di persona, cliccare sul pulsante PROSEGUI a destra e compilare i moduli con tutti i dati richiesti, che sono gli stessi, tra l’altro, di cui ti ho parlato illustrandoti la procedura per ottenere il SielteID. Fai attenzione: entro 30 giorni, devi recarti in ufficio postale per il riconoscimento assieme alla persona che stai aiutando, ricordandole di portare sia la sua tessera sanitaria sia il suo documento d’identità, ovviamente quelli inseriti durante la procedura (non sono accettati altri documenti). Il riconoscimento in ufficio postale costa 12 euro.

Se la cosa ti secca, non preoccuparti: puoi evitare la coda prenotandoti con l’app di Poste Italiane. Una volta arrivato in ufficio assieme alla persona che stai assistendo, spiega all’operatore dello sportello cosa vuoi fare, e, a quel punto, dopo aver controllato i documenti, sarà lui o lei a guidarti nella creazione dello SPID; bisognerà anche compilare della modulistica per presentare la domanda in modo ufficiale: fallo assieme a chi stai aiutando e avrete ottenuto lo SPID in men che non si dica.

Ti ricordo, infine, che Poste Italiane offre anche il riconoscimento a domicilio, al prezzo di 14,50 euro e che l’operatore può anche offrire aiuto in fase di registrazione al sito, sempre e solo se, però, lo chiederai espressamente e gli presenterai tutto l’occorrente: documento di riconoscimento, tessera sanitaria, indirizzo email e numero di telefono.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.