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Come dare le dimissioni online

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Hai trovato una nuova opportunità lavorativa e sei pronto a voltare pagina, ma non sai esattamente come presentare le dimissioni al tuo attuale datore di lavoro? Nessun problema: a partire dal 2016, per rendere valide le dimissioni da un contratto di lavoro è obbligatorio seguire una procedura telematica stabilita dal Ministero del Lavoro, accessibile online in pochi clic.

Potrebbe sembrarti un’operazione complessa o piena di insidie, ma ti assicuro che non lo è. Anzi, inviare le dimissioni online è un procedimento semplice e veloce, che puoi completare comodamente da casa, senza bisogno di recarti di persona presso patronati o CAF.

Nei prossimi paragrafi ti spiegherò passo dopo passo come dare le dimissioni online, sia utilizzando lo SPID, sia senza, e infine come revocare le dimissioni nel caso tu abbia cambiato idea entro i termini previsti dalla normativa. Ti invito quindi a leggere con attenzione e a seguire tutte le indicazioni: in pochi minuti sarai in grado di portare a termine la procedura in autonomia, in modo corretto e senza errori. Buona lettura e in bocca al lupo per questo nuovo capitolo professionale!

Indice

Informazioni preliminari

Informazioni preliminari

Prima di spiegarti, passo dopo passo, come dare le dimissioni online da soli, è utile conoscere alcune informazioni preliminari che ti aiuteranno a orientarti con sicurezza nel quadro normativo italiano. Se vuoi gestire tutto in autonomia, è fondamentale sapere fin da subito come rispettare la legge e comunicare correttamente la tua decisione di lasciare il lavoro.

Partiamo dalle basi: le dimissioni volontarie sono l’atto con cui un lavoratore comunica, in modo unilaterale (cioè senza bisogno di approvazione del datore di lavoro), la volontà di interrompere il rapporto di lavoro. Non è necessario indicare una motivazione né giustificare la scelta. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, è obbligatorio rispettare un periodo di preavviso, la cui durata è stabilita dal contratto collettivo nazionale (CCNL) o da eventuali accordi individuali.

Dal 12 marzo 2016, con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 151/2015, le dimissioni volontarie devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica, attraverso il portale ufficiale del Ministero del Lavoro oppure con l’assistenza di soggetti abilitati, come patronati, CAF o consulenti del lavoro. Questa procedura è stata introdotta per proteggere i lavoratori da possibili abusi o pressioni indebite, garantendo maggiore tracciabilità e trasparenza nella cessazione del rapporto.

L’obbligo di inviare le dimissioni online riguarda tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, sia a tempo pieno che part-time, compresi gli apprendisti. Esistono però alcune eccezioni, per cui si continua a utilizzare la modalità tradizionale: ad esempio, i dipendenti della pubblica amministrazione, i lavoratori domestici (colf, badanti, baby-sitter), chi è ancora nel periodo di prova, i genitori nei periodi tutelati (ad esempio maternità/paternità), i lavoratori marittimi e quelli dello spettacolo, soggetti a normative di settore.

La procedura telematica è pensata per tutelare i diritti del lavoratore, ma anche il datore di lavoro ha precisi obblighi. Se, ad esempio, dovesse forzare o alterare l’invio delle dimissioni tramite il sistema online, rischia sanzioni pesanti comprese tra 5.000 e 30.000 euro. Inoltre, è tenuto a comunicare tempestivamente la cessazione del rapporto agli enti preposti.

In sintesi, prima di inviare le dimissioni online, è importante conoscere i propri diritti, verificare il contratto collettivo di riferimento e rispettare i termini di preavviso previsti. Solo così potrai completare la procedura senza errori né intoppi.

Nei prossimi paragrafi ti guiderò nel dettaglio su come presentare le dimissioni online, sia con SPID che senza. Ma adesso che hai compreso le basi, sei già un passo avanti!

Come dare le dimissioni online con lo SPID

Come dare le dimissioni online con lo SPID

Se hai deciso di lasciare il tuo attuale lavoro e desideri occuparti della procedura in autonomia, ti sarà utile sapere come dare le dimissioni online con lo SPID. Il sistema più semplice e utilizzato per inviare le dimissioni in modo corretto e conforme alla normativa italiana è proprio il Sistema Pubblico di Identità Digitale.

Se hai già attivato lo SPID, puoi accedere direttamente al portale ClicLavoro, il servizio ufficiale del Ministero del Lavoro dedicato alla gestione delle dimissioni volontarie.

Per iniziare, collegati al sito di ClicLavoro e clicca sul pulsante Entra con SPID, collocato al centro. Dal menu a tendina, seleziona il provider SPID con cui hai attivato la tua identità digitale, come ad esempio PosteID, Aruba, TIM id, Namirial o altri. Dopo aver scelto il gestore, inserisci le credenziali SPID, ovvero nome utente (generalmente l’indirizzo email) e password, e completa l’accesso utilizzando il secondo fattore di autenticazione previsto: può trattarsi di un codice OTP, una notifica sull’app del provider o il riconoscimento biometrico, in base al sistema che utilizzi.

Se hai bisogno di assistenza in questa fase, puoi consultare la mia guida su come usare SPID, dove trovi spiegati nel dettaglio tutti i passaggi per ciascun provider.

Dopo aver scelto il tuo provider e completato l’autenticazione con username, password e verifica a due fattori, verrai reindirizzato a una schermata in cui ti verrà chiesto di acconsentire all’utilizzo dei tuoi dati: per proseguire, è sufficiente cliccare su Acconsento.

Una volta effettuato l’accesso al sistema, clicca sul pulsante Dimissioni volontarie e poi su Entra. A questo punto seleziona Inserisci nuova dimissione, in alto a destra: si aprirà l’elenco dei rapporti di lavoro attivi, dove dovresti trovare già i dati relativi al tuo attuale datore di lavoro. Se le informazioni sono corrette, puoi proseguire cliccando su Seleziona nella colonna di destra. In caso contrario, se i dati non compaiono, dovrai inserirli manualmente.

Per farlo, clicca sul pulsante Inserimento dimissioni per un rapporto di lavoro non presente in elenco, situato in basso. Controlla attentamente i tuoi dati anagrafici, che di solito risultano già precompilati grazie all’accesso con SPID, e poi compila i dati del datore di lavoro, indicando codice fiscale, denominazione, indirizzo e-mail, PEC e sede di lavoro. Inserisci anche la data di inizio del rapporto lavorativo e seleziona la tipologia contrattuale (a tempo indeterminato, determinato oppure apprendistato). Specifica quindi la data di decorrenza delle dimissioni, che corrisponde al giorno successivo al tuo ultimo giorno effettivo di lavoro.

Infine, scegli dal menu a tendina la tipologia di comunicazione: dimissioni volontarie (le più comuni, presentate per libera scelta), dimissioni per giusta causa (in caso di gravi motivi, come il mancato pagamento dello stipendio) oppure risoluzione consensuale (in caso di accordo con il datore di lavoro per chiudere il rapporto). Dopo aver verificato tutto, clicca su Salva, in basso a destra, e poi su Chiudi per completare la procedura.

Una volta inviata la comunicazione, il sistema provvede automaticamente a trasmettere le dimissioni al datore di lavoro e all’INPS, oppure all’ente previdenziale di competenza. Riceverai anche una mail di conferma contenente un codice identificativo, che ti consiglio di conservare con cura come prova dell’avvenuta trasmissione.

Dopo l’invio, verrai reindirizzato alla pagina principale del servizio Dimissioni Volontarie, dove troverai la sezione chiamata Elenco dimissioni già presentate. Al suo interno è disponibile la lista di tutte le dimissioni inviate, con indicati per ciascuna voce: il nome e cognome del lavoratore, i dati del datore di lavoro, la data di inizio del rapporto, la data d’invio della comunicazione e la data di decorrenza delle dimissioni. Cliccando sul pulsante Scarica PDF, puoi scaricare la ricevuta in formato PDF, utile da conservare per eventuali necessità future.

Se preferisci, puoi completare la stessa procedura anche da smartphone o tablet: il portale ClicLavoro è infatti accessibile anche tramite browser per dispositivi mobili e funziona nello stesso identico modo. Tuttavia, su schermi di dimensioni ridotte, l’utilizzo potrebbe risultare meno agevole. Per ulteriori dettagli, ti consiglio di consultare la mia guida completa su come licenziarsi con SPID, in cui trovi spiegato tutto in modo chiaro e approfondito.

Come dare le dimissioni online senza SPID

Come dare le dimissioni online senza SPID

Hai deciso di lasciare il tuo lavoro ma non hai le credenziali SPID? Nessun problema: esistono delle alternative valide per inviare le dimissioni in modalità telematica anche senza utilizzare l’identità digitale.

Se vuoi conoscere come dare le dimissioni online senza SPID, una delle soluzioni più semplici è l’uso della Carta d’Identità Elettronica (CIE), che consente l’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione, incluso il portale ClicLavoro.

Se hai già attivato la tua Carta d’Identità Elettronica (CIE), puoi utilizzarla per presentare le dimissioni online. Per procedere, collegati al sito ClicLavoro, fai clic sul pulsante Entra con CIE e segui le indicazioni a schermo per completare l’accesso. Puoi scegliere tra due modalità: le credenziali di livello 2, più semplici e veloci da usare, oppure le credenziali di livello 3, che garantiscono un livello di sicurezza superiore ma richiedono un lettore di smart card o un dispositivo con tecnologia NFC.

In alternativa, puoi autenticarti anche tramite Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Anche in questo caso, avrai bisogno di una postazione compatibile, dotata di un lettore per smart card e dei relativi software di lettura e codice PIN. Se non hai ancora configurato questi strumenti, ti consiglio di consultare le mie guide su come attivare la CNS e su come accedere con CIE, in cui ti spiego passo dopo passo come fare.

Una volta effettuato l’accesso, potrai compilare e inviare il modulo per le dimissioni in maniera del tutto analoga a quanto avviene utilizzando lo SPID.

Se però non possiedi né lo SPID né la CIE o la CNS, puoi comunque procedere con le dimissioni rivolgendoti a un CAF o a un patronato della tua zona. La procedura è molto semplice: ti basterà contattarli e spiegare che desideri presentare le dimissioni volontarie. Ti verrà chiesto di fornire alcuni documenti fondamentali, come una copia della carta d’identità e del codice fiscale, una busta paga (oppure, in alternativa il modello UniLav o il contratto di lavoro), il codice fiscale e l’indirizzo PEC dell’azienda a cui deve essere inviata la comunicazione e l’ultimo giorno lavorativo, compresi i giorni di preavviso. Sarà poi il personale del patronato o del CAF a occuparsi dell’invio della richiesta.

Come revocare dimissioni online

Come revocare dimissioni online

Se hai presentato le dimissioni online ma hai cambiato idea, sappi che puoi ancora rimediare: la legge ti consente di revocare la tua decisione, a patto che tu agisca entro un certo limite di tempo. In particolare, hai 7 giorni di tempo dalla data di invio del modulo per ritirare le dimissioni.

Se ti stai chiedendo come revocare dimissioni online, la procedura è molto semplice. Dopo aver effettuato l’accesso al portale ClicLavoro, potrai visualizzare l’elenco delle dimissioni già presentate. A questo punto, individua la comunicazione che desideri annullare e clicca sul pulsante Revoca, che si trova nella colonna di destra. Ti verrà quindi chiesto di confermare l’operazione e potrai scaricare un documento in formato PDF che attesta l’avvenuta revoca, completo di data.

È importante sapere che, se la revoca viene inviata correttamente e nei tempi previsti, il datore di lavoro è obbligato a prenderne atto e a reintegrarti nella tua posizione lavorativa.

Per maggiore sicurezza, ti consiglio di salvare una copia sia delle dimissioni che dell’eventuale relativa revoca, in modo da avere sempre un riscontro formale di quanto comunicato.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.