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Come fare i server privati su Fortnite

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Vorresti avere un server privato su Fortnite, da utilizzare per giocare tranquillamente con i tuoi amici, ma non sai come crearne uno? Il tuo streamer preferito ha appena attivato il suo server privato su Fortnite, ma non sai come poterci entrare? Non ti preoccupare: se vuoi, posso aiutarti a chiarire tutti i dubbi che hai in merito.

Se mi dedichi qualche minuto del tuo tempo libero, posso spiegarti come fare i server privati su Fortnite illustrandoti i requisiti necessari per compiere quest’operazione (che, te lo anticipo, non è alla portata di tutti) e le modalità per entrare in una partita che si sta svolgendo privatamente.

Coraggio: perché sei ancora lì fermo immobile a fissare lo schermo? Vuoi saperne di più sui server privati di Fortnite? Direi proprio di sì, visto che sei giunto fin qui e stai leggendo con attenzione questo tutorial. Procedi, dunque, nel mettere in pratica le rapide istruzioni che trovi qui sotto: ti aiuteranno a raggiungere il tuo obiettivo in brevissimo tempo. A me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura e buon divertimento!

Indice

Informazioni preliminari

Server Privati Fortnite

Prima di entrare nel dettaglio della procedura su come fare i server privati su Fortnite, ritengo possa interessarti saperne di più sul funzionamento di questi ultimi.

Ebbene, i server privati di Fortnite sono pensati per consentire a streamer e youtuber con un discreto seguito di organizzare partite con i propri follower. Ad esempio, su Twitch gli streamer decidono spesso di giocare insieme ai i propri sub, ovvero gli spettatori paganti iscritti al canale (magari tramite Twitch Prime), in tornei e match speciali.

Insomma, i server privati sono un metodo pensato dagli sviluppatori di Fornite per coinvolgere ulteriormente la community. Essi ben si abbinano anche al programma Supporta un creatore, che permette ai Content Creator di ottenere un codice da fornire ai propri fan per guadagnare una piccola percentuale dai loro acquisti nel Negozio di Fortnite. In particolare, gli streamer e youtuber ottengono 5 dollari ogni 10.000 V-Buck spesi dai giocatori che hanno deciso di supportarli.

Al contempo, i sostenitori possono ricevere speciali oggetti in-game come ricompensa. Sia il compenso per gli streamer e youtuber che i "regali" per la community dipendono però dal periodo promozionale. Ti invito, quindi, a prendere queste informazioni a scopo puramente indicativo.

Come si fanno i server privati su Fortnite

Supporta Creatore Fortnite

Dopo aver visto il server privato del proprio streamer preferito, molti utenti si sono chiesti come sia possibile ottenere questo "privilegio" su Fortnite. Ebbene, te lo spiego sùbito.

Al momento attuale, i server privati sono disponibili solamente per gli streamer e youtuber che dispongono di un discreto seguito di pubblico. Il metodo utilizzato dagli influencer per ottenere il proprio server privato su Fortnite prevede innanzitutto il dover fare domanda per accedere al programma Supporta un creatore.

Il programma in questione ha dei requisiti specifici: bisogna avere almeno 1.000 follower su una piattaforma social di primaria importanza, sottoscrivere l’Accordo di affiliazione, attenersi al Codice di comportamento dei Creatori ed essere in grado di ricevere i pagamenti secondo uno dei metodi supportati. Tuttavia, nelle FAQ ufficiali del programma, Epic Games fa sapere che in alcuni periodi potrebbe limitare il numero di giocatori idonei a causa della quantità delle richieste.

In ogni caso, se ritieni di avere i giusti requisiti, puoi fare domanda per provare a entrare nel programma Supporta un creatore di Fortnite. Il programma, ti ricordo, ti consentirà solo di avere un codice da fornire ai tuoi seguaci per prendere una percentuale dai loro acquisti nel Negozio di Fortnite: per i server privati, ti spiegherò in seguito come funziona.

Per procedere, collegati quindi al sito ufficiale di Epic Games e premi sul pulsante azzurro FAI DOMANDA ORA. A questo punto, accedi al tuo account di Fortnite inserendo indirizzo e-mail e password e premendo sul pulsante ACCEDI (oppure selezionando una delle icone social, come PlayStation e Xbox).

A questo punto, spunta la casella Ho almeno 18 anni (in caso tu sia minorenne, dovrai chiedere ai tuoi genitori o a qualcun altro di procedere al posto tuo) e completa i campi Canale (puoi inserire il link a un profilo YouTube, Twitch, Facebook, VK, Mixer, Twitter, Instagram o TikTok), Numero di telefono, Lingua, Regione e Città.

Fatto ciò, spunta le caselle Uno dei miei canali soddisfa il requisito minimo di 1000 follower, Ho capito che verrà abilitata l’autenticazione a due fattori (per maggiori informazioni, ti invito a consultare la mia guida su come abilitare 2FA su Fortnite), Ho letto e accettato: Accordo di affiliazione e Ho letto e accettato: Codice di comportamento e premi sul pulsante azzurro INVIA.

Attendi, dunque, che la tua richiesta venga presa in esame dal team di Epic Games: cosa che potrebbe richiedere anche diverse settimane. Nel caso in cui tu abbia superato le "selezioni", Epic Games ti invierà una email che ti consentirà di ottenere il codice legato al programma Supporta un creatore.

Diventa un creatore Epic Games

Per quanto riguarda i server privati, invece, non dovrai fare nulla. Infatti, come confermato dalla stessa Epic Games in un messaggio inviato allo youtuber Jack Troung (video in inglese), gli sviluppatori di Fortnite hanno intenzione di garantire l’accesso ai server privati a tutti i Content Creator che sono riusciti a farsi "accreditare" per quanto riguarda il programma Supporta un creatore.

Questo, tradotto in parole povere, significa che dopo essere riuscito a entrare in quest’ultimo, dovresti ricevere in un breve lasso di tempo un’altra email da parte di Epic Games che ti confermerà l’attivazione del server privato di Fortnite per il tuo profilo. Insomma, se sei uno streamer o uno youtuber con un discreto pubblico, non dovresti avere alcun problema nell’ottenere questa possibilità.

Una volta che il server privato sarà stato abilitato sul tuo account, non ti resterà che avviare la modalità Battle Royale di Fortnite e recarti nel menu per selezionare il tipo di partita (ad esempio, premendo il tasto quadrato del controller su PS4). Dopodiché, in basso a destra, comparirà il tasto Opzioni personalizzate (es. L2 su PS4): premilo e inserisci il codice "segreto" per far unire le altre persone alla partita.

Una volta che i tuoi fan si saranno collegati, potrai avviare la partita proprio come se fosse un normale match di Fortnite. Nel caso ci siano problemi con il collegamento, ricorda di informare i tuoi follower su quale Regione di matchmaking hai selezionato: puoi vederla recandoti nelle Impostazioni del gioco.

Come entrare nei server privati di Fortnite

Fortnite Opzioni personalizzate

Come dici? Il tuo streamer preferito ti ha fornito un codice per entrare in partita con lui ma non sai come fare? Non preoccuparti, effettuare quest’operazione è molto semplice e io sono qui per aiutarti.

Tutto quello che devi fare è recarti nella schermata di selezione del tipo di partita (ad esempio, premendo il tasto quadrato del controller su PS4) e selezionare la stessa modalità scelta dallo streamer (es. Singolo, Coppie, Squadre, ecc). Dopodiché, seleziona la voce Opzioni personalizzate, che si trova in basso a destra (es. tasto L2 su PS4) e inserisci il codice univoco che ti è stato fornito dal Content Creator.

Perfetto, ora dovresti essere collegato correttamente al server privato e poter giocare con gli altri. In caso ciò non avvenisse, ricordati di controllare dalle Impostazioni del gioco se la Regione di matchmaking corrisponde a quella impostata dallo streamer.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.