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Come risalire alla data di acquisto di un cellulare

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Nelle ultime settimane, hai riscontrato diversi problemi con il tuo smartphone: si spegne frequentemente, la sua batteria dura soltanto poche ore e, a volte, addirittura non si accende più. Il sospetto è che abbia un difetto di natura hardware e, per tale motivo, hai pensato di portarlo in un centro assistenza autorizzato, dato che il dispositivo dovrebbe essere ancora in garanzia. Hai detto bene: “dovrebbe” essere in garanzia, ma non ne sei sicuro, perché non sai se sono già trascorsi i due anni dalla data d’acquisto previsti dalla garanzia.

Beh, se vuoi provare a riportare “in vita” il tuo smartphone, devi assolutamente verificare quest’informazione e, per farlo, hai bisogno della prova d’acquisto del dispositivo. Come dici? Non riesci più a trovarla? Direi che può essere un problema, se il prodotto è ancora in garanzia. Non disperare però, perché ci sono qui io ad aiutarti. In questa mia guida, infatti, ti illustrerò come risalire alla data di acquisto di un cellulare tramite codice IMEI, richiedendo la fattura presso il venditore da cui l’hai acquistato o ricercando la data d’acquisto sul sito Web di e-commerce dove l’hai ordinato.

Sono sicuro che non vedi l’ora di scoprire i miei suggerimenti per aiutarti a risolvere questo quesito, non è vero? Allora non perdiamo altro tempo: siediti bello comodo e dedicami giusto qualche minuto di tempo libero per leggere i consigli che troverai nei prossimi capitoli. Sei pronto? Iniziamo subito! A me non resta altro che augurarti una buona lettura!

Indice

Verifica della data di acquisto su scontrino o fattura

La soluzione più immediata e semplice per risalire alla data di acquisto di un cellulare è quella di fare riferimento allo scontrino o alla fattura che è stata emessa dal venditore al momento dell’acquisto del dispositivo.

All’interno di questi documenti sono indicate diverse informazioni, ma quella che a te interessa, per capire se il prodotto è ancora coperto dalla garanzia legale, è quella relativa alla data di acquisto. Puoi trovarla in fondo, tra le ultime voci, nel caso in cui tu sia in possesso dello scontrino fiscale. Nella fattura, invece, la data di acquisto può essere indicata nell’intestazione del documento o tra le informazioni riportate sotto i riferimenti del venditore, poco prima del dettaglio dell’ordine.

Data l’importanza di questa tipologia di documenti, ti consiglio di custodirli con cura, per non rischiare di non ritrovarli nel momento del bisogno. In caso, producine una copia cartacea o digitale, giusto per stare sul sicuro.

Nel caso di smarrimento di una fattura, puoi rivolgerti al venditore richiedendo una copia conforme all’originale. A tal proposito, in base alla modalità d’invio da te richiesta, ti verrà recapitata una copia del documento, sulla quale potrai leggere la recente data di emissione e quella precedente, relativa all’acquisto dello smartphone.

Verifica della data di acquisto tramite IMEI

Un altro possibile metodo per trovare la data di acquisto di uno smartphone è quello di eseguire la verifica tramite codice IMEI sul sito ufficiale del produttore. Ti avviso che questa possibilità non è offerta da tutti i brand, quindi presta attenzione alle prossime righe per farti meglio un’idea dell’argomento, che potrebbe essere utile al tuo scopo.

La prima cosa che devi fare è individuare la marca dello smartphone per eseguire questa ricerca direttamente sul sito Web ufficiale. Trovi la sua dicitura o il logo sullo smartphone e sulla confezione del dispositivo: ad esempio, se possiedi un iPhone, puoi vedere sulla parte posteriore il simbolo di una mela morsicata, oppure per i dispositivi SamsungHuawei leggi la dicitura del brand per intero sulla parte anteriore o posteriore del dispositivo.

Dopo aver preso nota del nome del produttore dello smartphone, è necessario trovare il codice IMEI del dispositivo. Per eseguire quest’operazione, puoi agire in diversi modi: ad esempio, puoi prendere la scatola che conteneva lo smartphone quando l’hai acquistato e leggere su una delle sue facciate il codice IMEI, che solitamente è scritto in piccolo insieme ad altri codici.

In alternativa, puoi procedere direttamente tramite stringa GSM da digitare sul tastierino numerico dello smartphone. Effettua quindi  lo sblocco dello schermo del cellulare e avvia l’app Telefono, quella con l’icona con il simbolo di una cornetta telefonica.

Fatto ciò, apri il dialer (il tastierino numerico) e componi il codice *#06#. Non appena lo avrai digitato, comparirà il codice IMEI sullo schermo, che dovrai annotare, in quanto ti servirà a breve. Se volessi approfondire quest’argomento, ti invito a consultare la mia guida su come controllare IMEI.

Adesso raggiungi il sito Web del produttore, per inserire il codice IMEI nell’apposita sezione del Centro di supporto. Nelle prossime righe ti indicherò alcuni link per l’accesso diretto a queste sezioni, relativamente ad alcuni produttori di smartphone.

Dopo aver raggiunto l’apposita sezione sul sito Web del produttore, individua il riquadro dove poter eseguire la ricerca dello stato della garanzia tramite IMEI. Solitamente è indicata con il titolo Check Warranty o Ricerca della garanzia. Fatto ciò, nell’apposito campo che vedi a schermo, digita il codice IMEI che avevi precedentemente trovato e premi sul tasto Invio della tastiera o sul pulsante a fianco denominato Check, Controlla, Cerca o qualsiasi altra dicitura simile. Potrebbe anche esserti richiesto di immettere un codice anti-bot di sicurezza, che ti verrà mostrato nel riquadro a fianco.

Se tutto è andato a buon fine, potrai leggere i dettagli relativi allo stato della garanzia dello smartphone. Tra le informazioni che ti vengono mostrate a schermo, puoi identificare quella che fa riferimento alla data di acquisto o, in caso contrario, quella relativa alla data di scadenza. In quest’ultimo caso, se non hai acquistato pacchetti assicurativi per l’estensione della garanzia legale direttamente dal produttore, basta sottrarre due anni a questa data per risalire a quella d’acquisto.

Verifica della data di acquisto tramite il rivenditore online

Se hai acquistato un prodotto online tramite uno dei tantissimi siti di e-commerce sul Web, verificare la data di acquisto è un’operazione davvero semplice.

Per prima cosa, ti consiglio di accedere alla casella di posta elettronica con la quale hai registrato un account sul sito e-commerce e di cercare, tra le email, quella relativa alla conferma dell’ordine. Solitamente questi portali Web inviano via email la conferma di pagamento dell’ordine, di evasione, di consegna e, infine, quella contenente la fattura d’acquisto. Riuscendo a trovare queste comunicazioni, facilmente puoi verificare la data di acquisto dello smartphone, verificando il giorno in cui è stata ricevuta l’email.

In alternativa, puoi accedere con le tue credenziali sul sito e-commerce e verificare gli ordini che sono stati effettuati precedentemente. Nelle prossime righe, ti spiegherò come ricercare gli ordini su alcuni maggiori siti di e-commerce, come Amazon ed ePrice, ma quanto descritto può essere preso a modello per controllare un ordine in qualsiasi altro portale Web di acquisti digitali.

Amazon

Se hai acquistato uno smartphone tramite Amazon, magari seguendo i consigli che ti ho dato in questa mia guida, ricercare un ordine è un’operazione che richiederà giusto qualche minuto di tempo.

Veniamo quindi al sodo: raggiungi il sito Web ufficiale di Amazon e sposta il mouse sulla dicitura Ciao accedi, che trovi nell’area in alto a destra. Nel menu contestuale che ti viene mostrato, premi sul pulsante Accedi e, nella nuova pagina Web che visualizzi, digita le credenziali dell’account Amazon da te in possesso.

Dopo aver eseguito l’accesso, sempre nell’area in alto a destra, premi sulla dicitura Ordini e utilizza il motore di ricerca in alto per trovare lo smartphone. In caso, puoi utilizzare anche il filtro del menu a tendina che trovi sulla sinistra, indicando gli ultimi 6 mesi oppure visualizzando gli ordini per anno.

Quando avrai individuato lo smartphone tra gli ordini in lista, nel riquadro del prodotto troverai, sulla sinistra, la dicitura Ordine effettuato il, indicante la data di acquisto del dispositivo. Sulla parte destra del riquadro è anche presente la dicitura Fattura, che ti permette di scaricare la ricevuta d’acquisto, anch’essa contenente la data d’acquisto del prodotto.

Se agisci dall’app di Amazon per Android o iOS, puoi visualizzare tutti gli ordini da te effettuati pigiando sul pulsante ☰ e selezionando la voce Ordini dal menu che si apre.

ePrice

ePrice è un altro grande sito e-commerce che tratta la vendita di dispositivi elettronici. Se hai acquistato lo smartphone da ePrice, puoi visionare l’elenco degli ordini effettuati in pochi passaggi. Come prima cosa, raggiungi il sito Web ufficiale di questo e-commerce ed esegui l’accesso con le credenziali in possesso, tramite il pulsante Login, in alto a destra.

Ad accesso effettuato, verrai automaticamente indirizzato nella sezione relativa agli ordini. Se così non dovesse essere, puoi raggiungere quest’area facendo clic sulla dicitura Ordini, che trovi sotto il tuo nome, in alto a destra.

Nella sezione Ordini, puoi vedere la lista dei prodotti acquistati. Puoi filtrarli anche per periodo d’acquisto, utilizzando i parametri nel menu a tendina sulla destra. Quando avrai individuato lo smartphone, sulla sinistra, nella colonna Dati ordine, potrai leggere la data di quando è stato effettuato l’ordine.

Per una maggiore accuratezza dell’informazione che stai cercando, puoi richiedere una copia della fattura che si trova nel dettaglio dell’ordine, raggiungibile tramite il pulsante Scegli. Nella nuova schermata che ti viene mostrata, premi sul pulsante Duplicato fattura e DDT per ricevere, via email, una copia dei documenti d’acquisto che conterranno la data dell’acquisto e della consegna del dispositivo.

In qualità di affiliati Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei effettuati tramite i link presenti sul nostro sito.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.