Come spostare Windows su SSD
Qualche giorno fa, hai avuto modo di parlare con un tuo amico informatico e hai esposto a quest’ultimo gli evidenti problemi di lentezza del tuo computer. Dopo aver esaminato la situazione, questi ti ha consigliato di sostituire il vecchio disco meccanico presente nel PC con un ben più moderno SSD, cioè un’unità a stato solido in grado di fornire prestazioni nettamente migliori sia per l’avvio del sistema operativo e dei programmi, sia per l’accesso e la copia dei file.
Ben intenzionato a seguire questo consiglio, hai acquistato un SSD e ora sei alla ricerca di un metodo semplice per “riversare” sulla nuova unità tutti i dati archiviati all’interno del vecchio disco meccanico del PC, sistema operativo compreso, evitando così di dover reinstallare tutto daccapo. Beh, se questa è la tua necessità, sappi che ti trovi proprio nel posto giusto e al momento giusto!
Di seguito, infatti, ti spiegherò come spostare Windows su SSD in pochi clic, conservando così tutti i dati contenuti sul vecchio disco e ritrovandoli sul nuovo; il tutto grazie a una serie di software appositamente pensati per lo scopo. Contrariamente a quanto potresti pensare, riuscire nell’impresa è molto semplice. Per saperne di più, continua a leggere: trovi tutti i dettagli proprio qui sotto!
Indice
Operazioni preliminari
Prima di spiegarti come spostare Windows su un altro hard disk — o meglio, su una unità a stato solido — effettuando la clonazione dei dati, è bene che tu sia al corrente di alcuni passaggi da compiere in via preliminare, affinché il tutto vada a buon fine.
Scelta del disco
Se non hai ancora acquistato il disco SSD da usare in sostituzione di quello vecchio, dovresti sceglierne uno che abbia spazio sufficiente per ospitare tutti i dati presenti sulla memoria che ti appresti a dismettere. Dunque, per iniziare, avvia l’utility Gestione Disco, facendo clic destro sul pulsante Start e selezionando la voce apposita dal menu che si apre e individua il riquadro Disco 0, che dovrebbe corrispondere all’unità contenente la partizione di Windows.
A questo punto, non ti resta che sommare lo spazio disponibile su tutte le partizioni dei dischi (è indicato nella tabella in alto) e sottrarre il valore ottenuto dalla dimensione effettiva del disco (presente in basso), per ottenere la quantità di spazio attualmente occupata dai dati.
Ottenuta l’informazione che cerchi, tienine conto in fase di scelta e acquisto della nuova unità SSD, facendo in modo che quest’ultima abbia spazio a sufficienza per ospitare tutto.
Qualora invece avessi già a disposizione il nuovo disco da usare, confronta le dimensioni di quest’ultimo con il dato ricevuto poc’anzi e, laddove la capienza del nuovo disco fosse insufficiente, prova a liberare spazio sulla vecchia memoria, fin quando non raggiungi un risultato adeguato.
Collegamento del disco
Per effettuare la clonazione di un disco su una nuova unità SSD, devi altresì aver cura di connettere quest’ultima al computer. A tal proposito, hai due opzioni: la prima, che richiede un po’ più di impegno, consiste nell’installare fin da subito il disco nel del computer, usando il connettore SATA 2 proveniente dalla scheda madre, oppure inserendolo nel bus NVMe (in base alla tipologia di unità che hai acquistato).
Quest’ultima potrebbe essere un’operazione non semplicissima, specie se non hai mai fatto nulla del genere prima d’ora o se, peggio ancora, stai operando su un PC portatile; pertanto, qualora non ti sentissi tranquillo nell’agire in autonomia, chiedi aiuto a un amico, a un partente o a un conoscente con competenze in materia.
Se preferisci evitare momentaneamente questo passaggio (dovrai comunque eseguirlo a clonazione completata, per poter usare il disco), puoi altresì collegare l’unità SSD al computer sfruttando una qualsiasi porta USB a bordo dello stesso. A tal proposito, se il disco a stato solido è di tipo SATA II o SATA III, ti basterà acquistare un apposito cavetto da SATA a USB-A, se sul PC sono presenti soltanto le classiche porte USB grandi, oppure da SATA a USB-C, se invece il PC è dotato di porte USB a ridotte dimensioni.

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Qualora l’unità SSD fosse invece di tipo M.2 e di forma assottigliata, devi invece acquistare un case per M.2. Una volta installato il disco al suo interno, il case va collegato al computer tramite porta USB: pertanto, assicurati di scegliere un box munito di porte USB adatte al PC.

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Dopo aver connesso la nuova unità SSD al computer, avvia Windows e attendi che il sistema operativo riconosca la nuova unità, chiedendoti di effettuarne l’inizializzazione; si tratta di un passaggio che puoi anche saltare, in quanto l’intera tabella delle partizioni verrà riscritta in fase di clonazione del vecchio disco.
Come spostare Windows da HDD a SSD
Completati i passaggi preliminari, è giunto il momento di illustrarti come clonare il contenuto del vecchio disco sul nuovo, usando alcuni programmi adatti allo scopo. I passaggi da seguire sono sempre gli stessi, a prescindere dal sistema operativo di provenienza e dalla tipologia di dischi coinvolti: in altre parole, che tu voglia imparare come spostare Windows 10 su SSD, capire come trasferire Windows 10 da SSD a SSD od operare su Windows 11, non vi sono differenze sui programmi da usare.
Macrium X Home
Il primo programma del quale voglio parlarti è Macrium Reflect X Home: se non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di una soluzione completa dedicata alla clonazione efficiente dei dischi, la quale consente di automatizzare del tutto le varie procedure, riducendole a pochi clic.
Tra le altre cose, Macrium X Home consente sia di clonare l’intero disco (sistema operativo incluso) che di trasferire soltanto specifiche partizioni, oltre che di gestire in maniera furba lo spazio vuoto: grazie alla funzionalità di copia intelligente, il programma trasferisce effettivamente solo i settori del disco usati, tralasciando quelli vuoti, semplificando quindi l’operazione di copia anche nel caso in cui il disco di destinazione fosse meno capiente di quello originale.
Macrium X Home è un programma a pagamento, e presenta prezzi a partire da 41,99 euro/anno. Il programma si può comunque provare gratuitamente per 30 giorni, senza alcun limite di funzionalità, a patto di iscriversi gratuitamente sulla piattaforma omonima.
Se sei interessato a provare il programma, collegati al suo sito Web ufficiale, clicca sui pulsanti Free trial, Discover Reflect Home e Download Free Trial e scegli l’architettura in uso sul tuo sistema operativo (ad es. a 64 bit oppure a 32 bit), mediante il menu a tendina che va ad aprirsi.
Successivamente, procedi con la creazione dell’account Macrium gratuito, compilando i campi proposti con i dati necessari, indica le tue preferenze in merito all’invio di news e offerte mediante la casella dedicata e premi in seguito sul pulsante Register. Se preferisci, puoi semplificare l’iscrizione alla piattaforma effettuando il login diretto con Google, oppure con Microsoft, sfruttando i pulsanti disponibili in basso.
Ad ogni modo, completata la fase di iscrizione alla piattaforma, attiva l’account cliccando sul link che, nel frattempo, dovresti aver ricevuto tramite email; fatto ciò, senza uscire dal sito Internet che si è aperto, effettua il login alla piattaforma Macrium usando le credenziali create poc’anzi, attendi che la barra di caricamento raggiunga il 100% e pazienta ancora qualche istante, affinché il download del file d’installazione del programma venga portato a termine.
Completato il download dell’installer di Macrium, esegui il file ottenuto, scegli l’italiano dal menu a tendina posto in basso a sinistra e clicca sul pulsante Avanti (per due volte consecutive); ora, accetta i termini del contratto di licenza selezionando la casella apposita, premi sul pulsante Avanti (per tre volte di seguito) e digita l’indirizzo email che hai usato per iscriverti alla piattaforma, nel campo preposto.
Fatto ciò, clicca sul pulsante Avanti ancora per due volte e completa il setup premendo sui bottoni Installa e Fine; a meno che tu non abbia del lavoro da salvare, premi infine sul pulsante Sì, per riavviare il computer.
A installazione conclusa, avvia il programma usando l’icona che, nel frattempo, è stata aggiunta al desktop e/o al menu Start di Windows, fai clicca sul pulsante Sì e, dopo aver selezionato il tema grafico che preferisci, dai OK per avviare il programma.
Giunto nella schermata principale di Macrium Reflect X Home, clicca sul link Clona questo disco…, posta subito sotto il grafico del disco da clonare; in seguito, premi sulla dicitura Seleziona un disco in cui clonare…, fai clic sul nome del nuovo disco SSD installato (o collegato) in precedenza e apponi il segno di spunta subito sotto l’icona del disco sorgente, in modo da optare per la clonazione completa.
Adesso, clicca sul pulsante Avanti ancora per due volte consecutive, accertati che il disco sorgente e quello di destinazione siano impostati correttamente e, consapevole che la clonazione andrà a eliminare qualsiasi dato esistente sull’unità SSD di destinazione, clicca sui pulsanti Fine e OK, per dare avvio alla clonazione.
Durante la procedura, che potrebbe durare anche alcune ore, ti consiglio di non usare il computer, onde evitare incongruenze tra i dati originali e quelli copiati sull’unità SSD.
Altre soluzioni utili
Qualora il programma del quale ti ho parlato in precedenza non fosse in linea con quelle che sono le tue necessità, sarai ben felice di sapere che esistono molte altre soluzioni di questo tipo, parimenti valide. Di seguito te ne elenco alcune.
- Clonezilla: si tratta di un intero sistema operativo basato su Debian Linux che, una volta caricato su chiavetta USB, consente di riversare il contenuto di un disco su una unità diversa, includendo anche il sistema operativo. Il programma è gratuito e open source e non dispone di interfaccia grafica; ciò nonostante, Clonezilla non è particolarmente difficile da usare.
- EaseUS Partition Master: si tratta di un programma che consente di clonare partizioni e interi dischi, sistema operativo compreso. Include funzionalità adatte a ottimizzare la scrittura dei dati, a incrementare il ciclo di vita dei dischi a stato solido e di convertire “al volo” le partizioni da un file system a un altro. Il software è a pagamento (con prezzi a partire da 18,95 euro), ma ne esiste una versione gratuita, utilizzabile con alcune limitazioni; in alternativa, puoi acquistare EaseUS Partition Master a un prezzo scontato su Mr Key Shop, un sito che vende licenze digitali a prezzi scontati in via del tutto legale.
- Acronis True Image: è un software completo, pensato per il backup e la clonazione dei dati tra dischi di natura differente, presente ormai da decenni sulla scena informatica. Include altresì strumenti per la protezione online degli utenti (dei quali è possibile evitare l’installazione) e dispone di un’interfaccia dalla semplicità disarmante. Il programma è coperto da licenza commerciale e presenta prezzi a partire da 49,99 euro; ne esiste tuttavia una versione gratuita utilizzabile per 30 giorni, che consente di effettuare il solo backup dei dati, ma non la clonazione completa del disco.
Se vuoi qualche informazione in più in merito alle soluzioni menzionate poc’anzi o, ancora, se vuoi scoprire altri programmi per clonare hard disk (o unità SSD) con tanto di sistema operativo, consulta senza esitare l’approfondimento dedicato, disponibile sul mio sito.
Operazioni conclusive
Completata la clonazione del disco, non devi fare altro che renderlo operativo. Se, prima ancora di avviare il processo di copia dei dati, avevi installato il disco nel computer, devi semplicemente entrare nel sistema UEFI (o BIOS) dello stesso e configurare l’unità SSD come periferica di avvio primario.
Se, invece, hai scelto di effettuare la clonazione collegando il nuovo disco tramite USB, devi necessariamente installare quest’ultimo nel computer, prima di poterne usufruire; ancora una volta, se non ti senti pronto ad agire in autonomia, non esitare a chiedere l’aiuto di un esperto in materia.
Se il vecchio disco è ancora in buono stato, non è detto che tu debba disfartene: puoi infatti lasciarlo installato nel computer e, dopo averlo inizializzato e ripartizionato come si deve, puoi servirtene per conservare in sicurezza i dati personali; in alternativa, se preferisci, puoi estrarlo dal computer e trasformarlo letteralmente in un disco esterno, con l’aiuto di un apposito box, o adattatore.

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Anche in questo caso, per poter sfruttare il drive al fine di archiviare i dati, la formattazione è quasi obbligatoria — a meno che il disco non contenga dati personali da conservare, ovvio!
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Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.