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Come verificare cancellazione cartelle esattoriali

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Ricevere una cartella esattoriale è sempre spiacevole, poiché significa che bisogna fare i conti con un debito nei confronti dello Stato. Esistono, però, dei casi particolari in cui queste ultime vengono cancellate.

Se tu credi di rientrare in questa casistica e vuoi sapere come verificare cancellazione cartelle esattoriali, nelle prossime righe cercherò di rispondere al tuo quesito mostrandoti se la tua cartella è stata eliminata, oppure se è possibile agire in tal senso.

Ciò che ti chiedo è di metterti comodo e di prenderti qualche minuto del tuo tempo, così che tu possa consultare con calma questa guida e scoprire come riuscire nel tuo intento. Buona lettura.

Indice

Cartelle esattoriali: cosa sono

Cartelle esattoriali cosa sono

Prima di spiegarti al meglio come verificare la cancellazione cartelle esattoriali, voglio spiegarti cosa sono queste ultime, così da chiarire ogni tuo dubbio in merito.

Ebbene, la cartella esattoriale è una vera e propria cartella di pagamento, ovvero un atto con cui l'Agenzia delle Entrate-Riscossione avvisa i cittadini che gli Enti Pubblici (come ad esempio l'INPS, l'INAIL, i Comuni ecc.) possiedono un credito nei loro confronti e che questo è stato iscritto al ruolo.

Il Ruolo è un elenco realizzato da ciascun Ente Pubblico, che contiene i nomi di coloro che hanno un debito nei loro confronti, il loro codice fiscale, la somma dovuta e la natura del debito. Appare evidente, dunque, come l'Agenzia delle Entrate-Riscossione non abbia responsabilità per l'iscrizione al ruolo, poiché questa lista viene aggiornata proprio dagli Enti stessi, che poi comunicano ciò all'Agenzia delle Entrate-Riscossione, al fine di notificare la cartella al cittadino.

Una volta che viene notificata la cartella esattoriale, il cittadino ha 60 giorni di tempo per poter adempiere al pagamento. Ovviamente, è possibile anche procedere con il ricorso sempre nel termine dei 60 giorni, nel caso in cui siano stati commessi errori di calcolo, la mancata notifica o altri eventuali difetti che è opportuno verificare.

Se non si procede con il pagamento della cartella entro questo tempo, allora l'Agenzia delle Entrate-Riscossione avvierà le procedure cautelari o esecutive per il recupero delle somme dovute (finanche il pignoramento dei beni del debitore). Per tutti i dettagli puoi consultare il sito dell'AdE.

Verifica cancellazione cartelle esattoriali

Dopo aver compreso cosa sono queste cartelle, ti starai sicuramente domandando: come verificare cancellazione cartelle esattoriali. A tal proposito, nei prossimi paragrafi ho selezionato le soluzioni più comuni che ti permetteranno di comprendere se la tua cartella sia stata eliminata, o se in tal caso è possibile farlo.

Cancellazione cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro

Cartelle esattoriali

La Legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022), ha stabilito la cancellazione automatica di tutte le cartelle esattoriali fino ai 1.000 euro, che risultano notificate dall'Agenzia delle Entrate Riscossione a partire dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015, ed emessi da Enti Pubblici, come ad esempio le agenzie fiscali, l'INPS, l'INAIL, i comuni, e altri.

Devo precisare, però, che la norma stabilisce che la cancellazione è parziale, ma in taluni casi è a discrezione dell'Ente decidere come procedere in merito, dunque si potrebbe avere anche una cancellazione totale della cartella esattoriale dovuta. Potranno essere dunque stralciati i debiti nella loro totale quantità sia quelli inerenti le amministrazioni stradali, gli enti pubblici previdenziali, i Comuni o le agenzie fiscali.

Secondo la stessa normativa, non rientrano nell'eliminazione le cartelle esattoriali che riguardano: i crediti inerenti condanne emesse dalla Corte dei Conti, le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie riguardanti le sentenze penali di condanne e l'IVA riscossa all'importazione. Maggiori informazioni qui.

Preciso anche che se rientrerai in una di queste categorie che ti ho elencato in precedenza, non dovrai fare niente di concreto, poiché sarà l'Agenzia delle Entrate-Riscossione che procederà a eliminare la tua cartella in modo totalmente automatico.

Cancellazione cartelle esattoriali Agenzia delle Entrate

Cancellazione cartelle esattoriali Agenzia delle Entrate

Il consiglio che voglio darti per sapere come verificare cancellazione cartelle esattoriali, è quello di utilizzare il sito dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Dunque, recati su quest'ultimo, fai clic su Accedi all'area riservata in relazione a Situazione debitoria — Consulta e paga e scegli la modalità di accesso tra quelle proposte, ad esempio SPID, CIE (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Dopo aver eseguito con successo il login, fai clic su Situazione debitoria — consulta e paga nella barra laterale di sinistra. Ora seleziona il tuo codice fiscale e la Provincia di appartenenza, dunque poi fai clic su Da saldare. In questa sezione potrai verificare tutte le cartelle aperte nei tuoi confronti e che ancora risultano da saldare. Se invece fai clic su Saldate ti appariranno tutte le cartelle esattoriali già pagate oppure cancellate.

Nella stessa pagina potrai anche verificare le le procedure che sono state attivate nei tuoi confronti per il mancato pagamento, facendo clic su Procedure Attivate, oppure controllare le eventuali rateizzazioni facendo clic proprio sull'apposita sezione.

Cancellazione cartelle esattoriali Agenzia delle Entrate

Nel caso in cui tu abbia riscontrato delle incongruenze con le somme a te richieste dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione, potrai inoltrare un'istanza di sospensione. Per fare questo recati nella tua pagina personale come ti ho mostrato in precedenza, fai clic su Sospendi la riscossione, poi su Richiedi sospensione e compilare il modulo richiesto.

Ci tengo a precisare che per poter effettuare questo passaggio devi prima validare un'indirizzo email associato al tuo codice fiscale. Fai clic dunque su Il mio profilo in alto a destra, inserisci il tuo indirizzo email nell'apposito campo, spunta la casella dichiarando di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati personali e poi fai clic su Salva.

Per maggiori informazioni potrai contattare l'Agenzia delle Entrate-Riscossione al numero unico sempre attivo 06.01.01, attivo 24 ore su 24 e con operatore dal lunedì al venerdì dalle ore 08:00 alle ore 18:00. In alternativa, puoi inviare un messaggio al Servizio contribuenti recandoti sulla pagina dedicata al servizio, cliccando su Invia la richiesta online, inserendo tutti i dati richiesti e premendo su Avanti.

Cartelle esattoriali: prescrizione

cartelle esattoriali prescrizione

Devi sapere che anche le cartelle esattoriali sono soggette alla prescrizione, ovvero all'eliminazione del debito nel caso in cui passi il tempo a sufficienza per far maturare la prescrizione. Ad ogni modo, non tutte le cartelle hanno gli stessi termini, questi cambiano anche dalla natura del debito.

Nel dettaglio, per quanto riguarda le contravvenzioni stradali, come ad esempio nel caso delle multe, queste hanno un periodo di prescrizione fissato per 5 anni. Si precisa anche che queste devono essere notificate al cittadino entro 90 giorni dall'avvenuta infrazione, se no avviene la decadenza e queste perdono il loro valore.

I tributi locali, come ad esempio la tassa sui rifiuti o per l'occupazione del suolo pubblico, hanno una prescrizione di 5 anni, proprio come le sanzioni amministrative del Codice della strada, i contributi minori e il bollo dell'auto.

I tributi erariali, ad esempio l'IVA, l'IRES, l'IRAP e l'IRPEF, hanno invece un periodo di prescrizione di 10 anni dal momento in cui il tributo è dovuto.

Devi sapere, inoltre, che con la prescrizione la cartella esattoriale viene eliminata, dunque l'Ente non può più pretendere la somma precedentemente richiesta al debitore (a patto che siano trascorsi i termini elencati in precedenza dall'ultimo atto notificato).

Cartelle esattoriali: rateizzazione

cartelle esattoriali rateizzazione

Se ti trovi in una situazione di difficoltà economica, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ti permette di rateizzare il tuo debito, in modo da pagarlo in quote costanti per un determinato periodo di tempo.

In sostanza tu dovrai presentare la richiesta di rateizzazione, l'Agenzia verifica la documentazione e poi se incompleta ti richiederà l'eventuale integrazione, dopodiché ti invierà il piano di rateizzazione con i relativi bollettini e i moduli di pagamento.

Se l'importo da rateizzare è fino a 120.000 euro, potrai richiederlo in modo facile e veloce direttamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Accedi nel sito, fai clic in alto a destra su Accedi all'area riservata e poi su Cittadini. Effettua il login, clicca su Rateizza il debito >Rateizza adesso > Richiedi rateizzazione, seguendo poi le indicazioni che ti verranno suggerite al fine di rateizzare la somma fino a un massimo di 72 rate.

Se invece, l'importo da rateizzare è superiore a 120.000 euro, puoi presentare la domanda compilando il Modello R2 e inviandolo via PEC in base agli indirizzi di competenza indicati nel modello stesso. Anche in questo caso potrai richiedere una rateizzazione massima di 72 rate.

Se, invece, ti occorre richiedere un piano straordinario fino a 120 rate, devi in primo luogo dimostrare di non poter pagare il debito (se la rata è superiore al 20% del reddito mensile del tuo nucleo familiare indicato dall'ISEE). Dopodiché dovrai compilare il Modello R4 e inviarlo via PEC a uno degli indirizzi indicati sul modello stesso, dichiarando di trovarti in una comprovata difficoltà economica.

Se le tue condizioni finanziarie dovessero peggiorare, allora potrai richiedere una proroga del piano di rateizzazione ordinaria per ulteriori 72 rate, oppure straordinario per ulteriori 120 rate. In questo caso dovrai compilare il Modello R1 e compilarlo sempre via PEC a uno degli indirizzi riportati sullo stesso.

Ti ricordo che la rateizzazione potrà decadere nel caso di inadempienza, di decesso del richiedente, dell'eliminazione della società dal registro delle imprese, o dall'assoggettamento del richiedente a una procedura concorsuale, come ad esempio il fallimento.

Per maggiori informazioni su queste procedure, ti consiglio di contattare direttamente l'Agenzia delle Entrate-Riscossione, a uno dei contatti presenti nella pagina dedicata. Potrai contattare il Contact Center sempre attivo al numero 06.01.01, inviare un messaggio compilando il modulo di contatto oppure inviare una PEC. Maggiori informazioni qui.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.