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Come registrare un marchio online

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Stavolta fai sul serio e hai deciso di lanciare la tua attività con tutti i crismi del caso e nel migliore dei modi, ma non sai ancora esattamente in che modo ufficializzare la sua denominazione: niente panico, potrai scoprirlo proprio in questa guida.

Il mio obiettivo, infatti, è quello di spiegarti come registrare un marchio online: sappi però che non si tratta solo di una semplice pratica burocratica, ma di un’attività giuridica vera e propria che richiede qualche attenzione in più su strategia, ambito di tutela e possibili rischi di interferenza con diritti altrui. Utilizzare una procedura in Rete ti permetterà comunque di sbrigare molte pratiche comodamente da casa; nel corso della guida ti fornirò le informazioni necessarie sui documenti, sulle qualifiche e sugli elaborati utili per portare a termine il deposito sul Web, così come presso gli uffici della Camera di Commercio o a mezzo posta. Conoscerai i costi e le tasse legate all’operazione e molto altro, insieme ad alcuni strumenti gratuiti che possono aiutarti a muoverti in modo più consapevole.

Vuoi passare subito alla pratica? Se ho indovinato, ritagliati qualche minuto di tempo libero e leggi quanto ho da dirti: vedrai che, pur non essendo un’operazione banale, con le giuste informazioni e – quando opportuno – l’aiuto di un professionista o di servizi di orientamento gratuiti, puoi affrontare in modo più sicuro la registrazione di un marchio. Ti auguro una buona lettura e un in bocca al lupo per la tua attività!

Indice

Informazioni preliminari

Come registrare un marchio online informazioni preliminari

Tanto per cominciare, prima di entrare nel vivo della procedura relativa a come registrare un marchio online, vorrei fornirti alcune utili informazioni preliminari. Queste riguardano documenti e dati che ti conviene avere a disposizione o, comunque, conoscere nel momento in cui decidi di procedere con la registrazione.

Con ogni probabilità ti starai chiedendo se per registrare un marchio è necessario essere in possesso di partita IVA: ebbene, la normativa in vigore consente a chiunque, sia persone fisiche che giuridiche, anche minorenni, di eseguire l’operazione di deposito. Non vale la stessa regola, invece, se ciò che si desidera fare è disporre la cessione di un marchio, caso in cui sarà necessario uno status giuridico.

La registrazione del marchio può essere curata dal titolare stesso, ma nella pratica è spesso opportuno farsi assistere da un professionista specializzato, come un avvocato che si occupa di diritto industriale oppure un consulente in proprietà industriale iscritto all’albo. Si tratta di figure che non svolgono un mero ruolo di “intermediari” per l’invio telematico della domanda, ma che ti aiutano a definire la strategia di deposito, l’elenco corretto dei prodotti e servizi, a valutare il rischio di conflitti con diritti anteriori e a gestire eventuali opposizioni o diffide nel corso del tempo.

Oltre a questi professionisti, esistono anche alcuni strumenti gratuiti di orientamento che possono aiutarti a muovere i primi passi in modo più consapevole. Ad esempio, presso molte Camere di Commercio sono attivi gli sportelli PATLIB, che offrono supporto informativo e, in diversi casi, effettuano gratuitamente anche ricerche di anteriorità di base. Inoltre, l’ufficio europeo EUIPO mette a disposizione per le PMI specifici servizi di consulenza personalizzata gratuita, utili a chiarire i primi dubbi sulla strategia di registrazione. Questi strumenti non sostituiscono una vera consulenza legale, ma aumentano la tua consapevolezza e la qualità del deposito.

Sarà necessario disporre di un file che contenga l’elaborazione del logo, cui normalmente è legato il marchio: a tal proposito, se sei interessato a fare proprio tutto da solo, leggi la mia guida su come creare un logo.

Oltre al logo, la legislazione consente di validare come marchio tutti i segni quali parole, lettere, nomi di persona, cifre, suoni, rappresentazioni tridimensionali di prodotti e confezioni, combinazioni o tonalità cromatiche in grado di distinguere i prodotti o servizi di un’impresa da quelli di un’altra, che determinino con precisione e chiarezza la proprietà dell’oggetto da porre sotto tutela.

Dall’altro lato, non possono essere registrati ritratti di persone, nomi e segni conosciuti senza consenso, stemmi, bandiere, simboli politici, araldi, loghi che contravvengono la legge, l’ordine pubblico e il buon costume, coordinate geografiche, riproduzioni di opere d’arte e/o beni culturali.

A questo punto, devi sapere che il deposito del marchio richiede che i prodotti e servizi cui esso si riferisce siano inquadrati nelle classi della cosiddetta Classificazione di Nizza: si tratta di un elenco che, tramite criteri e termini standardizzati, consente di raggruppare i prodotti e i servizi per tipologia, così da identificarli in modo uniforme nei registri dei marchi. L’elenco contiene esempi e formulazioni “tipo”, ma esistono anche prodotti e servizi innovativi che possono non essere ancora descritti testualmente: in questi casi non significa che il marchio non sia registrabile, bensì che i prodotti e servizi andranno comunque classificati correttamente seguendo regole e analogie previste dalla Classificazione. Maggiori info qui.

Attenzione: la tutela del marchio è limitata alle classi della Classificazione di Nizza per le quali viene fatta richiesta (che sono diverse da quelle, forse più note, dei codici ATECO delle attività professionali), inoltre non sarà possibile aggiungere altre classi dopo aver depositato la domanda di registrazione. Dunque, pensa bene quali prodotti o servizi può coinvolgere la tua attività, poiché è comunque possibile registrare il marchio in più classi. L’operazione ha un costo variabile, proprio in base alla quantità di classi per cui s’intende registrare il marchio.

Un’ulteriore accortezza importante riguarda il cosiddetto uso effettivo del marchio: la legge prevede, in linea generale, che il marchio registrato venga effettivamente utilizzato per i prodotti e servizi rivendicati. Se il marchio resta inutilizzato per un certo periodo di tempo (in genere cinque anni consecutivi), potrà essere dichiarato decaduto su iniziativa di terzi. Questo aspetto incide sia sulla scelta delle classi al momento del deposito, sia sulla strategia di gestione del marchio nel medio periodo.

Nota bene: un’altra accortezza che devi avere sta nel sapere che la validità della tutela di un marchio è attiva a livello territoriale. Ciò significa che, se desideri registrare un marchio al di fuori del territorio nazionale italiano, dovrai rivolgerti all’ufficio UEIPO, effettuando una domanda di marchio UE, tale da essere valida su tutto il territorio dell’Unione Europea.

Infine ricorda: la validità di un marchio depositato si protrae per 10 anni, dopodiché potrà essere rinnovata ogni volta che si vuole, appunto ogni 10 anni. Maggiori info qui.

Tanto per proporti una panoramica su come registrare un marchio online e sulle operazioni da svolgere di cui ti parlerò più avanti, sappi che dovrai recarti sul sito ufficiale dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM): qui avrai la possibilità di eseguire la procedura in maniera telematica, oppure in modalità telematica fast-track. In alternativa potrai presentare domanda cartacea presso la Camera di Commercio (CCIAA) della tua città o provincia, oppure in modalità postale.

Ti ricordo che, per eseguire la registrazione online, sarà necessaria la firma digitale: a tal proposito, leggi la mia guida su come ottenere la firma digitale.

Oltre a questo, servirà una marca da bollo da 42€ per la registrazione online, da acquistare prima di iniziare la procedura, quindi, al suo termine, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) invierà sull’indirizzo di posta elettronica del richiedente tutela, una email con il modello F24 precompilato denominato “Versamento con elementi identificativi”. A tal proposito, leggi la mia guida su come pagare F24 online.

I costi per la registrazione di un marchio individuale ammontano a 101€ per una singola classe, mentre ogni classe aggiuntiva avrà il costo di 34€. La presenza di una lettera d’incarico (comunicazione con cui chi richiede il deposito incarica un altro soggetto di rappresentarlo presso l’UIBM) farà sì che dovranno essere aggiunti altri 34€. Invece, i costi per la registrazione di un marchio collettivo ammontano a 337€ per una o molteplici classi: se presente una lettera d’incarico, dovranno essere aggiunti 34€. Maggiori info qui.

Come registrare un marchio in modalità telematica

Come registrare un marchio online procedura telematica

Ora che hai chiaro quali sono i requisiti preliminari per effettuare il deposito di un marchio, non ti resta che capire come registrare un marchio in modalità telematica.

Prima di procedere, dopo aver controllato che il tuo marchio rispetti i parametri elencati nel capitolo precedente, è fondamentale assicurarti di non ledere diritti altrui, facendo una ricerca di anteriorità quanto più ampia possibile. Non ci si deve limitare ai soli marchi già registrati o depositati: in linea con il principio di unitarietà dei segni distintivi, possono costituire diritti anteriori anche le denominazioni sociali e le ragioni sociali, i nomi a dominio, i marchi di fatto utilizzati sul mercato e persino le insegne. Proprio per questo motivo, la ricerca non è sempre semplice da eseguire in autonomia e, specie per progetti importanti, è consigliabile valutare il supporto di un professionista specializzato o, almeno, sfruttare i servizi di orientamento gratuiti degli sportelli PATLIB o i programmi per PMI offerti da EUIPO.

Fatto ciò, potrai iniziare la procedura di registrazione del marchio effettuando il suo deposito telematico. Nota bene: il deposito telematico non coincide automaticamente con la registrazione del marchio, bensì si tratta solo del modulo di richiesta, compilabile in Rete. Per l’effettiva immatricolazione dovrai registrarti ai servizi telematici della Pubblica Amministrazione (ad esempio PagoPA) e disporre obbligatoriamente della firma digitale. Per approfondire la questione, leggi la mia guida su come pagare con PagoPA.

A questo punto, procedi collegandoti al portale dei servizi online dell’UIBM: ti informo che è attivo nei giorni feriali, dalle ore 08:00 alle ore 19:00. All’interno della pagina, individua e clicca sul link Registrati, per iscriverti al portale seguendo la procedura guidata, se ancora non hai il tuo profilo.

Ti sarà inviata una email con un modulo di registrazione e delle istruzioni da eseguire attraverso il link Attiva, anch’esso presente sulla pagina iniziale del portale. Altrimenti, clicca sul link Recupera credenziali, per accedere. Per ognuna di queste operazioni sarà necessaria la firma digitale.

Come registrare un marchio online dal portale UIBM

Quando eseguirai l’accesso al sistema, le tue operazioni avranno valore legale: nel menu superiore della tua area utente, clicca sulla voce Servizi e, nella pagina che si aprirà, scegli l’icona relativa alla voce Deposita domande e istanze. Ti troverai nell’applicazione vera e propria del servizio, quindi alla voce Cosa depositare attiva il menu a tendina e scegli l’opzione Marchio d’impresa, poi metti la spunta sulla dicitura relativa all’approvazione del trattamento dei dati personali e clicca sul tasto Prosegui.

Nella pagina successiva, controlla che alla voce Tipologia di deposito corrisponda la dicitura Primo deposito, dunque, alla voce Tipologia di marchio, utilizza sempre il menu a tendina per indicare se si tratta di un marchio individuale o di un marchio collettivo.

Alla voce Natura del marchio scegli se il tuo è un Marchio verbale o denominativo, cioè rappresentato solo da una parola e privo di grafica, oppure un Marchio figurativo, cioè comprensivo di grafica: queste sono le tipologie più diffuse, in ogni caso nell’elenco delle possibilità troverai anche le opzioni citate nel capitolo precedente. Il campo Descrizione non è obbligatorio, ma è spesso molto utile per delineare con maggiore precisione l’ambito di tutela del marchio: una breve descrizione chiara e coerente con i prodotti e servizi rivendicati può rivelarsi preziosa anche in vista di eventuali procedimenti futuri (ad esempio, opposizioni alla registrazione di marchi simili). Per questo motivo, salvo casi particolari, è consigliabile compilarlo con attenzione, eventualmente facendoti assistere da un professionista.

Nella pagina che si aprirà, dovrai selezionare le classi della Classificazione di Nizza cui il tuo marchio fa riferimento: si potrà procedere attraverso l’opzione Ricerca per termine oppure utilizzando la voce Aggiungi testo libero. Personalmente, per individuare le classi della tua attività, ti consiglio di sfruttare il secondo metodo. Una volta individuata la classe, clicca sul tasto Aggiungi classe completa di Nizza e poi fai clic anche sul simbolo + per confermare la scelta: la classe, così, apparirà nel lato destro della schermata, tra le classi rivendicate. Ricorda che aggiungere delle classi a quella principale ha un costo di 34€ ciascuna.

Prosegui saltando i passaggi successivi, fino a quello in cui ti viene richiesto di indicare il richiedente o titolare del marchio. Troverai un modulo precompilato, cui aggiungere eventuali dati mancanti (indirizzo, nazione, ecc.) e decidere in che percentuale partecipi ai diritti del marchio.

Ciò fatto passa alla compilazione dei dati relativi al domicilio elettivo, quello che il Ministero utilizzerà per inviarti eventuali comunicazioni: se i dati corrispondono a quelli del richiedente, cioè tu stesso in questo esempio, ripeti quanto specificato al passo precedente. Alla richiesta di un indirizzo email, qualora ne disponessi, inserisci quello della tua casella di PEC (Posta Elettronica Certificata).

La fase successiva interessa i mandatari e coloro i quali dispongono di una lettera d’incarico: il sistema chiederà loro di caricarla online. Se tu sei il richiedente diretto del deposito del marchio, salta il passaggio e utilizza la voce Carica solo per l’upload obbligatorio dell’elaborazione letterale (in questo caso salvata e caricata come immagine .jpeg), grafica, sonora e così via del tuo marchio. Adesso clicca sulla voce Prosegui.

Ce l’hai fatta! Ti troverai di fronte la pagina di riepilogo della domanda di deposito: nella parte inferiore del saranno riportate le tasse da pagare, compresa la marca da bollo da 42€, che dovresti già aver acquistato. Inserisci il numero identificativo della stessa nello spazio dedicato, quindi, se desideri pagare la tassa di deposito con carta di credito, metti la spunta sulla voce PagoPA e segui la procedura proposta. Altrimenti clicca sul tasto Trasmetti: riceverai un codice che sarà indissolubilmente legato al marchio depositato, fintanto che esisterà e una email contenente il modello F24 per il pagamento della tassa di deposito.

Una volta compiuto il pagamento, la domanda seguirà il suo iter di esame fino all’eventuale registrazione. Scegliendo la soluzione tramite piattaforma digitale PagoPA, dedicata agli scambi con la Pubblica Amministrazione, oltre alla carta di credito, si potranno utilizzare il bonifico bancario o eventuali altre modalità di pagamento, previste dal portale.

Un altro modo di procedere per la registrazione di un marchio online, è utilizzare la modalità telematica fast-track. Le regole sono le medesime della modalità telematica “classica”, descritta poc’anzi, con la differenza che il richiedente è tenuto a utilizzare esclusivamente le classi presenti nell’ultima versione aggiornata della Classificazione di Nizza, senza scelta libera. Ciò consentirà un esame più rapido della validità del deposito, appunto fast-track: l’accesso a questa modalità è selezionabile direttamente in fase di deposito telematico “semplice”, scegliendo la voce Fast-track quando indicata.

Anche nel caso di domanda in modalità telematica fast-track, la convalida della registrazione del marchio avverrà dopo il pagamento contestuale delle tasse relative, per mezzo, obbligatoriamente, del sistema pubblico PagoPA.

Come registrare un marchio online esame domanda

La domanda di deposito verrà quindi esaminata dall’ufficio marchi, sia sul piano formale (completezza della documentazione, correttezza dei dati, pagamento delle tasse dovute), sia sul piano del merito in relazione ai requisiti previsti dalla legge: in particolare, verranno valutati la novità, la liceità, la capacità distintiva del segno e l’assenza di impedimenti assoluti e relativi alla registrazione. L’esaminatore non si limita, quindi, a controllare che il marchio sia “originale” in senso generico, ma verifica che rispetti i requisiti specifici previsti dalla normativa. Se emergono rilievi, ti verranno notificati e dovrai rispondere nei termini previsti; in mancanza di risposta o in caso di rilievi non superati, la domanda potrà essere rigettata, anche solo in parte.

Le domande ritenute idonee vengono pubblicate nel bollettino ufficiale: da tale pubblicazione decorre un termine (in genere tre mesi) entro il quale i titolari di diritti anteriori possono proporre opposizione alla registrazione del marchio. L’eventuale opposizione dà luogo a un procedimento amministrativo in cui le parti possono presentare le proprie argomentazioni; all’esito, l’ufficio può confermare il deposito, limitarlo o respingerlo. È bene sapere che, in caso di decisione sfavorevole, il richiedente può essere tenuto a sostenere anche la rifusione delle spese a favore della controparte, persino nel caso in cui non si sia costituito nel procedimento. Per evitare errori o sottovalutazioni, specie in questa fase, è particolarmente prudente valutare l’assistenza di un professionista.

Nel caso in cui riscontrassi problemi, o avessi bisogno di ulteriori informazioni, puoi rivolgerti al Contact center per il deposito telematico: scrivi una email, esclusivamente tramite indirizzo di posta elettronica non certificata, all’indirizzo hd1.deposito@mise.gov.it, oppure telefona al numero 06 4705 5602, disponibile dalle ore 09:00 alle ore 17:00, escluso il sabato e i giorni festivi.

Per ulteriori informazioni più generiche, invece, puoi rivolgerti al Contact Center UIBM, scrivendo una email tramite casella di posta non certificata all’indirizzo contactcenteruibm@mise.gov.it, oppure puoi chiamare dalle ore 09:00 alle ore 17:00, ad esclusione del sabato e giorni festivi, il numero di telefono 06 4705 5800.

Ok, adesso però ti starai chiedendo come registrare un marchio online gratis, dato che vorresti evitare bolli e tasse. Sono spiacente, ma purtroppo non è possibile registrare un marchio in maniera completamente gratuita. Grazie ai servizi informativi gratuiti che ti ho indicato puoi però ridurre il rischio di errori grossolani; resta comunque il fatto che il deposito e la successiva gestione del marchio restano attività di natura legale, per cui è sempre prudente valutare, almeno nei casi più delicati, l’affiancamento di un professionista.

Come registrare un marchio online Camera di Commercio

Come registrare un marchio online Camera di Commercio

Tra le altre modalità di deposito, posso suggerirti come registrare un marchio online Camera di Commercio (CCIAA), l’ente territoriale che si prefigge di associare le imprese presenti in un dato luogo per tutelare i loro interessi e creare opportunità tra di esse.

Per iniziare la procedura di deposito di un marchio tramite Camera di Commercio, dovrai collegarti a questo link, se sei al primo deposito e vuoi scaricare la domanda relativa. Si tratta di un file PDF, da compilare al computer: scegli quello con il nome Richiedente, se sei tu stesso a richiedere il deposito, scegli il file PDF denominato Mandatario, se fai da tramite con lettera d’incarico, oppure seleziona il documento chiamato Rappresentante se sei, ad esempio, un avvocato con lettera d’incarico.

Una volta inseriti i dati richiesti nel documento, la copia cartacea dell’originale dovrà essere stampata e consegnata presso la CCIAA, insieme ad altre due fotocopie e a una stampa del logo del marchio su di un foglio bianco. Ecco, dunque, che all’atto di consegna, la procedura tramite Camera di Commercio non potrà essere conclusa via Web, a meno che la CCIAA di riferimento non consenta espressamente di inviare i moduli online: per saperlo consulta il sito ufficiale della sede di riferimento specifica o chiedi informazioni dirette.

Gli oneri da corrispondere alla Camera di Commercio per il deposito della domanda cartacea ammontano a 16€ di marca da bollo, 40€ di tasse (che diventano 43€ + 16€ di marca da bollo se si richiede una copia autentica dell’incartamento). Dovrai chiedere alla sede di riferimento gli estremi del conto su cui effettuare il versamento e/o altre modalità di pagamento.

Oltre che presso una CCIAA, potrebbe esserti utile sapere anche come registrare un marchio modalità postale. Niente di più semplice: compila il modulo originale per la domanda di deposito, apponi su di esso una marca da bollo da 16€, solo dopo aver fatto due fotocopie della stessa, allega un’immagine del logo del marchio stampata su foglio bianco, l’attestazione di pagamento del modello F24 denominato “Elementi identificativi” (si tratta del codice fiscale del richiedente), la ricevuta di pagamento dei diritti di segreteria alla Camera di Commercio di Roma (conto corrente postale 33692005) di 40€ e spedisci tutto a mezzo raccomandata a/r all’indirizzo DGLC-UIBM Div. V – Servizi per l’utenza – Via Molise 19, 00187, Roma. A tal proposito, leggi la mia guida su come inviare una raccomandata online.

Come modificare o rinnovare un marchio online

Come registrare un marchio online e rinnovo

Ora che hai capito come registrare un marchio, sia da Web che con altre modalità, potrebbe interessarti sapere anche come modificare o rinnovare un marchio online.

Per ciò che riguarda eventuali modifiche da apportare a un marchio, quelle che è possibile effettuare riguardano una variazione anagrafica, del titolare, delle banche dati, sia di marchi italiani che internazionali, che traduzioni nazionali di marchi internazionali.

L’operazione richiede di depositare un’istanza presso gli uffici dell’UIBM e oppure attraverso la voce Deposita domande e istanze, all’interno dell’area personale sul portale: nello specifico, si tratta di un’istanza di annotazione per cambiamenti anagrafici, rinunce o limitazioni, oppure un’istanza di trascrizione in caso a variare sia chi detiene la proprietà dei diritti del marchio.

Attenzione: non è possibile ampliare le classi della Classificazione di Nizza, come spiegato anche nel capitolo introduttivo di questa guida. Qualora si presenti tale esigenza, sarà necessario effettuare un nuovo primo deposito, seguendo il procedimento descritto alcuni paragrafi addietro.

Il rinnovo di un marchio, invece, deve avvenire entro la scadenza del decimo anno della sua prima o precedente registrazione. Il rinnovo si considera attivo all’atto del pagamento della tassa di deposito del rinnovo, che ammonta a 202€.

Nota bene: il marchio rinnovato deve essere identico a quello del primo deposito nella grafica, nelle classi di appartenenza e nei dati correlati. Diversamente da ciò, si tratterebbe di una procedura di modifica dello stesso. L’unica operazione eseguibile in fase di rinnovo è la diminuzione delle classi (limitazione), per la quale, in ogni caso, andrà presentata apposita istanza. Maggiori info qui.

Ricorda inoltre che, anche dopo la registrazione e i successivi rinnovi, continua a valere l’obbligo di uso effettivo del marchio per i prodotti e servizi rivendicati: un marchio registrato ma non utilizzato in modo genuino potrà essere oggetto di azioni di decadenza da parte di terzi. Questo incide sia sull’opportunità di mantenere in vita determinate classi in sede di rinnovo, sia sulla gestione complessiva del portafoglio marchi nel medio-lungo periodo.

Per effettuare il deposito di rinnovo, si potranno seguire le procedure telematica, presso Camera di Commercio (CCIAA) o postale.

Per quanto riguarda la procedura telematica dovrai utilizzare il portale dei servizi online dell’UIBM: ti rimando nel capitolo riguardante il primo deposito, per sapere come accedere, le modalità sono le medesime.

Anche le operazioni da svolgere tramite Camera di Commercio poco si discostano da quanto già detto: bisognerà, però, scaricare il modulo PDF relativo ai rinnovi, consultando questo link. Lo stesso discorso vale per la procedura postale. In merito alle tariffe, trovi maggiori info qui.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.