Come installare programmi su Mac
Vi sono delle sostanziali differenze per quanto riguarda l’installazione dei programmi in macOS rispetto a Windows. Se su Windows, infatti, la maggior parte dei software si installa avviando un pacchetto in formato .EXE o .MSI e seguendo una lunga procedura guidata (quella in cui bisogna cliccare sempre su “Avanti” o “Next”), sul sistema operativo di casa Apple basta prendere l’icona del programma da installare e trascinarla nella cartella “Applicazioni”, che è presente di serie su tutti i Mac.
Alcuni software particolari, ad esempio gli antimalware o i software di virtualizzazione, possono richiedere una procedura guidata come i programmi su Windows, ma si tratta di casi non molto comuni. Altra opzione a disposizione degli utenti Mac — al pari di quelli Windows — è l’App Store: una vetrina digitale in cui vengono pubblicati programmi e giochi da scaricare (o comprare) con un semplice clic. Insomma: la libertà di scelta non manca e, per fortuna, tutte le soluzioni disponibili sono estremamente semplici da utilizzare.
Come dici? Vorreste saperne di più perché sei alle prime armi con il mondo Apple e non sai ancora bene come muoverti sul sistema operativo del colosso di Cupertino? Nessun problema. Prenditi cinque minuti di tempo libero e lascia che ti spieghi come installare i programmi su macOS: trovi tutte le indicazioni di cui hai bisogno proprio qui sotto. Buona lettura e buon divertimento!
Indice
- Come installare programmi su Mac: Mac App Store
- Come installare programmi su Mac non certificati App Store
- Come installare programmi su Mac tramite Setapp
- Come installare programmi Windows su Mac
Come installare programmi su Mac: Mac App Store
Il metodo più semplice (e sicuro) per installare i programmi su macOS è rivolgersi al Mac App Store, la vetrina ufficiale di Apple in cui vengono pubblicati tutti i software e i giochi verificati dal colosso di Cupertino.
Il Mac App Store ospita migliaia di programmi, sia gratuiti che a pagamento, le estensioni per il browser Safari e gli aggiornamenti per macOS. Utilizzandolo, è possibile godere di numerosi vantaggi: in primis, la sicurezza circa l’integrità delle applicazioni scaricate — in quanto verificate a monte da Apple — e, non di minore importanza, la semplicità con cui l’installazione dei programmi viene eseguita. Mi spiego meglio.
Per installare un programma dal Mac App Store, a prescindere dalla natura dello stesso, non bisogna far altro che cliccare su un pulsante, digitare la password del proprio account Apple (o autenticarsi tramite Touch ID) e attendere che questo venga prima scaricato e poi installato sul computer: non c’è nessuna noiosa procedura d’installazione da seguire!
Altra cosa importante da sottolineare è che le licenze dei software a pagamento vengono associate al proprio account Apple: questo significa che, dopo aver acquistato un programma dal Mac App Store, potrai riscaricarlo quante volte vorrai e su quanti computer vorrai, a patto che questi siano associati allo stesso account Apple che hai usato per effettuare l’acquisto.
Passiamo ora all’azione. Per poter usare il Mac App Store, devi aver preventivamente associato il computer a un account Apple: puoi verificare la cosa con semplicità, aprendo le Impostazioni di Sistema (basta cliccare sul simbolo dell’ingranaggio residente sul Dock, oppure sulla voce apposita disponibile nel menu Apple) e controllando se, in alto a sinistra, è indicato il tuo nome oppure l’indirizzo email associato al profilo iCloud.
In caso contrario, fai clic sulla voce Accedi con account Apple ed effettua il login al tuo profilo, oppure creane uno al volo, seguendo le indicazioni che trovi nella mia guida su come impostare account Apple su Mac.
Ad accesso effettuato, avvia il Mac App Store tramite la sua icona (la “A” su fondo azzurro) presente sulla barra Dock o nel Launchpad e individua il programma che vuoi installare: per farlo, puoi sfogliare i software in evidenza presenti nella schermata principale dello store, servirti delle categorie presenti di lato oppure effettuare una ricerca diretta per nome, servendoti dell’apposita barra situata in alto a sinistra.
Una volta trovata l’applicazione di tuo interesse, clicca sul suo nome e, giunto nella schermata dei dettagli, avviane l’installazione cliccando sul pulsante Ottieni/Installa, oppure sul simbolo della nuvola con la freccia verso il basso; per confermare l’operazione, potrebbe esserti chiesto di verificare la tua identità digitando la password dell’Account Apple, o usando il Touch ID.
Qualora il software da te scelto fosse invece a pagamento, clicca sul pulsante che ne indica il prezzo, autentica la tua persona tramite password o Touch ID e completa la transazione utilizzando uno tra i metodi di pagamento associati al tuo profilo Apple Pay; qualora non ne avessi ancora configurato uno, ti verrà proposta una breve procedura guidata, che ti consentirà di riuscirci in breve tempo.
Una volta installate, le applicazioni provenienti dal Mac App Store possono essere avviate facendo clic sulla loro icona presente nel Launchpad, cercandole in Spotlight (il motore di ricerca di macOS, che puoi richiamare premendo cmd+spazio sulla tastiera del computer) o aprendo la cartella Applicazioni di macOS e facendo doppio clic sulla loro icona.
Gli aggiornamenti dei programmi vengono installati automaticamente non appena disponibili, a meno che non venga disattivata la funzione dedicata; in ogni caso puoi controllarne lo stato e forzarne l’installazione manuale, aprendo il Mac App Store e selezionando la scheda Aggiornamenti che si trova nella barra laterale di sinistra. Cliccando, invece, sul tuo nome (in fondo alla barra laterale di sinistra) puoi visualizzare la lista delle applicazioni che hai già acquistato sul Mac App Store, e che quindi puoi reinstallare sul tuo computer a costo zero.
Come installare programmi su Mac non certificati App Store
Come ho avuto già modo di spiegarti nelle battute precedenti di questo tutorial, tutte le applicazioni facenti parti di App Store sono sottoposte a certificazione preventiva da parte di Apple, e possono essere installate in tutta sicurezza. Va detto, però, che macOS supporta anche una serie di sistemi alternativi per l’installazione dei programmi, applicabili anche a software privi di certificazione ufficiale: per la precisione, si possono installare/eseguire programmi in formato .DMG, in formato .PKG e tramite la linea di comando.
Prima di andare avanti, assicurati che il Mac sia predisposto per l’installazione di software al di fuori da App Store: per riuscirci, apri le Impostazioni di Sistema, utilizzando l’apposita voce nel menu Apple (oppure cliccando sul simbolo dell’ingranaggio residente sulla barra Dock), fai clic sulla voce Privacy e sicurezza posta di lato e scorri in fondo il pannello che ti viene proposto, fino a individuare la sezione Sicurezza.
A questo punto, imposta il menu a tendina sull’opzione App Store e sviluppatori noti, digita la password del Mac nell’apposito campo e dai Invio, così da confermare la modifica applicata.
File .DMG
Il primo formato del quale voglio parlarti è il formato .DMG: in genere si tratta di pacchetti completi, che contengono tutti i file necessari per consentire il funzionamento dell’applicazione. Generalmente, facendo doppio clic su un file in formato .DMG, viene mostrata a schermo una finestra di trasferimento, tramite la quale trascinare l’icona del programma in formato .app nella cartella Applicazioni del Mac.
Talvolta, il file .DMG potrebbe non prevedere alcuna finestra di trasferimento e, a seguito del doppio clic, comporta l’avvio diretto dell’applicazione ottenuta; in casi del genere, sarebbe opportuno copiare manualmente il file nella cartella Applicazioni del computer, in modo da rispettare l’ordine di macOS, ed eseguire il file da lì.
Nelle edizioni più recenti del sistema operativo, quando il file .DMG non prevede finestre di trasferimento, è lo stesso Finder a chiedere all’utente se spostare preventivamente il file nella cartella applicazioni: in tal caso, basta cliccare sul pulsante Sì, per effettuare automaticamente la copia del file.
Qualora il pacchetto .DMG provenisse da uno sviluppatore non ufficialmente certificato da Apple, potresti imbatterti in un messaggio d’avviso riguardante la cosa: in casi del genere, è sufficiente fare clic sul pulsante Apri per due volte consecutive, in modo da superare le limitazioni imposte dal big di Cupertino e autorizzare le esecuzioni future del software.
A partire da macOS 15 Sequoia, a causa delle restrizioni ancora più stringenti imposte dal sistema operativo, potresti addirittura imbatterti in un messaggio che ti invita a cestinare il file. In questo caso, è richiesta una procedura di sblocco leggermente più complessa: innanzitutto, bisogna chiudere il messaggio d’avviso cliccando sul pulsante Fine, senza autorizzare il trasferimento nel cestino.
Fatto ciò, per autorizzare l’esecuzione del programma, bisogna entrare nelle Impostazioni di Sistema, recarsi nella sezione Sicurezza e privacy (di lato) e individuare, in fondo al pannello che va ad aprirsi, l’avviso relativo al tentativo di avvio del programma. A questo punto, bisogna fare clic sul pulsante Apri comunque per due volte consecutive, digitare la password del Mac nel campo preposto e dare Invio, in modo da autorizzare l’avvio attuale e quelli futuri dell’applicazione (maggiori info qui).
Infine, esistono alcuni file .DMG che contengono al suo interno un file di tipo .PKG: di questo formato, però, parleremo nella sezione immediatamente successiva di questa guida.
Nota: giacché i pacchetti .DMG contengono quasi sempre tutto il necessario per l’esecuzione del programma a cui si riferiscono, essi funzionano ovunque. Per esempio, se fai doppio clic su un file .DMG presente sulla Scrivania, oppure nella cartella Scaricati, esso dovrebbe avviarsi senza problemi. In ogni caso, per questioni di ordine, è altamente consigliato inserire i file nella cartella Applicazioni.
File .PKG
Ancora, le applicazioni per macOS possono essere distribuite in formato .PKG, sotto forma di file indipendente, racchiuse in un pacchetto .DMG, oppure compresse in un archivio .ZIP. Se dovessi imbatterti in un file di tipo PKG, ti basta fare doppio clic sulla sua icona e seguire la procedura guidata proposta da macOS, per proseguire con l’installazione, un po’ come succede per i file .exe/.msi installabili su Windows.
Sebbene la procedura di setup relativa ai file .PJG non sia standardizzata, gli step da seguire sono a grandi linee quasi sempre gli stessi: di solito, basta cliccare sui pulsanti Accetta, Continua e Installa, digitare la password del computer nell’apposito campo e cliccare su Installa/Installa assistente, per completare il setup; al termine della procedura, potrebbe essere richiesto se spostare nel cestino il file .DMG/PKG usato per l’installazione, che a quel punto non serve più.
Homebrew
Se non disdegni l’uso della linea di comando, sappi che puoi installare nuovi programmi sul computer con l’ausilio di un gestore pacchetti testuale, denominato Homebrew. Quest’ultimo, in particolare, è pensato per automatizzare e semplificare l’installazione di programmi mediamente complessi (ad es. strumenti di sviluppo, utility di sistema, software multi-purpose e così via) che richiedono la presenza di numerose dipendenze esterne, la cui risoluzione manuale risulterebbe particolarmente complessa.
Per installare il gestore pacchetti Homebrew, apri una finestra del Terminale mediante l’icona disponibile nel menu Vai > Utility di macOS, impartisci l’istruzione /bin/bash -c “$(curl -fsSL https://raw.githubusercontent.com/Homebrew/install/HEAD/install.sh)”
e dai Invio. Quando necessario, digita la password di amministrazione del Mac, premi nuovamente il tasto Invio della tastiera e, quando il Terminale ti esorta a schiacciare il tasto RETURN/ENTER, premi per l’ultima volta il tasto Invio.
Completata l’installazione del gestore (che comporta la comparsa del messaggio Installation successful!), chiudi il Terminale e riaprilo; a partire da questo momento, puoi installare qualsiasi applicazione compatibile con Homebrew, semplicemente impartendo il comando brew install [nome programma]
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MacPorts
In maniera simile a Homebrew, anche MacPorts consente l’installazione di programmi da linea di comando e la risoluzione automatica delle dipendenze esterne; tuttavia, lo strumento in questione è mirato principalmente all’installazione, in ambiente macOS, dei più celebri porting delle applicazioni Linux-based, specie quelle munite di interfaccia grafica.
Come dipendenza, MacPorts richiede la presenza degli strumenti di sviluppo Apple: per scaricarli, apri il Terminale, impartisci il comando xcode-select –install
e premi il tasto Invio della tastiera; quando necessario, digita la password del Mac nel Terminale, dai Invio e attendi ancora qualche minuto, affinché l’installazione di Xcode venga completata.
In seguito, apri il sito Internet di MacPorts, individua il file .pkg più adatto all’edizione di macOS in tua dotazione (se non la conosci, puoi risalirvi rapidamente aprendo il menu Apple e selezionando la voce Informazioni su questo Mac) e clicca sul relativo link, così da avviare il download del pacchetto.
A scaricamento completato, esegui il file ottenuto e porta a termine l’installazione di MacPorts, in maniera analoga a quanto visto in uno dei passi precedenti di questa guida. Superato anche questo passaggio, sei finalmente pronto a installare le applicazioni compatibili con MacPorts: ti basta digitare il comando sudo port install [nome programma]
in una finestra del Terminale, premere il tasto Invio della tastiera, inserire la password del Mac quando richiesto e premere nuovamente Invio.
Come installare programmi su Mac tramite Setapp
Se ami particolarmente tutte quelle applicazioni che consentono di sfruttare al meglio il sistema operativo macOS, ma ti sei reso conto che acquistarle tutte potrebbe costarti un occhio della testa, ti consiglio di dare un’opportunità a Setapp. Se non ne avessi mai sentito parlare, si tratta di un servizio proposto da MacPaw (la stessa software house alle spalle del celeberrimo CleanMyMac), tramite la quale è possibile accedere a oltre 260 applicazioni a pagamento per macOS, in cambio di un piccolo canone in abbonamento mensile, oppure annuale.
All’atto pratico, è sufficiente iscriversi al servizio, installare il market dedicato direttamente sul Mac e utilizzarlo per scaricare tutti i programmi desiderati a costo zero, in maniera del tutto legale e illimitata.
Quanto a prezzi, Setapp costa 9,99 dollari/mese + IVA per la licenza d’uso su un singolo Mac, che aumentano a 12,49 dollari/mese + IVA per sbloccare il download delle app incluse anche su 4 dispositivi iOS e iPadOS; il piano più completo, che costa 14,99 dollari/mese + IVA, consente di utilizzare il client di Setapp su 4 Mac e su 4 dispositivi iOS/iPadOS, in contemporanea.
Tutti i piani possono essere provati gratuitamente per un periodo pari a 7 giorni, e senza alcun limite di funzionalità: per attivare la prova gratuita del servizio, collegati al sito Web di Setapp, clicca sul pulsante Prova gratis per 7 giorni e crea un account sulla piattaforma, seguendo la procedura che ti viene proposta; volendo, puoi velocizzare quest’ultimo passaggio, effettuando l’accesso tramite account Google o account Apple.
Completata la convalida dell’account, provvedi ad aggiungere un metodo di pagamento valido tra quelli supportati (carte di pagamento o PayPal), indica se sottoscrivere un piano mensile o annuale e attieniti alle indicazioni che compaiono sullo schermo, per confermare l’attivazione del trial: nulla ti sarà addebitato fino alla scadenza dello stesso.
Superato anche questo step, ritorna alla home page di Setapp, clicca sul pulsante Scarica e, dopo aver scompattato il file .ZIP contenente il client, sposta quest’ultimo nella cartella Applicazioni del computer ed eseguilo. Il gioco è praticamente fatto: non ti resta ora che utilizzare le varie categorie e la funzione di ricerca per individuare il programma di tuo interesse, che puoi installare premendo sull’apposito bottone, posto in sua corrispondenza.
Tutti i programmi installati tramite Setapp possono essere avviati tramite il client del servizio, oppure mediante le icone aggiunte al Launchpad, alla cartella Applicazioni e alla ricerca Spotlight di macOS; per maggiori informazioni su come funziona Setapp, consulta pure l’approfondimento dedicato, presente sul mio sito.
Come installare programmi Windows su Mac
Hai la necessità di usare un programma disponibile esclusivamente per piattaforma Windows, ma proprio non ti va di abbandonare il tuo computer a marchio mela morsicata? In qualche modo, si può fare anche questo.
In particolare, puoi provare l’esecuzione nativa dei file .exe tramite WineBottler, un piccolo software gratuito che si interpone tra macOS e i programmi Windows, tuttavia questa soluzione è valida per software non complessi e, soprattutto, soltanto per i Mac dotati di chip Intel.
Come alternativa, puoi altresì virtualizzare l’intero sistema operativo Windows al di sopra di macOS, utilizzando un gestore di macchine virtuali (o hypervisor di livello 2), anche previa emulazione dell’hardware dedicato: così facendo, hai la possibilità di avviare una copia funzionante di Windows senza uscire da macOS, e di installare in essa tutti i programmi che desideri.
Ad ogni modo, se hai particolare interesse in merito all’argomento, ti torneranno certamente utili la mia guida su come emulare Windows su Mac e il mio approfondimento dedicato ai programmi per usare Windows su macOS: mi raccomando, da’ loro almeno uno sguardo!
In questo caso, ti consiglio di dare un’occhiata al mio tutorial su come emulare Windows su Mac in cui ti ho segnalato diverse soluzioni che dovrebbero fare al caso tuo, cioè dei software che permettono di creare delle macchine virtuali con Windows su macOS e, dunque, eseguire i programmi per Windows su computer Apple.

Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.