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Recensione Dreame L20 Ultra

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Se c'è proprio una cosa che odio fare è passare l'aspirapolvere nel mio appartamento! Ecco perché il mio interesse verso i robot aspirapolvere è sempre maggiore e mi diverto a provarne diversi. In questo periodo ho avuto la possibilità di provare Dreame L20 Ultra, di cui desidero presentarti la mia personalissima recensione. Nelle prossime righe andrò ad approfondire il funzionamento generale del robot aspirapolvere di fascia alta presentato nella seconda metà del 2023 da Dreame, azienda partner di Xiaomi specializzata nella produzione e commercializzazione di accessori ed elettrodomestici per la pulizia della casa.

Ricorderai, forse, la mia recensione del Dreame Bot L10s Ultra: ebbene, il Dreame L20 Ultra non solo ha ereditato tutti i “pro” del suo predecessore, ma presenta anche alcune caratteristiche aggiuntive che lo rendono un prodotto ancora più interessante. Anche in questo modello, infatti, è presente un sistema basato sull'Intelligenza Artificiale(AI) che, sfruttando una fotocamera RGB (coadiuvata da due LED), è in grado di riconoscere fino a 55 tipi di oggetti diversi e pianificare la pulizia anche in stanze buie o, comunque, poco illuminate. Il sistema di navigazione LiDAR, inoltre, consente una mappatura rapida della casa in 3D e su più piani. Ma la funzione che mi è piaciuta più di tutte è quella che, grazie alla tecnologia MopExtend, garantisce una migliore accuratezza nella pulizia dei bordi del pavimento andando a estendere il mocio tramite un meccanismo a scorrimento.

Il Dreame L20 Ultra, inoltre, presenta un sistema di aspirazione Vormax che raggiunge una potenza di aspirazione pari a 7.000 Pa (decisamente superiore rispetto all'L10s Ultra, che raggiungeva il già ottimo risultato di 5.300 Pa). A completare l'opera, poi, c'è la stazione di ricarica autopulente che permette al robot di svuotarsi da solo per un massimo di 75 giorni, oltre a eseguire la pulizia e l'asciugatura automatica dei moci. Insomma, l'avrai già capito: ho tanto da raccontarti in merito a questo gioiellino tecnologico. Goditi pure la mia recensione del Dreame L20 Ultra!

Indice

Unboxing, installazione e configurazione iniziale

Unboxing Dreame L20 Ultra

Come ogni recensione che si rispetti, partiamo dall'unboxing che, vista la voluminosità del pacco, permette di farsi un'idea di quanto sia grande la stazione di ricarica autopulente del robot: tanto per renderti l'idea ha praticamente le dimensioni di un piccolo comodino, ma della stazione ti parlerò più avanti.

All'interno della confezione, curata fin nei minimi dettagli da Dreame, troviamo il robot (chiuso in una sorta di valigetta di cartone), la stazione di ricarica con il suo cavo di alimentazione e la sua piastra di estensione per la rampa, la spazzola laterale da installare sul robot, la spazzola per la pulizia dei panni, un sacchetto di raccolta della polvere da 3.2L di ricambio (oltre a quello già installato nella stazione), due moci con rispettivi supporti (da installare sul robot per procedere al lavaggio dei pavimenti), il detergente per pavimenti multi-superficie targato Dreame (l'uso di detergenti di terze parti è sconsigliato dal produttore, in quanto potrebbero compromettere il corretto funzionamento del dispositivo) e, in ultimo, il dettagliato manuale utente, disponibile anche in lingua italiana.

Contenuto confezione Dreame L20 Ultra

Ti segnalo, inoltre, la possibilità di acquistare a un prezzo maggiorato la confezione Complete del Dreame L20 Ultra che, come suggerisce il suo nome, presenta una dotazione di accessori più ricca, in quanto comprende: 1 spazzola principale, 2 spazzole laterali, 3 filtri, 3 sacchetti per la polvere, 12 moci e 3 flaconi di soluzione detergente.

Lato design, si percepisce l'essenza premium del prodotto. Per quanto le sue linee siano abbastanza “classiche” e assimilabili ad altri robot aspirapolvere di questa fascia di prezzo, ho apprezzato la grande cura di Dreame nella scelta dei materiali e del loro processo di lavorazione: la plastica del robot e della stazione di ricarica è, infatti, di ottima qualità e al tatto lo si percepisce.

Ho trovato molto piacevole anche la finitura oro-argento che caratterizza lo sportellino centrale (che nasconde il sacchetto di raccolta della polvere e un vano dove è presente un sacchetto aggiuntivo), la quale viene richiamata anche dalla torretta LiDAR del robot.

Dreame L20 Ultra

A proposito della stazione di ricarica, ti ho anticipato la sua “imponenza”: presenta, infatti, dimensioni pari a 606.5 x 426 x 499mm e 13,3Kg di peso. Rispetto alla base del 10s Ultra è un po' più voluminosa, ma in compenso ha serbatoi dell'acqua più grandi, da 4,5L per l'acqua pulita e da 4L per l'acqua sporca. Il robot, invece, ha dimensioni pressoché “standard”: 350 x 350 x 103.8mm.

Dopo aver estratto tutto l'occorrente dalla confezione, sono passato all'installazione e alla configurazione iniziale. Una volta rimosse le protezioni (per intenderci, tutte quelle dove è riportata la dicitura Remove before use) e gli imballaggi vari, ho prelevato dalla scatola degli accessori prima la spazzola laterale e poi i due supporti con i moci e li ho installati sotto il corpo del robot (i supporti con i moci, per la cronaca, risultano particolarmente semplici da installare in quanto si attaccano magneticamente al dispositivo).

Dreame L20 Ultra

Successivamente, ho tolto dalla confezione la stazione di ricarica e l'ho posizionata in un'area di casa che uso a mo' di ufficio domestico. Nel far questo ho tenuto conto delle indicazioni fornite dal produttore in uno dei fogli illustrativi forniti con il dispositivo, che suggeriscono di posizionare la base in una zona di casa dove ci sia una buona copertura Wi-Fi e lo spazio ottimale (ovvero almeno 5cm sui due lati della stazione e 1,5m sulla parte frontale).

Dopodiché ho collegato la stazione all'alimentazione elettrica tramite il cavo in dotazione e mi sono assicurato che l'interruttore posto sul retro fosse spostato su ON (la mia unità di prova è arrivata già con il tasto su ON). Portato a termine il collegamento elettrico, poi, ho provveduto a installare la rampa che permette al robot di salire agevolmente sulla sua base di ricarica.

Il passo successivo è stato quello aprire lo sportellino superiore, estrarre il serbatoio dell'acqua pulita da 4,5L (quello trasparente che si trova sulla destra) e riempirlo d'acqua fino al livello Max indicato sullo stesso. Successivamente ho anche levato la copertura che nasconde il vano contenente la spazzola per la pulizia dei panni e ho installato il contenitore del detergente fornito da Dreame nell'apposito alloggiamento (prima di introdurlo bisogna svitare la protezione in plastica posta nella parte inferiore del flacone).

Serbatoi Dreame L20 Ultra

Terminate le semplici procedure d'installazione hardware, sono poi passato alla configurazione software. Ho innanzitutto scaricato sul mio dispositivo l'app Dreamehome, disponibile per Android (al momento sembra non sia ancora presente su store alternativi al Play Store) e per iOS/iPadOS. Dopodiché l'ho avviata, ho concesso il permesso per inviarmi notifiche e ho pigiato sul bottone Accetta e continua.

Successivamente, ho creato il mio account Dreame, operazione fattibile tramite numero di cellulare, email, account Facebook, Google o Apple: basta premere sul campo di testo o sul bottone corrispondente alla modalità di registrazione che si vuole utilizzare e seguire le istruzioni su schermo per finalizzare il tutto.

Una volta completata la procedura guidata di registrazione, ho fornito l'autorizzazione per l'uso del Bluetooth. Dalla sezione Dispositivo, poi, si può pigiare sul bottone Aggiungi se si vuole aggiungere il robot all'app “manualmente” oppure si può fare tap sul pulsante Scansione se si vuole effettuare la scansione del QR code posto sulla parte superiore del robot (visibile sollevando il suo coperchio). Io ho optato per quest'ultima soluzione, in quanto la ritengo più pratica.

A questo punto, mi sono assicurato che il telefono su cui ho installato l'app Dreamehome fosse collegato al Wi-Fi domestico e ho poi premuto sul bottone Avvia configurazione di rete (in fondo alla schermata dell'app). Sul robot, invece, ho pigiato contemporaneamente per tre secondi i pulsanti Accensione/Pulizia e Dock e, una volta sentito il messaggio vocale (in inglese) proveniente dal robot, indicante il fatto che la rete sarebbe stata reimpostata, ho spuntato la casella Ho sentito il messaggio vocale di reimpostazione Wi-Fi e ho fatto tap sul pulsante Prossimo (in fondo allo schermo del mio telefono).

Configurazione app Dreamehome

Successivamente, ho consentito all'app Dreamehome di utilizzare la mia posizione, ho digitato la password del Wi-Fi di casa nell'apposito campo di testo (è possibile usare solo reti a 2.4GHz o miste 2.4/5GHz) e ho nuovamente pigiato sul bottone Prossimo. A questo punto, ho fatto tap sulla voce Accedi comparsa a schermo e ho visto aprirsi la schermata Connessione, che mi ha confermato la buona riuscita dell'operazione. Per concludere, poi, ho consentito a Dreamehome di rilevare i dispositivi sulla mia rete locale e ho pigiato sul bottone Finito.

Terminata questa fase, ho impostato le varie stanze di casa. Per procedere, ho fatto tap sulla voce Vai al dispositivo ➝ e ho provveduto a mappare la casa tramite l'apposita funzione pigiando, quindi, sul pulsante Nuova mappatura (sulla destra) e lasciando che il robot iniziasse a fare il resto.

Mappatura casa Dreamehome

In questa fase è importante rimuovere possibili ostacoli sul pavimento e aprire le porte delle varie stanze per consentire il passaggio del robot nelle stesse. In teoria bisognerebbe anche fare in modo che gli ambienti siano ben illuminati ma, per questa recensione, ho provato a mettere in difficoltà il robot facendogli mappare alcune aree di casa con poca luce e non ho notato problemi, tutto merito dei due LED posti sulla parte frontale del dispositivo.

Se hai una casa su più livelli, tieni presente che il robot supporta anche la mappatura multipiano: a tal proposito potresti fare buon uso della funzione che permette di aggiungere delle barriere, così da evitare che il robot cada dalle scale, anche se questo non dovrebbe avvenire per via del riconoscimento preciso degli ambienti di cui è dotato.

Dai test che ho condotto, per mappare il mio appartamento (di circa 90m2) ha impiegato poco più di 15 minuti. Il robot è molto preciso nel mappare gli ambienti e nel riconoscerli con estrema facilità: ha distinto camera da letto, soggiorno, bagno, etc., senza alcun intervento da parte mia.

L'unico “neo” che ho riscontrato riguarda la sua difficoltà a distinguere gli ambienti riflessi negli specchi che sono a filo con il pavimento: ne ho uno nella camera da letto e, sostanzialmente, ha “interpretato” il riflesso nello specchio come una continuazione della stanza, andando a falsare un po' quella zona specifica della mappa.

Per ovviare al problema si potrebbero coprire gli specchi, in modo che non ci siano riflessi che possano disturbare il sensore LiDAR; altrimenti si può correggere la mappa in un secondo momento (tra poco ti mostrerò come riuscirci). Una volta terminata la mappatura dell'intera abitazione, il Dreame L20 Ultra è andato automaticamente nella stazione di ricarica.

A questo punto sul telefono è nuovamente comparsa la schermata principale dell'app Dreamehome: premendo sulla voce Vai al dispositivo ➝ si è aperta una schermata chiamata Una casa organizzata, che mi ha permesso di leggere alcune informazioni utili circa l'utilizzo del Dreame L20 Ultra.

Scorrendo le schermate, inoltre, ho potuto attivare “al volo” alcune impostazioni che mi hanno permesso di indicare che non ho animali domestici in casa, di attivare il lavaggio automatico del mocio, di abilitare la seconda pulizia automatica e anche la nuova funzione Estrazione automatica del tampone che, durante le operazioni di pulizia, permette al robot di estrarre automaticamente il suo mocio quando pulisce lungo gli angoli, così da ottenere risultati più accurati.

Le funzioni in questione, comunque, possono essere anche abilitate in un secondo momento andando nella sezione Impostazioni > Impostazione intelligente della pulizia dell'app (ma su questo ci torneremo tra poco). A questo punto, ho pigiato sul bottone Premi start per iniziare ed è comparsa la schermata principale dell'app.

Configurazione app Dreamehome

Successivamente sono andato a correggere alcune “sbavature” presenti sulla mappa della mia abitazione (quelle dovute allo specchio di cui ti parlavo poc'anzi).

Per riuscirci, ho premuto sulla voce Vai al dispositivo ➝ (nella schermata principale dell'app Dreamehome), ho fatto tap sull'icona della mappa (in alto a destra) e poi ho pigiato sulle voci Modifica della mappa > Mappa 3D > Modifica della parete. Successivamente ho premuto sulla parete da modificare e, tramite i pulsanti + e , sono andato a definirne le nuove dimensioni, che ho poi salvato con un tap sul bottone (in alto a destra).

Correzione mappa Dreame L20 Ultra

Dal menu Modifica della mappa ti segnalo anche la possibilità di andare ad aggiungere eventualmente aree riservate/muri virtuali, impostare le zone, passaggi virtuali, etc., che permettono di personalizzare in tutto e per tutto la piantina dell'abitazione, così da mettere il Dreame L20 Ultra in condizione di effettuare operazioni di pulizia “su misura”. Interessante, vero?

Funzioni principali e impressioni d'uso

Dreame L20 Ultra

Addentriamoci, ora, nel clou della recensione analizzando le funzioni principali del robot e le mie impressioni d'uso.

Dopo aver corretto le “sbavature” della mappa, ho infatti iniziato a testare a fondo il funzionamento del Dreame L20 Ultra. Nel farlo, ovviamente, non c'è stato bisogno di alzarmi e seguire le attività del robot, in quanto è totalmente autonomo sia nelle operazioni di pulizia degli ambienti che di auto-manutenzione (svuotamento del serbatoio della polvere, pulizia dei moci, etc.).

La prima cosa che ho fatto è stata andare a personalizzare alcune impostazioni dell'app. Ho quindi premuto sul bottone ⋮ in alto a destra e ho innanzitutto modificato la lingua dei feedback vocali emessi dal robot premendo prima sulle voci Più funzioni > Voce e volume e poi facendo tap sul pulsante Applicare posto in corrispondenza della voce Italiano. Tramite la barra di regolazione in alto ho anche abbassato un po' il volume che, per le mie esigenze, era un po' troppo elevato.

Successivamente, dalla schermata Impostazioni, ho pigiato sulla voce Pulizia programmata e ho anche impostato una routine di pulizia tramite il menu apposito.

Premendo poi sulla voce Impostazione intelligente della pulizia ho attivato la funzione Aggiunta automatica di detersivo spostando su ON il relativo interruttore, così che la stazione di ricarica vada a regolare in modo autonomo la dose corretta di detersivo con cui pulire i pavimenti.

Come ti dicevo, da questa sezione è possibile anche attivare smontaggio e installazione automatici del mocio e l'estrazione automatica del tampone (che, se ricordi, avevo già attivato prima). Quest'ultima funzione l'ho impostata su Intelligenza, così che sia il robot a decidere quando attivarla. Se si vuole fare in modo che risulti sempre attiva, basta selezionare l'opzione Alta frequenza.

Configurazione MopExtend Dreame L20 Ultra

Tornando ancora una volta nella sezione Impostazioni, poi, ho premuto sulla voce Fotocamera in tempo reale e ho attivato la funzione che permette di controllare la casa a distanza pigiando sulla voce Attiva > e poi tenendo premuti sul robot (per tre secondi circa) i pulsanti Pulizia spot, Accensione/Pulizia e Dock. Un messaggio vocale emesso dal robot mi ha confermato l'attivazione dell'impostazione e, a quel punto, ho premuto il bottone Impostazioni (in fondo alla schermata dell'app Dreamehome). In conclusione, ho impostato un codice di attivazione a quattro cifre che va inserito ogni qual volta si richiama la funzione in oggetto.

In questo modo, dalla schermata dove è presente la piantina, ho potuto premere sul pulsante raffigurante la cinepresa (in alto a destra) per attivare la fotocamera; toccando i punti da esplorare direttamente sulla mappa, poi, ho potuto muovere il dispositivo da remoto per ispezionare le zone di casa a cui ero interessato. Tramite la fotocamera si possono anche scattare foto e registrare video da remoto, che sono poi visibili premendo sul simbolo della cartolina (in alto a destra della schermata da cui si effettua il monitoraggio della fotocamera).

Tornando ancora una volta nella sezione Impostazioni, ho poi premuto sulla voce Impostazioni per la Pulizia dei Tappeti e ho lasciato attive le funzioni Pulizia intelligente della moquette e Rinforzo dei tappeti andando a selezionare anche l'opzione Evitamento dei Tappeti, così da fare in modo che il robot sollevi il mocio di 10,5mm per evitare di bagnare i tappeti presenti in casa. In alternativa, si può attivare la funzione Rimuovi il mocio prima di pulire il tappeto che, in sostanza, fa in modo che il robot torni alla stazione di ricarica, smonti i moci e solo dopo vada a pulire il tappeto.

Configurazione funzione videosorveglianza Dreame L20 Ultra

Personalmente ho optato per la prima soluzione in quanto ho in casa solo tre tappeti e nessuno di questi è particolarmente spesso; se ne avessi avuto qualcuno con peli più lunghi di 7mm sicuramente avrei seguito il suggerimento di Dreame e avrei optato per la seconda modalità.

Tornando nella schermata dove si vede la mappa, poi, è possibile notare la presenza delle statistiche di pulizia nella parte superiore della schermata, grazie alle quali si verifica la superficie che è stata pulita, il tempo impiegato per l'operazione e la carica della batteria del robot.

Un po' più in basso, immediatamente sotto le statistiche, sono presenti i pulsanti che permettono di scegliere di intervenire su una stanza specifica, su tutto l'ambiente o su una zona da circoscrivere.

Nella parte inferiore della schermata, invece, è possibile andare a impostare la funzione CleanGenius, che consente di eseguire una pulizia ripetuta come routine quotidiana in Modalità Daily (Quotidiana) oppure eseguire una pulizia più avanzata in Modalità Ultimate (Massima), durante la quale il robot, memore della pianta dell'abitazione, va a intervenire sulle aree che risultano più sporche; attivando la funzione Personalizzare la pulizia, invece, si può andare a intervenire “manualmente” sulle impostazioni di pulizia (come quelle relative ad aspirazione e lavaggio pavimenti, effetto lavaggio, etc.) e di auto-pulizia (come quelle relative alla pulizia del mocio, alla sua asciugatura e allo svuotamento automatico della polvere).

Una volta scelta la modalità e le relative impostazioni si può avviare manualmente la pulizia (Inizia la pulizia) o, se si era impostato un programma automatico, lasciare che sia il robot ad avviarsi all'orario prestabilito.

Pulizia a zona Dreame L20 Ultra

Per le mie esigenze ho trovato utile impostare la funzione CleanGenius nella Modalità Daily (Quotidiana) ma, chiaramente, la scelta della funzione e della modalità è un fattore puramente soggettivo: molto dipende dal tipo di pavimento che si ha in casa, dalla presenza di animali domestici (che io non ho ad esempio), e così via. In quest'ultimo caso, se si hanno animali (soprattutto cani o gatti a pelo lungo), sarebbe meglio attivare la Modalità Ultimate (Massima).

Terminata la pulizia, il robot torna automaticamente alla stazione di ricarica e inizia le varie operazioni di autosvuotamento, di pulizia dei moci (che durano pochissimi minuti e risultano essere un po' rumorose) e della loro asciugatura (che dura un paio di ore circa e produce un rumore bianco a cui non ci si fa caso dopo un po').

Chiaramente un minimo di manutenzione del robot va sempre fatta, così come la sostituzione dei vari componenti (es. filtro, spazzola laterale, spazzola principale, etc.) quando questi si usurano. Comunque sia l'app Dreamehome è di aiuto anche sotto questo punto di vista, in quanto pigiando sul bottone ⋮ (in alto a destra della schermata dove c'è la mappa di casa) e premendo poi sulla voce Tempo residuo, si può andare a vedere il livello di usura di ciascun componente, così da sostituirlo in tempo.

Verifica usura materiali Dreame L20 Ultra

Vuoi sapere le mie impressioni d'uso del Dreame L20 Ultra dopo averlo utilizzato per pulire casa? Senza giri di parole, posso dirti che mi è piaciuto tanto!

La cosa che mi ha colpito di più è stata sicuramente la tecnologia MopExtend: era quello che probabilmente mancava a un robot aspirapolvere di questa fascia di prezzo. A mio avviso, anche le “casalinghe di Voghera” più diffidenti da questi nuovi strumenti di pulizia tech rimarrebbero piacevolmente colpite dal livello di pulizia che il Dreame L20 Ultra è in grado di raggiungere anche su bordi e angoli di casa. Questa, a mio modesto parere, è la caratteristica più interessante di questo modello.

Funzione MopExtend in azione sul Dreame L20 Ultra

Altro punto a favore è il sistema AI che è stato in grado di riconoscere in modo ottimale praticamente qualsiasi tipo di ostacolo: l'ho messo alla prova posizionando alcuni oggetti nella zona di passaggio del robot (come scarpe e cavi), ma è riuscito praticamente sempre a riconoscerli e aggirarli evitando di impigliarsi o anche solo di finirci contro.

L'AI integrata da Dreame nell'L20 Ultra, inoltre, gli permette di rilevare lo sporco andando a identificare il livello di pulizia dei moci e delle varie stanze, così da andare a eseguire la pulizia una seconda volta in caso di necessità sfruttando la funzione Seconda pulizia automatica che ho attivato anch'io e che ho trovato utile, specialmente quando ho fatto ricorso alla Modalità Ultimate per testare sessioni di pulizia più approfondite.

Un'altra “chicca” che reputo interessante riguarda i due LED posti ai due lati della fotocamera:si accendono e spengono in funzione della luminosità ambientale, preservando così l'autonomia e, al tempo stesso, permettendo al robot di continuare le sue operazioni in qualsiasi condizione di luce ambientale.

Luci LED Dreame L20 Ultra

A proposito di autonomia, la batteria da 6.400 mAh non mi ha mai “lasciato a piedi” durante l'uso del Dreame L20 Ultra. Dreame dichiara 260 minuti in solo aspirazione o pulizia in modalità silenziosa e 180 minuti in aspirazione e pulizia in modalità silenziosa e devo dire che mi ritrovo abbastanza in linea con queste statistiche.

Naturalmente, se si ha una casa di grandi dimensioni, magari strutturata su più livelli, una carica completa potrebbe non essere sufficiente per completare un'intera sessione di pulizia. Grazie alla ricarica rapida (più veloce del 30% rispetto ai precedenti Dreame), comunque, questo non dovrebbe essere un grosso problema.

Considerazioni finali

Dreame L20 Ultra

Passiamo ora alle considerazioni finali. Dovresti averlo capito: mi sono trovato molto bene con il Dreame L20 Ultra. È un concentrato di tecnologia perfetto per chi ha pochissimo tempo da dedicare alle pulizie domestiche, compreso il sottoscritto!

La stazione di ricarica dalle dimensioni importanti potrebbe far storcere il naso a qualcuno, è vero, ma sacrificare un po' di spazio in favore di una maggiore autonomia dei serbatoi è, a mio avviso, un punto a favore.

Per quanto riguarda il prezzo, invece, tieni presente che si tratta di un robot aspirapolvere di fascia molto alta e, le tante funzioni avanzate di cui dispone non possono che giustificare un certo esborso economico. Te lo consiglio? Se non hai problemi di budget e di spazio, assolutamente sì!

Per avere maggiori informazioni sul Dreame L20 Ultra, puoi visitare il sito ufficiale di Dreame e acquistarlo su Amazon.

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Nel caso in cui il Dreame L20 Ultra non dovesse fare al caso tuo, magari perché è fuori dal tuo budget, e sei disposto a rinunciare ad alcune delle funzioni incluse in quest'ultimo (come quella del mocio estensibile), puoi valutare la possibilità di acquistare qualche altro dispositivo di casa Dreame, come il Dreame Bot L10s Ultra, il Dreame Bot D10 Plus o Dreame T30.

Articolo realizzato in collaborazione con Dreame.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.