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Come recuperare file cancellati da Android

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Hai cancellato per sbaglio foto, video e altri dati dal tuo dispositivo Android e ora non sai come fare a recuperarli? Niente panico. Potresti infatti essere ancora in tempo per riottenere quanto hai erroneamente eliminato, grazie all’utilizzo di strumenti integrati o di applicazioni di terze parti.

Se sei giunto fin qui, però, significa che non hai la più pallida idea di come recuperare file cancellati da Android, ma non preoccuparti: sono qui proprio per spiegarti per filo e per segno la situazione e illustrarti cosa puoi fare in merito. Per quanto non sia scontato che tu riesca a riottenere i dati eliminati, credimi: ci sono più possibilità di quanto si possa pensare.

Allora, sei pronto a cominciare? Trovi tutte le soluzioni e soprattutto le indicazioni di cui hai bisogno proprio qui sotto. Prenditi cinque minuti di tempo libero, prova a mettere in pratica i suggerimenti che sto per darti e qualche risultato dovresti portarlo a casa. Buona lettura e in bocca al lupo per il recupero dei tuoi dati!

Indice

Informazioni preliminari

File cancellati Android

Prima di scendere nel dettaglio di come recuperare file cancellati da Android, direi che vale la pena fornirti alcune informazioni preliminari.

Devi sapere, infatti, che potresti riuscire nel tuo intento soprattutto se hai cancellato i file di recente. In questo caso, infatti, potresti persino sfruttare strumenti integrati nel sistema operativo per recuperare quanto di tuo interesse. Certo che hai capito bene: il sistema operativo di casa Google dispone anche di un Cestino, perlomeno per quel che riguarda foto e video.

Se, però, hai proprio eliminato i file “definitivamente”, sappi che per avere una chance di riottenerli dovrai passare per applicazioni di terze parti. Queste possono infatti aiutarti a scansionare la memoria dello smartphone/tablet, alla ricerca di quanto eliminato. Meno tempo è passato da quando hai cancellato i file e maggiore è la probabilità di riuscire a recuperarli.

Tieni bene a mente, tuttavia, che non c’è la certezza che l’operazione vada a buon fine, dato che l’area di memoria in cui erano presenti i file di tuo interesse potrebbe già essere stata sovrascritta. Questo significa anche che alcuni file potrebbero risultare corrotti una volta recuperati, ma nel caso delle foto queste potrebbero anche non essere a piena risoluzione (risultando, ad esempio delle miniature).

Sono molteplici, insomma, i fattori da tenere in considerazione, ma questo non dovrebbe fermarti dall’effettuare un tentativo (anche perché non costa nulla). Sappi solo che, se è stato eseguito il reset del dispositivo Android, il ripristino dei file coinvolti potrebbe farsi molto complicato, se non impossibile, anche per via delle protezioni in ambito privacy.

Come recuperare file cancellati da smartphone Android

Adesso che conosci i possibili scenari relativi al recupero dei file cancellati, direi che è giunta l’ora di entrare nel vivo della guida. Di seguito puoi dunque trovare tutti i dettagli del caso, sia in merito alle soluzioni integrate che alle app di terze parti che potrebbero fare al caso tuo.

Google Foto/Galleria

Google Foto Galleria Android

La prima possibilità a tua disposizione in merito a come recuperare file cancellati dal cellulare Android gratis è relativa all’utilizzo dell’applicazione Google Foto, preinstallata su molti dispositivi Android. Se, infatti, di recente hai cancellato foto/video da quest’ultima, sappi che ci sono buone probabilità che questi file siano finiti nel Cestino.

Google Foto si occupa infatti di mantenere per 30 giorni (in assenza di backup) o per 60 giorni (con backup) quanto eliminato. Potrebbe insomma interessarti avviare l’app, premere sulla voce Raccolte collocata in basso e fare dunque tap sull’opzione Cestino che trovi in alto. Così facendo, noterai la comparsa a schermo di tutti gli elementi disponibili. Se intendi procedere al ripristino, non ti resta quindi che selezionare la foto/il video di tuo interesse e fare tap sull’opzione Ripristina, così da riottenere l’elemento coinvolto nella cartella in cui si trovava in precedenza (ad esempio, in Fotocamera).

Nel caso in cui tu disponga, invece, di un dispositivo privo dei servizi Google, ad esempio uno smartphone Huawei, potrebbe interessarti sapere che in questo caso una funzione simile potrebbe risultare disponibile nell’app Galleria integrata. Non posso essere più preciso con i dettagli, dato che sono tanti i modelli di dispositivi Android disponibili sul mercato, ma sappi che spesso basta cercare un’opzione Eliminati di recente o simile.

Recupero foto, recupero video

Recupero foto recupro video Android

Come dici? Stai cercando di comprendere come recuperare file cancellati dal Cestino di Android, visto che purtroppo gli strumenti integrati non hanno potuto aiutarti in tal senso? Se le cose stanno così, sappi che un’applicazione che potrebbe tornarti utile è Recupero foto, recupero video. Quest’ultima si può scaricare gratuitamente, nonostante contenga annunci e acquisti in-app, sia dal Play Store che eventualmente dagli store alternativi.

Dopo aver avviato l’applicazione per la prima volta, potresti notare la comparsa di una pubblicità. Puoi saltare quest’ultima, ad esempio, facendo tap sul relativo tasto Chiudi, senza premere eventualmente su altre impostazioni. Ora ti verrà chiesto di scegliere la lingua di tua preferenza, che in realtà potrebbe già essere impostata grazie all’opzione di default Sistema. Fatto sta che per proseguire devi comunque premere sull’icona della spunta che puoi notare in alto a destra.

A questo punto, potrai gestire i cookie come meglio ritieni (facendo tap, ad esempio, sulla voce Acconsenti), scegliendo in seguito se hai intenzione di abilitare le notifiche oppure no (se non ti interessa, l’opzione da scegliere è chiaramente quella Non consentire). Approderai in questo modo nella schermata introduttiva dell’applicazione: sarà dunque premendo sulla categoria di file di tuo interesse (ad esempio, Foto Recupero rapido, che trovi in alto a sinistra), che avrai modo di garantire all’app l’autorizzazione per accedere ai file in memoria. Per fare questo, usualmente basta spostare su ON la voce Consenti l’accesso per gestire tutti i file che compare a schermo.

Per procedere, non ti resta che premere sulla voce Scansiona i file eliminati, attendendo che vengano analizzati e messi in mostra tutti i file recuperabili del caso. Sarà a questo punto che scoprirai quanto effettivamente l’app possa andare indietro nel tempo, soprattutto per quel che riguarda le foto cancellate. In ogni caso, adesso puoi fare tap sull’elemento che hai intenzione di ripristinare, anche se potrebbe comparire di nuovo a schermo della pubblicità. Ti ricordo che, a volte, potrebbe esserti anche richiesto di premere sulle voci Salta video e sull’icona X per saltarla.

Potrai però in seguito scegliere quali elementi ripristinare, premendo dunque sull’opzione Recupera per farlo. Dopodiché fai tap sulla voce Visualizza per far comparire a schermo i file in questione. Va detto, però, che nel caso delle immagini, che vengono di solito salvate nella cartella Photo del dispositivo (accessibile dall’app Google Foto/Galleria), queste potrebbero comparire sotto forma di miniature (inferiori ai 256 pixel). Tuttavia, indubbiamente Recupero foto, recupero video è una delle app che può fare meglio in termini di ripristino, dunque potrebbe non essere semplice andare oltre a quanto riesci a recuperare in questo modo.

DiskDigger photo recovery

Diskdigger photo recovery Android

Andando oltre al Cestino integrato in Google Foto/Galleria e all’utilizzo dell’app Recupero foto, recupero video, direi che vale la pena soffermarsi anche su un’altra soluzione di terze parti. Mi riferisco a DiskDigger photo recovery. Come si evince dal nome, si tratta di un tool pensato per recuperare file in formato JPG e PNG eliminati dal dispositivo. Nonostante l’app sia gratuita, potrebbe interessarti sapere che eventualmente c’è una versione a pagamento, di solito dal costo di 3,37 euro, che consente di ripristinare anche altre tipologie di file.

In ogni caso, risulta interessante notare che una soluzione di questo tipo consente di intervenire, oltre che sulla memoria del dispositivo, anche su unità di archiviazione esterne in uso. Se ti interessa dunque procedere con la versione gratuita dell’app, puoi effettuare il download di quest’ultima sia dal Play Store che dagli store alternativi, nel caso in cui il tuo smartphone/tablet Android non supporti i servizi Google.

Una volta avviata l’app in questione, premi, nel contesto della relativa schermata principale, il tasto SEARCH FOR LOST PHOTOS. Ti verrà dunque richiesto di fare tap sulla voce Go to settings, in modo da garantire a DiskDigger le giuste autorizzazioni. In genere questo si può fare spostando su ON l’opzione Consenti l’accesso per gestire tutti i file. In seguito, potrai dunque scegliere se risulta di tuo interesse abilitare le notifiche dell’app oppure no.

Dopo che la scansione automatica sarò giunta al termine, potrai fare tap sulla voce OK, apporre il segno di spunta sulle miniature degli elementi che hai intenzione di ripristinare e premere sul pulsante Recover in basso per riottenerli. A questo punto, potrai scegliere come vuoi salvare i file (se caricandoli su un servizio di cloud storage, salvarli in una cartella della memoria interna oppure caricarli su un server FTP/SFTP).

Come recuperare file cancellati Android da PC

Recuva foto cancellate Android

Nessuna delle soluzioni illustrate in precedenza ti ha consentito di recuperare i file di tuo interesse? Se le cose stanno così, potrebbe interessarti provare a utilizzare alcuni programmi per computer che cercano di analizzare a fondo la memoria del dispositivo mobilie. Un esempio? Una soluzione gratuita, compatibile con Windows, è Recuva.

Per effettuare il download di quest’ultimo, collegati al sito Web di Recuva e gestisci come meglio ritieni i cookie, mediante il relativo pop-up che compare a schermo (facendo clic, ad esempio, sul pulsante OK). Premi quindi sull’opzione Download Free Version, confermando di voler procedere facendo clic prima sulla voce Free Download e poi su quella Download. Vale la pena notare che, nonostante anche la versione gratuita del programma includa una funzione di recupero avanzato dei file, non tutti i dispositivi mobili sono supportati (anche abilitando l’opzione Deep Scan).

In ogni caso, una volta ottenuto il file rcsetup[versione].exe, avvia quest’ultimo e premi in successione sui tasti e Install per procedere. Dopo che l’installer avrà terminato l’operazione in questione, fai clic sull’opzione Run Recuva per avviare il programma (potrebbe però prima interessarti togliere il segno di spunta dalla voce View release notes, così da evitare che venga aperta quella finestra).

Una volta che noterai la comparsa a schermo della finestra Recuva Wizard, potrai fare clic sul tasto Next e selezionare in seguito il tipo di file che hai intenzione di recuperare (Pictures, ad esempio). Premi, dunque, sul pulsante Next, spuntando successivamente la voce On my media card or iPod (così facendo, indicherai al programma che la scansione va eseguita per quel che riguarda i dispositivi mobili collegati al PC). Per procedere, non ti resta dunque che premere prima sul tasto Next e in seguito su quello Start, così da dare il via alla scansione. Quando quest’ultima sarà giunta al termine, potrai scegliere i file di tuo interesse e fare clic sul tasto Recover per ottenerli.

Per quel che riguarda, invece, macOS, un programma avanzato che posso consigliarti si chiama Disk Drill. Quest’ultimo si può ottenere in versione gratuita, ma in genere quest’ultima consente esclusivamente di visualizzare i file che si possono recuperare. È invece la versione PRO a pagamento, dal costo di 87 euro circa, a consentire il recupero illimitato dei file. Se ti interessa risparmiare su questa edizione, sappi che risulta inclusa nel popolare servizio Setapp. Spendendo una piccola cifra mensile, infatti, quest’ultimo ti consente di ottenere l’accesso a decine di app per macOS che di solito sarebbero a pagamento. Non manca, tra l’altro, un periodo di prova gratuita iniziale. Se ti tuo interesse, puoi approfondire questa possibilità nella mia guida su come funziona Setapp.

Disk Drill macOS

Per scaricare il programma, raggiungi il sito di Disk Drill e premi sulla voce Scarica gratis. Così facendo, avrai a disposizione il file .dmg che ti consentirà di portare a termine l’installazione in modo molto semplice. Ti basta, infatti, trascinare l’icona di Disk Drill nella cartella Applications/Applicazioni di macOS. Fatto questo, potrai procedere facendo clic sul pulsante Inizia, nonché inserendo la password di macOS.

Dopodiché premi sull’opzione Cerca dati persi, che trovi a destra dell’unità di tuo interesse (in questo caso, il dispositivo Android). Il programma avvierà quindi una scansione, al termine della quale potrai selezionare gli elementi di tuo interesse e premere sulla voce Recupera per ripristinarli. Chiaramente potresti ancora una volta riscontrare uno degli scenari indicati nel capitolo preliminare, ma tutto dipende dalla specifica situazione in cui ti trovi.

Come recuperare file cancellati da WhatsApp Android

Come recuperare file cancellati da WhatsApp Android

Sempre restando in tema di dati eliminati e di possibilità di ripristino degli stessi, se quello che ti interessa fare è recuperare dati relativi a WhatsApp, ti informo che per riuscire nell’impresa non devi far altro che ricorrere all’uso delle soluzioni che ti ho già segnalato in questa mia guida, a patto che i dati di tuo interesse in precedenza siano stati salvati sulla memoria interna o esterna del dispositivo.

In alternativa, se avevi già pensato in precedenza alla questione, ti ricordo che puoi avvalerti dei backup dell’applicazione. Per ulteriori approfondimenti, ti suggerisco di consultare le mie guide specifiche su come recuperare foto cancellate da WhatsApp su Android e come recuperare video cancellati da WhatsApp su Android.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.