Come bypassare i siti bloccati
Il provider Internet a cui ti sei abbonato ha impostato dei filtri che impediscono la visualizzazione di determinati siti? Hai bisogno di accedere a un sito Internet che presenta delle limitazioni geografiche per i suoi contenuti? Non bisogna essere degli hacker per superare ostacoli del genere.
Non ci credi? Beh, allora leggi la guida su come bypassare i siti bloccati che sto per proporti e prova a mettere in pratica i consigli che trovi in essa. Vedrai, riuscirai a scavalcare limiti e restrizioni che prima ti sembravano invalicabili facendo pochissima fatica. Ti spiegherò come fare sia per accedere ai siti Internet bloccati a livello locale che quelli a livello regionale, il tutto senza dover affrontare lunghe e compose procedure. Rimarrai a bocca aperta da quanto è facile!
Allora? Si può sapere che cosa ci fai ancora li impalato? Prenditi qualche minuto di tempo libero tutto per te, mettiti bello comodo e inizia immediatamente a concentrati sulla lettura di questo tutorial tutto dedicato all’argomento. Sono sicuro che alla fine potrai dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso e che, addirittura, in caso di necessità sarai pronto a dispensare consigli a tutti i tuoi amici. Che ne dici, scommettiamo?
Indice
- Informazioni preliminari: tipi di blocco
- Come bypassare i siti bloccati dal provider
- Come bypassare un sito bloccato a livello regionale
- Come bypassare i siti bloccati dal firewall
Informazioni preliminari: tipi di blocco
Prima di entrare nel vivo di questa guida e di spiegarti, nel concreto, come bypassare i siti bloccati, ritengo doveroso fornirti qualche informazione in più circa le tipologie di blocco che è possibile applicare.
Inizio subito col dirti che, in realtà, non esiste una risposta secca: tutto dipende dalla natura del sito Web per il quale è stata inibita la visualizzazione (o dell’insieme di siti Web bloccati) e dalle precise disposizioni dell’amministratore IT, del fornitore di servizi Internet o, addirittura, del titolare del servizio Web al quale si intende accedere. In sintesi, i sistemi di blocco nei quali si incappa più spesso sono tre, e sono i seguenti.
- Blocco del provider: si verifica nel caso in cui il sito Internet non risulti accessibile per specifica volontà del fornitore di servizi di rete, in base a disposizioni ricevute per legge (ad es. il blocco dei siti cosiddetti “pirata). Si può superare, in genere, cambiando i server DNS predefiniti del fornitore di servizi.
- Blocco regionale: si verifica nel caso in cui il sito Web risulti accessibile solo ed esclusivamente da dispositivi appartenenti a una o più specifiche nazioni, per precisa volontà di chi gestisce il sito o del Paese che lo ospita. Si bypassa quasi sempre impiegando una VPN.
- Blocco locale (firewall): si verifica quando l’amministratore IT dell’infrastruttura informatica scolastica, lavorativa, ricreativa o di altro tipo, configura il firewall in modo da impedire l’accesso a uno o più siti Internet. Si può oltrepassare usando una VPN oppure un server proxy, in base alle proprie esigenze.
Nelle battute successive di questa mia guida ti fornirò chiare indicazioni circa i sistemi da usare per eludere ciascuna delle suddette categorie di blocco. Mi sento però in dovere di chiarire una questione a dir poco fondamentale: se non si possono visualizzare determinati siti Web, un motivo ci sarà.
Per esempio, non è corretto bypassare siti bloccati al lavoro o a scuola, poiché si va quasi sempre incontro a un’infrazione delle politiche aziendali/scolastiche; non bisognerebbe inoltre visitare siti che contribuiscono alla violazione del copyright, distribuiscono materiale pirata o incitano ad azioni illegali o immorali di altro tipo.
Pertanto, ti esorto fortemente a usare in maniera consapevole tutto quanto troverai scritto nei capitoli successivi di questa guida e, soprattutto, di tenerti alla larga da eventuali attività pericolose e/o non corrette, in quanto le conseguenze potrebbero essere davvero molto serie: personalmente, non mi assumo alcuna responsabilità circa l’uso scorretto che potresti fare delle indicazioni qui presenti. Poi non dire che non ti avevo avvisato!
Come bypassare i siti bloccati dal provider
Il tipo di blocco più semplice, solitamente applicato dai fornitori di servizi Internet verso siti e portali non esattamente ben visti da major del mondo audiovisivo e altri enti “importanti”, è quello DNS. In breve, i server DNS sono quelli che si occupano di “tradurre” gli indirizzi dei siti Web che digiti nel browser (ad es. www.google.it
) nei rispettivi indirizzi numerici (ad es. 74.125.224.72
), che sono poi effettivamente le reali coordinate dei siti in questione.
Quando un fornitore blocca un sito tramite DNS, fa sì che esso non possa essere raggiunto digitandone l’indirizzo letterale, né usando un motore di ricerca (che, di fatto, indicizza la stessa cosa); tutti i provider di servizi Internet, all’atto del collegamento, impostano dei server DNS personalizzati, che vengono usati per impostazione predefinita in maniera completamente trasparente.
Ça va sans dire, per poter bypassare un blocco di questo tipo è sufficiente cambiare i server DNS in uso dalla connessione, intervenendo sull’opzione apposita del sistema operativo. Personalmente, per bypassare i blocchi regionali, ti consiglio di usare i DNS di Google (8.8.8.8
e 8.8.4.4
), quelli di OpenDNS (208.67.222.222
e 208.67.220.220
) o quelli di Cloudflare (1.1.1.1
e 1.0.0.1
).
In alcuni casi (ad es. per gli smartphone e i tablet di casa Android), potresti dover usare un DNS privato con supporto alla cifratura, in luogo di un server DNS pubblico; in tal caso, puoi rivolgerti al server di Google (dns.google
), a quello di OpenDNS (dns.opendns.com
) oppure a quello di Cloudflare (1dot1dot1.cloudflare-dns.com
).
Vi sono poi degli scenari, come quello che coinvolge i dispositivi Android non recentissimi, gli iPhone e gli iPad, nei quali è possibile impostare l’uso dei DNS soltanto per le reti Wi-Fi, ma non per la connessione di rete cellulare; in casi del genere, si interviene scaricando e installando delle applicazioni specifiche, le quali consentono di modificare i DNS in uso tramite dei profili VPN personalizzati.
Se hai bisogno di una mano nella scelta del miglior server DNS da impiegare per il tuo scopo, dà un’occhiata al tutorial che ho dedicato all’argomento; per scoprire, poi, come applicare i “traduttori” personalizzati al tuo computer, allo smartphone oppure al tablet, leggi con attenzione quanto ti ho spiegato nella mia guida su come configurare i DNS.
Come bypassare un sito bloccato a livello regionale
Se il sito Web che intendi visitare non è soltanto bloccato dal tuo fornitore di servizi Internet, ma è sottoposto a blocco regionale (risultando pertanto accessibile soltanto da specifiche zone geografiche e non da altre), il mio consiglio è quello di affidarti a uno tra i numerosi servizi VPN disponibili per lo scopo.
Detto in soldoni, programmi e applicazioni di questo tipo consentono innanzitutto di camuffare il proprio indirizzo IP, in quanto possono far transitare il traffico Internet attraverso un server ad-hoc, ubicato presso un Paese di propria scelta; così facendo, i siti non vengono visitati con l’indirizzo fornito dal provider ma con quello del server, andando così a oltrepassare qualsiasi blocco regionale attivo.
Inoltre, le VPN rappresentano anche un valido aiuto in termini di privacy: tutti i dati in transito da e per i siti Internet visitati vengono cifrati e resi invisibili sia al provider di servizi, sia a eventuali “osservatori” esterni, rendendo sicuro anche il collegamento alle reti Wi-Fi pubbliche (le quali, normalmente, sarebbero da evitare).
A prescindere dalle caratteristiche specifiche dei vari provider VPN, il funzionamento del servizio è quasi sempre lo stesso: bisogna creare un account e/o sottoscrivere un abbonamento presso il fornitore scelto, scaricare il programma o l’applicazione ufficiale della VPN e, dopo averlo aperto, scegliere la posizione del server preferito (che dovrebbe essere l’area geografica per il quale il sito da visitare non subisce restrizioni) e premere sul pulsante per stabilire il collegamento.
Dopo aver ricevuto la conferma di avvenuta connessione, bisogna semplicemente visitare il sito Web “incriminato” usando il programma o l’app di navigazione di proprio gradimento, esattamente come si farebbe in condizioni usuali. Tieni presente che, a meno di non intervenire in maniera esplicita sulle impostazioni del software per VPN, tutto il traffico in uscita e in ingresso da e sul dispositivo viene elaborato attraverso il server VPN, anche quello non effettuato attraverso il browser.
Di servizi VPN che possono essere impiegati per lo scopo ve ne sono davvero tanti, sia gratuiti che a pagamento. Nella maggior parte dei casi, i risultati migliori (sia in termini di prestazioni che in termini di privacy) si ottengono tramite le VPN a pagamento; queste ultime, però, prevedono quasi sempre una prova gratuita, con traffico dati limitato a una specifica quantità di MB/GB al mese e restrizioni sulla quantità di server accessibili, oppure una formula “soddisfatto o rimborsato”.
Ricorda, prima di attivare qualsiasi abbonamento, di accertarti della presenza di server ubicati nella zona di tuo interesse: quest’ultima informazione è disponibile quasi sempre sul sito Web ufficiale dei vari provider, nella sezione dedicata alle F.A.Q o alle caratteristiche dei server.
Tra i servizi di VPN più usati e affidabili ti segnalo NordVPN (che ho recensito in questo articolo), Surfshark (del quale ti ho parlato, invece, qui), Express VPN e Privado VPN.: hanno server sparsi praticamente in tutto il mondo, vantano app estremamente semplici da usare e propongono tariffe particolarmente vantaggiose.
Ad ogni modo, la scelta sta solo e soltanto a te e dipende strettamente dalle tue esigenze, possibilità e dalle restrizioni geografiche alle quali ti ritrovi sottoposto; se vuoi saperne di più circa i migliori servizi VPN al momento attivi, ti invito a prendere visione del tutorial di approfondimento disponibile sul mio sito.
Come bypassare i siti bloccati dal firewall
Se hai bisogno di visitare i siti Web sottoposto al blocco da parte di un firewall impostato dall’amministratore di sistema, puoi provare di far fronte alla cosa usando la stessa strategia vista per i blocchi regionali, ossia avvalendoti di un software che ti permetta di navigare attraverso una VPN. Questa soluzione potrebbe talvolta non essere applicabile, in quanto è richiesta necessariamente l’installazione di uno specifico programma o applicazione o, in alcuni casi, l’intervento su specifiche opzioni del sistema operativo in uso.
In simili frangenti, può tornare estremamente vantaggioso l’impiego di un server proxy, meglio ancora se sotto forma di applicazione Web: all’atto pratico, ciò consiste nel visitare un servizio online in grado di fungere da proxy, inserire l’indirizzo del sito Web bloccato all’interno della casella di testo preposta e premere sul pulsante per visitare il sito, in modo da accedervi attraverso il proxy (andando dunque a bypassare eventuali limiti e restrizioni imposte dal firewall).
Tale approccio ha comunque dei limiti: in primo luogo, il firewall potrebbe essere stati configurato per bloccare anche l’accesso ai siti per Web proxy, o quantomeno a quelli più conosciuti; poi, a differenza delle VPN, non sempre i proxy garantiscono la cifratura dei dati e, soprattutto se si tratta di servizi gratuiti, potrebbero lasciare “traccia” del proprio passaggio sui server impiegati: ciò non rappresenta un limite per quanto riguarda lo scopo finale di questa guida ma, bisogna dirlo, è un potenziale problema di privacy del quale tenere conto.
Va inoltre detto che i proxy — specie quelli fruibili a costo zero — potrebbero essere particolarmente affollati in alcune ore della giornata, andando quindi a influire in maniera negativa sulla velocità di navigazione; infine, alcuni elementi delle pagine visitate (ad es. le parti scritte in Javascript o determinate categorie di elementi multimediali) potrebbero non risultare visibili o non funzionare correttamente.
Chiarito ciò, se sei comunque interessato ad adottare un proxy per tentare di bypassare un sito bloccato dal firewall, puoi affidarti a servizi quali Hide.me oppure FilterBypass. In alternativa, se hai la possibilità di accedere alle impostazioni del browser che stai usando, puoi impostare manualmente un server proxy da usare per la navigazione (evitando pertanto l’uso di servizi Web terzi, scegliendolo tra quelli segnalati, per esempio, all’interno del portale hydemy.name.
Per approfondire l’argomento, ti invito a prendere visione del mio tutorial incentrato nello specifico sui server proxy, all’interno del quale ti ho spiegato sia come usare i servizi online dedicati, sia come impostare manualmente un proxy all’interno del browser/sistema operativo.
Se hai dubbi sulle differenze tra proxy e VPN, ho realizzato un articolo in cui mi occupo anche di tale questione.
Autore
Salvatore Aranzulla
Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.