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Come aprire siti bloccati in ufficio

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Qualche volta è facile incontrare in computer sul posto di lavoro, come quelli che stanno negli uffici, delle limitazioni per quanto riguarda i siti Internet che si possono visitare. Nella maggior parte dei casi viene impedito l’accesso ai portali che contengono giochi on-line o sfondi. Usando alcuni escamotage, è però possibile superare queste limitazioni ed aprire i siti bloccati in ufficio tranquillamente.

Generalmente il blocco dei siti Internet si basa su di una lista nera all’interno della quale sono annotati gli indirizzi dei portali, diciamo, proibiti, quali a cui non è consentito accedere. Se qualcuno digita un indirizzo Internet presente nella blacklist, l’accesso viene semplicemente bloccato. In caso di necessità, come anticipato, superare questi sistemi resta comunque cosa fattibile: basta infatti accedere al sito Internet di riferimento usando un altro indirizzo IP. Per farlo, ci vengono in aiuto i servizi di anonimizzazione e vari altri “trucchetti” utili. Se la cosa ti interessa e desideri dunque approfondire la questione, ti consiglio vivamente di concentrarti sulla lettura di questo mio articolo tutto incentrato sull’argomento.

Nelle righe successive sarà infatti mia premura indicarti tutti i sistemi, o per meglio dire quelli più comodi, che hai dalla tua per riuscire nell’impresa. Si tratta di soluzioni facilmente fruibili da chiunque, non occorre essere dei maghi dell’informatica. Alla fine, vedrai, potrai senz’altro dirti ben felice e soddisfatto di quanto appreso. Ah, quasi dimenticavo: per completezza d’informazione, a fine articolo trovi spiegato come fare altrettanto anche da mobile, usando delle apposite app per smartphone e tablet. Potrebbero tornarti utile, non si può mai sapere. Buona lettura!

Indice

VPN

NordVPN

Se vuoi un sistema completo, non solo per bypassare eventuali blocchi presenti sui PC dell’ufficio, ma per proteggere la tua connessione a 360 gradi, ti consiglio di abbonarti a una VPN, cioè una rete privata virtuale, che ti consenta di navigare online senza essere tracciato, bypassando le restrizioni regionali, camuffando la tua località e superando altre censure online. Ci sono tante soluzioni VPN disponibili: tra quelle che ti consiglio io ci sono NordVPN (di cui ti ho parlato meglio qui) e Surfshark (di cui ti ho parlato qui) che sono molto convenienti e supportano una vasta gamma di device e sistemi operativi.

Anonymouse (Online)

Come eludere il blocco dei siti

La prima tra le risorse che voglio consigliarti di utilizzare per riuscire ad aprire i siti bloccati in ufficio è il servizio on-line Anonymouse. È un Web proxy a costo zero, di semplicissimo impiego e funzionante con qualsiasi browser. L’interfaccia proposta non è propriamente sinonimo di modernità ma se non si bada molto alle apparenze la cosa conta decisamente poco.

Per usarlo, recati sulla home page del servizio e digita, nel campo di testo sotto la voce Enter website address:, l’indirizzo completo del sito Internet da aprire dopodiché fai clic sul tasto Surf anonymously. Dopo qualche breve attimo, vedrai il sito Internet bloccato. Pù facile di così?

VPNBOOK (Online)

Come aprire siti bloccati

Nello sfortunato caso in cui anche lo stesso servizio Anonymouse risulti essere bloccato o comunque se per una qualsiasi ragione non dovesse funzionare, puoi affidarti ad VPNBOOK. Trattasi di un’altra risorsa appartenente alla categoria in questione, sempre gratuita e facilissima da usare. Rispetto al servizio che ti ho segnalato nelle righe precedenti consente anche di selezionare il server per la navigazione in rete, in modo tal da poter acquisire l’IP di un Paese a piacere tra quelli in elenco.

Per usarlo, collegati innanzitutto alla pagina principale del servizio. Digita poi l’indirizzo completo del sito Internet al quale vuoi accedere nel campo apposito che trovi sotto la dicitura Enter URL. Clicca quindi sul pulsante Go e potrai subito accedere al sito che prima risultava bloccato.

Tieni presente che procedendo così come ti ho appena illustrato il server da usare viene assegnato in maniera automatica dal servizio stesso. Se vuoi sceglierlo tu, clicca sul menu a tendina che sta nella parte destra della home page del servizio e sostituisci la dicitura Random Proxy con US Proxy, UK Proxy, FR proxy oppure Canada Proxy per ottenere, rispettivamente, un IP statunitense, britannico , francese oppure canadese.

Hide.me (Online)

I servizi per aprire i siti bloccati in ufficio di cui ti ho già parlato non ti hanno convinto in maniera particolare perché preferiresti rivolgerti ad una risorsa capace di offrire un minimo grado di personalizzazione? Allora prova subito Hide.me. Si tratta di una risorsa appartenente sempre ala medesima categoria, è gratis (ma offre anche dei piani a pagamento più prestanti) e consente di collegarsi a qualsiasi sito Web andando ad aggirare eventuali restrizioni. Permette di scegliere il Paese di cui acquisire l’indirizzo IP ed offre alcune utili opzioni per ottimizzare la navigazione. Insomma, provalo subito e vedrai che saprà soddisfarti.

Per usarlo, collegati alla sua pagina principale e scegli una delle nazionalità disponibili tramite il menu a tendina Proxy location: che sta in basso a sinistra. Digita poi l’indirizzo completo del sito al quale è tua intenzione accedere nel campo Enter web address che sta al centro della pagina e clicca sul pulsante Visit anonymously sottostante. Ecco fatto!

Se poi prima di avviare la navigazione verso un dato sito Internet bloccato desideri intervenire sulle opzioni d’uso del fai clic, nella home page di Hide.me, sul menu a tendina More options che sta a destra e scegli da quest’ultimo le impostazioni di tuo interesse: puoi decidere se acconsentire ai cookies, se criptare l’URL e/o la pagina e se rimuovere gli script e/o gli oggetti.

Hotspot Shield (Windows/Mac/Android/iOS/Windows Mobile)

Un altro ottimo strumento al qual puoi scegliere di affidarti per riuscire ad accedere ai siti Internet bloccati in ufficio è Hotspot Shield. Diversamente dalle soluzioni già menzionate, si tratta di un servizio di VPN utilizzabile sotto forma di programma per computer, sia su Windows che su Mac. È gratis (nella versione base con banner pubblicitari e con alcune limitazioni per quanto riguarda la scelta Paesi con cui camuffare l’IP), per usarlo non occorre creare alcun account ed una volta entrato in azione ha effetto su tutte le connessioni del computer, non solo sulla pagina Web aperta al momento nella finestra dl browser. Vediamo più in dettaglio come funziona.

Innanzitutto, collegati al sito Internet di Hotspot Shield ed effettua il download del programma sul tuo computer facendo clic sul pulsante Get Free che sta al centro. A scaricamento ultimato, apri il file .exe ottenuto e nella finestra che compare sul desktop fai clic prima su Install, poi su Si e successivamente su Finish.

Se invece quello che stai usando è un Mac, collegati all’apposita sezione del Mac App Store Online e clicca sul bottone Vedi in Mac App Store nella pagina che ti viene mostrata. Dopodiché pigia su Ottieni/Installa nella finestra del Mac App Store che si è aperta sulla scrivania, inserisci (se richiesta) la password del tuo account Apple ed attendi che la procedura di download e di installazione venga avviata e completata, dovrebbe volerci solo qualche istante.

Ad installazione ultimata, se stai usando un PC Windows nella finestra del programma che vedrai apparire sul desktop porta su ON l’interruttore accanto alla voce disconnected in alto sulla destra in modo tale da stabile il collegamento con il server di riferimento. Fatto ciò, vedrai apparire la dicitura connected e potrai quindi visitare i siti Internet che in precedenza risultavano bloccati. Per interrompe l’uso del servizio, ti basterà portare su OFF l’interruttore appena menzionato.

Su Mac, invece, devi prima avviare l’applicazione richiamandola dal Launchpad. Nel riquadro che vedrai poi apparire sotto l’icona di Hotspot Shield, nella barra dei menu in alto, ti basterà fare clic sul bottone Power che sa al centro dello stesso per iniziare a navigare in rete aggirando le eventuali restrizioni. Quando poi vorrai interrompere l’uso del servizio, non dovrai far altro che pigiare sul pulsante Stop apparso al posto di quello Power.

Ti segnalo altresì che, sia su Windows che su Mac, puoi modificare il Paese scelto per effettuare il collegamento. Per riuscirci, clicca sul menu sulla destra e seleziona quello che preferisci dall’elenco mostrato.

Qualora la cosa ti interasse, ti faccio presente che Hotspot Shield è fruibile anche fotto forma di app per dispositivi mobili AndroidiOS e Windows Mobile. Il suo funzionamento è bene o male analogo a quello visto insieme poc’anzi su computer. L’unica sostanziale differenza sta nel fatto che ai “clic” vanno sostituti i “tap”.

Tor Browser (Windows/Mac)

Un’altra soluzione che puoi prendere in considerazione per riuscire ad aprire i siti bloccati in ufficio è Tor Browser. Non ne hai mai sentito parlare? Non c’è problema, rimediamo subito. Si tratta di una speciale versione di Mozilla Firefox disponibile per Windows e Mac che include al suo interno tutte le istruzioni per connettersi alla rete Tor e tutti gli strumenti necessari a mantenere l’anonimato online. Blocca anche tecnologie come Adobe Flash e JavaScript, che in alcuni casi possono rappresentare un rischio per la privacy.

Per servirtene, collegati alla pagina di download del programma e clicca sul collegamento 32/64-bit presente nella tabella in corrispondenza della lingua Italiano (it) e del sistema Microsoft Windows. Se invece utilizzi un Mac, puoi scaricare Tor Browser cliccando sul collegamento 32/64-bit presente nella tabella in corrispondenza della lingua Italiano (it) e del sistema Apple macOS.

A download completato, se utilizzi Windows, avvia l’eseguibile torbrowser-install-xx_it.exe e, nella finestra che si apre, fai clic sul pulsante OK per confermare l’utilizzo della lingua italiana. Successivamente clicca sul pulsante Sfoglia…, seleziona il percorso in cui vuoi estrarre i file di Tor Browser e pigia prima su Installa e poi su Fine. Rimuovi il segno di spunta dalla voce Add Start Menu & Desktop shortcuts se vuoi evitare la creazione di un collegamento a Tor Browser sul desktop e nel menu Start di Windows.

Se stai usando macOS, invece, per installare Tor Browser devi aprire il pacchetto .dmg ottenuto, devi trascinare l’icona del browser contenuta al suo interno nella cartella Applicazioni di macOS e devi poi farci clic destro sopra e scegliere Apri per due volte consecutive.

Ad installazione ultimata, a prescindere dal sistema operativo in uso, apri il programma, clicca sul pulsante Connetti e vedrai dunque apparire la finestra del browser tramite cui accedere ai siti che prima risultavano irraggiungibili. Tieni presente che se i blocchi non sono a livello locale bensì a carattere geografico, devi invece cliccare sul pulsante Configura e seguire la procedura guidata per la connessione alla rete Tor.

Altri “trucchetti” utili

Foto di un utente che utilizza un computer

Per concludere in bella, come si suol dire, voglio segnalarti alcuni utili trucchetti che puoi adottare per aprire i siti bloccati in ufficio senza però dover ricorrere ai programmi e ai servizi di cui sopra. Vediamo subito quali.

In primo luogo, ti faccio presente che puoi usare il servizio per tradurre un sito Internet in un’altra lingua come da tramite per accedere al sito Internet bloccato. Ad esempio, se vuoi usare Google Traduttore, recati in primo luogo sulla pagina del servizio, seleziona una lingua diversa dalla tua tramite i pulsanti o il menu in alto a sinistra e poi digita l’indirizzo del sito Internet da visitare nella box sottostate.

Usa poi i pulsanti in alto a destra o il menu apposito per selezionare un’altra lingua diversa dalla tua dopodiché premi sul bottone Traduci. Nella pagina che successivamente andrà ad aprirsi sarà dunque visibile il sito Internet (tradotto) che in precedenza risultava bloccato.

Da notare però che a seconda dei siti alcuni elementi grafici e multimediali potrebbero non venire visualizzati e/o caricati. Inoltre, il trucco in questione funziona solo nel caso in cui il blocco sia stato applicato a livello locale, mentre non risulterà funzionante se ad aver imposto delle limitazioni sono stati provider o organi governativi.

Infine, ma non per questo meno importante, perché non provi ad accedere ad un sito Internet digitando il suo IP? Probabilmente non ne eri a conoscenza ma devi sapere che ad ogni sito è infatti associato un dato indirizzo IP, appunto. Per scoprire quello del portale bloccato al quale ti piacerebbe poter accedere, puoi usare il servizio DNS Stuff.

Recati dunque sulla home page di quest’ultimo, clicca sulla scheda Professional Toolset che sta in alto, seleziona la scheda IP Tools nella nuova pagina che viene caricata e scrivi l’indirizzo del sito di riferimento nel campo vuoto annessa al riquadro Ping dopodiché fai clic sull’omonimo tasto.

Nella pagina che successivamente andrà ad aprirsi, troverai indicato l’indirizzo IP del sito Internet sulla barra blu in alto, tra le parentesi quadre. Copialo e incollalo nella barra degli indirizzi del browser dopodiché schiaccia il tasto Invio sulla tastiera del computer. Se sei fortunato, riuscirai dunque ad accedere al portale di riferimento.

Tini presente che il sistema di cui ti ho appena parlato risulta essere funzionante, almeno nella maggior parte dei casi, solo con siti grandi e famosi come quelli di Microsoft o Google. Ad ogni modo, come si suol dire, tentar non nuoce.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.