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Come fare beat su FL Studio

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Ultimamente hai sentito i tuoi amici parlare con toni particolarmente entusiastici di FL Studio, uno dei software di produzione musicale più in voga negli ultimi tempi, soprattutto per quello che riguarda la creazione di brani di musica elettronica, pattern e beat.

Non posso che confermarti l’eccezionale versatilità di questo programma: dispone di innumerevoli funzionalità con le quali non è difficile prendere la mano: bastano un po’ di pratica, i giusti suggerimenti e, in poco tempo, è possibile apprendere come fare beat con FL Studio prendendosi anche delle soddisfazioni non indifferenti.

Come dici? Hai un bel po’ di idee creative nel cassetto e vorresti cimentarti anche tu nella registrazione della tua musica digitale con questa DAW (Digital Audio Workstation)? Allora non ti rimane che metterti comodo, rilassarti e dedicare qualche minuto del tuo prezioso tempo alla lettura dei prossimi paragrafi: sono certo che non ci metterai molto ad appassionarti! Non mi rimane che augurarti buona lettura e buon divertimento!

Indice

Informazioni preliminari

fl studio vista generale

Iniziamo con un’introduzione sui fondamenti di FL Studio, essenziale per non ritrovarsi spiazzati con questa Digital Audio Workstation (DAW), che a un primo impatto potrebbe apparire un po’ confusionaria per via della sua interfaccia particolarmente ricca di aree di lavoro, menu e pulsanti.

Diversamente da altri software di produzione musicale, FL Studio integra un sequencer molto evoluto nel quale è possibile sia inserire le singole note che compongono la melodia che registrare i pattern, collegando uno strumento MIDI esterno o avvalendosi della tastiera del computer .

Questa sua caratteristica facilita di molto i lavori di produzione, editing e missaggio, ed è considerato per questo motivo uno dei programmi più indicati sia per chi si affaccia per la prima volta al mondo dell’home recording, sia per i professionisti del settore che sono alla ricerca di una piattaforma solida e versatile su cui lavorare: devi sapere che creare beat, oltre a essere un’attività divertente e appassionante, può anche essere remunerativa!

Se ancora non hai provveduto a scaricare FL Studio, nel tutorial che ti ho linkato trovi tutte le indicazioni utili per procedere al download e all’installazione dello stesso. Ti farà piacere sapere che puoi ottenerlo in versione gratuita, completo di tutte le sue funzionalità ma con alcune limitazioni nell’utilizzo: in particolare, non ti sarà possibile salvare i progetti, pertanto per produrre un beat dovrai necessariamente ultimarlo ed esportarlo senza mai chiudere la sessione di lavoro.

Le versioni a pagamento, invece, si differenziano in base alle esigenze di produzione. Vediamo nel dettaglio i pacchetti previsti.

  • Fruity (89 euro+IVA). Questa versione consente di creare solo melodie e loop di base, ed è sicuramente un ottimo punto di partenza per i neofiti.
  • Producer (189 euro + IVA). Con questa versione potrai creare canzoni complete e registrare audio da una sorgente esterna.
  • Signature (289 euro + IVA). Oltre alle fuznzioni della precedente versione avrai a disposizione anche un set di plugin aggiuntivi di notevole spessore per arricchire di effetti, compressori e VSTi la tua produzione musicale.
  • All plugins Bundle (489 euro + IVA). Si tratta, come si evince dal suo nome, della versione completa di FL Studio con tutti i plugin disponibili.

Diamo ora uno sguardo al funzionamento del software, per prendere confidenza con le sue aree di lavoro. Una volta avviato il programma, ti troverai di fronte a un’interfaccia composta da diversi elementi.

  • Barra degli strumenti. Si trova in alto e in essa sono presenti tutti gli elementi di comando del software, come i pulsanti per la riproduzione e la registrazione, nonché quelli per richiamare e configurare facilmente altre funzionalità (come Mixer, Piano roll o pattern, ad esempio).
  • Pannello Browser. Similmente ad altre DAW, nella sezione di sinistra avrai a disposizione un’area altamente personalizzabile per richiamare progetti, plugin, librerie e preset.
  • Channel rack. Questo pannello, essenziale nella creazione dei beat e pattern, permette di organizzare gli strumenti e i plugin inseriti all’interno di un progetto e di collegarli al mixer.
  • Mixer. Qui potrai gestire i volumi e l’equalizzazione dei singoli strumenti, durante la fase di missaggio.
  • Area Playlist. In questa sezione si realizza l’arrangiamento, inteso come organizzazione temporale e sequenziale degli eventi e delle tracce che compongono il brano.
  • Piano Roll. Anche questo pannello è molto importante, in quanto permette di inserire manualmente le note o correggere la registrazione di uno strumento digitale (tastiera o launchpad, ad esempio) agendo sulle varie caratteristiche dell’esecuzione, come velocity (intensità), durata e intonazione.

Non ci rimane che andare a vedere nel dettaglio come realizzare beat su FL Studio.

Come fare beat su FL Studio

caricamento sample su channel rack

Immagino che tu non veda l’ora di apprendere come fare beat su FL Studio. Bene, allora non perdiamoci in altre chiacchiere: avvia il programma e lasciati guidare nella creazione del tuo primo pattern.

Individua come prima cosa, nella barra degli strumenti, i BPM, così da determinare la velocità che vuoi impostare per il tuo beat. L’indicatore si trova in alto, a destra dei pulsanti di comando per registrare e riprodurre: è facilmente identificabile in quanto è riportato il numero dei battiti per minuto, che puoi modificare cliccandoci sopra e, tenendo premuto il tasto sinistro, spostando il cursore del mouse in alto o in basso (per aumentare o diminuire il valore).

In seconda istanza, recati sul Channel Rack: se non lo visualizzi subito, puoi richiamarlo cliccando sul relativo pulsante nella barra degli strumenti, in alto a destra. Se hai dei dubbi su quale sia, passando con il cursore del mouse sopra ogni bottone, in alto a sinistra (appena sotto al menu) viene indicata la sua funzione: quello in questione è caratterizzato dalla presenza di tre rettangoli più grandi affiancati da tre rettangoli più piccoli.

Nel Channel Rack avrai probabilmente a disposizione più strumenti già caricati: solitamente è presente anche il Sampler, essenziale per mettere in comunicazione il controller MIDI con il virtual instrument. Se non lo visualizzi, premi sull’icona [+] collocato in basso e, dal menu contestuale che si apre, clicca sulla voce Sampler posta sotto all’omonima sezione.

Ora, clicca col tasto destro del mouse sul pulsante Sampler, quindi, dal menu che compare, premi sulla voce Replace e scegli il plugin adatto al genere che vuoi realizzare. In questo tutorial ho utilizzato Sakura, uno dei Virtual Instrument nativi più diffusi, ma puoi eventualmente installarne altri scegliendo fra i migliori plugin per FL Studio in base alle tue esigenze creative.

Sull’interfaccia di Sakura che, dunque, ho scelto a scopo dimostrativo, cliccando sul riquadro nero collocato in alto è possibile accedere a un menu dove sono presenti vari strumenti virtuali: sulla sinistra è presente una suddivisione per categorie (Bass, Pads, String, ad esempio) e cliccando su una di esse vengono mostrati, nell’area di destra, i relativi VSTi (virtual instrument): premi su uno di questi per caricare i suoni e i preset.

Puoi già ascoltarli suonando la tastiera del tuo computer (generalmente dai tasti dell’area centrale di quest’ultima) o, se lo possiedi e hai provveduto a collegarlo, tramite uno strumento digitale esterno connesso via USB o MIDI al computer, o all’eventuale interfaccia audio.

Un altro metodo di editing delle note è quello manuale offerto dalla funzionalità Piano Roll: per attivarla, torna sul Channel Rack e premi con il tasto destro del mouse sul pulsante Sampler, che però, come vedrai, sarà rinominato con il titolo del plugin prescelto; quindi clicca sulla prima voce Piano Roll per caricare la suddetta area di lavoro.

schermata piano roll fl studio

Il Piano Roll è molto semplice e intuitivo: a sinistra trovi una tastiera sviluppata in verticale che serve a indicare le note che stai inserendo, mentre a destra hai a disposizione una griglia dove è possibile disegnare le singole note, una alla volta, e creare così la melodia o il beat.

Ti consiglio di impostare bene la visualizzazione di quest’area: clicca sulla parte finale della barra di scorrimento posta in alto e, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse, muovi il puntatore a destra o sinistra per restringere o allargare la griglia e visualizzare più o meno battute, in base alle tue esigenze.

Puoi fare la stessa cosa con le note, per aumentarne o diminuirne la durata, se durante l’editing ti sei accorto che non sono state disegnate nel modo corretto. Cliccando sui bordi di una nota vedrai comparire una freccia a due punte, a indicare le direzioni nelle quali puoi spostarla.

È possibile anche cancellarle, agendo con il tasto destro del mouse, o spostarle in qualsiasi altra parte della griglia per modificare il tempo o l’intonazione: in questo caso il clic andrà eseguito al centro della nota e visualizzerai il cursore come una freccia a quattro punte. In basso, invece, è presente un’area dedicata alla definizione della velocity, al fine di rendere l’esecuzione più naturale.

Dopo aver realizzato le prime battute, puoi facilmente copiarle e incollarle in questo modo: mantieni premuto il tasto Ctrl (o cmd su Mac) e clicca su un punto della griglia all’inizio o alla fine dell’esecuzione, quindi, tenendo premuto contemporaneamente il pulsante sinistro del mouse, trascina quest’ultimo per disegnare un’area che comprenda tutte le note, le quali verranno contestualmente evidenziate.

Ora rilascia tutto e premi contemporaneamente Ctrl+B (o cmd+b su Mac), ed esse verranno incollate automaticamente nelle battute immediatamente successive.

channel rack sezione ritmica

Per aggiungere altri suoni, torna sul Channel Rack e ripeti la sequenza di operazioni appena illustrata. Per comporre il ritmo, invece, una volta caricato sul Channel Rack il suono di batteria (ad esempio dalla sezione Drum del menu), ti consiglio di agire direttamente sull’editor che compare a fianco del pulsante, caratterizzato dalla presenza di una serie alternata di quadratini grigi e rossi: ogni sequenza di quattro corrisponde a un beat. Premendoli, attiverai il suono prescelto in corrispondenza della battuta; per rimuoverli, invece, ti basterà cliccarci sopra con il tasto destro del mouse.

area playlist split by channel

Una volta terminata la composizione del beat, è il momento di passare alla fase di arrangiamento. Clicca, dunque, sul pulsante Playlist nella barra degli strumenti, che riporta l’immagine di una freccia verso il basso e sotto un riquadro con all’interno dei rettangoli: in questa schermata avrai tutte le tracce raggruppate in un unico pattern, visibile sul pannello di sinistra. Premi con il tasto destro del mouse su quest’ultimo e seleziona la voce di menu split by channel. Questa operazione creerà un singolo pattern per ogni strumento utilizzato.

Ora non devi far altro che spostare i vari pattern creati nell’area centrale: selezionando ciascuno di essi e tenendo premuto il pulsante sinistro del mouse, potrai trascinarli in modo da farli corrispondere alle varie Track (di default sono nominate Track1, Track2, etc.) nell’ordine preferito, prendendo come riferimento l’indicatore numerico delle battute presente nella barra superiore, in modo da organizzarli al meglio. Puoi eventualmente copiare ogni pattern, cliccandoci sopra, e incollarli sempre in un’area vuota.

modalità song FL Studio

Per ascoltare successivamente tutto il beat realizzato è importante che nella barra degli strumenti sia selezionata la modalità Song (si trova a sinistra dei pulsanti di comando), altrimenti potrai sentire solo il pattern selezionato. Fai clic quindi sul suddetto bottone, quindi premi sul pulsante ▶︎ per riprodurre il brano.

La fase successiva è quella di missaggio, ed è estremamente importante realizzarla con particolare attenzione. Per assegnare ogni sample a una insert del mixer ti consiglio di tornare sul Channel Rack ed eseguire un doppio clic sul rettangolino posto accanto al nome del primo sample: in questo modo verranno selezionati tutti quelli presenti.

channel routing su mixer FL Studio

Ora premi sul pulsante del mixer nella barra degli strumenti (riporta l’immagine di due controller di volume simili a quelli presenti nel mixer), per richiamare la relativa interfaccia, quindi clicca sulla freccia posta in alto a sinistra della schermata e seleziona le voci di menu Channel routing > Route selected channels starting from this track, in modo da assegnare in maniera sequenziale ogni sample alle insert del mixer.

Da questo momento potrai agevolmente controllare i volumi delle varie tracce e inserire effetti e compressori sui vari canali. Se vuoi approfondire l’argomento, ti consiglio vivamente di leggere la mia guida dedicata. Inoltre, in questa fase ti suggerisco anche di applicare una particolare tecnica, denominata sidechain, estremamente funzionale se hai utilizzato due strumenti le cui frequenze entrano in conflitto. Si tratta di una problematica molto comune nell’ambito della musica elettronica, in particolare nell’interazione dei suoni di basso e hi-hat.

Come esportare un beat su FL Studio

export FL Studio

Hai completato la composizione, l’arrangiamento e il missaggio del tuo beat e ora giustamente non vedi l’ora di esportarlo, in modo da poterlo condividere agevolmente e magari pubblicarlo su SoundCloud, o montare l’audio in un video da caricare su YouTube. Ebbene, sarai felice di sapere che questa è la parte più facile di tutto il percorso finora seguito. Vediamo, quindi, come esportare un beat su FL Studio.

Per prima cosa, fai clic sul menu File presente in alto a sinistra, quindi scorri alla voce Export e, dal menu che compare, premi sul formato di file che preferisci, come WAV o MP3. Nella finestra che si apre, digita il nome del beat e seleziona la cartella nella quale vuoi salvarlo, quindi premi sul pulsante Salva.

Ti verrà proposta una ulteriore schermata, dove potrai definire alcune importanti caratteristiche: cliccando sull’opzione Mode potrai scegliere se si tratta di un pattern o di un brano completo (full song), mentre nel campo successivo ti consiglio di mantenere la modalità Leave reminder, che fa coincidere l’export con il termine esatto del brano.

Nella successiva sezione è possibile definire meglio la qualità audio del file, agendo in particolare sui parametri Wav bit depth e Resampling, tenendo sempre in considerazione il fatto che a una maggiore qualità corrisponde la produzione di un file di dimensioni più grandi. Al termine, premi sul pulsante Start, lasciando i restanti parametri inalterati (a meno che tu non abbia particolari esigenze al riguardo) e attendi l’esecuzione della procedura, il cui stato di avanzamento ti sarà mostrato da un apposito indicatore.

Se vuoi approfondire il funzionamento generale di questo software per la produzione di brani, anche per quanto riguarda le funzionalità offerte dalla versione mobile, ti suggerisco di leggere la mia guida su come usare FL Studio.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.